
"Di tutti gli azzardi letterari," disse una notte Gabriel García Márquez al suo amico Mutis "l'unico davvero irrealizzabile mi sembra quello di scrivere una storia gotica ambientata ai Caraibi". Per tutta risposta Mutis scommise il contrario. Oggi i lettori della "Casa di Araucaíma" possono giudicare l'esito di una simile sfida - e per molti non ci sono dubbi: si tratta di uno dei vertici nell'opera dello scrittore.
Emmett Conn è sempre stato un uomo senza passato. La vita che ricorda è iniziata quando aveva più o meno vent'anni, durante la Prima guerra mondiale, nell'ospedale inglese dove si è risvegliato dopo essere stato ferito in battaglia. Privo di memoria, ci avrebbe messo un anno per strappare all'oblio pochi, essenziali dettagli: si chiamava Ahmet Kahn ed era turco. Del resto, più nulla. Ora ha novantadue anni, è cittadino americano, vedovo della donna che l'ha salvato, l'infermiera che l'ha portato con sé negli Stati Uniti, dove lui ha lavorato duramente per mantenere la sua nuova famiglia, ha imparato una nuova lingua, si è costruito una nuova identità. Ma proprio ora, all'insorgere di una grave malattia, il presente acquista per Ahmet/Emmett contorni sempre più sfocati, lasciando trapelare ricordi da tempo sepolti. All'inizio sembrano incubi, o allucinazioni provocate dalle pesanti cure cui l'uomo è sottoposto. Vede colonne di deportati che subiscono sofferenze e abusi di ogni tipo, e un giovanissimo gendarme turco, testimone partecipe di quelle atrocità inflitte al popolo armeno. Su tutto, si staglia l'immagine di una ragazza di singolare bellezza, che il soldato, dopo averla maltrattata, finisce per proteggere. Per lei è pronto a uccidere, a disertare. A cambiare. L'anziano Emmett dovrà riconoscere in quel gendarme se stesso e in quella giovane armena, Araxie, il suo primo e perduto amore. E così il ricordo di quegli occhi inconfondibili lo spinge a intraprendere una ricerca che ha dell'impossibile.
New York, ai giorni nostri. Nathan Del Amico è uno degli avvocati più famosi della città. Ha fatto una carriera davvero invidiabile, che però ha pagato a caro prezzo: ha lasciato che un vuoto si insinuasse tra lui e la moglie Mallory e l'ha persa. Lei è tornata a San Diego dai genitori, portando con sé la piccola Bonnie, la figlia che Nathan adora e che ormai riesce a vedere così di rado. È un uomo solo. Un giorno riceve una visita inaspettata: un uomo che non ha mai visto prima, Garrett Goodrich, si presenta nel suo ufficio. È un medico di chiara fama, così sembra, eppure farnetica cose senza senso, sostiene di essere in grado di riconoscere le persone prossime alla morte, e dì avere una missione da compiere.
Tom Boyd è uno scrittore di grande successo, famoso, affascinante: la sua è un'esistenza da favola. Ma la vita ha preso una piega molto amara, e lui sta scendendo lungo una china pericolosa: Aurore, la sua fidanzata bella e altrettanto famosa, l'ha mollato da un momento all'altro e - come se non bastasse - il suo agente è scappato lasciandolo senza un soldo. Tom si sente così solo da non riuscire più a concentrarsi sul suo lavoro, e tutto pare crollargli addosso. È in trappola, una trappola che rischia di distruggerlo. Finché una notte, durante un furioso temporale, pensa di avere un'allucinazione: sulla terrazza, sotto la pioggia torrenziale, compare una ragazza bellissima e confusa. Gli dice di essere la protagonista del suo romanzo, caduta nel mondo reale da una frase che lui ha lasciato in sospeso. Se ora Tom non riprenderà a scrivere, lei morirà. Assurdo, eppure... Eppure, Tom le crede. Perché è già follemente innamorato di lei. Insieme, Billie e Tom affronteranno un'avventura straordinaria, in cui nulla è ciò che sembra. E scopriranno che la vita, a volte, può essere un gioco pericoloso...
In piena crisi di ispirazione, solo e senza un soldo, lo scrittore Tom Boyde non riesce a terminare il suo ultimo romanzo. Proprio quando tutto sembra perduto, nella sua vita entra Billie. Misteriosa e bellissima, compare all'improvviso in una notte di pioggia, con una storia incredibile da raccontare. Gli dice infatti di essere la protagonista del suo romanzo, caduta nel mondo reale da una frase che lui ha lasciato in sospeso. Se ora Tom non riprenderà a scrivere, lei morirà. Sembra assurdo, eppure... Eppure, Tom le crede. Perché è già follemente innamorato. Insieme Billie e Tom affronteranno un'avventura straordinaria, in cui nulla è ciò che sembra. E scopriranno che la vita, a volte, può essere un gioco pericoloso...
