
II ricordo della guerra e dei suoi orrori non è mai lontano dalla penna di Kurt Vonnegut e riemerge come tema dominante in questa raccolta di dodici testi. Il libro si apre con l'ultimo discorso tenuto da un Kurt Vonnegut ottantaquattrenne a Indianapolis, la sua città natale, il 27 aprile 2007, poco prima di morire. Parla della famiglia, del nonno architetto, degli studi di antropologia, dell'Indiana nota per aver ospitato il quartier generale del Ku Klux Klan ma anche per aver dato i natali al grande sindacalista Eugene Debs. Tra battute e freddure, nella tradizione dei grandi umoristi americani alla Mark Twain, vengono trattati molti argomenti: religione, scienza, selezione naturale, tortura, pena di morte, cambiamento climatico, Marx, comunismo, capitalismo, Cina e Usa e razzismo, quasi come presentisse la fine e volesse lasciare un testamento spirituale. Gli altri undici racconti vanno dalla "storia vera" del bombardamento di Dresda al racconto di fantascienza che chiude la raccolta, "Ricordando l'Apocalisse", dove descrive la cattura del Maligno che perseguita l'umanità.
Dickens, severo e attento osservatore della realtà sociale del suo paese, arriva per la prima volta in America nel 1841, convinto di trovarvi realizzati gli ideali rivoluzionari di libertà, giustizia e progresso. Il viaggio si risolve, in realtà, in una feroce disillusione. "America" è la storia di un rapporto di amore e odio, verso gli Stati Uniti e gli yankee, da parte di uno dei più moderni e "americani" rappresentanti del vecchio mondo.
Nel 1916, ferito a un occhio e costretto a indossare una bendatura che lo condanna a una temporanea cecità, D'Annunzio scrive il "Notturno" "con il capo riverso, un poco più in basso dei piedi"; per farlo si affida a sottili striscioline di carta, le "liste sibilline", poi raccolte, risistemate e pubblicate nel 1921. L'opera - spiega Elena Ledda nella prefazione -"sembra fondata su una sorta di sovrapposizione fantastica e allucinatoria di tre piani temporali che vicendevolmente si scambiano: il presente della scrittura e della malattia, il passato recente degli episodi di guerra, il passato remoto dei ricordi d'infanzia, della terra d'Abruzzi e della madre. E pochi ma essenziali sono gli elementi attorno ai quali si sviluppa questa narrazione frammentata: la morte, la guerra, la cecità, la donna".
"Noi il primo consiglio che diamo - anche in altre guide che abbiamo scritto è sempre quello di montare alla cieca sul primo tram in cui v'imbattete lungo la strada e di andar con lui fino al suo capolinea. E questo a maggior ragione in una città come San Pietroburgo che è praticamente sconfinata e i vecchi tram lasciano il tempo di guardare intorno il panorama. Ora noi vi diremo che se ad esempio beccate per caso il tram n. 30 per l'Arsenale potete vedere certi edifici che le altre guide si scordano di segnalarvi perché sono all'oscuro di certe informazioni...". "Vi piomberà addosso un cupore e una cupitudine e una cupetaggine simile a una disperatezza d'animo che non vi aveva mai colto prima. Non sappiamo dirvi perché, forse per le due signore che avete incontrato o forse per via del gommista che sentiva la pressione dello sguardo del poliziotto, non sappiamo. C'è qualcosa nell'aria che vi intristisce ma sarà così e non bisogna voltargli le spalle nel modo più assoluto a questa disastrosa rovina del vostro umore perché la vita è fatta anche di questi momenti, e soprattutto quella del turista al quale invece paradossalmente si rivolgono le guide per abbindolarlo in un sogno di piacere. Niente affatto".
È il 31 gennaio del 1953 ad Amsterdam e Armanda chiede alla sorella Lidy il favore di compiere per lei un'incombenza: far visita a uno dei suoi figliocci nella provincia olandese dello Zeeland. È una mattina di pieno inverno, con una pioggia assillante e fastidiosa. Lidy, però, parte di buona voglia, poiché sa che sua sorella non mancherà di prendersi cura della sua bambina e di accudire suo marito per le 24 ore in cui sarà assente. Quello che Lidy ignora è che quelle sono 24 ore fatidiche: le ore in cui la costa olandese conoscerà la più terribile mareggiata che la storia ricordi. Un'inondazione che spazzerà completamente via l'intera regione dello Zeeland e, con essa, anche la giovane esistenza di Lidy. Armanda, il cui legame con Lidy non si romperà mai, continuerà la sua vita con lo stesso ritmo di sempre. Incalzata dal fato, che lei stessa ha sollecitato, sposerà il marito di Lidy, ne crescerà la bambina e sperimenterà gli alti e i bassi dell'esistenza riservata all'eroica sorella.
