
Il testo riporta una splendida conferenza tenuta nell'Aula magna dell'Istituto teologico abruzzese-molisano Pianum (Chieti) il 21 dicembre 2010. Una riflessione sui gridi di dolore, di disperazione e di sofferta speranza da parte dei novelli Adamo, Giobbe, Lazzaro, Abele e della novella Eva (la Chiesa).
"Il grido di Adamo è ancora vivo dentro la vibrazione-fremito del grido dell'altro Adamo. Ed è così che il grido del primo Adamo ha modo di arrivare fino al cuore di Dio, teso all'ascolto dei pianti, delle gioie e dei desideri del cor inquietum degli uomini".
(Dalla Prefazione di don Michele Giulio Masciarelli)
I due libri su Gesù scritti da Benedetto XVI sono due eventi editoriali eccezionali.
Nata dal desiderio di comunicare il dono della fede, la gioia della preghiera e l'esperienza dell'amore divino, questa lettera vorrebbe parlare al cuore di ogni credente.
Questo libro non ha la pretesa di dire tutto quello che ci sarebbe da dire su un «Francesco» che sta rivoluzionando la Chiesa (il mondo) e, soprattutto, non vuole essere irriverente né contro Dio né contro Colui del quale parla. È una frase mutuata dal giornale (e ripresa dal pèubblico giovanile che ha seguito le ultime fasi del Conclave in tv). Questo non vuol dire che nei Conclavi passati Dio abbia «fallito il bersaglio»; vuol solo dire che – grazie a certi particolari che Papa Francesco ci ha fatto vedere, e che crescono con l'anima – Egli è «entrato» subito nel cuore di chi l'ha visto in televisione.
L'Autore, giornalista de L'Osservatore Romano, offre un profilo completo e accattivante del primo Papa non europeo, del primo che ha scelto di chiamarsi Francesco e del primo Papa gesuita. Tre primati raggiunti in appena due giorni di Conclave!
L'11 febbraio 2013, Benedetto XVI comunica di rinunciare al ministero petrino. È l'inizio di quaranta giorni che cambiano profondamente la storia della Chiesa. Dal giorno della rinuncia al momento in cui Papa Francesco - eletto come successore di Benedetto XVI - e il suo predecessore danno vita al primo incontro tra un Papa e un Papa emerito nella storia, la Chiesa subisce una profonda trasformazione. Ma davvero Papa Francesco e Papa Benedetto sono così differenti? E perché la rinuncia di Benedetto ha portato a un Papa così diverso e così "nuovo"? E in che modo i cardinali sono arrivati a questa scelta? Ripercorrendo i quaranta giorni che hanno cambiato la Chiesa, l'opera vuole dare una chiave di lettura a questa "Quaresima della Chiesa", guardando al futuro e alle nuove sfide che dovranno essere affrontate. Qual è l'eredità di Benedetto? E quali saranno le sfide e l'eredità di Francesco?
«Chi, come me, ha conosciuto bene Jorge Mario Bergoglio prima che fosse scelto dalla Provvidenza divina a svolgere il servizio di Vescovo di Roma [...] sa che Dio non sbaglia mai e che ci ha dato il Santo Padre di cui avevamo bisogno. [...] Molto si è scritto, molto si è detto su papa Francesco, ma il lavoro di mons. Michele Giulio Masciarelli è uno dei migliori che ho potuto trovare in questi mesi. [...] L’equilibrio e l’intelligenza di far spazio alla sua sensibilità artistica, la quale si concretizza in 13 poesie che scandiscono il testo, il ricorso agli echi della tradizione patristica e della riflessione teologica fanno di questo libro quasi un piccolo trattato di “Assiologia della fede”. Così che la lettura di esso, oltre a essere piacevole, interroga, stimola, obbliga a riflettere. [...] Non è facile scrivere su qualcuno che ogni giorno sta lasciando una traccia, ma mons. Masciarelli, come un vero “archeologo della carità”, ha saputo trovare le impronte di luce, di bontà, di spirito evangelico che il Papa imprime con i suoi gesti e con le sue parole: sono le impronte create da un Discepolo che conosce bene e segue con fedeltà il suo Maestro e Signore» [dalla Prefazione].
La Chiesa ha un storia millenaria, ma sono bastati cinque minuti per rivoluzionarla. Con un discorso dimesso, ma efficace; una croce di ferro pendente sul petto, sulla quale è inciso il Buon Pastore con la pecora sulle spalle e una colomba in cima, papa Francesco si è presentato come un debole che ha bisogno della forza della preghiera, della benedizione di Dio... proprio come noi. In queste pagine semplici da leggere conosciamo meglio le origini e il carattere di un uomo che non ha dimenticato le sue origini, che parla la nostra lingua ed è pieno di umanità, che, da buon pastore porta su di sé l'odore, spesso acre, delle sue pecore.
