
Quando il segreto di una donna uccide
È sera. Sally Thorning ha appena messo a letto i bambini. Sta guardando la televisione con il marito quando all’improvviso riconosce un nome che non avrebbe più voluto sentire: Mark Bretherick. La notizia è dell’ultima ora. L’uomo ha appena perso la moglie e la figlia. Sono state trovate morte, si sospetta un omicidio-suicidio. Un brivido le percorre la schiena: Sally conosce Mark Bretherick. Quell’uomo è il suo unico segreto, l’unica macchia nella sua vita di moglie e madre perfetta. Con lui ha tradito, ma ha giurato a sé stessa di non farlo mai più. Sullo schermo scorrono le foto della donna e della bambina, la voce fuori campo racconta i dettagli della vita di Mark. Tutto corrisponde, tranne un particolare fondamentale: il suo aspetto. Sally è senza parole... quell’uomo dal viso stravolto non è Mark Bretherick. Ne è sicura, non è lui. Ma allora con chi è stata veramente Sally? Chi è il vero Mark Bretherick? E come è possibile che la moglie di Mark le somigli così tanto? A occuparsi del caso è il detective Simon Waterhouse, che, giorno dopo giorno, diventa sempre più scettico riguardo all’ipotesi del suicidio. E mentre le domande si rincorrono l’una dopo l’altra, Sally sente di essere in pericolo, ma ha paura a rivolgersi alla polizia: il suo tradimento verrebbe scoperto, la sua famiglia si sfascerebbe.
Ma quando nel giardino dei Bretherick vengono trovati altri due corpi, Sally capisce di dover raccontare tutto. Anche se forse è davvero troppo tardi…
Balzato in cima alle classifiche a poche settimane dall’uscita, Non è lui ha venduto oltre 200.000 copie in un mese, riconfermando la fama di Sophie Hannah come l’unica nuova stella del giallo inglese. Proclamato dalla stampa come il suo romanzo meglio riuscito, Non è lui è una storia di menzogne e di identità nascoste, segreti e ossessioni, che esplora le radici del male umano.
«L’avevamo elevata nell’olimpo dei grandi con Non è mia figlia, ma ora con Non è lui ha raggiunto davvero livelli clamorosi. La tensione non molla mai fino all’ultima pagina e alla rivelazione finale, scioccante, disturbante, terrificante.»
«Daily Express»
«Sophie Hannah non tradisce la sua reputazione: ormai è lei la più grande scrittrice di thriller in Inghilterra. Inquietante e geniale: non riuscirete più a separarvene.»
«Elle»
«Libro dopo libro Sophie Hannah diventa sempre più brava: le trame sono completamente imprevedibili.»
«The Guardian»
«I gialli di Sophie Hannah sono costruiti in maniera così ingegnosa che è davvero impossibile intuire come andranno a finire.»
«Daily Telegraph»
Si chiama Erik Maria Bark ed era l’ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato terribilmente storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l’ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi.
Oggi è l’8 dicembre e a chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l’accento finlandese. C’è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di shock, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell’accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l’assassino vuole terminare l’opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C’è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito.
Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l’ipnosi funziona. Quello che l’ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito. Quello che non sa è che il conto alla rovescia, in realtà, è iniziato per lui.
Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato – un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera di successo – e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell’umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa.
Tutto inizia quando un collega gli propone un incarico insolito: cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un’inchiesta di cui la procura si accinge a chiedere l’archiviazione. Manuela, studentessa universitaria a Roma, figlia di una Bari opulenta, è scomparsa in una stazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici. Inizialmente Guerrieri esita ad accettare l’incarico, più adatto a un detective che a un legale. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell’inchiesta. Tra questi, la migliore amica di Manuela, Caterina. Una ragazza dei suoi tempi giovane, bella, immediata al limite della sfrontatezza. L’avvocato, diviso fra imbarazzo e attrazione, si lascia accompagnare da lei nel ricostruire il mondo segreto di Manuela e le ragioni della sua scomparsa.
In parallelo con l’indagine, nasce e si sviluppa – in lunghe conversazioni notturne e inattese confessioni – l’amicizia con Nadia, ex cliente di Guido, donna singolare e affascinante, dal passato burrascoso.
Se Caterina è la normalità inquietante e indecifrabile, Nadia, con la sua storia irregolare ma il suo animo limpido, è quasi un simbolo della possibilità di cambiare il proprio destino.
Nelle pieghe di questo contrasto l’avvocato Guerrieri percorre una ripida traiettoria attraverso la mutazione genetica dei suoi tempi e della sua Bari. Emergono verità nascoste, in un mondo apparentemente stabile e normale, in realtà insospettato e torbido, dove l’unica salvezza sembra essere nella nitida perfezione di alcuni rari, provvisori momenti di felicità.