Siamo nel 1938, in pieno fascismo, e l'eccitazione di un intero paese ruota attorno alla gara di uccelli che da anni dà lustro al piccolo centro sul lago d'Iseo protagonista della storia. Con il suo merlo, vorrebbe vincere la sfida Guido Arcangeli, operaio della Riva, felicemente sposato con Angelina eppure chiamato "l'eroe" per via della sua propensione a sedurre altre donne tutt'altro che affascinanti. Guido tuttavia non sembra avere molte chance specie di fronte al cognato Astolfi, che da anni è l'indiscusso dominatore della gara; in più, aspirerebbero al successo anche Francesco Riva, figlio del titolare dell'azienda omonima (e forte di un rarissimo usignolo giapponese), il capitano dei carabinieri e diversi forestieri. Nell'approssimarsi dell'evento, mentre Guido è vittima di un'improvvisa impotenza attribuita alla tensione, fervono i preparativi e le manovre, lecite e meno lecite, per assicurarsi il premio. Alla fine, il trofeo andrà a uno straniero, un "terrone" proveniente dalla "Calambria", che tuttavia verrà accusato di aver usato l'inganno per ottenere la vittoria. Il lieto fine è assicurato.
E' il 1901. L'uomo occidentale, che ha esplorato e conquistato quasi tutte le terre e i mari del mondo, si avventura nell'ultimo continente inesplorato, la mitica Antartide, di cui si favoleggia dal tempo dei greci e a cui si sono avvicinati nei secoli i grandi navigatori. Ma quando finalmente lo raggiunge, comprende che l'ultimo continente è solo ghiaccio e allucinante biancore. Questa è la conquista con cui si apre il nostro secolo: il nulla. Partendo da questo assunto Roberto Mussapi ha scritto un poema sulla conquista dell'Antartide che diventa metafora della condizione e della crisi dell'uomo del XX secolo.
Cosa succede quando la vita che hai sempre sognato svanisce l'attimo prima di diventare realtà? Lorenzo è cresciuto a Messina, sotto il tavolo di legno del ristorante dei genitori. Desiderava una carriera da chef ma, all'improvviso, tutto è cambiato. Impantanato, sospeso e ancora immaturo, Lorenzo inizia a lavorare in un'agenzia di viaggi. Nel frattempo, mentre la neve scende sull'Etna, lui si rifugia in un cibo insipido e immagina le vite degli altri. Toccherà a sua sorella Elena stanarlo e praticare un kintsugi degli affetti, rimettendo insieme i cocci della sua esistenza. Il timore di dimenticare chi abbiamo amato non dev'essere una scusa per rinunciare a guardare l'orizzonte. Sperando che al momento giusto, al bivio cruciale, i leoni nel cuore ricomincino a ruggire. Francesco Musolino, attraverso i colori e i sapori della Sicilia, indaga con una prosa intima l'educazione all'età adulta. Quando restiamo immobili, indecisi se combattere, solo grazie a un autentico atto d'amore possiamo trovare il coraggio di crescere.
Robert Musil può essere a giusto titolo considerato il principale romanziere austriaco contemporaneo e L’uomo senza qualità è una pietra miliare nella letteratura europea del Novecento. Questo capolavoro indiscusso della civiltà letteraria di lingua tedesca si propone come un efficace ritratto delle contraddizioni vissute dall’uomo nella modernità, lacerato tra il “mondo di ieri” e i nuovi tempi che avanzano. Il laboratorio di tali sconvolgimenti è per Musil la sua amata-odiata patria: l’Austria d’inizio secolo (la “Kakania”) in cui la monarchia austro-ungarica conosceva l’inizio della fine, esempio significativo di possibilità insite nella storia di tutti i tempi. La caustica penna di Musil analizza con accorata nostalgia e pungente ironia la società asburgica, facendone affiorare il volto nascosto. In alcuni casi però il sarcasmo cede il passo a una dimensione ben più tragica, prefigurando la barbarie del nazismo. La scrittura oscilla tra la visione estatica e gli enunciati delle scienze naturali e subisce una radicale mutazione, superando l’antinomia tra narrazione e descrizione, per approdare alla formula del “romanzo-saggio”: il romanzo si dissolve, o meglio muore, per poi resuscitare dalle sue ceneri nella saggistica. L’opera, rimasta incompiuta, apparve nel 1930 a Berlino, in un’edizione che comprendeva solo il primo libro, mentre gli altri trentotto capitoli del secondo volume furono pubblicati nel 1933; gli abbozzi e i frammenti dell’ultima parte vennero pubblicati postumi dalla moglie. Questo volume propone, in una nuova e aggiornata versione, l’edizione originale dell’Uomo senza qualità curata da Musil stesso.
I turbamenti, le angosce e la solitudine di "un ragazzo senza qualità": pubblicato nel 1906, il romanzo di esordio di Robert Musil colloca, attraverso un'ardita analisi interiore, la crisi adolescenziale del piccolo Törless all'interno della crisi della società mitteleuropea. Nei tratti psicologici del protagonista si delinea il rifiuto di un patrimonio di valori svalutato, paragonabile al vuoto "ideologico" e alla noia esistenziale di molti giovani d'oggi. Al contempo però il lettore contemporaneo non potrà non riconoscere in Beineberg e Reiting - i compagni di Törless che lo stesso Musil nel 1937 definì "gli attuali dittatori in nucleo" - una prefigurazione dei vari "duci" che di lì a qualche decennio avrebbero assoggettato l'Europa. Da qui (e non solo per correttezza filologica) anche la scelta di togliere il protagonista dalla dimensione esclusivamente "giovanile" per restituirlo a quella più ampiamente sociale di "allievo" di un preciso sistema educativo, politico e culturale. Introduzione di Franco Marcoaldi.