La guerra più celebre. Gli eroi immortali dell'antica Grecia e i capricciosi dei dell'Olimpo. Il classico per eccellenza è ripresentato in questo volume in tutto il suo fascino, da un adattamento dell'originale omerico alle orecchie curiose dei bambini di oggi. Le magniloquenti illustrazioni e l'elaborato intreccio dell'Iliade fanno sognare ancora. Età di lettura: da 7 anni.
Nel 1960 l'archeologo inglese James Mellaart scopre a Çatal Hüyük, nel cuore dell'altipiano anatolico, una straordinaria città senza tetti, senza strade e senza porte, fiorita 9000 anni fa. Gli stupendi affreschi delle sue case-tempio narrano una storia grandiosa e antichissima, che Giuseppe Sermonti - biologo, saggista ed ermeneuta di fiabe - ripercorre in questo volume, ricostruendo un'affascinante trama di risonanze e di rimandi. Tra gli affreschi di Çatal Hüyük si intravedono il mito della nascita di Venere dalle membra uraniche e quello di Perseo, ma anche la forma delle costellazioni, segni eterni dell'alfabeto celeste. L'autore, basandosi su una mansione lunare per ogni costellazione, dimostra la corrispondenza tra segni zodiacali e grafemi, fra le costellazioni dell'emisfero boreale e le lettere degli alfabeti fenicio-greco-latino. In quale plaga giace un'altra dozzina di lettere a completare l'alfabeto? Queste splendono sulla grigia pista delle notti, intitolata alla Via Lattea. Continuando il corteo zodiacale, esse si inerpicano verso il Polo splendendo nel pulviscolo galattico. Le riconosciamo partendo dall'Equatore e confrontandole con le lettere latine. L'alfabeto astrale scavalca la cupola della notte su due immense circonferenze. L'una, l'eclittica, abitata da animali (Zodiaco), l'altra, la Via Lattea, pista di eroi caduti. Vi si narra la saga di Perseus, che una strettoia della via cinerea taglia, come cintura alla vita della grandiosa pi greca.
Secondo Joseph Campbell, la funzione principale del mito è aiutare ogni individuo nel viaggio della vita, fornendogli una sorta di guida turistica per raggiungere la pienezza e la felicità. Sulle tracce di Jung, l’autore tratta qui importanti questioni vitali, mettendo in luce la sua notevole capacità di raccontare storie e l’abilità di applicare i più vasti temi della mitologia mondiale alla crescita personale e alla ricerca della trasformazione. Con la sua abituale arguzia e il suo intuito, Campbell traccia connessioni tra simboli antichi e arte moderna e, strada facendo, mostra come il mito possa aiutare ciascuno di noi a identifi care davvero la propria felicità e a perseguirla.
L'autore
Joseph Campbell (1904-1987) è stato uno dei più illustri studiosi di mitologia comparata e religioni di tutto il mondo. Tra i suoi testi tradotti in italiano, L’eroe dai mille volti (Guanda, 2008).
I miti greci spesso sono racconti nati per spiegare l'origine del mondo, dei costumi e anche gli eventi storici di quei tempi. Il loro stile si avvicina molto a quello delle favole più classiche, e con queste hanno in comune il senso di avventura, la fantasia, la magia e l'eroismo. Alcune leggende narrano le vicissitudini di dei e semidei e il loro rapporto con gli uomini, come quelle raccolte in questo volume, nel quale si racconta di Dedalo e Icaro e della loro fuga dal labirinto di Cnosso; di Eracle l'eroe divino che compì le famose dodici fatiche; di Edipo e del suo tragico destino e di molti altri eroi la cui fama è giunta sino a noi. Età di lettura: da 9 anni.
Età di lettura: da 5 anni.
Come sono nati gli dèi? Perché sono oggetto di culto? Che cos'è l'Olimpo? Che importanza rivestono le divinità di sesso femminile? Pauline Schmitt Pantei soddisfa tutte queste domande e altre ancora. Accanto alle figure mitologiche più conosciute, delinea il ritratto di divinità meno note ma che ebbero un'influenza fondamentale sulla civiltà greca, offrendoci una serie di "istantanee" su un mondo solo apparentemente lontano. Un libro per tutti coloro che desiderano rendere più attuali le proprie conoscenze nel campo della mitologia greca o scoprire per la prima volta le avventure di dèi ed eroi e, al contempo, un'occasione per apprezzare un sistema aperto e tollerante che ha consentito alla civiltà greca di espandere la sua influenza culturale senza combattere "guerre di religione", ma semplicemente assimilando e facendo propri i valori dei popoli con cui entrava in contatto.
Il lunghissimo ed emozionante viaggio dell'astuto Ulisse e dei suoi uomini, di ritorno dalla guerra, verso casa: Itaca. Un'impresa "mitica". Ma, si sa, stiamo parlando di tipi coraggiosi e piuttosto astuti. Nessun mostro monocolo, nessuna fascinosa sirena, nessuna maga bisbetica riuscirà a fermarli. E, alla fine, con l'aiuto di una principessa bambina e una fata buona, anche gli ultimi ostacoli saranno brillantemente superati... Età di lettura: da 8 anni.
