
Teresa è in fuga. Dalla sua terra – la Sicilia. Da un padre ostinato che non c'è più. Da una madre lamentosa e implacabile. Eppure Teresa è una ragazza che sa sorridere e ridere della vita. Trova riparo a Roma. L'amica Gisella le ha offerto un lavoro: tenere compagnia ai malati terminali. Teresa accetta, titubante. Scopre un'umanità vigorosa, uomini e donne feriti a morte ma capaci di sorprendenti impennate di vitalità, quella vitalità che anche lei sembrava aver smarrito e che ora, lentamente, tenacemente, sta riacquistando. Le cose cominciano a girare per il verso giusto – trova addirittura un ragazzo che sembra troppo perfetto per essere vero – ma un passato archiviato in fretta torna ad affacciarsi e non le dà tregua. Teresa mastica pensieri di rabbia. All'inizio sono soltanto pensieri, ma quando conosce il suo nuovo assistito – Libero Ferrari, un ruvido e scorbutico ex brigatista, condannato per omicidio – allora quei pensieri vogliono l'azione.
È giunto il momento di saldare i conti?
"Nessuno di noi si era mai trovato davanti a un malato privato del suo fegato senza che ce ne fosse uno pronto da sostituire", racconta la voce narrante di questo romanzo, in una delle incredibili storie che lo compongono. Storie di pazienti, medici, infermieri, storie di vita in corsia. Prima che fossero trasformati per sempre in aziende interessate più al profitto che alla cura, gli ospedali erano luoghi in cui il colloquio medicopaziente era la premessa per qualsivoglia percorso di guarigione. Perché al centro di tutto c'era l'uomo, incarnato qui da tanti personaggi incredibilmente autentici, così come veri e drammatici sono il dolore, la speranza e la felicità di avercela fatta. Fuori dalla sala operatoria, intanto (e a volte anche al suo interno), gelosie e invidie, amori e passioni travolgenti fanno da cornice a eventi eccezionali. Come lo xenotrapianto tra uomo e babbuino, l'operazione di un bambino collegato a un anziano paziente in coma irreversibile e la storia di un giovane che vivrà 42 ore senza fegato e che al suo risveglio sembrerà aver assorbito difetti e vizi del donatore. Narrato dall'interno di un mondo ai più sconosciuto, grazie allo sguardo disincantato ma partecipe di un autore che è anche medico chirurgo di consolidata esperienza, questo romanzo apre uno squarcio su fatti e misfatti della sanità in Italia.
Marcello Morandi è un giovane medico milanese. Idealista e un po' ingenuo, esercita al policlinico San Luca diretto dal professor Bandini. Questi è un personaggio ambiguo: indubbiamente un'autorità nel campo della chirurgia, grande maestro per i suoi collaboratori coltiva però nepotismi e fornisce appoggi interessati arrivando a coprire medici incapaci. Queste manovre coinvolgono anche Marcello che accetta di seguire un importante progetto sperimentale sugli interventi al fegato pur sapendo che il merito delle sue fatiche andrà in gran parte ad altri. Questo progetto lo assorbe a tal punto da allontanarlo da Helen che, non sopportando di essere trascurata, tenterà il suicidio...
Il dottor Gianni Landi svolge la sua professione con il cuore, prima che con la mente, e di fronte ai pazienti riesce a dimenticarsi del camice che indossa per condividere con loro ansie, paure, dolori, speranze. È questo a fare di lui una persona speciale, che sa cogliere e comprendere la fragilità del paziente di fronte alla malattia, chiunque egli sia. Qualità di cui Landi dà prova ogni giorno, alle prese con situazioni spesso drammatiche che lo pongono davanti a temi attualissimi e scottanti: l’accanimento terapeutico nel caso di Bepi, un pittore che ha trovato un rifugio letale tra le nebbie dell’alcol; l’eutanasia in quello di Luca, noto designer colpito da una grave sindrome degenerativa; i rimedi poco ortodossi praticati da uno specialista sopra le righe nella storia di Giulio. Ma l’ospedale è anche il luogo dove molti amori nascono e altri finiscono, come il contrastato rapporto di Landi con Ginevra, una giovane e bella paziente attratta da lui perché le ha salvato la vita, o la toccante storia tra un’avvenente infermiera e un medico che la abbandona proprio quando lei si ammala...
Siamo nell'autunno del '44, nel territorio della montagna veronese. I fascisti vanno ad arrestare Luigi. Messo in carcere e torturato, colpevole soltanto d'essere il fratello di don Antonio, anch'egli arrestato e portato davanti al plotone di esecuzione. E questo perché aveva voluto mettere al sicuro, in un convento di suore, la figlia di un noto partigiano, di cui i nazi-fascisti volevano servirsi per obbligare il padre alla resa. La potenza del linguaggio accompagna lo snodarsi degli episodi sin dall'inizio, dando spessore ai personaggi e al loro ambiente. Un quadro da cui vengono fuori valori potenti, come la famiglia, la fede, la contrada come cortile educativo, la dignità di ogni persona.
1992: vent'anni dopo la morte di Mussolini, il nuovo Duce non è stato proclamato. Un Triumvirato, espressione delle varie correnti del Partito Nazionale Fascista, regge l'Impero, nell'attesa di un difficile accordo che risolva il grave nodo della successione. Nonostante l'incertezza politica, l'Italia continua a essere una superpotenza che estende il suo dominio dalla Russia alla Somalia. Nel Medio Oriente, però, la situazione precipita. A Baghdad, Yasser Arafat, presidente della Federazione Araba, costituita da un potente gruppo di nazioni musulmane, viene ucciso in seguito a un attentato messo in atto da un partito estremista, che ha per simbolo la mezzaluna nera, guidato da uno sceicco imprendibile e sanguinario.
