
Francis è un nigeriano, giovane e colto, che sbarca in Italia per trovare lavoro e che nel giro di qualche anno imbocca la via che lo porta sulle strade come ambulante, nel giro della prostituzione e infine in quello della droga. Tutto è descritto con realismo e fatalità, come il destino delle prostitute nigeriane la cui unica speranza è quella di sfruttare la prostituzione di altre nigeriane. Un romanzo autobiografico che racconta anche di questa nuova periferia del mondo che si sta costruendo dentro le città, che vive tra il terrore del rimpatrio, l'illegalità e la gioia di piccoli lavori regolari.
L'amore, quello vero, quando arriva te ne accorgi. Ti prende dritto al cuore e alla testa, e a quel punto è già troppo tardi: il tempo, la distanza, le tempeste piccole e grandi, non c'è più niente che possa fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo, che l'ha sentito bruciare sulla pelle e ancora non riesce a liberarsi dai ricordi. Da quando Angela se n'è andata ha avuto tante donne, ma nessuna può sperare di prendere il suo posto. L'amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici: nei sorrisi soddisfatti dei clienti quando ripara le loro auto; nella musica che ascolta sulla sua Duetto d'epoca o nelle serate con gli amici di una vita. E poi c'è Laura, la figlia di diciassette anni, sempre più bella, ma anche terribilmente distante. Lei l'amore lo impara su internet, nelle parole di blogger che sanno sfiorarle il cuore come quel padre così silenzioso non potrebbe mai fare. Se sua mamma è fuggita, si dice, un motivo ci sarà pure. Già, ma quale? E come scoprirlo? La risposta gliela porterà il destino, al termine di un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo. Perché anche il più piccolo gesto d'amore è un miracolo, ma quel miracolo bisogna desiderarlo insieme.
Perché di te mi fido come non mi sono mai fidato di nessuno. Perché dove ci sei tu c’è spazio anche per me. Perché sei calda, luminosa, nuova. Perché sei forte. Mi fai stare bene perché ho voglia di abbracciarti, sempre. Anche adesso.
EMANUELE FILIBERTO è nato a Ginevra nel 1972. Dal 2003 è potuto rientrare in Italia ed è divenuto un volto noto per il grande pubblico. Ha pubblicato Sognando l’Italia (1998), C’era una volta un principe (2009) e Maledetti Savoia, Benedetti Savoia (con Lorenzo Del Boca, 2010). Questo è il suo primo romanzo.
Un romanzo che fa rivivere 70 anni della storia di Gerusalemme e del suo popolo. Sul background, che è fedele ai fatti storici, si sviluppa con maestria un efficace plot narrativo. L’ebreo Beniamino, raccontando la sua vita e quella della sua famiglia, parla anche di tutte le vicende storico-politiche che portarono alla presa di Gerusalemme da parte dei Romani nell’anno 70 d.C. La famiglia, la crescita, l’amore, il sesso, il culto e le celebrazioni liturgiche, gli ebrei, gli zeloti, i cristiani e la strana sparizione di un mantello dal Tempio: questi e tanti altri i temi trattati in poco più di cento pagine che si leggono d’un fiato.
Yoel Blum è un uomo realizzato. È marito, padre e nonno, nonché scrittore di fama internazionale, esponente di spicco della nuova letteratura ebraica. I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo, i tour promozionali si susseguono, e lui non si risparmia, visitando ogni paese. Tutti, tranne uno. In Olanda, infatti, il luogo dove è nato, Yoel non ha più fatto ritorno da oltre sessant'anni, da quando è fuggito in Palestina sul finire della guerra, scampando alle deportazioni naziste e all'orrore della soluzione finale. Ha promesso alla madre che non sarebbe più tornato, e ha mantenuto la promessa. Almeno fino a oggi: all'interno di una sala buia del Museo Ebraico di Amsterdam, Yoel sta per incontrare il suo passato in un filmato d'archivio che mostra i volti sorridenti di suo padre Eddy, morto in un campo di concentramento, di sua madre Sonia e sua sorella Nettie... e di un bambino che non è lui. Ma allora chi può essere, e perché non l'ha mai visto prima? Comincia così un'avventura alla ricerca della verità, che porterà Yoel a mettere insieme, pezzo dopo pezzo, la sua storia e quella della sua famiglia. Ricostruendo le dinamiche interne di una delle più grandi comunità ebraiche di quei tempi, Emuna Elon offre una testimonianza autentica, ricca di profondità e tensione emotiva, e al tempo stesso sorretta da un meccanismo letterario perfetto. Un libro con una voce originale che solleva una domanda: cosa è giusto fare, quando tutto è sbagliato?
