
"Ho assistito al miracolo di una società nascente, a misura d'uomo, dove ognuno sembra poter gestire il proprio destino e la serenità permanente non è un'utopia, ma un bene reale e comune". "Basta saper immaginare un'isola, perché quest'isola incominci realmente a esistere".
Colonne di marmo, scalinate vertiginose, lampadari di cristallo: finalmente il Lexington Hotel sta per tornare al suo antico splendore. E, per la giovane Haven, la riapertura dello storico albergo di Chicago rappresenta un'opportunità imperdibile. Dopo una durissima selezione, la ragazza è stata infatti assunta come fotografa: ben presto, potrà entrare in contatto con molti personaggi influenti e iniziare così una carriera di successo. Bastano pochi giorni, però, perché Haven si renda conto che quel lavoro nasconde un lato da incubo, fatto di orari assurdi, meschinità e richieste impossibili da soddisfare. Per fortuna il suo supervisore, Lucian, è una persona molto comprensiva, oltre che un uomo incredibilmente affascinante... Determinato, ambizioso e sempre circondato da splendide donne, Lucian è un vero seduttore ma, benché sia molto attratta da lui, Haven non vuole essere l'ennesima conquista e, soprattutto, non si fida. Sarà per il mistero che circonda alcune zone dell'albergo - dove Lucian le proibisce di andare -, per l'asprezza con la quale lui a volte rimprovera i colleghi o per il fatto che non voglia mai essere fotografato? E come se la gentilezza e la disponibilità di Lucian fossero una facciata, una maschera dietro cui si cela un animo oscuro e molto pericoloso...
Mons. Giuliano Agresti (Barberino del Mugello 1921 - Lucca 1990) è un singolare personaggio. Uomo di Chiesa (fu Vescovo di Spoleto e Arcivescovo di Lucca), fu anche scrittore e pittore, che con la sua esistenza ha attraversato i momenti più infuocati del `900: la 2° guerra mondiale, il Concilio Vaticano II, la contestazione, fino al caos dei giorni nostri.
La lettura de `Il Nomade` è una vera esperienza spirituale: ci porta sempre più in confidenza con lo spirito del protagonista e contemporaneamente con il nostro, con nuove intuizioni e scoperte davvero rivoluzionarie.
Nomade è il pellegrino che, attraverso le vicende della vita terrena, scopre la Presenza di Dio nella storia. Per questa ragione egli resta, lungo tutto il suo cammino, un cercatore di Dio.
In una Città del Messico oscura e popolare, Serrano, uno scrittore, cerca nella propria memoria le tracce di un amore fatale, una tormentata passione giovanile mai dimenticata. Liliana è la donna di una vita, l'indimenticabile che ritorna. Ma la sua esistenza è segnata da un omicidio avvenuto negli anni Settanta che è diventato il perno delle sue ossessioni e del suo fragile equilibrio, un evento avvenuto in circostanze mai davvero chiarite e che di volta in volta rivive in versioni discordanti. Serrano indaga nella memoria dei protagonisti di quella notte di sangue, alla ricerca di una verità che non vuole servire nessun ideale di giustizia ma può aiutarlo a capire meglio Liliana, le brusche svolte della loro relazione, il suo stesso violento amore per lei. Ciò che trova è una matassa di storie che si contraddicono, di verità ad uso e consumo di una supposta pacificazione, e il giusto grado di mistero che protegge tutti dalla giustizia ma non dai propri tormenti. Con il suo ultimo romanzo, Aguilar Camín ci conduce nei meandri di una passione ineluttabile, a scoprire la filigrana di tutte le storie che vale la pena vivere e raccontare: l'amore per l'amore, per tutta la vita.
L'autrice racconta la storia di una nonna (nonna della narratrice), della sua vita, del suo matrimonio e dei suoi amori. In quest'ordine, appunto, perché alla nonna tutto capita un po' in ritardo, quando ormai non ci spera più. Il matrimonio sembrava una possibilità sfumata (per via di una sentimentalità troppo accesa che faceva fuggire i pretendenti), quando a Cagliari, nel '43, arriva un uomo che viene ospitato dalla famiglia e si sdebita sposandone la figlia. Ma non è ancora l'amore, quell'amore vagheggiato e sognato da tutti i personaggi di Milena Agus, con tanto sfortunato ardore. Ed ecco che sembra arrivare inaspettato, durante un viaggio in Continente, durante una cura termale per curare il "mal di pietre", i calcoli renali.
