
George Arthur Rose è un prete mancato. Per oscure ragioni - invereconde calunnie, atroci oltraggi, a suo dire, di giovinetti immaturi - è stato brutalmente espulso dal Saint Andrews, il Pontificio Collegio Scozzese di Roma. Bandito dalla Chiesa Cattolica, come un aspira, una peste, Rose ha reagito abbracciando di proposito la sua nefasta fama: si è messo a posare a genio altero, sottile, dotto, inaccessibile. Lui, che la divina Vocazione spingerebbe a essere attivo e possente, ridotto a languire in bizzarre e stupide pose! George Arthur non sa, tuttavia, che questo freddo giorno di marzo è, in realtà, il giorno del suo trionfo.
A Pontinia, piccolo centro di fondazione fascista nel mezzo dell'Agro Pontino, la giovane Elena è stata uccisa dal fidanzato. A distanza di un anno, i suoi amici sono ancora divisi tra il dolore di quel trauma e il bisogno di un'adolescenza normale. Nell'arco di un'estate afosa, vissuta fra le architetture metafisiche di Pontinia e di Latina e le sensuali dune di Sabaudia, e con Roma, la grande città, sullo sfondo, si intrecciano i loro destini. C'è Diana, con la sua voglia sulla gamba che la rende tanto insicura, e c'è la sua migliore amica Vera, che sembra invece non aver paura di niente. Ci sono Giorgio, il fratello di Vera, che era innamorato di Elena e non lo ha mai detto a nessuno, e Vanessa, cugina di Giorgio e Vera e migliore amica di Elena. Intorno a loro una comunità ancora regolata nel profondo da valori patriarcali perfettamente interiorizzati, una comunità dove le famiglie sono spesso tenute insieme solo dall'ipocrisia e dal silenzio. Le ragazze e i ragazzi dovranno così crescere, perdersi e ritrovarsi da soli. Faranno i conti con il vuoto e la passione, l'insicurezza e l'ansia, l'accettazione e l'affermazione di sé. La morte di Elena assumerà per ognuno un significato diverso, e per ognuno si sovrapporrà alla propria storia personale, a un'educazione sentimentale e sessuale fatta di estremi, in cui l'amore, la tenerezza e il desiderio si mescolano alla sopraffazione, all'umiliazione e alla vergogna.
Ci sono fili capaci di unire i mondi interiori delle donne: a volte saranno la forza delle risate, il valore dell'amicizia, l'amore o il sesso; altre, le paure di fronte a un matrimonio inaridito, l'ipocrisia, la solitudine o il timore dell'abbandono. Laura è contro il femminismo, Manuela cuce e sogna, Magdalena si sente sempre più chiusa, Anabella e Marilyn aspettano la felicità, Maria Bonita ha perso il nemico di una vita, Eloìsa cerca di dimenticare, Irma si sfila finalmente l'anello, Dulcinea racconta la sua versione della storia. Dai Balcani fino a Santiago del Cile, passando per la Mancia del Don Chisciotte, piccoli incidenti rivelatori che cambiano la vita, donne che smettono di uscire di casa, donne che si lasciano ingannare dalle apparenze, altre che si riappropriano della loro esistenza, e altre ancora che si ritrovano ad affrontare drammi inattesi.
Ci sono fili capaci di unire i mondi interiori delle donne: a volte saranno la forza delle risate, il valore dell'amicizia, l'amore o il sesso; altre, le paure di fronte a un matrimonio inaridito, l'ipocrisia, la solitudine o il timore dell'abbandono. Laura è contro il femminismo, Manuela cuce e sogna, Magdalena si sente sempre più chiusa, Anabella e Marilyn aspettano la felicità, Maria Bonita ha perso il nemico di una vita, Eloìsa cerca di dimenticare, Irma si sfila finalmente l'anello, Dulcinea racconta la sua versione della storia. Dai Balcani fino a Santiago del Cile, passando per la Mancia del Don Chisciotte, piccoli incidenti rivelatori che cambiano la vita, donne che smettono di uscire di casa, donne che si lasciano ingannare dalle apparenze, altre che si riappropriano della loro esistenza, e altre ancora che si ritrovano ad affrontare drammi inattesi. Ancora una volta, Marcela Serrano dimostra il suo talento nel penetrare anima e psicologia femminili con venti racconti potenti, abitati da donne fragili, forti, avventurose e timorose, casalinghe o intellettuali, le cui voci e storie si imprimono a fuoco nella memoria dei lettori.
