
Gli Hunter sono una famiglia come tante, alle prese con i problemi quotidiani di tutte le famiglie: il lavoro, i figli adolescenti, un matrimonio all'apparenza solido, i soldi che non bastano mai. Gli Hunter però non sono soli: possono contare sull'affetto e la protezione del loro cane, un labrador molto saggio che veglia su di loro e cerca di salvaguardarli in tutti i modi dalle minacce del mondo esterno. E Prince userà tutte le sue armi "da cane", ma soprattutto il suo cuore, la sua saggezza e la sua devozione assoluta, che lo condurranno anche a tradire il "Patto dei Labrador", pur di proteggere i suoi padroni. Decisione che gli costerà molto cara.
Nel 1890 Conrad si recò per sei mesi in Africa: ne ritornò quasi in fin di vita, con un bagaglio di ricordi, disillusioni e "disgustosa conoscenza" da cui, nove anni dopo, sarebbe nato "Cuore di tenebra". Marlow, il protagonista, viene ingaggiato da una compagnia commerciale e mandato in Congo. Qui, viaggiando tra gli orrori del colonialismo, incontra Kurtz, enigmatico personaggio reso folle dalla solitudine e da una "volontà di potenza" nella quale la civiltà bianca rivela il suo vero volto: quel "cuore di tenebra" che non è tanto l'oscurità della wilderness africana, quanto l'identità - la colpa - dell'uomo europeo.
Un magistrato che rimane vittima del proprio riflesso. Una partita di droga da ritrovare tra le nevi di Courmayeur. Uno scherzo di Halloween che si trasforma nel piú efferato dei giochi. Un rapimento annunciato per l'esatta metà della notte, quando il vecchio giorno non può che diventare un nuovo incubo. Undici maestri del giallo esplorano il territorio misterioso che si estende dal tramonto all'alba, attraverso tutte le sfumature del buio. Perché gli incubi più neri, e più veri, sono quelli che accadono quando non riusciamo a chiudere occhio. I racconti: Gilbert K. Chesterton, Lo specchio del magistrato; Agatha Christie, A mezzanotte in punto; Giancarlo De Cataldo, Neve sporca; Arthur Conan Doyle, L'avventura del pollice dell'ingegnere; Ellery Queen, L'avventura del gatto morto; Erckmann-Chatrian, L'occhio invisibile, o la locanda dei tre impiccati; Joe R. Lansdale, Veil in visita; Edgar Allan Poe, Gli omicidi della Rue Morgue; Melville Davisson Post, La notte oscura; Fred Vargas, Cinque franchi l'una; Edgar Wallace, Il poliziotto poeta.
Sono gli anni che precedono la seconda guerra mondiale e l’eccentrica famiglia inglese dei Durrell vive oziosamente sull’isola greca di Corfù. Gerald, il più piccolo, è un bambino di dieci anni con uno spirito di osservazione acuto e ricco di arguzia. Ha un’immensa passione per il mondo naturale e soprattutto per ogni genere di animali, e dal suo punto di vista la fertile Grecia assomiglia a un paradiso terrestre. Ogni giorno ci sono nuovi insetti da collezionare, nuovi pesci da studiare, nuove esplorazioni da compiere in groppa alla paziente asinella Sally e accompagnato da quel brontolone del cane Roger. La natura entusiasma Gerry molto più di quanto facciano mamma e fratelli, l’altra singolare fauna che il ragazzo non manca di osservare con disincanto e ironia. Margo, la sorella, è in perenne lotta con il suo aspetto fisico e cerca strampalate vie per curare sovrappeso e acne. Il fratello Leslie è un patito delle armi da caccia e, sdraiato all’ombra, passa il suo tempo a leggere trattati di balistica, senza grandi velleità di concretizzare alcunché. Larry, il fratello maggiore e futuro scrittore di successo, trascorre le sue giornate a deridere i famigliari con caustiche battute, salvo poi invitare a casa gli amici più stravaganti e improbabili. E mamma è una svampita vedova che adora i suoi figli e governa con levità e tolleranza in quella grande villa piena di stanze.
