
"La verità nasce dalla carne" (1988-1990) è il terzo volume della serie BUR Cristianesimo alla prova, che raccoglie le lezioni e i dialoghi di don Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione. Qual è la natura del cristianesimo? Ciò che ha fatto tutte le cose, il significato cui il cuore di ogni uomo aspira si è identificato con la precarietà di una carne, è diventato un uomo: ecco, il cristianesimo è questo avvenimento. Ma non è solo un passato: Cristo, Dio fatto uomo, si rende udibile e tangibile oggi attraverso la precarietà di una carne, quella di una compagnia fatta di persone come tutte le altre, eppure diverse, con una umanità trasformata, più compiuta, desiderabile, che si può incontrare nelle piazze e negli ambiti di vita di tutti, che desta attenzione, stupore. È nato dalla carne, Dio. E rimane nella storia attraverso la carne di coloro che Egli sceglie e che lo riconoscono, rendendosi così presente ai nostri bisogni e alle nostre fragilità.
"Un avvenimento nella vita dell'uomo" (1991-1993) è il quarto volume della serie BUR Cristianesimo alla prova, che raccoglie le lezioni e i dialoghi di don Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione. In questo volume il fondatore di CL sottolinea con forza la natura del cristianesimo: l'avvenimento di Dio che si fa carne, diventa uomo, e irrompe così nell'esistenza storica e concreta dell'uomo. In questo modo si può comprendere la portata che il cristianesimo ha nella vita umana, anche in un'epoca di profonda confusione e solitudine - dominata da un pervasivo nichilismo esistenziale - come la nostra, di cui l'Autore profeticamente coglie molti tratti specifici. In tale contesto, l'avvenimento di Cristo si propone come novità che raggiunge gli uomini e le donne del nostro tempo attraverso un incontro umano che illumina e cambia radicalmente la vita, trasformandola in un'esperienza di irriducibile positività e in ultima istanza di gioia.
"Attraverso la compagnia dei credenti" (1994-1996) è il quinto volume della serie BUR Cristianesimo alla prova, nel quale sono raccolte le lezioni e i dialoghi di don Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione. L'esigenza di rispondere alla domanda su cosa sia il cristianesimo porta il fondatore di CL a tornare all'origine della fede, al momento in cui per la prima volta Giovanni e Andrea, dopo aver trascorso del tempo con Gesù di Nazareth, si resero conto dell'eccezionalità di quell'incontro, finalmente corrispondente alle attese profonde della loro umanità. Il cristianesimo è un nuovo inizio, che ogni giorno riviviamo in filigrana nel corso della storia, una storia in cui l'incontro di vita con Gesù viene continuamente ripetuto. Nel nostro tempo comprendere appieno la posizione della fede nel mondo significa prendere coscienza della realtà e identificare la vera sfida per l'uomo contemporaneo: la lotta tra l'essere e il nulla. "Quando ci si mette insieme, perché lo facciamo? Per strappare agli amici, e se fosse possibile a tutto il mondo, il nulla in cui ogni uomo si trova." Chi non desidererebbe essere raggiunto da uno sguardo così amico che lo strappa dal nulla?
"Dare la vita per l'opera di un altro" (1997-2004) è il sesto e ultimo volume della serie BUR Cristianesimo alla prova, che raccoglie le lezioni e i dialoghi svolti da don Luigi Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione. L'autore ci mostra, con intensità di pensiero, come nella cultura del nostro tempo si sia prodotto un distacco del senso della vita dall'esperienza. Anche là dove Dio continua a comparire, non viene più concepito come senso della vita, ma come un "ente" che non ha rapporto con l'azione dell'uomo; allo stesso modo, la realtà è svuotata del suo senso e dal suo ruolo di segno. Connessa a questa concezione è la riduzione del cristianesimo a etica o a mero discorso religioso: viene proposto un Cristo senza Chiesa, senza corpo nella storia, e così "l'esperienza che l'uomo fa di Cristo manca della possibilità di verifica della sua contemporaneità, cioè della verità di quanto Lui ha detto di sé". Da dove ripartire dunque? Dallo stupore per l'avvenimento di un incontro con una presenza umana piena di attrattiva - in cui Cristo si rende sperimentabile, nella vita della Chiesa -, di fronte alla quale nasce la domanda: "Ma come fa ad essere così?".
