
Impossibile amare Lara Madigan senza amare i cani. È stato l'incontro con un bastardino molto speciale, tanti anni fa, a illuminare la sua adolescenza fino a quel momento solitaria. Cose che capitano se hai un padre affascinante ma immaturo e una madre 'workaholic' convinta che solo una manicure come si deve possa risolvere i problemi di una ragazza. Ma a Lara non interessano le bellissime borse firmate che Justine si ostina a regalarle a ogni compleanno, e nemmeno i gioielli, come ha presto notato il fidanzato Evan. Per farla felice, a 29 anni, basta il lavoro quotidiano presso la Lucky Dog, l'agenzia di adozioni canine che ha fondato con l'amica Kerry. Per ogni jack russell, dalmata o bastardino che raccoglie dalla strada, Lara sa trovare il padrone perfetto, quello con la sensibilità giusta, l'appartamento adatto e il carattere più compatibile. Peccato che lo stesso istinto infallibile per i lieto fine non la assista nella sua vita sentimentale. Forse Evan è davvero l'anima gemella, ma la convivenza con Lara e i suoi cani si rivela da principio un disastro. E quando lui le chiede di scegliere tra il loro amore e gli ingovernabili Mullet, Maverick, Rufus, e Zsa Zsa, Lara gli dà l'unica risposta possibile... Costretta a trasferirsi a casa della madre con la banda al completo, scoprirà in Justine, e in se stessa, affinità e risorse della cui esistenza non aveva mai sospettato. In attesa che l'ennesimo cane giunga a salvarle ancora una volta la vita.
Con profondità psicologica e descrizioni cristalline, come un caleidoscopio dell'animo umano, i racconti di Kenaz dipingono affreschi potenti di una società fatta di uomini comuni, personaggi della strada, legati uno all'altro da una rete invisibile di paure, invidie, aspirazioni e vizi, alienati dalla realtà e dipendenti, come burattini, dai fili di un destino imperscrutabile eppure sempre presente con la sua ombra minacciosa, pronto a manifestarsi nelle sue forme più imprevedibili e tragiche.
Non esiste riparo dal vento della Storia. Così, nei primi anni del Novecento, neppure l'Isola delle Formiche, piccolo lembo di terra bagnato dal Mediterraneo, è immune dagli sconvolgimenti che il tramonto dell'Impero ottomano porta con sé. Abbandonata in seguito all'esodo coatto della popolazione greca, l'Isola offre agli occhi del giovane ufficiale turco Poyraz Musa un paesaggio immobile e meraviglioso. Ma tra gli orti rigogliosi e le spiagge deserte si aggira un fantasma silenzioso. È poco più di un'ombra, eppure la sua presenza pervade ogni angolo dell'Isola. Perché per Vassilis, ultimo greco rimasto, è una questione di vita o di morte: ha giurato di uccidere chiunque oserà calpestare la terra dei propri avi, e ora che il suo nemico ha finalmente un volto, è pronto a ingaggiare con l'invasore una ossessiva, implacabile caccia all'uomo. Ma il tragico passato dei due trasformerà il conflitto in un commovente incontro tra sopravvissuti. In "Guarda l'Eufrate rosso di sangue" Yashar Kemal rivisita un capitolo dimenticato della storia turca celebrandone passioni e contraddizioni.
A New York, Caroline Ferriday sembra avere tutto ciò che desidera, con il suo posto al consolato francese e un nuovo amore all'orizzonte. Ma il mondo di Caroline cambia per sempre quando, nel settembre del 1939, l'esercito di Hitler invade la Polonia e minaccia di arrivare in Francia. A un oceano di distanza da Caroline, Kasia Kuzmerick, un'adolescente polacca, sente la propria spensierata giovinezza scomparire mentre si dà da fare nel suo ruolo di corriere per il movimento di resistenza. In quel clima teso, tra occhi attenti e vicini sospettosi, un passo falso può avere conseguenze disastrose. Per l'ambiziosa giovane dottoressa tedesca Herta Oberheuser, un annuncio per una posizione di medico al servizio del governo sembra il biglietto vincente per abbandonare una vita di desolazione. Una volta assunta, però, si ritrova intrappolata in un regno di segreti e potere, dominato dagli uomini del Reich. Le vite di queste tre donne entreranno in collisione quando accade l'impensabile e Kasia viene deportata a Ravensbrück, il famigerato campo di concentramento nazista per sole donne. Le loro storie si incrociano da New York a Parigi, dalla Germania alla Polonia, mentre Caroline e Kasia si sforzano di rendere giustizia a coloro che la storia ha dimenticato.
