
Durante il processo per la canonizzazione di Tommaso d’Aquino, giunge da lontano un testimone misterioso e inatteso. È frate Carlo, carico di anni, ormai alla fine della sua vita terrena. Una vita che rischiava di essere sprecata, fino a quando non avvenne un incontro straordinario. Il giovane Carlo conobbe Tommaso d’Aquino che lo prese con sé e ne fece un suo scrivano. E così, tra visioni, sogni rivelatori e viaggi al fianco di Tommaso e Reginaldo da Piperno, suo fedele confratello, il ragazzo compì un cammino di purificazione.
Carlo, un semplice uomo plasmato nel fango, coi suoi dubbi e le sue stanchezze, viene trasformato dall’incontro con Tommaso che gli fa toccare con mano una vera e immensa santità, di fronte alla quale non è rimasto indifferente. E il miracolo della trasformazione e conversione del giovane frate colpirà il tribunale riunito per decidere della canonizzazione di Tommaso al quale – tra i tanti miracoli operati – verrà attribuito anche quello della conversione di fra Carlo.
Che fine hanno fatto i nostri sogni? È la domanda di un sacerdote, don Paolo, a cui il tempo e le “intemperie” della vita hanno progressivamente prosciugato sogni e aspettative che viveva da giovane. Una lenta e stanca discesa verso la disfatta, dominata dal cinismo e da una sorda e inascoltata tristezza. Don Paolo ha bisogno di un motivo per ravvivare le ultime tenui braci di un’esistenza logorata dalle cose tutte uguali della vita del prete di parrocchia. La scossa arriva dove meno se lo aspetta: una donna si rifà viva, inaspettata e trasfigurata rispetto a ricordi faticosi. Don Paolo entra così a contatto con uomini e donne che non possono avere accesso ai sacramenti e che però vivono un attaccamento e un’intensità di fede che lui ha perso da anni. Il fascino che questa contraddizione fa brillare è irresistibile. E diventa immediatamente la formula pragmatica della sua rinascita.
Lui è bello, intelligente ed è il classico bravo ragazzo, ma ha un talento innato per non farsi mai coinvolgere dai sentimenti. Lei se ne innamora al primo sguardo e la seconda volta che si parlano gli assicura che lo sposerà. È così che comincia la storia di Paolo e Barbara, un uomo e una donna che si riveleranno decisamente fuori dal comune e che faranno scelte fuori dal comune: come quella, nel 2008, di diventare missionari in estremo oriente, partendo dall'Italia con due figlie e una terza in arrivo. Che cosa può aver spinto due persone con un'esistenza tranquilla, agiata, e un discreto equilibrio mentale, a lasciare tutto per trasferirsi all'altro capo del mondo? Solo un grande desiderio può dare il coraggio o l'incoscienza di abbandonare le proprie sicurezze per accogliere qualcosa di totalmente ignoto, come la vita in un paese straniero. E sarà proprio questo che Paolo e Barbara scopriranno: che quel desiderio che li ha portati lontano è lo stesso che li aveva spinti a scegliersi e ad amarsi. E che la prima terra di missione, quella più importante da salvare, non è nient'altro che una: la loro stessa vita.
Maria si trova all’ultima sera della sua vita, prima che il Figlio torni a prenderla con sé come le aveva promesso. In questa ultima notte, vissuta nella casa di Giovanni, che l’aveva accolta con sé, la Madre di Gesù racconta la sua vita a coloro che le sono stati accanto negli ultimi anni.
Pian piano la scena del racconto si arricchisce di figure che vengono a rendere l’ultimo omaggio. Ogni pagina è una scena di quel dramma che ha composto la vita della donna più importante nella storia umana, la Madre di Dio.
Prendendo spunto dai Vangeli canonici e dai Vangeli apocrifi, Benazzi dà vita a un romanzo intenso, capace di toccare le corde dello spirito dei lettori.
NATALE BENAZZI lavora da anni nell’editoria. Responsabile del settore di spiritualità presso le Edizioni San Paolo, è scrittore e saggista. Tra le sue pubblicazioni più significative spiccano alcune ricostruzioni storiche dal
tono rigoroso e narrativo, che contano anche varie traduzioni all’estero. Tra i suoi volumi ricordiamo: Il libro nero dell’inquisizione (Piemme, 1998), Il caso del monastero indemoniato (Piemme, 2000), Il Terzo Cantico (San Paolo, 2012), Storia della Chiesa in 100 vite (Newton&Compton, 2016), Maria Maddalena. Storia di un vero amore e di una straordinaria confusione (San Paolo, 2019).
