
"La burla di un giorno! Fare che diventasse per sempre, non più una burla, no; ma una realtà, la realtà di una vera pazzia... " (Luigi Pirandello).
Alti funzionari di un telegiornale in lotta fra loro a causa dell'amore impossibile per una stagista lesbica; uno psichiatra che trasforma i propri pazienti in narratori delle diverse nevrosi; il misterioso omicidio di un modello rumeno di pochi scrupoli. Frammenti di vite bizzarre o disperate tenute sotto controllo dal filo rosso di un'unica idea: quella della nevrosi, che si fa strumento di maturazione e autoconsapevolezza.
In una silloge di racconti quasi tutti autobiografici l'ex brigatista rossa Geraldina Colotti descrive le condizioni, talvolta disumane, della vita carceraria, ma anche storie di operai annichiliti dal crollo dell'Unione Sovietica, o di immigrate infanticide e rancorose. Sarebbe stato lecito aspettarsi una scrittura violenta: ci si trova invece di fronte a un testo asciutto ed energico, ma sempre armonioso nel suo essere veicolo di una concezione umanissima, solidale, quasi fraterna nelle più diverse e, spesso, tragiche situazioni.
Quattro letture che analizzano il tema della menzogna e dell'ironia in Cagliostro, Manzoni, Campanile e Hugo Pratt. Cagliostro mente con la parola e con il suo comportamento, così come menzognere sono le leggende nate intorno alla sua figura. Manzoni mostra il divario tra linguaggio verbale (fonte di menzogna) e segni naturali, facendo ironia somma col linguaggio letterario, così come avviene in Campanile che mente proprio per gioco. Anche Pratt usa la finzione come gioco fantastico e ironico. Quattro testi di Eco che con sottile divertimento intellettuale ci offrono una modalità di lettura di personaggi della cultura contemporanea e della storia.
"La bella vita" è la prima delle tante raccolte moraviane di racconti. Il libro presenta dunque allo stato nascente le figure, le problematiche, i modelli di una esperienza letteraria tra le maggiori del Novecento italiano. E mentre il giovane scrittore ripensa la propria vita e il proprio ambiente, in piccoli capolavori, illumina anche i molti vizi e le poche virtù della realtà italiana negli anni del fascismo, e getta a grande profondità uno scandaglio sui nodi oscuri dell'esistenza.
Nora, restauratrice, è sposata, ha una figlia adolescente e il sospetto di un mondo di bugie intorno a lei. Suo marito, avvocato di grido del foro milanese, forse la tradisce. È l'estate del 2005, e Nora ha deciso di restare accanto alla madre, gravemente ammalata, nelle ultime settimane di vita che le restano. Ma tornando nella casa della sua infanzia, la donna trova per caso il certificato di nascita di una bambina con il suo stesso cognome ma con nome diverso. Una sorella sconosciuta, uccisa alla nascita? Sua madre, ora, dovrà stare ad ascoltarla e darle delle risposte...
Chi era veramente Ferdinando Tartaglia, protagonista dell'esperienza religiosa forse più radicale ed estrema del Novecento? Che cosa ha scritto? Una risposta ci è offerta dal ritratto che a Tartaglia ha dedicato Giulio Cattaneo. Scorrono davanti ai nostri occhi le frequentazioni di Tartaglia; il ventaglio delle sue letture; il contesto socio-politico. Emergono così i nessi tra la vita di Tartaglia e la sua opera, dove si stagliano scritti provocatori come la "Tesi per la fine del problema di Dio" o il "Manifesto" per il Movimento di Religione; o tra quei crepuscoli collinari e una filosofia notturna e cameristica come la sua prosa, rischiarata solo dalle irruzioni di un "azzurro subacqueo".
Gloria, trent'anni, forzatamente single, perennemente assillata dalla dieta, lavora in un'agenzia di pubblicità ed è circondata da amiche sposate o, più o meno felicemente, fidanzate. Al suo diario riferisce quotidianamente gli eventi tragicomici della giornata: in primo luogo le avventure, o meglio le sventure, amorose; e poi i successi, quando va bene, sul lavoro; le risate con le amiche; le frustranti privazioni di cibo.
Giallo che fin dall'inizio vede innescarsi, nella vita di una famiglia, un groviglio di intrecci e un susseguirsi vorticoso di azioni che ingenerano suspance. All'interno di questo gruppo, amori nascono e muoiono, fraintendimenti e passioni si mescolano in un gioco dove però l'amore con la 'A' maiuscola saprà dar luce ai misteri di tutta la vicenda.
Il Grande Raccordo è l'anello stradale che abbraccia la città e le infinite storie che l'attraversano, è un luogo di frontiera, il margine di un universo in espansione. Quartieri nuovissimi e costruzioni precarie vi si affacciano in modo disordinato, molte solitudini lo percorrono. I sedici racconti di questo libro narrano la vita di personaggi estremi, votati all'amore e alle idee più semplici e grandi, uomini, donne e bambini che contro ogni logica cercano di superare se stessi, le proprie miserie, le proprie antiche paure.
Il 21 marzo 2001 una giovane professoressa ribelle abbandona l'Italia per rifugiarsi in una sperduta isoletta greca. Sedici anni dopo una troupe della Grande Rete Interattiva irrompe nella casa del faro di Antikythera. Il "Principe" presentatore avvelena a morte la donna con un biscotto allucinogeno, per trasmettere in diretta sugli schermi le ultime visioni della vittima protagonista dello show. Siamo a "Cookies", il devastante programma Internet. Quaranta milioni di abbonati si collegano alla memoria cinematografica di Speranza Adamoli, che proietta le metamorfosi dell'italia di oggi, un'Italia di rifatti a cui lei ha detto "No".

