
Questo libro è la trascrizione di un ciclo di quella Catechesi giovanile che Padre Livio da molti anni tiene nella sede di Radio Maria a Erba. L'argomento di questo ciclo è la tentazione: un argomento verrebbe da dire inattuale, se consideriamo il silenzio in cui è relegato dalla pastorale ordinaria e in particolare dalla formazione giovanile. Ben consapevole di quanto sia grave e pericoloso questo oblio, Padre Livio sceglie il tema della tentazione e lo illustra compiutamente negli aspetti dottrinali e in quelli concreti. Sul piano teologico, mette in evidenza la centralità di questa tematica nella vicenda dell'uomo singolo e nella storia della salvezza; sul piano della vita personale, fa riferimento all'esperienza universale della tentazione, del peccato, dell'infelicità che ne deriva e del pericolo mortale che esso rappresenta per il nostro destino eterno. Ma nella fede tutto si tiene, e questi temi si ampliano a una visione totale e rasserenante della nostra condizione: perché non si può parlare del mistero angoscioso del male, di satana e dell'impero delle tenebre, senza parlare dell'amore misericordioso di Dio, del destino di felicità eterna che Egli non smette di offrirci.
La tematica delle realtà ultime, che riguardano lo sbocco della vita umana, sta di nuovo interessando la gente come è ovvio che sia. Da sempre l'uomo si è interrogato sul senso della vita e sul mistero della morte. La cultura atea e materialista, oggi dominante, non riesce certo a tranquillizzare le persone affermando che, con la morte, non resta di loro che un pugno di polvere. È illusorio convincere l'uomo di avere una sorte uguale a quella degli animali. E contrario alla retta ragione, ma soprattutto ripugna al cuore. I « Novissimi » — la morte, il giudizio, l'inferno e il paradiso — sono stati per due millenni un tema fondamentale della catechesi e della predicazione.
Il purgatorio, a rigore, non è una « realtà ultima », in quanto termina con la fine del mondo. Tuttavia fa parte della rivelazione cristiana riguardante lo sbocco conclusivo della vita. Il Nuovo Catechismo, confermando la dottrina dei Concili, afferma: « Ogni uomo, fin dal momento della sua morte, riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre » (n. 1022).
Si tratta di verità di fede che non possono venire oscurate, e tanto meno negate. È necessario annunciarle, senza nulla aggiungere e nulla togliere, per-ché ognuno possa riflettere su quale strada sta dirigendo la sua vita. Il purgatorio non è lo stato definitivo dell'esistenza umana, come lo sono il paradiso e l'inferno. Non è neppure uno stato intermedio, perché tutte le anime che vi passano alla fine entreranno nel Regno dei Cieli. Infatti chi si purifica in purgatorio è già sicuro della salvezza.
Il Concilio Vaticano II ha compiuto un atto di grande significato spirituale collocando il purgatorio nel mistero della Comunione dei santi. La purificazione del purgatorio avviene nella preghiera e attraverso l'opera dello Spirito purificatore. Tuttavia le anime si purificano nella sofferenza, come l'oro attraverso il fuoco. E necessario, sull'esistenza e sulla natura del purgatorio, conoscere l'esatto insegnamento del Magistero, all'interno del quale interpretare anche le numerose rivelazioni private.
La conoscenza della dottrina sul purgatorio ha due motivazioni fondamentali. La prima è personale, perché riguarda lo sbocco della propria vita. Se si conoscesse più a fondo l'insegnamento sul purgatorio e sulle pene che le anime soffrono, si farebbe di tutto per evitarlo. La seconda è di carattere affettivo e riguarda in particolare la condizione nella quale si potrebbero trovare i nostri cari o le persone che conosciamo. Al riguardo le curiosità o i tentativi di comunicare con l'aldilà non solo non sono di nessuna utilità, ma sono anche pericolosi. È importante invece sapere che noi, con le nostre preghiere, i sacrifici e le opere di carità possiamo essere di grande aiuto, abbreviando le loro pene. La Chiesa intercede costantemente per i fedeli defunti e ci invita a unirci ad essa in questa grande opera di carità. A che serve rammaricarci perché non abbiamo fatto abbastanza per i nostri cari quando erano in vita, se ora, che hanno bisogno di noi, non li aiutiamo a uscire dall'esilio nel quale si trovano?