7 dicembre 1941. Il Giappone ha bombardato Pearl Harbor. Gli Stati Uniti sono a un passo dalla guerra e a Los Angeles scatta un'ondata di arresti. I cittadini nipponici sospettabili di alto tradimento finiscono dietro le sbarre. La bandiera dell'odio razziale sventola alta, perciò nessuno dovrebbe preoccuparsi quando i quattro membri di una famiglia giapponese vengono trovati morti dentro casa, tanto più che potrebbe trattarsi di un suicidio rituale. Le indagini, però, partono ugualmente: proprio perché ci si prepara a distruggere e depredare una delle comunità straniere più ricche e integrate della California, è necessario mostrarsi irreprensibili. Ellroy racconta con lucida ferocia ventitre giorni tra i più drammatici della storia americana, chiamando in scena una folla di personaggi che i suoi lettori hanno già imparato ad amare o a odiare senza mezze misure: dal sergente Dudley Smith all'infiltrata Kay Lake; dagli sbirri Lee Blanchard e Buzz Meeks al gangster ebreo Mickey Cohen. Tutti di qualche anno più giovani rispetto ai tempi di "Dalia nera" e "L.A. Confidential", ma già immersi fino al collo in quell'intrico di verità e menzogna, idealismo e violenza dentro il quale batte il cuore nero dell'America.
Il 28 agosto 1963, lo stesso giorno in cui Martin Luther King pronuncia il suo discorso più celebre, due giovani donne vengono brutalmente uccise nel loro appartamento di Manhattan, in una New York deserta e spettrale. Il primo sospettato è un ragazzo nero, George Whitmore. La sua colpa? Essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un errore che i poliziotti incaricati dell'indagine non si perdoneranno mai. Il 12 febbraio 1976, Sal Mineo, l'attore che ha fatto da spalla a James Dean in 'Gioventù bruciata' e omosessuale dichiarato, viene trovato ucciso a pochi passi da casa. A condurre l'inchiesta è la polizia di Los Angeles. Ma i suoi detective sono più attenti a scavare nel passato dell'attore per tirarne fuori particolari morbosi che a cercare la verità. Del resto, la vita di Mineo aveva dato molto più scandalo della sua morte. Attingendo a materiali d'archivio e rapporti di polizia, James Ellroy ha scritto due reportage che sono un distillato della sua opera, e delle sue ossessioni.
Los Angeles, la metropoli corrotta, violenta, amata, scenario costante di tutta l'opera di Ellroy, è protagonista anche dei cinque racconti e del romanzo breve di questa raccolta. Il romanzo breve, che dà il titolo al volume, ha per protagonista Dick Contino, un fisarmonicista che Ellroy fa rivivere in una storia di amore e tradimento. E assieme a lui rivivono le atmosfere dei locali notturni degli anni cinquanta. Nei cinque racconti che seguono Ellroy riprende i temi portanti della sua grande quadrilogia. Sono storie violente e popolate di personaggi ai limiti della normalità, tutti oltre la soglia della legalità. Un ex detenuto in libertà vigilata che deve fare la guardia a un cane che vale venticinque milioni di dollari. Un investigatore con un'irrimediabile propensione per il laudano. Una prostituta con ansia di riscatto.
In questa raccolta James Ellroy, lo scrittore contemporaneo capace di donare al crimine quotidiano la statura dell'epica, racconta la sua America. Dal duello elettorale Gore-Bush agli eventi dell'11 settembre, dalla cronaca di un incontro di boxe al resoconto di un efferrato delitto insoluto a Hollywood, l'autore di L.A. Confidential conduce per mano il lettore in un viaggio attraverso il lato più oscuro della società americana contemporanea.
Anni Cinquanta, Hollywood e Los Angeles, due mondi opposti che convivono uno accanto all'altro. Il cronista della rivista scandalistica Hush Hush indaga su un omicidio in cui è coinvolto Frank Sinatra. E' lui il colpevole? E se non lo è, quanto conosce della verità? Un racconto bollente, con atmosfere cupe, scandali taciuti, droghe e perdizione.