Gianrico Carofiglio (Bari, 1961), magistrato, con Sellerio ha pubblicato i gialli dell’avvocato Guerrieri (Testimone inconsapevole, 2002; Ad occhi chiusi, 2003; Ragionevoli dubbi, 2006, tradotti in tutto il mondo e ripubblicati nella collana «Galleria» con il titolo I casi dell'avvocato Guerrieri, 2007) e L’arte del dubbio (2007). Ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Bancarella
con Il passato è una terra straniera. Ha scritto anche Né qui né altrove, Una notte a Bari e, con il fratello Francesco, il graphic novel Cacciatori nelle tenebre.
In breve
E a te, che cosa è successo oggi? Dov’è che hai incontrato qualcosa di importante?
Che valore hanno le esperienze personali? La nostra epoca le umilia in tutti i modi. L’io è tacciato dei peggiori vizi sociali: narcisismo, egoismo, invidia; gli si riserva il ruolo di puro spettatore e commentatore dei media. Eppure, dove altro può accadere qualcosa, se non in noi stessi? Un giorno, l’autore di queste pagine ha deciso di partire: si è inviato da sé nella vita. Per più di un anno ha prestato attenzione a tutti quei momenti in cui l’esperienza personale tocca qualcosa di importante. Un incontro, un viaggio, una malattia, un’opera d’arte, un amore, un sogno. Catturandoli nella scrittura, con non più di mille caratteri, per cogliere l’essenziale.
Indice
1. Io – 2. Tu – 3. Egli – 4. Noi – 5. Voi – 6. Essi
Dorothy Hewett, una delle voci più importanti della narrativa australiana, ha scritto romanzi, come Il cottage sull'Oceano, che occupano un posto di rilievo nella letteratura del Novecento. La sua vena romantica e gotica insieme trova, tuttavia, la sua più piena espressione in questa raccolta di racconti che appare in italiano col titolo I raccoglitori di fragole e altri racconti.
In queste pagine, scritte in un tempo che copre ben quarant'anni di vita dell'autrice, il mondo proprio della Hewett, l'universo incantato dell'infanzia e del paesaggio rurale, quel «mondo di cameratismo e sassi che volano, di discussioni lunghe e serie e insulti taglienti, di lacrime e risate a crepapelle» si dispiega in tutta la sua forza poetica.
In Joey, un bambino di tre anni cerca di dare un senso agli ingarbugliati misteri della vita. Nelle Barriere di Jarrabin, una ragazzina di undici anni si misura coi pregiudizi razziali di una piccola città dell'entroterra, «uno scorcio di tetti in lamiera... sotto un folto di eucalipti affusolati». Chi si ricorderà della dolce Alice? è invece una storia d'amore e di gioventù scapestrata. I raccoglitori di fragole narra di una coppia di raccoglitori, un ragazzo bianco e sua moglie, una giovane aborigena dell'Australia Occidentale. Joe Anchor's Rock parla di un bambino e di una tomba nascosta sotto un grande masso di granito. Ti dispiacerebbe se passassi a trovare un mio amico? racconta la storia di un viaggio a bordo di un furgoncino lungo la costa dell'Australia Occidentale. Il risveglio della signorina Huggett ruota di nuovo intorno a una figura infantile. Sul Terrace è la descrizione di un breve incontro sessuale. Il Galle Face Hotel è, invece, una storia misteriosa, piena di presagi oscuri e presenze spettrali, esattamente come L'ombra delle sorelle Darkling...
Storie meravigliose e avvincenti, dotate di una diversità straordinaria di personaggi, ambientate in un continente vasto e contraddittorio, e scritte con una energia e una drammaticità uniche.
«Una raccolta di racconti che è un vero e proprio classico».
Paul Kraus, Newcastle Herald
Hanno scritto di Il cottage sull'oceano:
«Un romanzo che raccoglie in sé la grande produzione gotica inglese».
L'Indice
«Dorothy Hewett, grande scrittrice australiana (femminista e comunista, per inciso) ha scritto una storia di passioni e presenze alla Giro di Vite di Henry James, con la lotta degli aborigeni sullo sfondo. Bello».
