
In una quieta cittadina di provincia la vita della famiglia Ansaldi viene stravolta dall'arrivo di una zia lontana. Chiara, liceale dolce e bella, sta crescendo con i timori che l'adolescenza porta con sé. Gli amori e gli affetti la trascinano in un turbine di emozioni e confusione. L'amicizia con la zia la aiuterà a scoprire cosa significa voler bene. Cecilia, delizioso "maschiaccio" di otto anni, è un torrente in piena che disturba con la sua positività il mondo dei grandi. Si aspettava una "zia da guardia": incontrerà invece una donna sorprendente che modificherà i suoi schemi di piccola peste.Un intreccio di fatti imprevedibili, drammatici o esilaranti, seguirà il corso delle stagioni, regalando un'opera prima dedicata ai giovani, alla loro voglia di vivere e alla bellezza di diventare grandi.
In una mattina di primavera, le due vicine Valentina Kaplan e Oksana Savchenko si svegliano sotto un denso cielo rosso. Il reattore della centrale nucleare dove lavorano i loro padri, Chernobyl, è esploso. Prima ancora di capire cos'è successo, le due ragazze - da sempre nemiche - si ritrovano sullo stesso treno diretto a Leningrado, dalla nonna di Valentina. Qui iniziano a scoprire cosa significa fidarsi di qualcuno. Oskana deve affrontare le bugie che i genitori le hanno raccontato per tutta la vita. Valentina deve proteggere il segreto di sua nonna, che potrebbe mettere in pericolo le loro vite. Ed entrambe scoprono di avere qualcosa che hanno sempre desiderato: una migliore amica. Il calore dell'amicizia nella lotta per la sopravvivenza.
Nel 1871 Auguste Blanqui, «l'eterno cospiratore», sta scontando l'ennesima pena detentiva di una vita trascorsa per metà in carcere. Questa volta, per impedirgli qualsiasi contatto con la Comune che sta infiammando Parigi, lo hanno trasferito nel remoto Fort du Taureau, in Bretagna, dove è sottoposto a una reclusione tra le più dure, in totale isolamento. E tuttavia, pur in condizioni estreme, Blanqui riesce a scrivere e a far arrivare all'esterno, eludendo la censura, il testo di quello che sarà il suo primo libro, pubblicato l'anno successivo a Parigi. Ci si aspetterebbe, dall'ormai vecchio rivoluzionario, un pamphlet politico. E invece quello che Blanqui ha meticolosamente composto nella sua cella è un visionario trattato di «astronomia metafisica», uno scritto insieme scientifico, poetico e filosofico, che avanza un'ipotesi vertiginosa: «Ogni astro, qualunque esso sia, esiste dunque in numero infinito nel tempo e nello spazio, non soltanto sotto uno dei suoi aspetti, ma quale si trova in ognuno degli istanti della sua vita, dalla nascita sino alla morte. Tutti gli esseri distribuiti sulla sua superficie, grandi o piccoli, viventi o inanimati, condividono il privilegio di questa perennità». Ogni uomo, così, «possiede nello spazio un numero infinito di doppi che vivono una vita tale e quale la sua». Il lettore rimarrà sbalordito nel constatare, come già fecero Benjamin e Borges, che questo piccolo libro anticipava i concetti alla base dell'eterno ritorno di Nietzsche, ma in una dimensione, notava ancora Benjamin, di malinconia baudelairiana. Perché nel 'multiverso' di Blanqui - vicino a quello di certe attuali teorie cosmologiche - ogni prospettiva di «progresso» fatalmente si rivela illusoria. Con un saggio di Ottavio Fatica.