Come appare evidente da questi scritti, qui per la prima volta radunati, Sciascia aveva per Stendhal un'ammirazione appassionata e intima, imparagonabile a quella che nutriva per altri autori amati. E questo lo ha naturalmente indotto a studiarlo in tutte le giustapposizioni, le efflorescenze e le cristallizzazioni della sua scrittura, nel tentativo di coglierne le strutture e gli scatti psicologici più celati. E, come osserva Colesanti nel saggio contenuto nel volume, Sciascia ha indagato, con gusto poliziesco, "i congegni, le 'finzioni', i trucchi anche, di cui quella scrittura è costruita".
Un libro per tuffarsi nella fantasia di un cielo ricolmo di stelle, nella lealtà di un cuore di cane, nella rinascita di un ragazzo che lascia la sua casa, per vivere. Cieli atei, fiori misteriosi e stelle rivelatrici sono i protagonisti di queste storie vere e fantastiche, antiche ed attuali, ma soprattutto verosimilmente future. Spettatore neutrale è il firmamento con le sue leggi. Alcune scientificamente dimostrabili, molte indifferentemente naturali, altre ancora semplicemente divine. Dodici racconti che trasporteranno il lettore in uno spazio senza tempo. Ognuno troverà la sua anima gemella, il suo volto riflesso in quelle pagine.
Quando Livia Prescott riesce a mettere in fuga un uomo mascherato che l'ha aggredita in un parcheggio deserto, i giornali locali esaltano il suo coraggio e la sua forza. E dopo un anno difficile, il padre malato, una precaria situazione lavorativa e un matrimonio andato a rotoli, è bello per lei sentirsi di nuovo pronta ad affrontare le sfide della vita. Però, mentre la polizia approfondisce le indagini allargando la cerchia dei sospetti, Liv incomincia a ricevere dei messaggi minacciosi che corrodono la sua ritrovata fiducia in se stessa. Qualcuno, evidentemente, l'ha presa di mira e ha deciso di distruggerla. Ma si tratta di uno sconosciuto o di qualcuno che lei conosce, magari molto vicino a lei? In sostanza, c'è ancora qualcuno di cui si possa fidare? E quando anche suo figlio e i suoi amici vengono presi di mira dallo stalker, con conseguenze terribili, la scelta diventa molto semplice: combattere fino all'ultimo o rischiare di perdere le persone che ama di più al mondo...
Incontriamo zia Camilla sulla piazza di un piccolo paese non lontano dal lago di Garda e dal corso dell'Adige. Per le borsette e i cappellini tutti la chiamano la Regina, e in effetti nel portamento assomiglia alla regina d'Inghilterra, con qualche stranezza in più. Qualcuno l'ha fatta sedere sulle pietre della fontana dove la raggiunge la nipote Andreina, e un pezzo di realtà di zia Camilla si ricompone. È l'esordio, così lo chiamano, di una malattia che si è manifestata a poco a poco, a giorni alterni, finché il mondo fuori l'ha vista e da quel momento è esistita per tutti, anche per lei. Zia Camilla è sempre vissuta in campagna tra fiori, galline e gli amati orologi, nella grande casa dove la nipote è cresciuta con lei e con zio Guidangelo. Ora Andreina, che è moglie e madre mentre la zia di figli non ne ha avuti, l'assiste affettuosamente e intanto racconta in prima persona il presente e il passato delle loro vite. Una narrazione viva ed energica, come zia Camilla è sempre stata e continua a essere. Intorno e insieme a loro, parenti, amiche, altre zie, donne venute da lontano che hanno un dono unico nel prendersi cura, tutte insieme per fronteggiare questo ospite ineludibile, il «signor Alzheimer», senza perdere mai l'allegria. Perché zia Camilla riesce a regalare a tutte loro la vita come dovrebbe essere, giorni felici, fatti di quel tempo presente che ormai nessuno ha più, e per questo ricchi di senso.
Esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sarà più come prima: quel momento è adesso. Arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano Lidia e Pietro. Sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del passato lui: si incontrano. Rinunciando a ogni certezza, si fermano, anche se affidarsi alla vita ha già tradito entrambi, ma chissà, forse proprio per questo, finalmente, adesso... E allora Lidia che ne farà della sua ansia di fuga? E di Lorenzo, il suo "amoreterno", a cui la lega ancora qualcosa di ostinato? Pietro come potrà accedere allo stupore, se non affronterà un trauma che, anno dopo anno, si è abituato a dimenticare? Chiara Gamberale stavolta raccoglie la scommessa più alta: raccontare l'innamoramento dall'interno. Cercare parole per l'attrazione, per il sesso, per la battaglia continua tra le nostre ferite e le nostre speranze, fino a interrogarsi sul mistero a cui tutto questo ci chiama. Grazie a una voce a tratti sognante e a tratti chirurgica, ci troviamo a tu per tu con gli slanci, le resistenze, gli errori di Lidia e Pietro e con i nostri, per poi calarci in quel punto "sotto le costole, all'altezza della pancia" dove è possibile accada quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare. Mentre attorno ai due protagonisti una giostra di personaggi tragicomici mette in scena l'affanno di chi invece, anziché fermarsi, continua a rincorrere gli altri per fuggire da se stesso...
Esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sarà più come prima: quel momento è adesso. Arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano Lidia e Pietro. Sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del passato lui: si incontrano. Rinunciando a ogni certezza, si fermano, anche se affidarsi alla vita ha già tradito entrambi, ma chissà, forse proprio per questo, finalmente, adesso... E allora Lidia che ne farà della sua ansia di fuga? E di Lorenzo, il suo "amoreterno", a cui la lega ancora qualcosa di ostinato? Pietro come potrà accedere allo stupore, se non affronterà un trauma che, anno dopo anno, si è abituato a dimenticare? Chiara Gamberale stavolta raccoglie la scommessa più alta: raccontare l'innamoramento dall'interno. Cercare parole per l'attrazione, per il sesso, per la battaglia continua tra le nostre ferite e le nostre speranze, fino a interrogarsi sul mistero a cui tutto questo ci chiama. Grazie a una voce a tratti sognante e a tratti chirurgica, ci troviamo a tu per tu con gli slanci, le resistenze, gli errori di Lidia e Pietro e con i nostri, per poi calarci in quel punto "sotto le costole, all'altezza della pancia" dove è possibile accada quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare. Mentre attorno ai due protagonisti una giostra di personaggi tragicomici mette in scena l'affanno di chi invece, anziché fermarsi, continua a rincorrere gli altri per fuggire da se stesso...
Nel 1971 venne pubblicato "Adelphiana", una sorta di numero unico di una rivista che conteneva testi inediti di autori che negli anni successivi si sarebbero rivelati essenziali, da Thomas Bernhard a Aby Warburg, da Italo Calvino a Giorgio Manganelli, da Karl Kraus a Robert Walser, da Giorgio de Santillana a Edgar Wind. Oggi, nel cinquantesimo anno di Adelphi, riprendiamo quel titolo per un libro che si propone di attraversare con testi e immagini i più di duemila volumi pubblicati con questo marchio. Ne risulterà un paesaggio variegato e pieno di sorprese (testi nuovi di autori nuovi, testi poco conosciuti connessi a certi libri, immagini significative e rivelatrici), che corrisponde a quello che è stato da sempre il proposito della casa editrice: accogliere singolarità, tanto più preziose quanto più irriducibili.
Arrivato di fronte alla madre, fu sul punto di piangere, ma l'avventura che stava per vivere non prevedeva incertezze, doveva riuscire a credere nel suo coraggio. Strinse la madre forte, la guardò a lungo per imprimere alla memoria quel viso, come se ce ne fosse bisogno. Torneremo tutti insieme, te lo prometto le disse. Poi salì su Santino, l'asino prese a muoversi lentamente. Non guardò più indietro, Adelmo, ma si obbligò a fissare la catena di montagne lontane all'orizzonte, il confine del regno, la fine del mondo che aveva conosciuto sino a quel momento della sua vita. Dall'acclamato autore di Tutto chiede salvezza, una storia senza tempo dal respiro dei grandi classici, capaci di raccontarci l'avventura che è diventare grandi. Età di lettura: da 10 anni.