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
IL CIELO È LA META A CUI TENDERE
L'umanità oggi si divide in due schieramenti, fra loro diametralmente opposti, sul modo di concepire l'origine e il destino dell'uomo e, conseguentemente, sul valore della vita. Uno schieramento, numericamente minoritario, ma che esercita una egemonia culturale globale, ritiene che l'uomo sia un fenomeno del cosmo, che viene dalla materia e ad essa ritorna. In questa prospettiva la vita è racchiusa nel frammento del tempo, oltre il quale c'è il nulla. È un ritorno al panteismo materialista che vanifica la persona e la riduce al suo corpo mortale.
L'altro schieramento, che ha il suo punto di forza nel cristianesimo, concepisce l'uomo a due dimensioni: una terrestre, che riguarda il suo corpo, e l'altra spirituale, che riguarda la sua anima. In questa concezione l'anima non muore col corpo, ma nel momento in cui si separa da esso si presenta al giudizio di Dio per il premio e il castigo eterni. Alla fine dei tempi, i corpi di ognuno seguiranno la sorte delle anime.
La fede cristiana trae la sua forza dalla resurrezione gloriosa di Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, che ha sottratto la natura umana dal male e dalla morte e ha aperto la prospettiva di una vita immortale. I cristiani guardano alla vita come a un cammino verso l'eternità. La morte non è la fine di tutto, ma il temine di un pellegrinaggio terreno, che si spalanca sull'eternità.
"Insieme a quello della vita, la fede è il più grande dono che una persona possa ricevere. Infatti l'uomo per vivere ha bisogno di ideali in cui credere e di obiettivi nobili da raggiungere. Ha bisogno di dare un senso alla sua giornata, che gli permetta di lottare contro tutte le difficoltà che incontra. L'esistenza umana è una lunga navigazione in un mare perennemente in tempesta. Non è possibile affrontarla senza una meta da raggiungere, che ricompensi delle fatiche affrontate. La fede cristiana è una luce divina che illumina la vita e che ne rivela la bellezza e la grandezza. È un dono che Dio offre a tutti i suoi figli, così come fa risplendere il sole su ogni angolo della terra. Con la luce degli occhi l'uomo può vedere le cose sensibili. Con quella dell'intelligenza risalire dal visibile all'invisibile. Con la luce della fede sciogliere l'enigma che lo riguarda e diventare capace di rispondere agli interrogativi che lo assillano. Questo libro si propone di aiutare a riscoprire la fede come cammino esistenziale. Il mondo oggi ha bisogno di uomini di fede, che aiutino l'umanità a trovare Dio e con lui il valore e la gioia della vita". (Padre Livio)
Il perdono è la medicina di cui l’intera umanità ha bisogno. Ma chi la può offrire se non Colui che è Amore e Misericordia? Questa medicina è stata donata dall’alto della Croce a quelli stessi che avevano commesso il più vergognoso dei delitti. Il dono di Gesù crocifisso per gli uomini di tutti i tempi è in primo luogo il perdono dei peccati.
Il perdono di Dio libera il cuore guarendolo dal veleno del serpente omicida. La dittatura della violenza e della vendetta viene abbattuta. I lupi si trasformano miracolosamente in agnelli. Ogni cuore deve fare la sua battaglia, dalla quale dipenderà il suo destino ultimo. Chi chiede perdono a Dio e perdona i fratelli si salva. Gesù Cristo è lo spartiacque della storia. Con lui è nato un popolo nuovo, governato dalla legge dell’amore. Un cuore che accoglie il perdono divino e lo dona agli altri è il miracolo più grande che si ripete in ogni momento sulla terra. Il perdono è il futuro dell’umanità. È l’unica strada percorribile, è il vessillo della speranza (Padre Livio Fanzaga).