"Il Papa quello nuovo è venuto perché quello vecchio aveva 86 anni. Allora se ne andò via. Allora venne quello nuovo". Semplicemente... Federico, III elementare. Questo volume ripercorre l'inizio del pontificato di Francesco attraverso lo sguardo dei più piccoli, uno sguardo che percorrendo le vie della curiosità, dello stupore e della semplicità rimette il lettore davanti a quell'uomo vestito di bianco che la sera del 13 marzo si è affacciato al "balcone". "Quando ho visto la fumata bianca ero contentissimo, poi quando dalla finestra è uscito il Papa è stato molto più bello"... a raccontare sono i bambini di Roma. Con le loro descrizioni: "Indossa un vestito tutto bianco e un cappellino bianco". Con i loro ricordi: "Si è affacciato e ha detto a tutte quelle persone: buonasera". Con quello che hanno captato: "Ho visto in televisione che aveva rifiutato l'anello d'oro e ho capito che è molto buono e gentile". E quello che gli è successo: "Gli Angelus con lei li preferisco a una partita!" Con le loro impressioni: "È molto buono anche se non l'ho mai visto in azione...però me lo immagino". Con le loro riflessioni: "Ha fatto fermare la papamobile e ha camminato tra la gente, forse perché in sé ha tanto amore da condividere con il suo popolo". Con le loro domande... tante: dormi sempre col pigiama bianco? A che via vivi? Secondo te perché sei stato eletto? Se Gesù perdona tutti perché esiste l'inferno? E con un desiderio: "Che rimarrai con noi ancora per un bel po'".
Francesco, Francesco, Francesco!!!
Quel grido si trasmise dal sagrato di San Pietro alla piazza, dalla piazza alla grande strada che la continua idealmente e da questa al Tevere e dal Tevere ai sette fatali Colli di Roma e al mondo intero. La Sede vacante era finita. Roma riaveva il suo vescovo e la Chiesa il suo papa… Francesco. Il suo nome è Miracolo.
Era il 13 marzo 2013: l'inverno era alla fine.
Rinasce la speranza.
Il volume raccoglie i 45 articoli che l'Autore ha pubblicato sul Giornale dell'Umbria, dall'11 febbraio 2013 (giorno in cui Benedetto XVI annunciò il suo ritiro dal pontificato) fino al 21 settembre 2014. L'Autore vede in questo straordinario evento un vero inizio nella storia della Chiesa e del papato.
Quale luce ci viene in aiuto dalla prima Enciclica di papa Francesco, "Lumen fidei"? In un mondo che procede a tentoni, la domanda di fede suona un po come una preghiera, una richiesta vitale: "Qualcuno accenda la luce!". Il Pontificato di papa Francesco si configura sempre più come un riaccendere la luce della gioia e della tenerezza in un mondo che rischia di accettare il buio come condizione e la tristezza come maturità. Questo testo nasce come una serie di "conversazioni teologiche" a partire proprio dall'Enciclica "Lumen fidei", con lo scopo di scavare attraverso altre domande e suscitare nuove riflessioni. Il lettore potrà continuare e portare avanti la riflessione iniziata in queste pagine senza paura, cercando di rendere magari un'idea o un'insegnamento, una buona decisione per la propria vita.
Papa Francesco ha scelto Lampedusa come meta del suo primo viaggio apostolico. In questo estremo lembo d'Italia e d'Europa, ha voluto manifestare il suo dolore per i migranti morti in mare; chiedere perdono per le tante colpevoli omissioni di soccorso; pregare con i superstiti di questo "esodo" africano; ringraziare le comunità "samaritane" di Lampedusa e Linosa. Anche se breve, la permanenza di Papa Francesco sull'isola segna una tappa significativa del suo pontificato: la decisa perorazione della causa dei migranti e il monito al ricco occidente contro quella che il Vescovo di Roma ha definito "globalizzazione dell'indifferenza". Il libro propone uno spaccato della visita pontificia. Fondamentali le parole che Papa Francesco ha pronunciato a Lampedusa... Con le immagini dell'evento catturate negli scatti inediti di Antonio e Davide Gioia; Francesco Solina; Andrea Daidone; Elio Desiderio e Marilisa Della Monica. Fotografi capaci di sincronizzare lo "zoom" del cuore con il supporto digitale.