Toscana, dicembre 1944: il soldato americano Sam Train, nero, gigantesco, ma di animo ingenuo e gentile, soccorre un bambino ferito, Angelo, e si rifugia insieme a tre commilitoni in un villaggio circondato dalle truppe tedesche. Angelo è sopravvissuto al massacro dei suoi compaesani nella chiesa di Sant'Anna di Stazzema, e conosce la verità sul traditore che l'ha provocata. E quando gli eventi precipitano, sarà proprio l'esempio di Angelo, e di Train, a compiere il miracolo: l'orrore e la ferocia della guerra e del tradimento non riescono a uccidere la speranza nel cuore degli uomini giusti.
In via Castellana Bandiera - una viuzza di Palermo, anzi una fessura che neanche si trova nelle tavole di Tuttocittà, stretta tra il mare e la montagna - vive la schiamazzante famiglia Calafiore, dominata da un patriarca tirannico, il settantacinquenne Saro. Cinque figli, nuore e nipoti, tutti nella stessa palazzina (si odiano, ma per nessuna ragione al mondo si separerebbero). Quando nel loro territorio si scatena una disputa - due auto che non vogliono cedere il passo e bloccano per un giorno e una notte il vicolo - sono i Calafiore a guidare il coro di spettatori-tifosi e a organizzare un giro di scommesse. Ma la farsa è destinata a diventare tragedia.
Veronica Hegarty fa parte di una famiglia cattolica irlandese. Ha un marito, due figlie di otto e sei anni, una madre settantenne e ben otto fra fratelli e sorelle. Quando il corpo di Liam, il fratello che Veronica sente più vicino, viene ritrovato nei pressi di Brighton, la donna vuole, a ogni costo, capire cosa abbia spezzato la vita del fratello più amato. Non basta, dunque, organizzare il funerale e assolvere ai doveri di circostanza di una famiglia tradizionale e molto numerosa. Intraprende così un viaggio nel suo passato e in quello dei suoi cari, andando a fondo delle proprie paure sessuali, delle proprie ossessioni, dei segreti che popolano il suo passato e quello di Liam.
Una supplente che scopre attraverso i temi degli allievi che la vecchia insegnante era stata uccisa dal marito in classe davanti agli scolari. Due donne legate da una storia d'amore che si lasciano morire, l'una d'inedia, l'altra di bulimia. Un mondo nel futuro popolato di pesci che galleggiano nell'aria. I pensieri di una donna appena uccisa che segue il suo assassino fino in camera da letto... Situazioni morbose, traumi psicologici, la violenza come una delle cose di tutti i giorni. Quindici racconti, vincitori di numerosi premi, compongono questa raccolta, per la quale Faber fu definito dal «Times Literary Supplement» "maestro della short story".
La sera del 3 febbraio 1933, a Berlino ebbe luogo una cena a suo modo storica: Adolf Hitler incontrò per la prima volta nella sua veste di neo-cancelliere i maggiori esponenti della Reichswehr. Fra questi, discendente di un'antica famiglia aristocratica, il generale Kurt von Hammerstein-Equord, che durante la Repubblica di Weimar aveva fatto una brillante carriera sino a diventare nel 1930 - capo di stato maggiore dell'esercito tedesco. Un uomo di destra, che considerava Hitler un confusionario non particolarmente pericoloso. Nel corso della cena, tuttavia, il Führer espose senza mezzi termini quali erano i suoi veri obiettivi: instaurazione di una dittatura all'interno del paese, ricerca di "spazio vitale" a oriente. Il discorso di Hitler fece radicalmente cambiare opinione a Hammerstein che un anno dopo rassegnò le dimissioni: da quel momento in poi divenne - pur nella più assoluta segretezza - il punto di riferimento della resistenza anti-hitleriana che condusse al fallito attentato del 20 luglio 1944. La moglie e i sette figli sono gli altri protagonisti di questa straordinaria vicenda non solo tedesca: i maschi sono tutti coinvolti in forme di resistenza, vivono in clandestinità, le figlie si legano al Partito comunista. Nell'ultima parte del libro l'autore accosta narrazioni, "chiacchierate" postume con i protagonisti, commenti su fatti storici, documenti d'archivio in gran parte inediti.
Era stato Angelo Maria Ripellino a far conoscere in Italia questo libro tradotto da Einaudi nel 1968. I piccoli eroi protagonisti sono omini da nulla, che "a dispetto delle regole livellatrici e nemiche della fantasia, conservano ancora un grano di follia" e si ingegnano di accomodare alla meglio la propria vita nelle strettoie del regime. Questi fantasticatori sono anzitutto degli insicuri e degli offesi che inventano senza risparmio universi lunatici: la loro conversazione è fitta di aneddoti, di frottole, in cui l'immaginazione prende la sua rivincita sulla meschina realtà della Praga degli anni cinquanta, gli anni più duri del culto, cioè dello stalinismo.
A dieci anni dal grande successo de "Il delfino", Sergio Bambarén torna a narrare le avventure oceaniche di Daniel Alexander Dolphin, con un percorso che si svolge fra le onde del mare aperto e nelle profondità del mondo interiore di Daniel. Questa volta Daniel dovrà capire se la sua continua ricerca di pace interiore possa coniugarsi con il desiderio e la necessità di creare una famiglia e di accudire una nuova vita che sta per nascere.