Chi è satana? Una figura appartenente a un mondo culturale ormai tramontato o un essere reale, misterioso ma ben presente nella vita degli uomini? Il libro risponde a questa domanda, che oggi in molti - anche cristiani - suscita o un sorriso di distaccata superiorità o, al massimo, qualche brivido di superstizioso timore. Sulla scorta della Bibbia e del Magistero della Chiesa, l'autore illustra la dottrina cristiana sul demonio, richiamando con vigore alla necessità della vigilanza e del combattimento. Satana, l'avversario di Dio e il nemico dell'uomo, è tanto più pericoloso quanto più nascostamente svolge la sua opera, insinuandosi nelle pieghe della vita quotidiana per spingerci al peccato, ridurci in schiavitù e consegnarci alla perdizione eterna. La sua incessante seduzione, presentando il male sotto forma di bene e approfittando della nostra fragilità, costituisce un pericolo gravissimo che occorre smascherare e vincere con una lotta dura e perseverante. L'amor e misericordioso di Cristo, che ha trionfato sul demonio, è nello stesso tempo il sostegno e il premio di questa fatica.
Il mondo non è il casuale evolversi della materia, ma è un progetto grandioso in via di svolgimento. Ha un'origine e una meta. Al centro di questo affresco di stupefacente potenza e bellezza vi è l'uomo. Ma l'uomo moderno, chiuso nel limite oscuro della sua finitezza, non si chiede neppure chi sia, da dove venga e dove vada. Si è abituato a vivere senza guardare il cielo, indifferente davanti allo spettacolo di un'alba o di un tramonto. Ha lasciato morire dentro di sé lo stupore, la gratitudine e la preghiera. Si è abituato a vivere senza gli ideali che nobilitano. Smarrendo la verità su se stesso, ha perso la speranza. Dio è svanito dal suo orizzonte. Questo libro è un invito a scoprire il volto di Dio che brilla nella sapienza, nella potenza e nell'ordine della creazione. Dio non è lontano dall'uomo, ma è nascosto nell'intimo del suo cuore. È necessario rimuovere la polvere e i detriti che si sono accumulati, perché si faccia strada la fame di eternità. Allora non vi sarà nulla di più entusiasmante che contemplare lo splendore della divina presenza di Gesù, in cui l'opera divina si compie e la vita di ogni uomo scopre la sua grandezza e il suo senso.
Quali sono le verità della fede che un cristiano deve credere per conseguire la vita eterna? In un momento contrassegnato da dubbi, da ripensamenti e persino da confusione riguardo al patrimonio della fede, è necessario che il cristiano abbia la certezza su ciò che è necessario credere. È a partire da una chiara identità cristiana che sarà possibile una efficace testimonianza di fronte al mondo e un dialogo fruttuoso con le religioni non cristiane. Nell'esposizione del "Credo" viene illustrata, con chiarezza e semplicità, la dottrina cattolica, facendo costante riferimento alle fonti della divina Rivelazione e al Magistero vivo della Chiesa, in particolare a quello straordinario dono di Dio che sono i Documenti del Concilio Vaticano II e il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Il Giubileo straordinario sotto il segno della Divina Misericordia, indetto da Papa Francesco, è un dono inestimabile di grazia per la Chiesa e per l'umanità intera, in un momento di grande incertezza e di incombenti pericoli. La scoperta del volto misericordioso di Dio, che si manifesta nella persona di Gesù Cristo, è il tema fondamentale di questo pontificato, ma nel medesimo tempo è il cuore stesso dell'annuncio cristiano, secondo le parole dell'apostolo Paolo: "Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia" (Rm 5,20). "Nell'anno della misericordia il Papa chiama la Chiesa alla comprensione dell'essenza della fede, al coraggio della testimonianza, alla speranza di una nuova primavera. Nel medesimo tempo invita ogni cristiano a sperimentare nella propria vita l'amore misericordioso di Dio, che si dona nei sacramenti, in particolare in quello della penitenza. Se la grazia del Giubileo straordinario verrà accolta e fatta fruttificare, la Chiesa sarà più credibile e il mondo sarà più ospitale. Gli uomini guarderanno al futuro con gli occhi della speranza." (dalla Presentazione di Padre Livio)
La fame di spiritualità è uno dei fenomeni più sorprendenti del nostro tempo. Vi è un risveglio generalizzato del sentimento religioso. Le profezie sulla "morte di Dio" si sono dimostrate di corta veduta. Il tentativo di presentare una visione dell'essere umano come un elemento dell'universo, dal quale proviene e al quale ritorna, urta contro l'evidenza di una vita interiore che ognuno sperimenta dentro di sé. La fame di Dio è connaturale all'uomo. Oggi è più viva che mai, ma spesso si disperde lungo strade senza via di uscita. Questo libro vuole essere un aiuto semplice per coloro che vogliono saziare la loro fame di assoluto, riscoprendo la vita interiore. È possibile fare i primi passi di un cammino di santità attingendo alla straordinaria ricchezza della tradizione cristiana. Gli insegnamenti dei santi e dei grandi maestri di spirito sono una sorgente irrinunciabile di acqua pura per la nostra generazione arida e assetata.
