
Tredici racconti. Tredici frammenti di vite. Storie d'amore. Gli incontri veri o immaginati dell'autrice con alcuni grandi scrittori del ventesimo secolo. La storia che da il titolo alla raccolta, vede un professore di biologia di Johannesburg ripercorrere la propria storia familiare. Al centro un tema paradossale e significativo: se un tempo tutti desideravano avere almeno una goccia di sangue bianco nelle vene, oggi vale l'esatto contrario, e avere almeno un sedicesimo di sangue di colore è raccomandato quasi si trattasse di un indizio di "nobiltà sociale". Con mano sicura Gordimer indaga fra le pieghe dei sentimenti e del rapporto di coppia: attraverso i sensi (udito, olfatto) i diversi protagonisti prendono coscienza di dolorose verità.
"Il fidanzato di mia madre si è preso una cotta per me e lei mi ha mandato a vivere con papà". Come i lettori hanno modo di scoprire fin dalla prima riga, Jasira, l'adolescente protagonista di questo romanzo, tende a saltare i preliminari. Ma forse sa che non esiste un modo piacevole, o garbato, o indolore, per dire quello che ha da dire: quindi lo dice e basta. E ci parla di papà, appunto, un ingegnere spaziale che lavora a Cape Canaveral ma ha nel sangue, e nelle mani, la violenza del Medio Oriente da cui proviene; del signor Vuoso, patriottico e muscoloso vicino di casa e collezionista di "Playboy", dei compagni di scuola che la chiamano "beduina", di giochi che un tempo si sarebbero detti proibiti e di molto altro ancora.
"Questo libro è una pura delizia. Una Lolita dai ritmi più cinematografici, un giovane Holden sullo sfondo della guerra del Golfo: può far pensare a tanti antenati letterari ma fondamentalmente ha la sua voce, fresca, ironica, sorprendente, irritante. È la voce di Jasira, tredicenne mandata a vivere a Houston con il padre libanese, che si ritrova a fare i conti con il suo corpo che cresce troppo in fretta e fa uno strano effetto agli uomini. Tra la scuola che non le piace e la casa che al pomeriggio è troppo vuota, travolta dai suoi orgasmi e manipolata da un vicino che potrebbe essere suo padre e sarà il suo primo seduttore, Jasira scopre il sesso, muovendosi in territorio sconosciuto, e non ha nessuno che l'aiuti a fare il punto sulla mappa. Potrebbe essere un disastro ma c'è Melina, la vicina incinta e già piuttosto materna, e allora si può cominciare a sperare nel futuro e nell'amore, che è poi quello che tutti, Jasira per prima, cerchiamo." (Cristina De Stefano).
In una cittadina del Massachusetts, soltanto la casa e il beauty shop di Rita Rosario sono rimasti quelli di un tempo. Le persone vanno da Rita per sistemare una permanente malriuscita, un taglio fatto con l'accetta o per far scomparire le mèche, ma da Rita si va anche per una spuntatina abbinata a una lettura di carte. Perché Rita non è solo una parrucchiera ma anche una cartomante, una confidente, una terapeuta.
L'omicidio e lo stupro di sua sorella Rachel, figlia modello, ha distrutto la famiglia di Katherine. Katherine, 17 anni, si trasferisce a Sidney da una zia, per sfuggire al senso di colpa (lei era presente e si è salvata), all'invadenza dei giornalisti e cercare di ricostruirsi una vita normale, nell'anonimato. Ma quando Alice, la ragazza più bella e affascinante della scuola, invita proprio lei alla sua festa di compleanno, la sua energia contagiosa irrompe nella vita di Katherine, le restituisce la spensieratezza della sua età e la riscatta dal suo drammatico segreto. Alice diventa la sua migliore amica. All'inizio è generosa, comprensiva, trascinante. Poi si rivela sempre più egoista, persino crudele: sembra intenzionata a far soffrire chiunque la circondi. E non accetta che nessuno la metta da parte, tanto meno Katherine. Non solo perché le vuole bene. C'è qualcos'altro che vuole da lei. Anche Alice nasconde un terribile segreto.
