
In breve
Mario è un uomo svuotato, malinconico, deluso. Ha creduto con passione di cambiare il mondo e, dopo quasi dieci anni, non si è ancora rassegnato al crollo degli ideali in cui ha creduto. L’incontro occasionale con Sonja, una giovane pianista russa lo risucchia in una storia tragica e misteriosa che di donna in donna risale verso il tassello mancante.
Il libro
“Non immagino nessuno che possa leggere queste righe, le affido a una donna che domani uscirà, le cucirà nell’orlo della gonna. Se andranno a finire in un tombino e l’inchiostro si scioglierà all’acqua e alla neve, le mie parole, in ogni caso, non andranno perdute. Esiste già chi le pensa” “Non immagino nessuno che possa leggere queste righe, le affido a una donna che domani uscirà, le cucirà nell’orlo della gonna. Se andranno a finire in un tombino e l’inchiostro si scioglierà all’acqua e alla neve, le mie parole, in ogni caso, non andranno perdute. Esiste già chi le pensa”
Mario è stato comunista e non riesce a capacitarsi del fatto che nessuno condivida la sua ossessione: che cos’è stato il comunismo? Perché nessuno di quelli che ci avevano creduto vuole farci veramente i conti? Qual era l’illusione del bene covata dentro i fallimenti storici? Dentro i morti. Dentro i silenzi. Oltre il Muro ormai crollato. Dobbiamo subire la Storia o cercare di darle delle risposte? Nemmeno le dinamiche del fallimento del suo rapporto coniugale gli sono molto chiare: l’amore che lo lega ai tre figli rimane dunque l’unica certezza della sua vita. L’incontro occasionale con Sonja, giovane pianista russa che vive con l’altera nonna e la figlia di pochi anni, lo risucchia in una storia tragica e misteriosa che di donna in donna risale verso il tassello mancante, verso quel buio di domande senza risposta che è diventato il suo tormento. In compagnia dell’ultimo figlio, Mario si mette sulle tracce della madre di Sonja, prima a Budapest e poi in una sperduta cittadina dell’ex Unione Sovietica.
In breve
Polonia 1941. I genitori di Peter vengono uccisi e il ragazzo mandato in orfanotrofio a Varsavia. Peter, biondo con gli occhi azzurri, sembra il ragazzo ritratto nel manifesto della gioventù hiltleriana... La Seconda Guerra Mondiale in Germania raccontata da una prospettiva diversa.
Il libro
“In mezzo a questa gente sarebbe sempre stato uno straniero – un ausländer. Ma nel suo cuore Peter sentiva di avere ragione. Qualcosa dentro di lui gli impediva di accettare, la cieca fede che loro nutrivano nei confronti di Hitler e del nazismo”
Polonia 1941. I genitori di Peter vengono uccisi e il ragazzo mandato in orfanotrofio a Varsavia. Peter, biondo con gli occhi azzurri, sembra il ragazzo ritratto nel manifesto della gioventù hiltleriana e può essere adottato da una famiglia importante. Così avviene: Il professor Kattelbach e sua moglie sono entusiasti di accogliere nella loro famiglia un giovane dall’aspetto così ariano. Ma Peter non è il ragazzo tipico della gioventù hitleriana, Peter non vuole essere un Nazista e decide di correre un rischio… il rischio più grande che si può correre a Berlino nel 1943.
Il testo contiene le centinaia di riflessioni del celebre eteronimo dell'autore, Bernardo Soares, raccolte in maniera disordinata e "aperta": tragico, ironico, profondo e irrequieto, Soares riflette sulla vita, sulla morte e sull'anima, ma anche sulle sue memorie più intime e sullo scorrere del tempo, sui colori e le emozioni che osserva intorno a sé e dentro di sé.
North Carolina, 1946: il giovane Noah, tornato nel paese natale dopo la guerra, realizza il sogno - coltivato da tempo - di abitare nella grande casa vicino al fiume, da lui riportata all'antico splendore. Alla perfezione del quadro manca però Allie, una seducente ragazza incontrata anni prima, amata disperatamente nel breve spazio di un'estate e mai più ritrovata. Invece, un giorno lei ricompare, per vederlo un'ultima volta prima di sposarsi... Ma il destino ha deciso altrimenti, scrivendo per loro una storia diversa...