Attorno ai Durrell c’è il mondo dei greci, quel mondo fatto di dura fatica tra gli ulivi, le viti e il mare sotto il cocente sole mediterraneo, e la piccola comunità degli espatriati per i quali il rombo dei cannoni che si stanno preparando nel cuore dell’Europa è lontano anni luce.
In mezzo a questa umanità di cui racconta esilaranti aneddoti di vita quotidiana, Gerald trova il suo mentore nel dottor Stephanides, un medico e scienziato che lo prende a cuore e lo guida a un apprendimento più sistematico della zoologia. A dargli le maggiori soddisfazioni è però sempre l’incanto della natura: un’emozionante pesca al polipo a mezzanotte, un bianco barbagianni o una famiglia di porcospini da accudire come animali domestici, la magia dell’accoppiamento delle lumache, gli svolazzi del gufo Ulisse che tutte le sere torna a casa per cena riempiono le giornate del piccolo naturalista con un entusiasmo e una curiosità che, pagina dopo pagina, contagiano il lettore.
Uno scrittore, impegnato da anni nella stesura di una biografia di Isaac Newton o, piuttosto, nell’analisi di quella crisi esistenziale che precedette il suo sofferto addio alla scienza, è in cerca della necessaria concentrazione per terminare il suo libro. Con questo intento prende in affitto la foresteria della casa di campagna di un’antica famiglia decaduta. Ma a distrarlo dal lavoro che fino ad allora aveva dato senso alla sua vita è la presenza di due donne destinate a incarnare facce diverse dell’amore. La sensuale Ottilia, disposta a concedersi anima e corpo, e l’aggraziata Carlotta, una bruna dall’eleganza dimessa, sempre assorta in qualche recondito rovello, sono per l’ospite della foresteria un mistero che a poco a poco offusca ogni altro pensiero.
Il suo rapporto con le due donne dà vita a un intreccio di relazioni, complesse quanto quelle delle Affinità elettive di Goethe, ma in questo caso spesso basate su un equivoco. Complici una campagna illuminata da una luce pittorica e un’atmosfera fuori dal tempo, lo scrittore finirà per vedere l’arcano laddove vi è solo la più banale delle realtà: «Non stavo inseguendo qualcosa di esotico, ma l’ordinario, il più strano e il più sfuggente tra gli enigmi».
Non c'è casa di maghi in tutto il paese dove non troneggi una copia di "Gli Animali fantastici: dove trovarli". Ora anche i Babbani avranno la possibilità di scoprire cosa mangiano i Puffskein e perché è cosa saggia non lasciare latte in giro per i Knarl. I proventi della vendita di questo libro andranno a Comic Relief e all'associazione benefica internazionale di J.K. Rowling Lumos. Età di lettura: da 8 anni.
È notte fonda e Lacey Flint, una detective della polizia di Londra, si sta dirigendo alla propria auto nella zona sud della città quando all'improvviso si trova di fronte una donna che, orrendamente pugnalata, le muore tra le braccia. In un primo momento Lacey viene tenuta lontano dalle indagini: non solo è giovane e inesperta, ma si trovava anche sul luogo del delitto. A questo omicidio ne seguono presto altri e lei si rende conto che ricalcano esattamente quelli compiuti da Jack Lo Squartatore, il sanguinario assassino che seminava il terrore nel quartiere di Whitechapel alla fine dell'Ottocento. C'è dunque qualcuno deciso a ripeterne le efferatezze? E se così fosse, come individuare il prossimo obiettivo e salvarlo? Affascinata fin da ragazzina dal caso del famoso serial killer, di cui ha studiato tutti gli omicidi nei particolari, Lacey è la persona più indicata ad aiutare i colleghi che stanno indagando. Inizia così a collaborare con il detective Mark Joesbury, che è attratto da lei pur non essendo totalmente convinto della sua innocenza. Lacey si rende conto che per interrompere la scia di sangue dovrà ingaggiare una corsa contro il tempo e che l'assassino è più che mai pronto a colpire