Loredana Lipperini, la Repubblica
Racconti
Traduzione dall'inglese di Giovanna Scocchera
EAN 978-88-545-0268-0
Pagine 224
Euro 15,50
I NARRATORI DELLE TAVOLE
Gennaio 2010
Dorothy Hewett (1923 - 2002) è nata a Perth, in Australia. Ha pubblicato tre romanzi, un libro di racconti, tredici opere teatrali e nove raccolte di poesie. Molte sue opere hanno ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Banjo Award per la poesia e, con l'autobiografiaWild Card, il Victoria e Western Australian Premier's Prizes per la non-fiction. Dal 1942 al 1968 ha fatto parte del partito comunista australiano, che ha abbandonato subito dopo l'occupazione sovietica della Cecoslovacchia. Dopo aver abitato per diciotto anni a Sydney, è tornata a vivere a Perth, dove ha insegnato letteratura all'università. Ha trascorso i suoi ultimi anni nelle Blue Mountains. Il cottage sull'Oceano(Neri Pozza 2009), precedentemente apparso presso Giano col titolo La marea delle quadrature, è il suo primo libro pubblicato in Italia.
Palermo, 1204. Berardo, arcivescovo di Bari, si aggira nei vicoli in compagnia di Federico, un ragazzino cresciuto per strada, amico di arabi ed ebrei, ed erede del Regno di Sicilia. Incaricato dal papa di educarlo come un re cristiano, Berardo partecipa al sogno di Federico di riportare la sua terra all'antica grandezza, facendone il punto d'incontro di filosofi e scienziati di tutto il Mediterraneo. È al suo fianco quando i principi di Germania gli offrono la corona che fu di Carlo Magno, accendendo in lui il desiderio di rendere il Sacro Romano Impero forte e unito come la Roma dei Cesari. Tollerante e carismatico, colto e ambizioso, lungimirante e sanguigno: l'uomo conosciuto come Stupor Mundi rivive in tutto il suo fascino e le sue contraddizioni.
Non è solo la siccità che affligge il suo Botswana a impensierire Precious Ramotswe. Sembra impossibile, ma qualcuno ce l’ha con la più famosa detective dell’Africa. La sua assistente, la valida Grace Makutsi, ha scoperto nella corrispondenza una lettera minatoria, rigorosamente anonima. Benché preoccupata, la signora Ramotswe non può perdere troppo tempo e si tuffa nelle indagini di un nuovo caso, quello di una giovane donna adottata che vuole scoprire se qualche suo consanguineo è ancora vivo. E poi c’è un dolore di fondo. Il signor JLB Matekoni, buon marito e bravo meccanico, è perso dietro a un sogno: si aggrappa alla speranza che, grazie a un costoso miracolo, Motholeli, la figlia adottiva, possa tornare a camminare.
Precious, però, riesce a muoversi con grazia anche in mezzo ai problemi, sa prendersi i suoi tempi, seduta a meditare, ma sa anche sfrecciare sul mitico e scalcagnato furgoncino bianco, se occorre. Ed è in grado di riconoscere i miracoli, quando li vede. Non quelli grandiosi, ma quelli più terreni e altrettanto meravigliosi: sentirsi amata come una mamma, l’incontro tra due anime gemelle e la terra che ritorna verde dopo una pioggia attesa e rinfrancante
In breve
Luigi Martinotti lavora in un fast food. Frigge patatine, ma in realtà la sua vocazione, vivissima malgrado l’interruzione degli studi universitari, è quella dello storico. È riuscito anche a elaborare una teoria storica… Un uomo. Una vocazione intellettuale. La storia di un fallimento che scivola in follia.
Il libro
Luigi Martinotti lavora in un fast food. Frigge patatine, ma in realtà la sua vocazione, vivissima malgrado l’interruzione degli studi universitari, è quella dello storico. Su un tavolo della Biblioteca comunale consuma tutte le ore di libertà, ricostruendo e interpretando eventi del passato. Ci sono momenti in cui riesce addirittura a distinguere, quasi fosse una visione, l’incontro fra Attila e papa Leone. È riuscito anche a elaborare una teoria storica, secondo la quale i mutamenti della società sono il prodotto di una terribile “insofferenza dell’insicurezza”, che spinge gli uomini, cambiando continuamente, a inchiodare il mondo in un presente immobile e rassicurante. Anche la quiete apparente di Luigi Martinotti obbedisce a questa legge. La sua sensibilità, sospesa tra aspirazioni intellettuali ed esposizione al fallimento, si lascia contaminare dall’imprevedibilità dei rapporti umani, ivi comprese l’intensa relazione sessuale con Antonella, cameriera del fast food, e la tenerezza per il figlio di lei. Solo l’amico Giuseppe – estroso insegnante affetto da una malattia genetica che lo getta in ricorrenti crisi depressive – riesce a tenere accesa la sua vocazione e a comunicargli una sorta di profonda serenità. Quando il fallimento come storico è definitivo, la sua mente vacilla, la realtà progressivamente si oscura, e non resta che passare alla follia. Vera? Presunta?