"Questo libro è una lunga lettera scritta ai giovani dopo oltre 50 anni di catechesi, durante i quali mi sono convinto che il loro problema di fondo è quello di trovare un senso alla propria esistenza. Nonostante l'aria che respirano sia quella di una visione atea e materialistica della vita, dal fondo del loro cuore prorompe irresistibile il desiderio di trascendenza e di assoluto. Gli animali si accontentano di vivere. L'uomo no. Fin dalla prima infanzia gli interrogativi esistenziali premono e, nella giovinezza, la domanda sul valore della vita diviene imperiosa. Senza ideali è impossibile vivere. Per gli ideali si è disposti anche a morire. Il senso della vita non può essere la salute, il denaro, la professione o un barlume fuggitivo di gloria. Ma neppure l'amore e la famiglia, che pure rientrano negli obbiettivi da tutti ricercati. Che cos'è il desiderio di felicità, di immortalità, di verità, di bellezza, di moralità e di amore se non desiderio di Dio e di vita eterna? Il fine dell'esistenza umana deve essere trovato in una prospettiva di eternità, solo allora diventa una missione da compiere con coraggio e dedizione, perché tutto ha un senso e un valore" (padre Livio).
Battesimo, Confessione, Comunione, Cresima Ordine, Matrimonio, Estrema Unzione. I 7 sacramenti toccano tutte le tappe e i momenti importanti della vita di un cristiano assicurando l'alimento necessario per affrontare vittoriosamente il pellegrinaggio della vita. Di qui l'importanza di una pastorale che aiuti i credenti a comprendere la grandezza e la bellezza di ognuno dei sacramenti, che Gesù Cristo ha istituito e che ha donato alla Chiesa per comunicare la grazia della redenzione. In ognuno dei sacramenti brilla l'amore di Dio e la sua sollecitudine per la nostra salvezza. Il lettore può trovare in queste pagine, che si ispirano al Catechismo della Chiesa cattolica, una esposizione semplice del significato e del valore di ogni sacramento per la vita cristiana. Una nuova primavera della Chiesa passa attraverso una rinnovata partecipazione ai sacramenti, in particolare della Penitenza e dell'Eucaristia.
La santa messa è ciò che di più grande vi è nella Chiesa. La ragione di questa centralità è la presenza reale e vivente di Gesù Cristo e del mistero di redenzione che egli ha preannunciato nell'ultima cena, ordinando ai suoi apostoli di perpetuarlo nei secoli. Dicendo «fate questo in memoria di me» Gesù ha voluto donare se stesso, nel gesto sublime di amore col quale ha portato a compimento l'opera della redenzione. La santa messa è la Pasqua di morte e resurrezione che Gesù ha celebrato come Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo e che continua a celebrare nella Chiesa, perché l'umanità attinga a questa fonte inesauribile di grazia e di salvezza ogni volta che è possibile, anche quotidianamente. Nulla più della santa messa unisce a Cristo, trasformando i partecipanti in membra viventi del suo mistico corpo. Il rinnovamento spirituale della Chiesa passa attraverso la riscoperta della centralità dell'eucaristia, a cui attingono vitalità tutti gli altri sacramenti. La cura che i sacerdoti dedicheranno alla celebrazione della santa messa, educando i fedeli alla partecipazione piena di fede e fervore, rinnoverà la Chiesa intera, rendendola sale della terra e luce del mondo.