In un tempo da poco post pandemico, don Giustino (il Gigi Riva dei preti) riceve una chiamata di soccorso da un vecchio amico parroco e "prete del Festival-: è malato e non potrà svolgere il suo incarico di padre spirituale alla kermesse sanremese che quest'anno riapre i battenti al pubblico. Don Giustino, animato dalla sua solita passione per l'uomo in difficoltà (oltre che da quella per Dio), non può dire di no e si mette in moto per raggiungere l'amico e il Festival nazional popolare per eccellenza. Accompagnato da un gesuita che ha vissuto per anni nel lontano Oriente, il prete di Sciurcanosta sta per fare il suo ingresso in un mondo di lustrini e paillettes, di invidie a stento celate, ma anche di intensi affetti e di ricchissima umanità, che riserverà al lettore non poche sorprese... canore e non solo. E nella sua parrocchia? Finalmente, lontano il parroco, laici di destra e di sinistra saranno obbligati a lavorare insieme per far sì che non si perda una tradizione faticosamente conquistata. Un romanzo leggero (ma non troppo), che farà molto ridere e un poco anche commuovere (il che non guasta).
Adele ha sedici anni e un bel caratterino: ribelle e irrequieta, odia lo studio e le regole e passa il tempo in giro con gli amici, o con uno dei suoi tre o quattro fidanzati. L'esatto opposto della sua gemella Arianna, studentessa modello e amante della tranquillità, scontrosa e totalmente asociale. Le due ragazze vivono per lo più ignorandosi, quando non litigano fino a picchiarsi. Eppure - pensa un giorno la madre Chiara - da bambine erano sempre pronte a fare scherzi a tutti giocando con la loro somiglianza... E così, con un diabolico ricatto a base di cellulari sequestrati ed altre micidiali privazioni, Chiara propone alle figlie un vero e proprio scambio di identità, per una settimana. Solo trovandosi nei panni l'una dell'altra, le due sorelle potranno capirsi davvero. E sanno bene che, quando la mamma si mette in testa una cosa, non c'è modo di farle cambiare idea. Le due ragazze accettano: dopotutto, è solo per sette giorni. E chissà che la mamma, finita questa settimana, non inizi a pensare ai problemi veri. Perché in casa un problema c'è...
Münden, bassa Sassonia, 1626. Prìncipi e generali devastano la Germania con immense armate, mentre la povera gente annaspa per sopravvivere. La prostituta Rose, bella e combattiva, dopo una vita di umiliazioni al seguito degli eserciti cerca una via di redenzione, ma il destino le pone una scelta complicata. Brian, nauseato e ormai assuefatto al sangue, combatte per professione interrogandosi sull'onore e il senso ultimo dell'esistenza. L'amore tra queste due anime in cerca di riscatto è messo alla prova dai fantasmi del passato e dalle violenze del presente. Il loro cammino s'intreccia a quello di molti personaggi, come il padre gesuita Spee, che contrasta gli ingiusti processi per stregoneria e offre un'ancora di salvezza ad appestati e derelitti, o il piccolo Axel che medita vendetta dopo aver perso il suo signore nell'assedio di Magdeburgo... Il cardo e la spada è un affresco in chiaroscuro sulle contraddizioni della Storia e del cuore umano, tra orrore e speranza, desideri e delusioni, tormento e inaspettata luce.
L'autore del Cavallo rosso a confronto narrativo con un mito moderno: il pugno di marinai ribelli della nave inglese Bounty che nel 1789 volle riprodurre il paradiso in terra vivendo in assoluta libertà su un'isola tropicale. Corti mette in scena quella vicenda utopistica e tragica rappresentando con dialoghi e descrizioni gli ammutinati e la trama dei loro comportamenti. Una storia avvincente in un «racconto per immagini» che inventa uno stile narrativo per accompagnare il lettore contemporaneo nei territori dello sguardo. Ci si emoziona per le speranze, le passioni e gli errori di uomini come Christian, Young Smith, Minari, e per la grazia, il coraggio e il buonsenso di donne come Susanna, Sara, Maimiti e Balhadi. Pitcairn, l'«isola del paradiso», si rivela man mano al lettore come un completo microcosmo di umanità, dove peccato e redenzione combattono la loro eterna battaglia quotidiana.
