
La mistica come spiega Anselm Grun, non ha nulla a che vedere con la sterile ascesi di chi rifugge la vita terrena e la corporeità perché incapace di integrarle nel proprio processo di crescita e di presa di coscienza. Partendo dalle esperienze dei mistici in dialogo con la psicologia, questo piccolo scritto dimostra anzi come mistica ed eros si coappartengano, e come sia importante riconciliarsi con questa fondamentale tensione insita nel nostro essere umani.
I figli si educano con il cuore, il buonsenso e la fiducia. Ecco il messaggio che Anselm Grün, il celebre monaco benedettino, e Jan-Uwe Rogge, un pedagogo apprezzato in tutto il mondo, rivolgono ai tanti genitori resi insicuri dal desiderio di fare tutto alla perfezione e dall'idea che esista una "tecnica dell'educazione" giusta e valida sempre. In questo libro, condividendo con i lettori l'esperienza maturata in molti anni di lavoro e di riflessione, ci mostrano come far fronte alle sfide della vita quotidiana e ci assicurano che i bambini cercano Dio, facendo domande sul perché delle cose, sull'inizio e sulla fine della vita, ed esplorando il mondo intorno a loro in cerca di spiegazioni. Su questa ricerca di Dio Grün e Rogge concentrano la loro attenzione, facendoci capire come i bambini pensano e dicendoci come possiamo riconoscere le loro esigenze spirituali. Ci parlano di empatia, di sensibilità e di rituali, della necessità di crescere insieme e di rispettare i limiti, di rallentare e fermarsi, di concepire se stessi e i propri figli come persone imperfette che possono sbagliare, delle caratteristiche di un buon educatore e del paradosso che consiste nel lasciare andare sostenendo. Suggeriscono i modi migliori per rispondere agli interrogativi dei bambini ed esplicitano i valori a cui fare riferimento durante i momenti di crisi come lutto, malattia e pubertà. Ci spiegano come la spiritualità non abbia necessariamente a che fare con le istituzioni ecclesiastiche e come possa influire positivamente
Questo libro, ricco di consigli pratici, aiuta a sentire il lavoro non come un peso, ma come arricchimento della persona, come partecipazione alla forza creatrice di Dio.
Un libro per gestire creativamente lo stress e ritrovare la voglia di vivere.
Poniamo la nostra giornata nelle mani di Dio: dal mattino alla sera sentiremo la sua presenza e le sue benedizioni. Coed
Digiunare può essere un dono? Non si tratta di una contraddizione in termini?
Gli autori vogliono proprio sfatare la visione riduttiva del digiuno ed esortano al «digiuno come aiuto vitale nella sfera fisica, psicologica e spirituale» dando nuovo impulso a questo «tesoro nel campo della Chiesa».
Essi infatti propongono una concezione del digiuno come invito a passare da un nutrimento esterno a uno interiore, a liberarsi dei pesi superflui, a prendersi del tempo per se stessi.
Come occasione, per rendersi consapevoli lungo il cammino di una conoscenza responsabile di se stessi, del proprio stile di vita, dei propri rapporti con il prossimo e con Dio.
Destinatari
Pubblico ampio, di laici e religiosi interessati alla riscoperta e all’approfondimento di questo tema. Lettori affezionati di Grün.
Autori
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera.Laureato in teologia,svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa, che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Peter Müller, nato nel 1943, è laureato in teologia e in pedagogia. Dal 1975 al 2003 è stato alla guida del Centro Cattolico di Formazione per Adulti di Rottweil e da più di dieci anni conduce gruppi di digiuno.Trainer di suggestopedagogia (un particolare metodo di insegnamento e apprendimento), scrittore e relatore, vive e lavora da trent’anni a Rottweil.
In breve
Otium è essere capaci di fare silenzio. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare, a tendere l’orecchio interiore per entrare nel mistero delle cose. Otium è allora il luogo della contemplazione. Se non vuoi sapere una moltitudine disparata di cose, ma conoscere la sostanza dell’essere, allora prenditi del tempo, assapora l’otium.
Descrizione
«Il riposo e la calma sono dire di sì al mondo, dire di sì alla vita e dire di sì a noi stessi. Felici sono quegli attimi in cui non vogliamo nulla, ma siamo presenti, privi di qualsiasi intenzionalità, in armonia con la nostra anima, in armonia con il mondo» (Anselm Grün).
Prendetevi tempo, assaporate l’otium.
L’otium è la capacità di fare silenzio e tacere. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare. Nell’ascolto tendo l’orecchio per entrare nel mistero delle cose. L’otium è il luogo della contemplazione, dell’osservazione prolungata del mistero delle cose. Non voglio sapere una moltitudine disparata di cose, ma ambisco a conoscere la sostanza dell’essere.
"Il corpo sente meglio dell'orecchio", dice un proverbio. Il corpo ascolta la nostra anima e percepisce che cosa essa ci vuole dire. A volte reagisce anche con la malattia, per segnalarci qualcosa. Esiste un'arte spirituale della vita sana, che prende sul serio tanto il corpo, quanto l'anima. È quell'arte di vivere che Anselm Grün ci fa conoscere.
Nell'inno alla carità Paolo non vuole chiederci troppo, ma indicarci una via attraverso la quale possiamo vivere in modo autentico, attraverso la quale la nostra vita acquista un nuovo sapore, attraverso la quale viene ricolmata e resa magica dal sapore di Gesù.
Che cosa alimenta davvero l'amore fra le persone? Come possono le relazioni, anche nel quotidiano, vivere a partire dalla sorgente dell'amore? Grün risponde: la spiritualità può indicare realisticamente una strada percorribile verso quella sorgente. Sulla base di quel fondamento che la spiritualità indica, possiamo vivere con serenità e fiducia i rapporti di coppia e quelli interpersonali.
L'autore di questo libro ci guida, con le sue meditazioni semplici e poetiche, lungo il tempo del Natale. Ci esorta a prestare un ascolto attento alle tenui voci che risuonano in noi, cogliendo il senso che la festa del Natale riveste per la nostra vita. È un invito a meditare la storia del Natale, in cui noi siamo messi a parte del miracolo rappresentato dalla nascita di Cristo. È un incoraggiamento a scoprire il bambino divino custodito nel nostro cuore e ad aprirci alla promessa racchiusa nella festa del Natale.
Questo libretto contiene riflessioni e pensieri per il tempo della malattia. Scrive l'autore: "Da persona sana, mi risulta difficile parlare con te, che sei ammalato... Vorrei invitarti a riflettere sulla tua esistenza e sul tuo essere malato. Vorrei condividere con te qualcosa di ciò che ho sperimentato della malattia intesa come una sfida ad apportare dei cambiamenti nella mia vita... Ti auguro che le mie parole ti tocchino e ti sfidino a trovare la tua personale via per accettare la malattia, vedendo in essa un'opportunità per penetrare più profondamente nel mistero della tua vita e nel mistero divino".