
Una raccolta di poesie, parte in lingua italiana parte in veneto, che offre un vasto panorama dei sentimenti che accompagnano tutti i nostri giorni. E' un volumetto composto di due parti distinte: la prima in lingua italiana e la seconda in veneto. Gioie e dolori, desideri e rimpianti, giovinezza e vecchiaia sono le luci e le ombre della nostra vita. E se le ore liete colmano i cuori di allegria, quelle tristi gravano pesantemente sugli animi smarriti. L'autore di questi pensieri in liberta" offre una vasta gamma di questi sentimenti contrastanti. Tuttavia, anche se venati da un certo senso di nostalgia, non li racconta con il pessimismo di chi rimpiange i "bei tempi"; ma preferisce accettare la vita cosi com'e, senza recriminazioni. Si rivolge piuttosto con animo fiducioso alla Natura, a lui particolarmente cara, per darci serenita e speranza. "
Volumetto di intensa poesia, parte in lingua italiana e parte in veneto, che offre un vasto panorama di sentimenti, cogliendoli dai vari aspetti della Natura e dalla molteplicita dei Rapporti umani. Controluce" e la continuazione ideale del primo volumetto di "Pensieri in liberta: luci e ombre". Tre sono i principali temi delle sue riflessioni, raccontate con le consuete semplicita di stile e profondita di pensiero. La Natura, anzitutto, poi i Volti delle persone, che gli ricordano emozioni d'infanzia o sentimenti di riconoscenza e d'amicizia. Da ultimo l'autore si sofferma sugli avvenimenti della Cronaca quotidiana, in cui lancia gli strali piu sferzanti che raggiungono talvolta la forza dell'invettiva, perche riconosce nella insipienza dell'uomo la causa principale che turba l'armonia del Creato. Ma nel volumetto aleggia un fondo pacato di ottimismo e quindi un invito al lettore di unire alle critiche la fiducia. "
«Fantasie di interludio» è il titolo che nel suo epistolario Passoa dà alla progettata, ma mai realizzata, pubblicazione di una serie di volumi dei suoi eteronimi. Lo stesso titolo ricorre significativamente in una raccolta poetica pubblicata in «Purtugal Futurista». Questa antologia, nella quale si può leggere quanto Pessoa volle che fosse letto - e nel modo in cui l'aveva preparato per la lettura - si presenta come l'antologia poetica personale di Pessoa, ciò che egli ha pensato come il meglio della sua poesia e come ciò che può far conoscere ai suoi lettori il «Pessoa di Pessoa».
Cesare Garboli ha raccolto in questi due volumi testi tratti da tutte le raccolte pascoliane e li ha proposti, scardinando l'ordine canonico, nell'ordine cronologico della loro composizione e nella lezione della prima stampa, dove gli inizi del "romanzo" autobiografico traspaiono ben più che nelle redazioni definitive. Scopo del curatore, infatti, è quello di mettere in luce il non espresso, il rifiutato dell'autobiografia del poeta.
Pierre Oster, nato nel 1933 a Nogent-sur-Marne, vive ed opera a Parigi. Nel 1954 pubblica Premier poème in Mercure de France. Inizia molto presto la sua collaborazione alla Nouvelle Revue Française. Le sue prime raccolte di poesie: Le Champ de mai (‘55); Solitude de la lumière (‘57); Un nom toujours nouveau (‘60); La grande année (‘64); Les dieux (’70) Paysage du Tout 1951-2000 pubblicato da Gallimard, è il titolo della recente antologia.
Questa antologia ripropone in nuova versione "Kubla Khan" di Coleridge e "Tintern Abbey" di Wordsworth, "Ozymandias" di Shelley e "So we'll go no-more a roving" di Byron, accompagnati da composizioni poco note o assolutamente sconosciute. I poeti antologizzati in questi due volumi sono trentadue, per oltre tredicimila versi con testo a fronte, a dimostrazione che i "minori" da quelli di grande nome come Walter Scott e T.L. Peacock, a quelli da riscoprire in toto come Thomas Moore e Felicia Hemans - furono quanto mai vitali. L'opera è corredata da apparati critici e bibliografici.