Un'intricata storia d'amore che ricorda gli intrecci e le atmosfere de "Le relazioni pericolose". Una donna non più giovane, Camille (ispirata alla figura di George Sand), cerca di tenere legato a sé il giovane Calyste, nobile bretone sposato, facendogli conoscere la misteriosa parigina Béatrix che, dopo averlo fatto innamorare, sparisce. La vicenda si concluderà a Parigi tra intrighi e feroci colpi bassi.
Beatrijs, una giovane e nobile suora, bella d'aspetto, cortese nei modi e diligente nella devozione, adempie al proprio dovere di sacrestana nella più completa dedizione. Tuttavia l'amore che nutre per un giovane la porta ad abbandonare il convento. Per sette anni i due amanti vivono nella ricchezza e dalla loro unione nascono due bambini. Ben presto però giunge la povertà. Beatrijs viene abbandonata con i suoi figli e per sette anni è costretta a prostituirsi per sopravvivere, finché, in sogno, la voce di un angelo la invita a tornare al convento, dove scopre che nessuno si è accorto della sua assenza poiché la Madonna l'ha sostituita in tutto e per tutto per quattordici lunghi anni. La leggenda della sacrestana è contenuta in un codice miniato che risale con ogni probabilità alla seconda metà del XIV secolo. Poema scritto in medio neerlandese da autore anonimo, è un testo di profondo significato religioso e di notevole bellezza e raffinatezza psicologica che si può leggere come una riscrittura medievale della parabola del figlio prodigo. In "Beatriijs" il lettore osserva la protagonista nel passaggio da uno stato di innocenza incosciente alla conoscenza del peccato e dal peccato al desiderio di salvezza, qui reso in sublime poesia.
Otto monologhi al femminile. Una suora assatanata, una donna ansiosa e una donna in carriera, una vecchia bisbetica e una vecchia sognante, una giovane irrequieta, un'adolescente crudele e una donna-lupo. Un continuum di irose contumelie, invettive, spasmi amorosi, bamboleggiamenti, sproloqui, pomposo sentenziare, ammiccanti confidenze, vaneggiamenti sessuali, sussurri sognanti, impettite deliberazioni. Uno "spartito" di voci, un'opera unica, fra teatro e racconto. Una folgorazione. Tra un monologo e l'altro, sei poesie e due canzoni.
E' il terzo volume di una serie che racconta le avventure di un veterinario di campagna, l'autore stesso, e il rapporto esclusivo che lo lega agli animali.
"La vera felicità è una scelta del cuore. Ecco perché ti chiedo di lasciare che sia il tuo cuore a dirti se leggere o meno questo libro. Forse deciderai che non è stato scritto per te. Forse sei uno dei pochi fortunati che sono realmente soddisfatti della propria vita. Ma forse anche tu, come tante persone sensibili e gentili, hai l'impressione che nella tua vita qualcosa non vada come dovrebbe, e non importa quanto guadagni, quanto sia grande la tua casa e tu sia ammirato dai tuoi amici, a volte avverti un senso di vuoto che non può essere colmato dalle cose che hai lavorato sodo per ottenere, pensando che ti avrebbero reso felice. Quando tutto è diventato così complicato? Quando ti sei accorto che il tempo a disposizione non era sufficiente per quello che dovevi fare? Quando è stato, che tu ricordi, l'ultimo giorno in cui hai davvero amato la tua esistenza, prima che tutt'a un tratto diventasse una successione di giorni tutti uguali? Quando hai rinunciato alla tua felicità? Se questi interrogativi ti suonano familiari, forse dovresti leggere questo libro. È stato scritto per bambini dagli otto ai cento anni..." (Sergio Bambarén)
La vita di due fratelli, sacerdoti torinesi, vissuti tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, pastori premurosi e generosi e fondatori di Famiglie religiose.