Spaziando dalle leggende greche, romane e celtiche a quelle scandinave e slave, dal mondo africano e arabo fino all'Estremo Oriente, dalle credenze dei Pellerossa e dei Messicani ai miti tribali dell'Oceania, senza trascurare i siti archeologici di civiltà scomparse, i luoghi di culto, le caste e i testi sacri le cui origini misteriose si perdono nella storia delle diverse etnie, questo "Dizionario universale di mitologia" introduce allo studio dei miti di tutto il mondo, i quali, malgrado tutto ciò che si è detto e scritto da due secoli a questa parte, serbano pressoché intatto il loro misterioso fascino.
Un'opera che contiene i più svariati riferimenti al folclore, alla religione e alla mitologia dei Celti stanziati in Britannia e in Europa tra il 500 a.C. e il 400 d.C. Accanto ai ritrovamenti archeologici, le testimonianze degli autori classici e i più antichi scritti compilati a partire dalle tradizioni orali pagane del Galles e dell'Irlanda ci forniscono un panorama completo della cultura celtica. Il testo affronta l'argomento in modo esaustivo, in più di 400 voci e con 243 illustrazioni, precedute da un'ampia introduzione storica: dagli animali sacri che venivano adorati si giunge ai simboli che costituiscono i pilastri di questa affascinante civiltà.
Le piramidi egiziane, Machu Picchu, Stonehenge e tanti altri antichi monumenti tracciano sulla superficie terrestre un reticolato dalla geometria precisa. Non solo. Ricorrendo alla teoria dello slittamento della crosta terrestre, è addirittura possibile calcolare la posizione di siti sacri non ancora conosciuti. Sono studi che hanno richiesto anni di lavoro e di confronti, ma ora queste indagini sono giunte a conclusioni davvero strabilianti. Ci rivelano che la prima civiltà umana risale a quasi centomila anni fa e che, poco a nord dell'odierna Antartide, sotto una crosta di ghiaccio spessa un chilometro e mezzo, giace la città perduta di Atlantide.
Chi era re Artù? Un potente sovrano che diede una svolta alla Storia, o una figura avvolta nei veli della funzione poetica? Quasi tutti i documenti originari sono andati dispersi, venduti, bruciati. Quel che rimane è la suggestiva immagine di un re saggio e coraggioso che, insieme ai cavalieri della Tavola Rotonda, diede splendore a un'epoca. In questo libro l'autrice, dopo aver dedicato molti anni a ricerche e indagini, risponde a tutti gli interrogativi degli studiosi e degli appassionati offrendo la dimostrazione che Artù non era un eroe leggendario ma un personaggio reale.
Il mulino di Amleto è uno di quei rari libri che mutano una volta per tutte il nostro sguardo su qualcosa: in questo caso sul mito e sull'intera compagine di ciò che si usa chiamare "il pensiero arcaico". Cresciuti nella convinzione che la civiltà abbia progredito "dal mythos al logos", ci troviamo qui di fronte a uno sconcertante spostamento di prospettiva: anche il mito è una "scienza esatta", dietro la quale di stende l'ombra maestosa di Ananke, la Necessità. Anche il mito "opera misure", con la precisione spietata: non già le misure di uno Spazio indefinito e omogeneo, bensì quelle di un Tempo ciclico e qualitativo, segnato da scansioni scritte nel cielo, fatali perché sono il Fato stesso.
Come va letta una storia? E che cosa accade allorché si viene a contatto con storie e miti di altri popoli? Quali occasioni di arricchimento, ma anche quali pericoli si profilano quando, attraverso le storie, incontriamo l'Altro? In questo libro Wendy Doniger prende spunto dalle suggestive metafore offerte da alcuni metamiti per indagare i vari modi in cui è possibile entrare in relazione con i miti degli altri e con i propri.