"Mi chiamo Enza Caruso, ho trentaquattro anni e dell'amore non ho mai capito niente": così si descrive la protagonista di questo libro, che a un punto cruciale della propria vita si ritrova a dover gestire un matrimonio agli sgoccioli, una madre con la fobia delle zitelle, e un gruppo di amiche ansiose di sistemarla con altri uomini. Lei però non è pronta a voltare pagina e preferisce dedicarsi anima e corpo al lavoro dei suoi sogni, quello che desiderava quando, ancora "criaturella", viveva a Napoli: fare le pulizie in un elegante condominio Liberty di Milano. Per lei è più di un mestiere o di una vocazione: combattere lo sporco è il suo modo per ristabilire l'armonia nel mondo e per prendersi cura degli altri. Il "Palazzo" di via Sabina 42, con le sue cinque scale e i cinquantaquattro appartamenti, si regge tutto sulle sue spalle larghe e sulle sue zeppe alte. È a lei che si rivolgono gli inquilini il giorno in cui si verifica uno strano, inquietante fatto: Augusto, il carlino dell'anziana signora Galli, è scomparso nel nulla, forse rapito dal temibile Cartello delle colf sudamericane che si sta prendendo il quartiere. Ma niente può mettere paura a una come Enza.
Alessandro Forte, 43 anni, pubblicitario senza lavoro, alla deriva, abbandonato da moglie e figlia, per una serie di coincidenze strane, indecifrabili, si trova in pieno agosto, a camminare sulla strada che da Gerusalemme va ad ovest verso il mare. Dopo circa 7 chilometri, non lontano dal villaggio di Emmaus, viene avvicinato da uno strano personaggio vestito di una semplice tunica, che sembra appena uscito da un dipinto classico. Nasce un rapporto sconvolgente, giocato sul dubbio tra realtà e visione.
Il protagonista cammina nel deserto della Galilea e dopo circa 7 chilometri, non lontano dal villaggio di Emmaus, viene avvicinato da uno strano personaggio vestito di una semplice tunica, che sembra appena uscito da un dipinto classico. Nasce un rapporto sconvolgente, giocato sul dubbio tra realtà e visione, sul riconoscimento di questa presenza reale eppure misteriosa, che trapassa l'intera vita e tutti i rapporti interpersonali di Alessandro. Un romanzo di forte impatto emotivo dal quale è tratto l'omonimo film.
Milano. Elena e Vanni, una coppia di giovani in carriera, portano avanti una storia complicata ma rischiarata da un figlio, Massimo, 8 anni. Quando il bambino comincia ad accusare problemi di salute, la loro vita - compreso il rapporto di coppia - si sgretola rapidamente. Massimo è affetto da una strana malattia di cui anche i medici non sanno cosa fare. È a questo punto che una donna, dolce e silenziosa, fa irruzione nella vita di Elena. Si chiama Maria. Le due diventano amiche, ma Elena non può che domandarsi chi sia Maria. Quella donna misteriosa porta con sé un'influenza positiva su chi incontra. È una strega, una maga, una santa? O forse...? Elena inizia a prendere in considerazione la possibilità che Maria sia quella...
Il fondatore di Eataly torna sui grandi temi che gli stanno a cuore: in primis quelli della biodiversità e dell'eccellenza italiana nel campo agroalimentare. Lo fa con pagine che richiamano la forma delle operette morali, racconti in cui personaggi spesso appartenenti a epoche diverse - da Noè a Fabio Brescacin di NaturaSì, da Plinio il Vecchio a Tonino Guerra, da Hemingway ad Alice, "acciuga filosofa" - dialogano sulla scoperta del fuoco, ripercorrono la storia dell'agricoltura, raccontano la storia del vino, della birra, dell'olio e quella della pesca, si interrogano sul rapporto fra gli uomini e gli animali e provano a immaginare un futuro sostenibile. Farinetti condensa queste storie millenarie in sei brevi racconti vivi di un umorismo e di una spinta etica che rendono piacevole e appassionante la lettura, sicché pagina dopo pagina apprendiamo l'origine delle diverse colture e le scoperte che le riguardano, trattate con l'occhio attento e rispettoso di chi crede fermamente nell'innovazione così come nell'importanza della tradizione. Il racconto lungo di chiusura ci porta nel Rinascimento attraverso il dipinto "Il battesimo di Cristo" della bottega del Verrocchio. In un ripetuto confronto fra il presente e quel florido passato emerge la necessità di abbandonare le lamentele verso le storture del presente e diventare i primi protagonisti del cambiamento. A suggello del libro un "riassunto" dal Big Bang ai giorni nostri, una riflessione che ci invita a un modello sociale ed economico basato su un nuovo rapporto con la natura e tra noi uomini, in cui la parola chiave sia "rispetto".
"Partita doppia" raccoglie, come gli altri titoli della collana, due thriller firmati da due firme del giallo o del noir italiano. "L'ombra del vulcano" di Gianni Farinetti è un noir "isolano" ambientato a Stromboli: al centro della vicenda la misteriosa scomparsa di Madame Isabelle d'Armeilach, tra odi familiari, rancori di vecchia data e questioni di eredità. "Secondo tempo" di Enrico Buonanno vede protagonista una vera star di Cinecittà, una star di cui nessuno ha mai sentito parlare. Vittorio Limentani era un "manista", il più grande dei manisti. Prestava le sue bellissime mani - inserite in un corpo disarmonico e malfatto - per le scene di dettaglio. Ma un giorno le sue mani divennero ingovernabili...