Nei prati riarsi della calda stagione texana, Calpurnia non può fare a meno di notare che le cavallette gialle sono molto, molto più grandi delle cavallette verdi. Perché? Sono di due specie diverse? Calpurnia ha sentito parlare del libro di un certo Darwin, in cui si spiega l’origine delle specie animali. Forse può trovare quel libro nella biblioteca pubblica? Sì, ma la bibliotecaria non glielo vuole mostrare. Poco male, quel libro si trova anche a casa sua: nello studio del nonno, il libero pensatore della famiglia. Accompagnata dal nonno e dal libro proibito, Calpurnia riuscirà a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell’acqua e della terra. E scoprirà anche se stessa.
Una grande casa tra le dune di Martha's Vineyard - il rifugio ideale per le vacanze estive della upper class del New England. Ma in questa casa non si tengono party sontuosi, né si scambiano ovattate confidenze: si organizzano semmai meeting di finanziamento delle più disparate iniziative insurrezionali e si combattono schermaglie degne di un pub all'ora di chiusura. Già, perché ad abitarla è il clan dei « fantastici Flanagan», stirpe irlandese emancipata da qualsiasi preoccupazione economica grazie alle sovvenzioni di un distante e temuto patriarca, magnate dei media. Circondati da cani di ogni taglia, Charlie Flanagan, donnaiolo seducente e sconsiderato, e la moglie, bella ereditiera di simpatie sovversive, conducono un ménage insieme crudele ed esilarante. Di crescere Collie e Bingo, i due figli della coppia, si preoccupa lo zio Tom, il fratello di Charlie - perlomeno quando non è impegnato nell'addestramento dei colombi o in qualche concitata rissa verbale. Ma se Bingo, adorabile scavezzacollo, è il degno prodotto di un simile dressage, Collie, il narratore, è diverso: è serio, sensibile e coscienzioso, e decisamente più attratto da ciò che il nonno rappresenta. Certo, la fascinazione di Collie per le ville in stile georgiano, i roseti ben tenuti, i mastini a guardia della proprietà lo espone all'occasionale biasimo dei più stretti congiunti, ma lo rende anche l'unico plausibile erede dell'impero familiare. Sennonché, in una splendida giornata di sole, tutto va in pezzi... Accompagnato dal brio della prosa di Elizabeth Kelly, il lettore scoprirà, addentrandosi in questa storia scanzonata e toccante, che l'irruzione della più fosca tragedia può far scoccare la scintilla di un destino più vero.