Nella smagliante Sardegna di Milena Agus, madame (così chiamata perché forse un giorno andrà in Francia) possiede un terreno sul mare assediato dagli speculatori. Ma madame, che è povera, non vende, e così facendo blocca i possibili affari delle famiglie vicine. Eppure i vicini non possono fare a meno di amarla, per la sua generosità e la sua candida resistenza. Questa storia, raccontata da una vicina quattordicenne, è comica e truculenta, fiabesca e vera. È anche la storia del nonno della narratrice, figura potente e silenziosa, il maggior alleato di madame. Ed è la storia di amori che vanno un po' storti e dei sacrifici propiziatori per farli stare in piedi. Madame crede nella magia e la distribuisce in modi personali e approssimativi allo scopo di rendere la gente più felice, perché "senza la magia la vita è solo un grande spavento".
Tre sorelle occupano tre appartamenti di un palazzo nobiliare, un tempo tutto loro, nell’antico quartiere Castello di Cagliari. La maggiore, Noemi, sogna gli splendori perduti e tenta di ricostruirli con avarizia e puntiglio, mentre la seconda, Maddalena, sposata a Salvatore, sogna un figlio che non vuole venire, e l’ultima, detta ‘contessa di ricotta’ perché ha le mani e il cuore di ricotta, sogna l’amore. Ed è lei la sola ad avere un figlio, Carlino, indecifrabile terremoto e squisito pianista. Intorno alla famiglia e alle sue tenaci illusioni, ci sono personaggi piú solidi, piú concreti, ma non meno sfuggenti, perché, dopotutto, solo le illusioni non fuggono: la vecchia tata, l’ombroso vicino, il pastore Elias… Milena Agus, nel suo quarto romanzo, ci riporta a quel mondo tutto suo, dove incanto e disincanto si mescolano senza mai sciogliere il verdetto, il mistero; e dove ogni vita disegna la sua parabola come tante stelle cadenti, che appaiono e scompaiono in un fulgido cielo nero.
Nove racconti che attraversano lo spazio vitale e mentale dove il pensiero del reale, sollecitato dalla fantasia, si trasforma in proiezione e progetto di un futuro deformato, fra sogno e incubo, fra ironia e critica sociale. Il piacere della lettura è proporzionale a quello della immediata riflessione sulle matrici e gli esiti di ogni possibile vissuto.
“Si vedono ora per la prima volta, due completi sconosciuti, incapaci di togliersi gli occhi di dosso. È questo l’istante in cui la vita di lui si biforca: da una parte chi era prima di conoscerla, dall’altra chi diventa dopo.”Laura è una creatura speciale, una giovane donna che vive separata dal resto del mondo, nella natura incontaminata del Gougane Barra, nel sudovest dell’Irlanda, lì dove le montagne incontrano fitti boschi che si aprono su laghi cristallini. In questo luogo eccezionale, nel totale isolamento, Laura è cresciuta imparando a imitare, con la sua voce perfetta e purissima, i suoni che la circondano.È un giorno come tanti quando la sua vita subisce uno scossone irreparabile, allorché Solomon, abile fonico, la vede. Un incontro che muterà fatalmente entrambi, segnando l’entrata di Laura in un universo a lei finora sconosciuto. Ma la cosiddetta società normale, con i suoi ritmi e il suo passo accelerato e convulso, sarà pronta ad accogliere questa donna e la sua unicità? Saprà, la città, riconoscere e proteggere la sua grazia? Intimista e commovente, con questa storia d’amore Cecelia Ahern ci accompagna alla scoperta della parte più vera e indomabile di ciascuno, in quel nucleo al contempo quieto e ribelle e, troppo spesso, soffocato dal rumore del mondo.