Francia, XV secolo. Secondo la tradizione, ogni tintore è specializzato in un colore, e i segreti di quell'arte si tramandano di padre in figlio come una preziosa eredità. Il destino di Simon, figlio di uno dei tintori più noti, è il rosso. E mastro Lucas, suo padre, tutto potrebbe accettare fuorché lui diventasse un tintore di blu. Passi il giallo, che con il rosso è imparentato, ma il blu... Il blu è freddo, è il colore delle nuvole che portano la grandine, blu è la pelle dei naufraghi restituiti dal mare. E poi suo figlio è persino nato con il marchio di fabbrica, una macchia rossa sulla faccia. Ma Simon è attratto dal blu come da un moto di intimità. Un colore che nasce dal cielo non può essere tanto cattivo. E quando un giorno il destino mette sulla sua strada Joachim Fressard, commerciante di pastello, la pianta da cui si ricava il blu, Simon decide di seguirlo. Joachim però non è quello che appare, è un avido manipolatore, capace di qualunque cosa per il proprio interesse. Simon, accecato dall'ossessione per un colore e dall'amore per una donna, arriva a vendergli il suo talento e la sua anima. Quando, dopo centinaia di tentativi, avrà ottenuto il blu perfetto, Simon sarà costretto a fare i conti con un colore che conosce molto bene: il rosso sangue.
Nella Parigi elegante e misteriosa di fine Ottocento, crocevia di modernità e superstizione, sta per sorgere un edificio azzardato e innovativo: una torre di ferro alta più di 300 metri. Sarà l'emblema della Grande Esposizione Universale del 1889. Eiffel, l'ideatore, ha già radunato l'équipe che parteciperà al progetto. Tra gli altri, ci sono due ingegneri: Armand, arrivato dalla campagna fresco di laurea, e Odilon, parigino di nascita. I due diventano amici e Odilon guida l'altro alla scoperta della città. Città che, dietro al fermento progressista, è un brulichio di irrazionalità. Ovunque si tengono sedute spiritiche, persone di ogni ceto si rivolgono ai medium per entrare in contatto con l'aldilà, in cerca degli affetti perduti o di consigli. E la torre, questo mostro di cui tutti parlano e che molti temono e osteggiano, è un catalizzatore di curiosità e stranezze. Quando Roseline, la donna di cui Armand si è innamorato, scompare, si scatena per la città una corsa per ritrovarla. È morta, come parrebbe, o qualcuno la tiene prigioniera? E perché? Nella ricerca, diventa chiaro ai due amici che non è solo la vita della ragazza a essere in pericolo. Anche la torre stessa corre dei rischi. Qualcuno trama affinché il simbolo di Parigi non veda mai la luce.
Il mondo si è sempre diviso tra chi tracciava confini e chi tracciava rotte. I primi tendono a chiudersi in una stabilità, in una identità, gli altri ad aprirsi al cambiamento, al molteplice. I lettori di "Q" si sono appassionati alle vicende di un Nessuno che ha tanti nomi e che passa da una guerra o una rivoluzione a una nuova speranza. E' insomma la figura per eccellenza del "Nomade", con un nome "multiplo", che fonda e trasforma il suo stesso mito, incessantemente, e pratica lo "sradicamento". Dopo lo straordinario successo di "Q", Luther Blissett ripubblica in una nuova edizione i due testi più importanti scritti prima di quel romanzo.
"Il rapporto di Bloch con Jack lo Squartatore data da lungo tempo. 'The night of the Ripper' non è che l'omaggio più recente a un personaggio che mostra di averlo ossessionato da sempre e che, con molta probabilità, l'ha influenzato nel corso di tutta la sua produzione letteraria." (Dalla prefazione di Carlo Bordoni).
Abigail Harker abbandona il suo amato lavoro di lessicografa per diventare custode di un vecchio faro su un'isola sperduta al largo della costa del Nortb Carolina. Arrivata a Chapel Isle fuori stagione, Abigail immagina di trovarvi pace e solitudine e di poter esplorare con tranquillità l'isola che suo marito aveva amato da bambino. Ma le cose vanno diversamente. Il pittoresco faro in realtà è un edificio diroccato e inquietante che custodisce un misterioso passato. E, d'altra parte, Abigail è perseguitata dal suo di passato, anche se, lentamente, riesce a intessere legami sorprendenti con le persone del luogo e a stabilire un rapporto con il proprio dolore che le permetterà di trovare un nuovo equilibrio. Parole sulla sabbia racconta con grazia uno dei più grandi misteri della vita: la forza che nasce per farci superare una perdita devastante, attraverso il potere delle parole e la loro capacità di guarire, di trasformare, di toccare il cuore.