La creazione del mondo e la ribellione dei Titani, la fine dell'Età dell'Oro, il viaggio di Ulisse, le fatiche di Ercole, Teseo e il Minotauro, Giasone e il vello d'Oro, Perseo e la Gorgone, Edipo e la Sfinge, Dioniso e le Baccanti... I miti greci raccontano storie appassionanti, ricche di personaggi - uomini e dei - che continuano ad affascinarci. Soprattutto, i miti greci sono alla base della nostra filosofia e della nostra civiltà. Hanno plasmato la nostra concezione del mondo. Sono entrati profondamente nel nostro linguaggio: "il pomo della discordia", "prendere il toro per le corna", un "dedalo di viuzze", "il vaso di Pandora" sono tutte espressioni che arrivano dalla mitologia greca, anche se ce ne siamo dimenticati. Di più. L'insieme dei miti ci offre una rappresentazione del mondo, che appare come un ente buono e luminoso, dominato dall'armonia; ma i miti ci dicono anche che se l'universo fosse nato in perfetto equilibrio, allora non ci sarebbe vita. La lotta contro il caos è necessaria, fin dagli inizi, dai tempi della lotta tra i Titani e Zeus. E dalla lotta tra chi difende l'ordine e chi lo vuole sovvertire nascono catastrofi e tragedie. Luc Ferry esplora i miti greci da par suo, con chiarezza e competenza. Ci fa capire il loro significato profondo e le loro implicazioni filosofiche.
In questo libro due maestri, e le loro idee, sono a colloquio. La tesi junghiana dell'inconscio collettivo dialoga con le pagine più vive sulla mitologia che Kerényi abbia mai scritto. La creazione mitica non è che la rappresentazione degli archetipi, e come tale rivela una sfera importante della psiche. Il testo di Kerényi si riferisce ai fanciulli e alle fanciulle divine, mentre quello di Jung ne è il naturale commento psicologico. Si tratta però di sezioni autonome, che si possono leggere anche in ordine invertito. Per Jung il tema onirico della "fanciullezza" rappresenta la parte "giovane" della psiche collettiva e come tale cela sempre un valore positivo. Prefazione di Mario Trevi
Come e quando sono nate le fiabe? E perché si rassomigliano in tutto il mondo? Nell'interpretazione di Propp, i racconti di fate non sono fantasia ma storia, sono il documento di una delle più antiche età dell'uomo: l'epoca delle comunità di cacciatori, prima ancora che la pastorizia e l'agricoltura cominciassero a cambiare il volto del mondo. Giovandosi di un materiale comparativo vastissimo tratto dall'etnologia e lavorando soprattutto sui racconti di fate russi, Propp stabilisce una serie di confronti tra i principali motivi di cui sono intessute le fiabe e analoghe forme rituali esistenti nella protostoria e presso i primitivi. Attraverso tanti racconti sezionati e comparati, interrotti e ripresi in un giro di richiami e illuminazioni, il mondo vivace della narrazione si compone esso stesso in un affascinante racconto. Introduzione di Alberto M. Cirese
Ogni luogo ha i suoi miti e ogni mito ha i suoi luoghi: non si danno gli uni senza gli altri. Collocare un racconto mitico nel suo sfondo geografico ne restituisce la cornice, riportando alla luce il volto nascosto dei luoghi. Il viaggio qui proposto attraversa quei territori che "la tradizione ha fatto più grandiosi di quanto riveli la vista". Ovvero le storie favolose, le vicende degli abitanti che, nelle città perdute, nei centri archeologici, tra le rovine del passato, non si possono vedere: dalle grotte del monte Ida, a Creta, dove nacque Zeus, all'antro delle Ninfe, a Itaca, dove Ulisse celò il tesoro che gli avevano consegnato i Feaci. La Grecia, dunque, ma anche l'Italia, che deve la fondazione della sua capitale alle figure mitiche di Romolo e Remo. Così, se sulla terra non c'è più posto per nuove esplorazioni, per approdare in luoghi ignoti non resta che guardare al mondo che ci circonda, rendere nuovo quanto abbiamo da sempre sotto gli occhi. Il dizionario offre oltre 1600 voci e la sua struttura lo rende adatto a diversi utilizzi: una lettura distesa per chi privilegia la dimensione del meraviglioso; uno studio che tenga conto del riferimenti letterari per chi vuole approfondire aspetti secondari; una consultazione rapida e immediata per chi cerca notizie specifiche su luoghi e personaggi.
Zeus diventa un cigno oppure un toro per sedurre le ragazze di cui si è invaghito. Atena trasforma in ragno la donna che aveva osato sfidarla in una gara di tessitura. Apollo scuoia vivo un rivale impertinente. Ermes, appena nato, scivola via dalla culla e si dedica al furto di bestiame. Dioniso fa impazzire una madre e la costringe a uccidere il suo stesso figlio. La capricciosa Afrodite viene sorpresa ad amoreggiare con il dio della guerra Ares: Efesto, il marito tradito, ingabbia i due amanti in una rete d'oro. Gli dei dell'antica Grecia sono rissosi, violenti, bugiardi, passionali. Molto diversi dall'immagine imbalsamata che spesso abbiamo di loro. Queste "biografie non autorizzate" svelano i lati oscuri e talvolta meno noti dei grandi protagonisti della mitologia in un racconto leggero e divertente, affidato alla penna di un autorevole studioso del mondo antico. Un viaggio nel mito, dove le storie che stanno alla radice della nostra cultura ritrovano tutta la loro affascinante immediatezza.