Questo romanzo traccia un ritratto inedito della vita di Leonardo che è anche un grande affresco del nostro Rinascimento. Partendo dall'infanzia e dalla formazione del genio di Vinci nella bottega del Verrocchio, Dann segue le tappe della biografia leonardesca con la tenacia e l'intuito di un detective. La vita artistica, culturale e politica della Firenze medicea è raccontata in queste pagine con la leggerezza e la finezza tipica dei grandi romanzieri. Le figure di Machiavelli, di Botticelli e di tutti i personaggi di spicco del Rinascimento fiorentino risaltano, nei loro rapporti con Leonardo, come caratteri sbozzati dalla mano di un raffinato scultore. Ma il cuore del libro è sicuramente nella scoperta fatta da Jack Dann di una pagina assolutamente inedita, e finora misteriosa, della vita di Leonardo. L'impiego delle sue geniali e fantasmagoriche "macchine da guerra" - quelle mirabilmente ideate e ritratte dalla mano leonardesca nei suoi libri di appunti - in una sanguinosa battaglia combattuta in Medio Oriente, dove Leonardo si trovava al servizio di un generale siriano. Il titolo del romanzo si rifà all'antica disciplina della mnemotecnica, che concepiva la mente come un complesso edificio - una cattedrale, appunto - per la "conservazione" dei ricordi e delle nozioni attraverso la memoria. Un edificio di cui occorre conoscere ogni stanza, e che bisogna imparare a percorrere: una cattedrale in cui sapersi orientare, per ritrovare i ricordi e le immagini e riconnetterli tra di loro.
Ushuaia, ultimo confine del mondo. Il 27 settembre 1871, nel tardo pomeriggio, un uomo e una donna di circa vent'anni escono sul ponte della nave e si fermano immobili, uno accanto all'altra, a scrutare l'orizzonte. Quella che guardano è la loro nuova terra e futura dimora. Intanto, sotto coperta, dorme pacificamente la figlioletta di nove mesi. Da tempo hanno lasciato l'Inghilterra e tra ondate gigantesche e stridore di pennoni, sono approdati in una regione desolata e selvaggia in cui vivono tribù senza legge, senza regole e senza dio. La Terra del Fuoco è ancora tutta dei fuegini. Appartiene alle loro usanze e credenze, alla loro intelligenza e ingenuità. Con il compito di portare il cristianesimo, Thomas e Mary Bridges vivono insieme alle popolazioni indigene, fianco a fianco. Con loro creano accampamenti e fattorie, costruiscono case in legno e lamiera smontabili pezzo a pezzo, tracciano le prime strade e allevano animali. Lì nascono e crescono i figli, tra cui Lucas autore di questo libro scritto nel 1947 che racconta la storia dei Bridges.
Dalla fine dell'Ottocento alla metà del secolo successivo, la vita della famiglia Bridges incrocia e accompagna la trasformazione e il viaggio della Terra del Fuoco, una terra mutevole e affascinante, tanto reale da sembrare finta. Uno scenario naturalmente perfetto per qualsiasi libro di avventura. Primavera dopo primavera, l'insediamento dei Bridges è attraversato dai personaggi più diversi: intere famiglie di indigeni, scaltri uomini di medicina, avventurieri privi di scrupoli, cercatori d'oro, scienziati, botanici. Ex galeotti, diventati gauchos, capaci di rovesciare a terra una mucca di qualche quintale senza alcuno sforzo, marinai zoppi o guerci ma che in realtà ci vedono benissimo. Tutti uomini in cerca di fortuna o in fuga da qualcosa. Personaggi ricchi di storie, fortemente romanzeschi nella loro spericolata e concretissima realtà.
Nessuno di questi uomini sfugge alla curiosa abilità di narratore del giovane Lucas. E nulla resta nella sua penna. Gli episodi sono centinaia, e l'autore passa dall'uno all'altro sospinto da una memoria prodigiosa e da una passione profonda per luoghi, tempi e persone che non ci sono più ma che in queste pagine riprendono vita sotto ai nostri occhi. Quasi palpabili.
Non è un caso che proprio la lettura di Ultimo confine del mondo abbia ispirato il viaggio di Bruce Chatwin e la scrittura del suo celebre In Patagonia. Questo è infatti un libro che aderisce con forza alla pelle del lettore e spinge - irresistibilmente - a ripercorrerne le tracce e i sentieri.