È arrivata l'estate su Chapel Isle, l'isola remota e selvaggia che la lessicografa Abigail Harker ha deciso di eleggere come casa, dopo che una tragedia famigliare le ha brutalmente rivoluzionato la vita. Abita nel cottage del guardiano del faro, un luogo incredibilmente suggestivo, dove a poco a poco ritrova un po' di serenità. Ma adesso, con l'inverno ormai alle spalle, Chapel Isle viene invasa da torme di turisti, non sempre gradevoli, almeno per gli abitanti. Fra costoro un gruppo di sommozzatori alla ricerca di un tesoro affondato insieme a una nave lungo le coste frastagliate dell'isola. Sommozzatori e gente del posto incominciano a discutere di certi indizi che porterebbero al ritrovamento del tesoro e che potrebbero essere nascosti proprio nel cottage di Abigail, che si trova involontariamente al centro dell'attenzione di tutti, compreso un avvenente turista... Ma non è facile, nella marea di persone che si riversano sull'isola per le vacanze, distinguere i visitatori innocui da quanti nascondono intenzioni poco chiare. E Abigail si troverà nella condizione di dover scegliere se restare, rischiando magari di spezzarsi il cuore un'altra volta e mettendo a repentaglio la sua stessa sicurezza, oppure andare via, lasciandosi sopraffare dai pericoli del presente e dai fantasmi del passato...
"Ehi, Khoury, non è ancora tornata, vero? - Chi parla? - Non te ne deve fregare di chi parla. Abbiamo preso tua moglie, arabo di merda. La vuoi indietro o no?". Kenan Khoury, libanese di New York e trafficante di droga, in pochi minuti è pronto a pagare quasi mezzo milione di dollari per riavere la bella, dolce, innocente Francine. E la ritrova, dopo una serie di giri pazzi, nel portabagagli di un'automobile, a pezzi. Nella grande città, una coppia ben organizzata uccide per godere del palpito di dolore delle giovani prede, e ha di mira le donne amate dai fuorilegge. Matthew Scudder, ex poliziotto, ex alcolista, detective senza licenza, si mette al lavoro per scoprire il mostro e consegnarlo, forse, alla vendetta: perché un narcotrafficante non può parlare alla polizia, perché c'è spesso più umanità e lealtà dove meno ce l'aspettiamo, e soprattutto perché la striscia di sangue innocente è cominciata ben prima di Francine e rischia di continuare dopo, con un'altra inconsapevole vittima. Per le strade inquiete di Brooklyn, corre un'indagine che interpreta indizi e decifra tracce e che è insieme una caccia all'uomo, condotta da un manipolo eterogeneo (la prostituta compagna di Scudder, il narcos e suo fratello, uno spiritoso ragazzino dickensiano e due strani amici esperti di computer e marciapiedi), creature del disordine ma piene di una suadente armonia etica.
Seth Walzer vive ad Austin nel Texas. È un ragazzino, anzi: è il perfetto esemplare dell'adolescente troppo intelligente segnato dall'acne, dal sarcasmo nei confronti del mondo e dal panico nei confronti di ogni sorta di contatto umano. Passa così il tempo a fantasticare su tutto e a perdersi nelle sue divagazioni al punto tale da sentirsi un "maestro del nulla". Un giorno però la realtà irrompe improvvisa nella sua vita. A sua madre viene diagnosticata una rara forma di Alzheimer e Seth assiste impotente al suo inesorabile scivolare nell'oscuro regno dell'oblio. Lentamente la madre non ricorda più nulla, anche le cose più semplici della vita. Il padre di Seth reagisce alla malattia della moglie nel modo peggiore possibile: si stordisce con massicce dosi giornaliere di gin e programmi televisivi. Cosa può fare Seth a quel punto se non cercare di usare la sua straordinaria intelligenza, studiando quello strano e terribile male che si trasmette geneticamente e toglie il dono del ricordo? Non sapendo quasi nulla della vita che la madre conduceva prima di conoscere suo padre, Seth si mette alla ricerca dei parenti perduti della donna, portatori del gene causa della sua malattia.

