
"In nessun libro recente il dolore e l'angoscia, il dato umano che è all'origine della creazione, sono apparsi così evidenti... "Conversazioni in Sicilia" ha un valore assoluto di allegoria, unica allegoria possibile del sentimento, discorso in cui gli uomini e le cose portano segni a noi familiari e tuttavia sono sempre molto remoti, oltre i limiti della cronaca." (Giaime Pintor)
Quando solleva con le sue enormi mani da pugile la nipotina appena nata, il vecchio Primo esclama: "A me sembra più bella di tutte le altre". Ma la piccola ha la sindrome di Down e una grave malformazione cardiaca, sua madre Valentina non si riprenderà mai dallo shock (anzi finirà col morirne) e il padre Nevio è un povero ubriacone irresponsabile. Perciò saranno i nonni Primo e Nora a prendersi cura della bimba, dopo averla chiamata Letizia: come l'allegria contagiosa che dimostra fin da neonata. Questo toccante racconto di Gian Antonio Stella, in cui le storie rocambolesche dei pugili americani diventano ninne nanne e si mescolano alle leggende marinare venete, affronta con delicata partecipazione il tema dei "bambini imperfetti".
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.
Sul filo della memoria e della nostalgia, Torelli chiama a raccolta le “battute” che il tempo e le occasioni hanno prodigato. Ne nasce quello che l’autore definisce un “teatrino di carta”, perché il lettore possa trarne qualcosa di più del semplice diletto. Lo stile inconfondibile di Torelli, “artigiano della parola”, si fonde con una riflessione ricca di sapienza sulla vita umana.
"Sono giornalista e ho un lungo sodalizio con gli aeroplani. I ricordi delle cose viste e sentite mi sono sempre stati compagni di rotta. Una certa notte, nella quiete azzurrata di un jet di linea, la Memoria s'è messa lungamente a raccontarmi storie su storie che qui rimetto in scena perchè l'accorto lettore (non si sa mai) voglia trarne qualcosa in più del diletto".
Dalla quarta di copertina
La sera del 18 ottobre 1944 il maestro e falangista Oriol Fontelles viene ucciso durante un'incursione dei maquis. Solo i testimoni di questa morte conoscono l'inconfessabile segreto che la circonda. Quando sessant'anni dopo Tina Bros scopre nella vecchia scuola, nascosti dietro una lavagna, i quaderni di Oriol, non immagina che questo ritrovamento riporterà alla luce un segreto che è rimasto custodito per mezzo secolo. Rivivrà con Oriol la sua tragica relazione con la bella ed enigmatica Elisenda Vilabrù, il suo coinvolgimento con il regime franchista e il tardivo riscatto, ma non solo. Come delle ombre riaffiorano dalle nebbiose valli dei Pirenei, le storie, gli odi, gli amori e i tradimenti di un tempo segnato dal fanatismo e dalla passione. Sentimenti antichi che sopravvivono ad un passato che non è mai passato. Con straordinaria abilità stilistica Jaume Cabré alterna i piani temporali, e come un direttore d'orchestra, crea una storia polifonica che attraverso le voci e le vicende dei personaggi mette a nudo la verità storica dell'impossibilità di dimenticare e perdonare.
Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, O.J. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il "vecchio ragazzo" Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...
Una storia avvincente e indimenticabile sulla crudeltà del potere e il prezzo che l'individuo è costretto a pagare. Sfilata del primo maggio a Tirana: in una delle tribune delle autorità un invitato, l'anonimo io narrante, ha all'improvviso l'impressione di scorgere, tra gagliardetti e ritratti di alti dirigenti, il volto dell'antico comandante greco Agamennone. Allucinazione? O piuttosto effetto del dolore di un uomo appena abbandonato dalla donna amata, Suzanna, figlia di un alto dirigente di partito destinato a succedere al capo assoluto? La figura mitologica del comandante disposto a sacrificare gli affetti familiari per la ragion di stato è la chiave lettura di una sconvolgente storia d'amore distrutta dalla crudele macchina del potere.
In "Scacco matto" sono presenti estratti da tutti i libri di Gaarder (esclusi quelli per bambini). La raccolta presenta il saggio introduttivo scritto dall'autore per la Grande Enciclopedia Norvegese, dal titolo "La coscienza è una coincidenza cosmica?". In totale, il volume presenta 64 brani, come le case di una scacchiera: testi più lunghi sono intervallati da altri più brevi, a volte solo di poche righe, come degli aforismi a volte misteriosi. Alcuni racconti sono indipendenti e finiti in sé. Altre volte i brani fanno chiaramente parte di un contesto più ampio: i personaggi si rincorrono da un punto all'altro della raccolta (per esempio il Jolly del mazzo di carte che ha preso vita dalla fantasia di un naufrago e che, così come nel racconto corre avanti e indietro nel tempo, qui ugualmente "corre" avanti e indietro nel libro) e allo stesso modo, i motivi ricorrenti rimbalzano, indipendenti dal libro da cui sono stati tratti, creando un gioco di scatole cinesi dove i testi vanno, alla fine, a creare, un'immagine completa dell'"universo gaarderiano".