
“Nella famiglia sbocciano i santi! Infatti, quando il terreno è buono produce frutti meravigliosi. Dal fango è ben difficile (se non impossibile!) che spunti un giglio o una spiga di grano.
La vita di Padre Pio e di Madre Teresa è la prova lampante di questa affermazione. Leggi e mi darai ragione!”.
Con queste parole il Cardinal Comastri parla della straordinaria vita di padre Pio (la famiglia, la vocazione, i primi anni di sacerdozio, le stimmate) e madre Teresa (la semplicità, l’amore per il prossimo, la famiglia, la vocazione), creature di Dio.
In questo piccolo volume, che accompagna la Mostra itinerante realizzata dalla Fondazione OasiApp-Messalino App, il lettore potrà ripercorrere le tappe - dalla nascita - della devozione mariana attraverso le testimonianze di coloro che, per portare avanti la propria missione, si sono affidati all'intercessione speciale di Maria, Madre di Gesù e di tutti noi.
Il Natale è la festa più sentita dell'anno, non solo dai cristiani. La ricorrenza della nascita di Gesù è stata nel tempo ricoperta, quasi soppiantata, da altri significati e suppellettili. Viene spontaneo farsi la domanda: ma siamo sicuri che il Bambino di Betlemme sia veramente il Figlio di Dio? Il card. Comastri, con questo libro, attraverso le vite e le parole di grandi cristiani, ci invita a riscoprire la bellezza di questa festa, e il suo reale messaggio, per fare di esso la cartina con cui orientarsi nel sentiero della vita.
La Porta Santa della Basilica di San Pietro possiede un fascino del tutto particolare: è la Porta Santa più conosciuta al mondo, ma soprattutto è la prima Porta che viene aperta nell'occasione dell'Anno Santo. Con l'originalità che lo caratte- rizza, il card. Comastri, per tanti anni Arciprete della Basilica Vaticana e quindi suo "custode", vuole far attraversare questa Porta - soprattutto a chi non potrà recarsi fisicamente a Roma - commentando le 16 formelle che la costituiscono, attraverso la Parola di Dio e la preghiera. In ogni formella c'è una parte dell'esistenza di fede del pellegrino, inserita nel cammino della salvezza portata da Cristo, speranza tangibile per tutti. Con un biglietto autografo di Papa Francesco.
Una catechesi profonda e affascinante sul tema della vita eterna, di cui si parla poco, ma che rappresenta la meta unica e definitiva della vita di ogni cristiano. Nella prima parte l'autore, il card. Angelo Comastri, ci presenta la tematica in chiave scritturistica e magisteriale, nella seconda parte, partendo dall'esempio di alcuni santi, ci accompagna fino alla porta del Cielo donando balsamo e consolazione a tutti noi, sia in vista della nostra morte che in relazione alla perdita di persone care.
Giovanni Paolo II nel 2000 si è inginocchiato nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme e ha detto con emozione e con sicurezza: «Questo è il luogo più sacro del mondo. Questa tomba vuota è la testimonianza silenziosa dell'evento centrale della storia umana». Perché? Perché Cristo è vivo ed è risorto! È da questa certezza che si snoda la riflessione del card. Comastri, per mostrare come la luce della Risurrezione abbia lasciato degli inconfondibili segni in tutta la storia umana.
Raccolta di omelie per tutte le domeniche e le feste principali dell'anno liturgico ciclo A, in cui viene letto il Vangelo di san Matteo, preceduti dalla Liturgia della Parola. Testi profondamente legati alla Parola di Dio e alla pastorale, che nascono dal cuore e della sapienza teologica di un cardinale universalmente amato e ammirato per la sua capacità oratoria, capace di parlare ai colti come ai semplici.
Quando ritorna il Natale da una parte si prova una grande gioia, veramente profonda, perché questa festa evoca la stagione più bella della vita - l’infanzia - quando ci sembrava che la casa, anzi, i cuori della famiglia diventassero tutti insieme una piccola Betlemme, e Gesù nasceva in casa e la riempiva di pace. Ma si affaccia anche un altro pensiero, ed è un pensiero di paura, di trepidazione, perché il clima di oggi certamente non è un clima favorevole al Natale: i messaggi che si vedono in giro allontanano dal vero significato della festa e propongono un falso Natale. Il card. Comastri invita a riscoprire l’autentico Natale del Signore attraverso i racconti di come lo hanno vissuto i Santi, i testimoni della fede ...e gli atei, che non credenti - dopo la nascita di Gesù anche nel loro cuore - non lo sono stati più.
Il card. Angelo Comastri ci presenta, attraverso una biografia pastorale e ricca di spunti, la figura di San Francesco, definito giustamente "alter Christus", colui cioè che ha vissuto e incarnato il Vangelo "sine glossa", senza commenti, in modo letterale. L'autore ci accompagna, attraverso episodi della vita del Santo di Assisi, e ci porta a verificare la nostra vita alla luce di quella di San Francesco. Comastri ci ricorda infine - argomentandola con citazioni del suo primo biografo Tommaso da Celano - la sua più grande qualità, cioè l'umiltà che per Francesco veniva addirittura prima della povertà. Da leggere tutto d'un fiato. Da donare ad amici e familiari, nel bel formato tascabile, per averlo sempre con se e leggerlo e rileggerlo in ogni momento.
L'amore di una evidenza tale che convince ma non abbaglia. Spalanca orizzonti impensabili e permette di raggiungerli. E' l'amore che consente alla ragione di entrare in profondità e avere una conoscenza vera della realtà. Lo riconobbero e colmi di gioia intrapresero il viaggio del ritorno. E' la nostra storia che non cessa di essere raccontata e vissuta di generazione in generazione, mentre convince della verità dell'amore cristiano. Dalla prefazione del card. Rino Fisichella
“Georges Bernanos, scrittore brillante e fervente cristiano, parlando con alcuni amici fece questa confidenza: «Non vivrei neppure cinque minuti fuori della Chiesa Cattolica; e se venissi cacciato, vi tornerei subito a piedi nudi, in camicia e con la cenere sul capo e accetterei qualunque condizione per rientrare nella Chiesa ». Perché? Perché solo nella Chiesa Cattolica poteva ricevere il perdono di Dio, del quale tutti abbiamo bisogno. Il profondo pensatore Søren Kierkegaard ha scritto: «Perché ci si possa veramente fidare di un uomo, si esige la sua parola. Anche Dio ci ha dato la Sua Parola: Cristo!». E Cristo, in mezzo alla nostra cattiveria, ha gridato: «Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno»” (dalla presentazione dell’autore).

