
Raccolta di sonetti in vernacolo senese.
Raccolta di poesie religiose.
Le poesie e le prose contenute in questo volume, toccano argomenti attuali passando dai sentimenti ad una consapevole visione delle storture che caratterizzano il mondo contemporaneo.
"C'è un filo elettrico che percorre i versi di Franca Mancinelli, uno stato d'allarme, qualcosa che ci costringe all'attenzione. Sono stati scritti alla finestra, in una zona di frontiera e di dogana. E sono stati scritti dopo un difficile cammino tra le parole, con pagine lasciate bianche e silenziose. Di tale cammino portano il peso, la ferita e la tensione, ma anche il sapere. [...] Tutto il libro è un sottrarre e un levigare, uno sforzo di purificarsi, di giungere a una nudità che è conoscenza." (Milo De Angelis)
Nella raccolta "Poesie d'autunno", scelta dal Coro Filarmonico.Città di Udine, in collaborazione con l'Ateneo udinese, per il primo Concorso di composizione corale dedicato al musicologo Renato della Torre, Alessandro Lutman riesce a far rivivere le sue intense esperienze interiori intervenendo con finezza sullo strumento linguistico. Sfruttando le grandi potenzialità del verso libero, giocando su sinonimie, su pause e sospensioni, su calibrate e non insistite assonanze, il giovane poeta sorprende il lettore invitandolo a condividere le sue passioni, la sofferenza irrisolta, l'inquietudine, senza però indulgere mai al sentimentalismo.
"Io vi consiglio di ascoltare con attenzione questo grande poeta e di cercare di commuovervi con lui; ognuno alla propria maniera. La poesia richiede una lunga iniziazione, come qualsiasi sport, ma c'è nella vera poesia un profumo, un accento, un tratto luminoso che tutte le creature possono percepire. E voglia Iddio che vi serva per nutrire quel granello di pazzia che tutti portiamo dentro, che molti uccidono per mettersi l'odioso monocolo della pedanteria libresca e senza il quale è imprudente vivere." (Federico García Lorca). La raccolta, curata da Donatella Ziliotto, contiene un pensiero di Daniele Silvestri.
La poesia di Basho, frutto di una serrata ricerca letteraria e linguistica, condotta con gli strumenti colti propri della cultura classica cinese e giapponese e della filosofia Zen, è caratterizzata da un linguaggio chiaro e conciso, quasi rarefatto nella sua liricità. La compresenza di elementi del vivere quotidiano, spesso umili, e dei segni delle emozioni del poeta, immerso nella natura e in colloquio con gli antichi, in una mescolanza di bellezze universali e di oggetti comuni, di banale e caduco e di sublime ed eterno, è forse la massima espressione dell'opera di Basho.