"Più ancora che nei romanzi, Keller si rivelò artista di prima grandezza nei racconti, che ora hanno visto la luce in Italia in una splendida e completa raccolta pubblicata dalla casa editrice Adelphi. Novelle ricche di humour, di invenzione fantastica, di grazia fiabesca e di acutezza realistica ... In queste novelle, magnificamente tradotte e presentate, palpita la dimensione più alta, più aperta della narrativa tedesca di quegli anni." (Claudio Magris)
In Olanda sono i giorni angosciosi dell'occupazione nazista, Wim e Marie si sono sposati da poco e vivono come possono la difficile quotidianità. Un giorno però un collega propone a Wim di ospitare e nascondere un ebreo, "di questi tempi lo fanno quasi tutti" dice. Wim e Marie non sono due eroi, sono due persone normali, con tutte le loro paure e le loro insicurezze, e sanno bene che avere un estraneo sotto il proprio tetto per chissà quanto tempo significa entrare in un'intimità rischiosa con il suo destino. Nonostante i dubbi, però, acconsentono ad accogliere quest'uomo di cui conoscono solo il nome, Nico. Dopo un anno di cautele e adattamenti, giornate passate a tendere l'orecchio al minimo rumore sospetto e a sognare la fine della guerra, Nico improvvisamente muore. Per Wim e Marie comincia allora una serie di problemi che li trova drammaticamente impreparati. Cosa fare del cadavere di Nico? E cosa fare quando il cadavere viene scoperto? Inizia a questo punto una strana e imprevedibile commedia degli equivoci, che Hans Keilson compone facendo suonare tutte le corde dei sentimenti, da quelli nobili a quelli meno nobili, con cui Wim e Marie si trovano a fare i conti. Perché la morte inaspettata non solo li priva della ricompensa di poter un giorno mostrare al mondo che hanno fatto la cosa giusta, ma fa scivolare loro stessi nella condizione di perseguitati in fuga, grazie alla quale capiranno per la prima volta, e con ineluttabile intensità, il dramma di Nico.
Nel 1828, Gauss, matematico, fisico, astronomo, al momento direttore dell'osservatorio di Gottinga, dove vive con la seconda moglie Minna e i figli, viene invitato da Alexander von Humboldt, esploratore, geografo e scienziato, a Berlino, dove si svolge un congresso di scienziati tedeschi. L'incontro fra due delle menti più geniali della Germania illuminista fornisce all'autore l'occasione di narrare le incomparabili vite dei due personaggi, dall'infanzia al 1828 passando per il viaggio e il trattato che hanno fondato la geografia e la matematica moderne. Il ritratto irridente ma appassionato e devoto dell'epoca di massimo splendore della cultura tedesca.
Fama è uno scrigno di memorabili figure al confine tra verità e letteratura, che dialogano con il loro creatore; si fanno trasportare in altre realtà da onnipresenti cellulari; leggono scrittori guru che per primi non credono alle proprie parole; partono per viaggi in regioni remote, dove al posto di mitiche città e cieli stellati trovano solo cementifici e patate lesse; guardano trailer di film di cui sono i protagonisti senza averli mai girati; scrivono blog in internet per raccontare di non essere riusciti a entrare dentro un romanzo, e mandano all’aria le vite di attori famosi. “Storie dentro storie dentro storie. Non si sa mai dove finisce una e dove inizia l’altra. Nella realtà sono tutte intrecciate. Solo nei libri la separazione è netta.” Così lo scrittore Leo Richter, uno dei personaggi su cui sono incentrate le vicende del romanzo, suggerisce il gioco a cui il lettore è chiamato a partecipare per ricomporre quell’ironico puzzle che è il libro di Daniel Kehlmann.
Arthur Friedland è un aspirante scrittore disoccupato che decide di riempire il pomeriggio portando i tre figli a una performance del grande Lindemann, Maestro dell'ipnosi. Arthur si dichiara con sprezzo immune e scettico a riguardo di qualsiasi magia. Ma il grande Lindemann sa il fatto suo e quando invita Arthur sul palco, lo porta a confessare in pubblico i suoi segreti più reconditi, intimandolo a trasformarli in realtà. Così, quello stesso giorno, dopo aver abbandonato i tre figli sulla soglia di casa, Arthur svuota il conto in banca della famiglia, prende il passaporto e svanisce per diventare uno scrittore famoso in tutto il mondo. E i ragazzi? Martin, dolorosamente timido, crescendo diventa un prete cattolico. Eric diventa un consulente finanziario di successo. E Ivan sembra destinato alla gloria come pittore. Kehlmann racconta tre fratelli (e un padre assente), tre impostori, ognuno a suo modo, che hanno saputo crearsi un'esistenza quasi normale. Ma quando scoppia l'estate della crisi finanziaria del 2008, gli incubi diventano reali e si spalanca l'abisso pronto a inghiottirli.