
E il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.
Quando Martin Sixsmith, noto giornalista in cerca di nuova occupazione, accetta di incontrare quella donna sconosciuta, non ha molte aspettative. Ma poi, la donna lo invita a indagare sul segreto che, dopo un riserbo di quasi cinquant'anni, la madre Philomena le ha svelato, e il suo istinto da giornalista non sa tirarsi indietro. Philomena è poco più che una ragazzina quando rimane incinta. E giovane e ingenua, senza cognizione dei fatti della vita e la società irlandese del 1952 la considera ormai una "donna perduta". Rinchiusa in un convento, poco dopo darà alla luce Anthony. Per tre anni si occupa di lui tra quelle mura, fino a quando le suore non glielo portano via per darlo in adozione, dietro compenso, a una facoltosa famiglia americana, come accadeva in quegli anni a migliaia di altri figli del peccato. Non c'è stato giorno da allora in cui Philomena non abbia pensato al suo bambino, senza mai abbandonare il sogno di ritrovarlo, e cercando in segreto di rintracciarlo. E senza immaginare che, dall'altra parte dell'oceano, anche suo figlio la sta cercando. Nella sua ricerca, Martin porterà alla luce segreti, ipocrisie e soprusi occultati per anni e annoderà le fila di due anime separate alla nascita e spinte l'una verso l'altra da una sete d'amore inesauribile. tati per anni e annoderà le fila di due anime separate alla nascita e spinte l'una verso l'altra da una sete d'amore inesauribile.
Il naufragio di Piscine Molitor Patel, un ragazzo indiano chiamato da tutti Pi, e quattro insoliti compagni di viaggio - una zebra ferita, un orango, una iena e una tigre - si trasforma in un'avventura sospesa tra realtà e magia. La sfida del protagonista sarà la sopravvivenza nonostante la sete, la fame, gli squali e la furia del mare. Un libro unico, un po' romanzo d'avventura e un po' favola surreale dall'inattesa anima nera.
C'è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant'anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero. Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola - una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato - e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce. Da allora, Alice, perderà molte altre parole. Perderà pian piano i nomi - per primi, quelli delle persone che ama, suo marito, i tre figli ormai adulti. Perderà i ricordi, ciò che ha studiato, ciò che ha fatto di lei la persona che è. In questo viaggio terribile la accompagnerà la sua famiglia: il cui compito straziante sarà di starle vicino, di gioire con lei dei rari momenti, luminosi e fugaci, in cui Alice torna a essere Alice. E, soprattutto, di imparare ad amarla in un altro modo.
Nuova edizione del best seller di Eugenio Corti.
Uscito nel 1983 Il cavallo rosso si è confermato col succedersi delle edizioni e delle traduzioni (spagnolo, francese, americano, lituano, romeno; ultimamente in giapponese) come caso letterario.
Le sue vicende romanzesche e insieme vere (ambientate in Brianza, in altri luoghi d'Italia e all'estero, soprattutto in Russia e in Germania) si intrecciano con gli avvenimenti che hanno sconvolto il mondo tra il 1940 e il 1974.
Catturato dalla trama densissima, il lettore compie l'esperienza straordinaria consentita dalla grande letteratura: si accorge di diventare più consapevole del perché della vita e del significato del mondo.
Durante un'inchiesta su operazioni finanziarie sospette in Europa, Pierre G Bosco, giornalista della rete televisiva ENN, deve confrontarsi con tre domande che mettono a dura prova il suo idealismo europeista. L'euro, una necessità che nessuno ama, è destinato a unire l'UE, oppure a provocarne la disintegrazione? La Germania, oggi superpotenza continentale, salverà l'Europa, oppure finirà per distruggerla per la terza volta in un secolo? L'Occidente, assediato dall'imperialismo russo, dall'Islam radicale e dall'espansionismo cinese, riuscirà a mantenere l'egemonia strategica sul pianeta? In un racconto ricco di colpi di scena, dove s'intrecciano realtà e fantasia, storia e cronaca, il lettore accompagna il protagonista in incontri segreti nelle sedi del potere mondiale: dalla BCE alla Commissione di Bruxelles, dall'Eliseo al Parlamento europeo, dalla Cancelleria tedesca alla Casa Bianca, dal palazzo del governo di Riyad al Giardino dei Giardini a Pechino. Intanto la coraggiosa, e sempre più complessa, inchiesta di Bosco è segnata da una misteriosa scia di sangue: che cosa ha scoperto il giornalista di così scottante per essere colpito negli affetti più cari e diventare a sua volta vittima di attentati e ricatti? In un affresco incredibile, dove convergono varie trame totalmente credibili, Antonio Maria Costa raffigura lo scenario mondiale odierno - che conosce personalmente, per aver lavorato al vertice di diverse istituzioni internazionali...
Le interrogazioni, i compiti, il tempo che non passa mai, sono gli incubi di qualunque studente. Tranne che in questo libro, dove è il professore a non essere preparato. Nato su Facebook e diventato molto rapidamente un fenomeno virale, "Tranquillo prof, la richiamo io" racconta di un docente non autorevole, spaventato, in cerca di riconoscimento, alle prese con degli studenti straordinariamente precisi, attenti, consapevoli del proprio ruolo. Attraverso telefonate, mail, sms, appuntamenti in chat, si srotola una divertentissima quanto atipica e struggente storia d'amore: con tanto di innamorato respinto (il prof), amata sfuggente (la classe), attacchi di gelosia (per la supplente) e paura dell'abbandono (ogni volta che una vacanza si avvicina)... Sembra il mondo alla rovescia, invece è la rappresentazione clinica della crisi dei presunti adulti, personaggi fragili e alla deriva. Una tragicommedia surreale. Una buffissima operetta morale.