Amore, fede, guerra, schiavitù, riscatto, india malinconia: un romanzo in forma inedita su un tema inedito. Le reducciones settecentesche del Paraguay (gli insediamenti cioè in cui i gesuiti cercarono e in parte giunsero a elevare una popolazione dall'età della pietra al livello della civiltà europea) offrono il contesto in cui si muove una storia tutta «visiva», costruita secondo i canoni insieme classici e moderni della sceneggiatura cinematografica, e misteriosamente ancorata a un'efficace regia interiore che agisce nella fantasia e nel cuore del lettore. Una drammatica odissea degli umili, in una terra contesa fra la selva e l'imperialismo delle potenze europee.
Maggio 1965. Quando il proprietario di un'azienda importante precipita nell'Orrido di Bellano, il giudice vuole archiviare il caso: molti testimoni, compresa la moglie, confermano che si tratta di un suicidio. Brigante però non ci vede chiaro quando proprio la moglie, contro le evidenze, smentisce la propria testimonianza. E poi Mafalda, la sorella del morto, si propone come medium e inizia a evocarne lo spirito a Villa Isotta, la magione di famiglia. Ed ecco che iniziano strani fenomeni: voci, passi, un fantasma. Altre due morti violente (uno zio psicolabile e la segretaria della famiglia) costringono il poliziotto a trovare la verità a tutti i costi, e un segreto, a lungo celato, completa un puzzle che unisce i vivi e i morti. Nel frattempo, Brigante acquista la sua prima utilitaria, vive una relazione burrascosa con la frizzante Brigitta, tutta proclami e minigonne, e accompagna il mentore Savoia nel passaggio più difficile della sua carriera di commissario. E assiste frastornato al primo concerto italiano dei Beatles al Velodromo Vigorelli di Milano...
Sul filo della memoria il romanzo ripercorre le vicende di un giovane che approda come lettore a Santiago de Compostela e, in secondo piano, quelle di suo fratello, che trova rifugio in un kibbutz in Israele. Quello del protagonista è un cammino di conversione sullo sfondo di una Santiago magica e surreale, mentre quello del deuteragonista è un viaggio di esperienza e conoscenza, nel corso del quale è introdotto da un misterioso rabbino alla spiritualità dell’ebraismo. Al centro del romanzo si colloca l’affascinante storia d’amore tra il protagonista e Beatriz, una giovane donna per metà spagnola e per metà indiana. L’amore di Beatriz è un assoluto miracolo che rende nuova l’esistenza del protagonista, facendo affiorare dalle profondità della sua anima l’esperienza di Dio che è Amore. Le dimostrazioni politiche che preannunciano il ’68 segnano il ritorno dall’esperienza visionaria alla realtà e alla storia. Nel commiato finale il protagonista svela l’amoroso mistero rivelatogli da Beatriz e suggerisce il segreto per affrontare i futuri tempi apocalittici. Sullo sfondo delle vicende narrate rivive in tutto il suo eterno fascino la città di Santiago nell’alternanza di uggiosa llovizna e di squarci d’azzurro ed è rievocata in tutta la sua maliosa bellezza la Galizia, incantata e fiorita, una terra che lascia in cuore eterna nostalgia.
Giuliano Caposio è stato docente di italiano all’Università di Santiago de Compostela e nei licei di Torino. È autore di un libro di poesie, Azzurro in versi (Ferrero & C Editori), della novella Aurora (Amazon’s eBook kindle Store), delle Lettere al Padre celeste (Edizioni Segno), de Il mistero di Maria alla Grotta delle Tre Fontane, di Maria nel mistero della Chiesa e di Sfolgora il sole di Pasqua: Gesù, nostra gioia, è risorto! (Amazon’s eBooks kindle Store), meditazioni spirituali frutto del suo incontro con Bruno Cornacchiola, il Veggente delle Tre Fontane fondatore della SACRI, e della sua profonda devozione alla Vergine della Rivelazione.
“Chi sono io? Sono un Rimediante... Falegname e filantropo per atto notarile, mistico e profondamente credente, un uomo che il sabato sera passeggia sovente con il giovanissimo spirito di sé stesso in un luogo remoto dell’anima. Insomma uno come tanti.” “Il Rimediante” è un romanzo avvincente, un mito attualizzato narrato dalla voce di un “prescelto”, quotidianamente impegnato a combattere la malignità dell’uomo e la crudeltà di una divinità pagana grazie alla conoscenza di antichi precetti e ad aiuti soprannaturali.
Note sull'autore
Fabiano Fiorenza, nato a Taranto nel 1974, è laureato a Bari in Scienze dell’Educazione. Lavora nella formazione professionale presso l’ILVA di Taranto ed è presidente di una ONLUS che si occupa d’infanzia con disagio sociale. È coniugato, con due figlie. Il Rimediante è il suo primo romanzo.