L’intelligenza e la tenacia
di un solo giovane
possono illuminare
l’intero villaggio.
“Prima che scoprissi i miracoli della scienza, era la magia a governare il mondo.” A sei anni William scampa a una maledizione, a quindici vuole diventare ingegnere: gli piace studiare, quasi quanto andare a caccia e in giro per la foresta con l’amico Gilbert. Ma nel Malawi, dove è nato, l’istruzione e` un lusso, la tecnologia è una forma inaffidabile di stregoneria, e comunque prima viene il lavoro nei campi, la lotta quotidiana per sopravvivere. Quando il villaggio viene colpito dall’ennesima carestia, William conosce la fame più nera; e mentre lottano per sfamare le bocche di casa, i genitori non possono più permettersi una retta di 80 dollari all’anno né un figlio improduttivo. Il ragazzo sa che per tornare sui libri deve risolvere nientemeno che l’emergenza principale del Paese: la siccità. Ebbene, le uniche cose che non mancano mai nel Malawi sono il vento e i rifiuti? Armato di un mucchietto di vecchi manuali, di una mezza bicicletta, ingranaggi di trattore e pezzi di metallo raccolti in una discarica, William si impegnerà per realizzare la sua personale magia: imbrigliare la forza del vento e trasformarla in luce, acqua, vita. Da un’infanzia ancora intrisa di leggende alla promessa di un brillante futuro nella tecnologia, la storia di William e del suo piccolo sferragliante miracolo ha conquistato il mondo diventando un simbolo di riscatto. I libri di fisica, le difficoltà economiche e lo sconforto, il sostegno degli amici, l’incredulità dei compaesani e la fiducia dei familiari: fino a quella prima lampadina tremolante che si accende tra le mani del giovane inventore. Il ragazzo che tutti chiamavano misala, “pazzo”, ha catturato il suo sogno e incarnato le speranze di un intero continente.
Oltre ai 2279 sonetti in dialetto romanesco, il suo "monumento della plebe di Roma", Belli ha scritto pagine in prosa, qui proposte, il cui valore letterario è ancora tutto da scoprire e che lo collocano tra i grandi umoristi del suo secolo. La "Vita di Poliremo" e il "Ciarlatano", la "Storia cefalica" e "Un fenomeno vivente", con le lettere alle amiche e agli amici fidati, ci offrono una prosa divertita e irriverente, sorretta da una smisurata cultura: vi coabitano il piacere ludico e la satira sociale o letteraria, il pastiche linguistico e gli ammiccanti doppi sensi, il realismo fiammingo e la deformazione grottesca. A Pietro Gibellini si deve il discorso critico introduttivo; le presentazioni dei singoli testi e le note di Edoardo Ripari chiariscono ogni aspetto e ogni possibile difficoltà del testo.
Chiunque abbia amato un cane sa di cosa parla questo libro. È una storia vera e racconta di una grande amicizia, di tenerezza e dolore, di lealtà e tenacia. E, più di tutto, racconta di una speranza incrollabile. È la storia di un cane straordinario, Hachiko, del suo padrone, il professor Ueno, e di un appuntamento mancato in una stazione di Tokyo. Di un'attesa paziente durata dieci anni e di una fedeltà senza eguali, che ha commosso il Giappone e il mondo intero. Ancora oggi la statua di Hachiko, nella piccola stazione pendolare del quartiere di Shibuya, è uno dei monumenti più visitati di Tokyo. Perché nessuno è immune al fascino di questa storia, e chi vi si imbatte impara almeno una cosa: quando un cane ama il suo padrone, non c'è niente che non farebbe per lui.
Una scoperta sconvolgente e carica di tormento, conduce il protagonista di questa vicenda dalle nebbie della val Padana, alle cime dell’Appennino, passando per la gelida Russia sovietica degli anni Trenta. Un tragitto dell’anima alla scoperta della verità di un uomo che credendo fermamente negli ideali comunisti, arriva, accompagnato dal padre, fino ai margini dell’abisso, scoprendo a quale orrore può portare “quella forza” – il partito – a cui certi uomini hanno consegnato tutto incondizionatamente. Ci sono fatti che non possono essere ignorati, che chiedono di essere esplorati e, come farà il protagonista, di essere condotti dove forse non si vorrebbe arrivare. Luca Varni, giornalista di fama e storico di passione, subisce proprio l’incedere dei fatti accettando di seguirne la traccia, in un incalzare di rivelazioni sorprendenti. Un tragitto nel buio nero e profondo che intravvede la luce, anticamera di una speranza ancora tutta da conquistare, solo quando il protagonista accetterà di arrendersi all’amore della sua donna.