Un giovane suona il pianoforte in mezzo a una strada bombardata. Suona per i suoi vicini, soprattutto per i bambini, per distrarli dalle atrocità della guerra: un’immagine che ha fatto il giro del mondo diventando un simbolo della catastrofe in Siria, ma anche dell’inestinguibile volontà dell’uomo di opporsi in ogni modo alla distruzione. Il suono di quello strumento ha raggiunto e commosso milioni di persone nel mondo su YouTube. Ora Aeham Ahmad racconta la propria storia: l’infanzia in una Siria ancora in pace, l’inizio delle rivolte preludio di una guerra terribile, la fuga per la stessa via battuta da migliaia di disperati. Un lungo e pericoloso viaggio via terra, la drammatica traversata del Mediterraneo, le insidie della rotta balcanica. Fino alla nuova vita in Germania, dove ha realizzato il suo sogno di artista e si esibisce nelle più importanti sale concerti, ma è costretto a vivere lontano dalla sua famiglia rimasta in Siria. Allora come oggi, è la musica che gli ha salvato la vita a dargli conforto e infondergli coraggio.
La storia vera, raccontata in prima persona, di un pianista che ha sfidato le bombe e i terroristi in nome della sua musica, un caso mondiale, una commovente testimonianza di resistenza e fede nell’arte.
Aeham Ahmad, nato nel 1988 a Damasco, appartiene alla minoranza palestinese in Siria e ha vissuto nel campo rifugiati di Yarmouk con la sua famiglia. Ha iniziato a studiare il piano a 5 anni e ha continuato gli studi a Damasco e a Homs. Nel 2015 ha dovuto lasciare il suo paese e si è trasferito in Germania. Oggi vive con la sua famiglia a Wiesbaden e tiene numerosi concerti nel mondo. Nel dicembre 2015 ha ricevuto l’International Beethoven Prize for Human Rights.
"È passabile, ma non abbastanza bella per tentare un uomo par mio." Così prende avvio la storia d'amore senza tempo tra Fitzwilliam Darcy e Elizabeth Bennet in "Orgoglio e pregiudizio", il capolavoro di Jane Austen amato da milioni di lettori, nel quale, tuttavia, così poco si rivela del misterioso e affascinante eroe, Mr. Darcy. Tanto poco che resta aperta la domanda: chi è Fitzwilliam Darcy? Sullo sfondo dell'epoca Regency, perfettamente ricostruita nelle coloratissime atmosfere e nelle ambientazioni storiche e politiche, Pamela Aidan tenta una risposta. Rievocando gli eventi narrati nel capolavoro di Jane Austen, restando fedele agli amatissimi personaggi, dipinge uno straordinario quadro dove racconta il passato e il presente di Mr. Darcy. In Per orgoglio o per amore, il primo episodio di una trilogia, assistiamo così all'incontro tra Darcy e Elizabeth Bennet, nell'Hertfordshire, e scopriamo che sconvolse l'esistenza del freddo e distaccato gentiluomo fin dal primo istante. Un romanzo da non perdere per tutti coloro che desiderano ritrovare i luoghi, i personaggi, i dialoghi e le emozioni già conosciuti grazie a Jane Austen, per poter sognare, ancora.
Viaggiare, un mito dei nostri tempi, un modo per entrare in contatto con la realtà e con noi stessi. Ma anche un genere di consumo, un piatto pronto cucinato con emozioni preconfezionate. Questo libro vuole far tabula rasa del consumismo, per pensare e raccontare il viaggio come se fosse un'esperienza sempre nuova, senza pregiudizi, mode, atteggiamenti, bagaglio culturale a carico o chissà quanti altri vizi o abitudini. Perché il viaggio ritorni a essere un'esperienza autentica e unica, è necessario passare attraverso il proprio corpo, ascoltarne i messaggi, decifrarne i cambiamenti, imparare ad esporlo alle sollecitazioni che provengono dall'esterno senza averne paura. E allora riscopriamo i sensi e la corporeità; il piacere di sudare, di rabbrividire, di rimanere abbagliati dal sole o di sentire la sabbia sulla pelle, o lo sgomento di ascoltare l'urlo assordante delle cascate Vittoria. Dalla Scozia al Marocco, dall'Ecuador a Jaipur, Marco Aime, antropologo e viaggiatore, racconta paesaggi, persone, atmosfere, sensazioni, emozioni: parla di sé, e parla di noi, umanità in viaggio.