Quando lo yacht Ethernet lancia una richiesta di soccorso al largo delle coste sudafricane, il primo ad accorrere è Kurt Austin, il capo dei progetti speciali della NUMA. La tempesta però è troppo violenta e lo scafo si inabissa, trascinando con sé l'equipaggio: il magnate delle telecomunicazioni Brian Westgate, sua moglie Sienna, genio informatico e vecchio amore di Kurt, e i due figli della coppia. Una tragedia, dicono tutti. Ma Kurt, che è rimasto ferito nell'incidente e ne ha solo immagini confuse, è convinto che ci sia sotto ben altro. Quando poi, alla vigilia del lancio di un nuovo sistema informatico che gli Stati Uniti stanno vendendo alle banche di tutto il mondo, altri esperti mondiali di informatica e perfino hackers scompaiono nel nulla, Kurt Austin e l'inseparabile braccio destro Joe Zavala non hanno dubbi: qualcuno li ha rapiti. Ma chi, e a quale scopo? Cosa si nasconde dietro il naufragio dello yacht? Austin e Zavala scoprono presto che quegli incidenti sono solo la punta dell'iceberg. Ha inizio così una caccia che, in un crescendo di colpi di scena, li porterà dai traffici d'arte di Dubai alla Corea del Nord alle coste tanto splendide quanto insidiose del Madagascar, decisi a scoprire la verità a qualunque costo. Una verità agghiacciante, che non arriverebbero nemmeno a immaginare...
Manca poco meno di una settimana a Natale. Adagiata contro le rocce grigie, con le sue casette di legno ammantate di neve, Fjallbacka regala uno spettacolo particolarmente suggestivo, un paesino fiabesco affacciato sul mare di ghiaccio. Martin Molin, collega di Patrik Hedstrom alla stazione di polizia di Tanumshede, ha raggiunto la fidanzata Lisette sulla vicina isola di Valo per una festa di famiglia. Mentre il vento infuria, durante la cena il vecchio patriarca dall'immensa fortuna muore improvvisamente. Nell'aria si avverte un vago aroma di mandorle amare, e a Martin Molin non resta che cercare di far luce su quella morte misteriosa. Intanto, la violenta tempesta che agita le acque gelide dell'arcipelago non accenna a placarsi, e ogni contatto con la terraferma è interrotto. Sulle orme di Agatha Christie, in occasione dei suoi primi dieci anni di carriera, Camilla Läckberg ha dato vita a una serie di racconti che, tema a lei caro, indagano le complesse dinamiche familiari, combinando scene d'intimità domestica all'inquietudine di oscuri segreti del passato.
Un disegno storico della letteratura italiana secondo Croce? Nulla gli sarebbe stato più estraneo. "La 'Storia della letteratura italiana' quale per mio conto l'intendo" scrive nell'Avvertenza a Poesia popolare e poesia d'arte (1933) "è l'indagine, la discussione e lo schiarimento di quei punti, quegli autori e opere, della nostra letteratura, che reputo finora non abbastanza, a mio senso, schiariti": di necessità, una suite di saggi e monografie, dedicati all'analisi di ciò che caratterizza il singolo artista. Così, quella che qui si offre è piuttosto un'antologia di quanto Croce, nell'arco di sessant'anni circa di attività, ha scritto in materia di letteratura italiana, dalle Origini sino al Novecento. E scopriremo, percorrendola, che Croce non ha trascurato alcuno dei suoi momenti principali, tornando spesso su taluni argomenti, magari per correggersi; che da vero pioniere si è occupato di temi poco frequentati e ha divulgato innumerevoli testi inediti o minori; ma soprattutto che a lui si deve un vastissimo, originale patrimonio di analisi, idee e giudizi storico-letterari, insostituibile fondamento per gli studi. Un patrimonio che oggi - liberi da profili, panorami, lineamenti e quadri storici della letteratura - possiamo finalmente ritrovare, assaporando una scrittura che rappresenta, sono parole di Gianfranco Contini, "la massima prosa non d'arte, prosa insieme democratica e controllata, per di più ricchissima d'invenzione terminologica, di quella che egli chiamava la nuova Italia".
In un sotterraneo di Amsterdam vive un solitario, Beeklam, circondato da statue. Conversa con loro, evoca ricordi, perde "il controllo delle ore e della vita", esce di rado, per lo più di notte. È uno di "coloro che sono nati persi e debuttano dalla loro fine". Ha lasciato presto il padre, per andare "a comperare statue". In lui, infanzia e vecchiaia si confondono. Una precoce percezione dell'effimero sembra avergli impedito, da sempre, di credere che le cose possano avere una ragione. La sua sola attività è una perenne, silenziosa cerimonia dedicata agli assenti. L'austero domestico che abita con lui, le statue stesse, l'acqua frusciante che lo chiama, dietro le pareti: sono le comparse di un teatro d'ombre dove il vuoto si veste sontuosamente di ogni apparenza. Verso Victor, suo domestico, e Lampe, che era stato domestico del padre, Beeklam sente un'oscura affinità. Ciò che li unisce è almeno la "vocazione del ricordo" e il perverso piacere della rinuncia. Su ciascuno di loro grava una sorta di eccentricità metafisica, ciascuno conserva qualcosa dell'innocenza - e del furore - che è delle persone totalmente sole. E un giorno Beeklam abbandonerà le statue e i sotterranei, emergendone "come nelle fiabe, carico di anni".
Il volume contiene: Maigret si mette in viaggio, Gli scrupoli di Maigret, Maigret e i testimoni recalcitranti, Maigret si confida, Maigret in Corte d’Assise.

