
Indice del volume: Le basi dell'interpretazione: La confessione; La memoria; L'interiorità; Il dramma interno; Lo spirito, il senso, la religiosità e il cuore; La vita beata e la perfezione; L'eros e il cuore; La sapienza; La vita beata e il valore divino; Stupore di fronte all'esistenza; Creazione e Provvidenza; Il 'paganesimo' di Agostino; La madre; Lo sviluppo della situazione finale. La vita e la decisione: Infanzia, adolescenza e giovinezza; Roma e Milano; Chiarimenti; La decisione; Vita nuova.
L'analisi e l'interpretazione filosofica, da parte di Guardini, delle opere di Rilke, massimo lirico tedesco del primo Novecento, in particolare soffermandosi sulle "Elegie duinesi".
Roberto Guardini (1885-1968), teologo, filosofo e letterato, offre in questo volume riflessioni ancora attuali sul tema della vita, considerato come un diritto inviolabile di ogni essere umano per il fatto di essere "persona" avente "dignità" (che sia un embrione, un invalido, un individuo privo di capacità cognitive).
Gli scritti di Guardini su Socrate e Platone, con la pubblicazione in prima mondiale di vari inediti del pensatore. Un libro che rivela Guardini interprete tra i massimi dei padri della filosofia occidentale. L'Autore è tra i più importanti teologi del XX secolo. L'introduzione è firmata da E. Berti.
Un'introduzione al concetto e alla esperienza del divenire persona, nei suoi significati morali, educativi e religiosi.
DESCRIZIONE: Pubblicato nel 1946, ma risalente a una conferenza tenuta a Stuttgart nel 1944, il testo di Romano Guardini che qui presentiamo per la prima volta in lingua italiana va ad affiancarsi e a completare idealmente il suo ben più ampio Hölderlin: Immagine del mondo e religiosità, del 1939. E, tuttavia, questo Hölderlin e il paesaggio possiede la felice e spontanea esemplarità che caratterizza una conferenza-saggio: è in grado di far vedere al lettore quel che Hölderlin stesso potrebbe aver visto, la natura. Come infatti scrive il Curatore del volume, "ciò che noi siamo soliti chiamare paesaggio, per Hölderlin è più spesso semplicemente natura. Di questa semplicità prova a farsi carico il saggio di Guardini; lentamente il lettore scopre che semplice è la nu-dità dell’esistenza".
Quello di Guardini è dunque un delicato ragionare attorno all’essenza della poesia di Hölderlin, della quale, nell’Epilogo al suo scritto, egli dice che "viene determinata in modo più esatto se diciamo che in essa parla il mondo stesso, e che nel poetare di Hölderlin sembra quasi che sia l’esistenza stessa a parlare".
Al testo di Guardini vengono fatte seguire alcune tra le più belle e luminose poesie dell’ultimo periodo della vita di Hölderlin (Paesaggi. Le stagioni).