Negli anni incandescenti del Sessantotto, gli impetuosi venti di cambiamento che agitano la società si insinuano anche tra le fila del «movimento» di Gioventù Studentesca, sorto più di dieci anni prima al Liceo Berchet di Milano: un migliaio di liceali e alcune centinaia di universitari se ne allontanano per aderire al Movimento studentesco. È lo «scossone più grosso» mai subìto dall'esperienza di Gioventù Studentesca, come dirà in seguito il suo fondatore, don Luigi Giussani. Dopo aver lasciato la guida di GS, in quegli stessi anni don Giussani frequenta con assiduità il Centro Culturale Charles Péguy. Fondato nel 1964 a Milano da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari, di fatto rappresenterà la prosecuzione dell'esperienza iniziata nelle aule del Liceo Berchet e, al contempo, l'inizio di quella realtà che di lì a poco assumerà definitivamente il nome di «Comunione e Liberazione». Questo volume raccoglie per la prima volta le trascrizioni delle lezioni tenute da don Giussani presso il Centro Culturale Charles Péguy dal 1968 al 1970, nell'arco di tre anni di incontri e riflessioni intorno a una intuizione che sarà gravida di conseguenze: solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l'avvento di un mondo più umano. Attento osservatore della società, Don Giussani guarda al sommovimento politico, sociale e culturale portato dal Sessantotto cogliendo l'istanza profonda che sta alla base del fenomeno - il risveglio del desiderio di autenticità nella vita e di cambiamento nel mondo - e leggendo gli anni della contestazione giovanile come il crinale di un «cambiamento d'epoca» che si stava preparando già da tempo. E la forza della proposta di don Giussani si rivela intatta, se non ancora più dirompente, al giorno d'oggi, in una società segnata dall'individualismo, da un tessuto sociale sempre più logoro e da nuove tecnologie che invece di avvicinarci, nella comunione che il sacerdote auspicava, ci allontanano inesorabilmente gli uni dagli altri.
Negli anni impetuosi del Sessantotto, dopo aver lasciato la guida di Gioventù Studentesca, don Luigi Giussani frequenta con assiduità il Centro culturale Charles Péguy di Milano, fondato nel 1964 da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari. Questo incontro segna l'inizio di quella realtà che di lì a poco assumerà definitivamente il nome di «Comunione e Liberazione». Proprio al Charles Péguy, tra il 1969 e il 1970, don Giussani tiene le undici lezioni raccolte in questo libro, in cui la voce profetica del sacerdote si rivela, anche in quel momento storico incandescente, capace di indicare una via di speranza e verità per l'uomo contemporaneo. Invece di proporre una fuga spiritualistica o una soluzione ideologica ai problemi del suo tempo, don Giussani indica infatti nella Chiesa - intesa come luogo vivo della comunione cristiana - il punto sorgivo di ogni autentico tentativo umano di rispondere al bisogno di verità, giustizia, amore e libertà. Solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l'avvento di un mondo più umano. Capace di leggere tra le righe del suo tempo, il sacerdote sa discernere nel fermento del Sessantotto non solo un'ondata di contestazione, ma la sete inesauribile di autenticità e la spinta al rinnovamento che animano quella generazione.
La tesi dottorale di Luigi Giussani, pubblicata per la prima volta dal giorno in cui fu discussa al Seminario di Venegono il 23 giugno 1954, rappresenta un prezioso documento per inoltrarci non solo nella conoscenza di uno degli autori più sensibili e innovatori all'interno del protestantesimo americano, ma anche per cogliere gli snodi teologici che, in senso costruttivo e critico, hanno contribuito alla riflessione di Giussani sull'antropologia cristiana. La lettura attraversa tutte le tappe di un percorso umano alla propria autocoscienza, a partire dalla domanda sulla relazione tra natura e spirito, sul senso dell'auto-trascendenza umana, fino al significato e al ruolo della rivelazione cristiana. Giussani accompagna il lettore entrando nelle pieghe più recondite di tale percorso documentando, come non mai, il suo autentico spirito ecumenico, la sua ampia e profonda competenza teologica e la sua sensibile conoscenza dell'animo umano. Le pagine qui proposte sono l'invito a un'immedesimazione e a un confronto di grande attualità.
Nel ventennale della scomparsa di Testori, BUR ripropone il fondamentale confronto dello scrittore con il fondatore di CL.
In un appassionato dialogo ormai divenuto una pietra miliare e ancora oggi di sconcertante attualità, due figure centrali della storia religiosa e letteraria del nostro Paese si confrontano sul mistero del venire al mondo come incontro con Dio: Giovanni Testori – intimamente coinvolto nella rifondazione dei temi cristiani – e don Giussani – il fondatore di Comunione e Liberazione capace di indicare a migliaia di persone un coraggioso percorso di fede – risalgono ai significati fisici e spirituali del nascere e mostrano la potenza della speranza cristiana nel capovolgere il nichilismo della società moderna. Nella sua passione autentica e generosa, Il senso della nascita affronta senza timore le ferite della contemporaneità e invita con forza il lettore a immergersi nella concretezza del vivere per riscoprire l’immensità che ogni uomo rappresenta.
In un arco temporale che va dal 1979 al 1981, anno del Referendum sull'aborto, si vedono riemergere gli interrogativi ultimi sul senso dell'esistenza umana, sulla natura del cristianesimo, sulla figura di Cristo e la sua verificabilita'.
Il libro puo' essere concepito come un racconto esemplare in cui la spontaneita', la lealta' e la serieta' nella considerazione della propria esistenza rendono fin suggestivo quello che la mentalita' comune totalmente oblitera e anche disistima.
Il testo raccoglie i tre scritti che diedero prima forma a cio' che si viveva agli inizi del movimento di Comunione e Liberazione, allora detta Gioventu' studentesca.
Con questo libro prosegue la serie delle lezioni e dei dialoghi di don Giussani con i responsabili degli universitari di Comunione e Liberazione. Prefazione di Juliàn Carròn.