"La fattoria degli animali" (1945) è una favola in cui gli animali soppiantano gli umani espropriando la fattoria in cui lavorano sotto continui maltrattamenti. Dopo aver cacciato gli uomini la gestiscono autonomamente, fino a quando lo spirito rivoluzionario non sarà tradito e verranno a imporsi altre forme di sfruttamento: un'allegoria delle rivoluzioni trasformatesi in autoritarismi, o anche un esempio di letteratura per l'infanzia in cui si legge in controluce la lotta eterna tra giustizia e ingiustizia. "1984" (pubblicato nel 1949) è l'ultima opera di Orwell e il suo classico per eccellenza. Romanzo distopico, vede la storia di una società futuristica e disumanizzata, rigidamente divisa in classi e dominata da un'ideologia perversa che sovverte i valori basilari della civilizzazione, come anche i cardini della comunicazione, primo tra tutti il linguaggio. È, paradossalmente, sia una visione apocalittica dell'evoluzione del socialismo agli occhi di un autore anarchico, sia una feroce critica di tutti i capitalismi, colpevoli di proporre propagandisticamente visioni distorte della realtà. "Senza un soldo a Parigi e a Londra" (1933), l'opera prima di George Orwell, è un prezioso scritto che contamina autobiografia, invenzione e reportage, una perla della letteratura della working-class. Ma il primo, vero romanzo è "Giorni in Birmania" (1934), in cui Orwell demistifica l'imperialismo inglese, denunciandone il razzismo e svelando la falsa coscienza degli europei. "Omaggio alla Catalogna" (1938) è un resoconto personale della Guerra Civile Spagnola, a cui Orwell partecipò; la sua è una testimonianza diretta e al contempo un'opera di grande interesse storico. È anche il racconto di un'utopia, di quel sogno interrotto che condusse l'autore alla stagione delle distopie che lo avrebbe reso immortale.
Durante la seconda metà del XVII secolo, Robinson Crusoe, un giovane da sempre fortemente appassionato alla vita di mare, decide, appena compiuti diciannove anni e contro la volontà del padre, di imbarcarsi per esplorare il mondo e conoscere nuovi orizzonti. Ogni suo viaggio finisce però in mille peripezie, fino a ritrovarsi, durante la sua ultima avventura, naufrago su un’isola deserta dove rimane per ventotto lunghi anni, molti dei quali passati in assoluto isolamento: solo dopo dodici anni dal naufragio si renderà conto di non essere mai stato veramente solo…
Daniel Defoe è stato uno scrittore britannico vissuto tra il 1660 e il 1731. Nato in una modesta famiglia londinese, cercò di far fortuna attraverso una serie di piccole attività, soprattutto mercantili. Più avanti, però, finì in bancarotta e fu arrestato. Durante uno dei suoi arresti iniziò a scrivere il romanzo Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders, pubblicato nel 1722. Ma è pochi anni prima, e precisamente nel 1719, che scrisse il suo romanzo più celebre, considerato il capostipite dei romanzi d’avventura: La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe, meglio conosciuto, più semplicemente, come Le avventure di Robinson Crusoe.
Charlie Weir si guadagna da vivere affrontando i demoni altrui. Nella sua attività di psichiatra a New York ha visto ogni tipo di trauma, eppure non riesce ancora a trovare una soluzione ai propri conflitti familiari: l’accesa rivalità con il fratello Walter, affermato pittore; il gelo nei confronti di un padre senza nerbo; il soffocante rapporto con la madre. Né ha ancora accettato, dopo sette anni, il tragico errore che lo ha allontanato dalla moglie e dalla figlia e gli ha lasciato nient’altro che una solitudine consumante e una rabbia inquieta. Quando Walt presenta Nora Chiara al fratello, questi si sente attratto tanto dalla sua bellezza mozzafiato quanto dalla sua aria sofferta. Si innamora velocemente, avidamente, ma l’idillio ha vita breve. La vulnerabilità di lei, un tempo irresistibile, comincia ad avvelenare il rapporto finché Charlie si accorge di avere accanto una paziente più che una compagna. E mentre sonda le origini del dolore di Nora Chiara, un vago ricordo comincia ad affiorare dal suo inconscio, sollevando in lui un atroce sospetto.
Dopo Follia, Martha Peake, Spider, il nuovo viaggio di Patrick McGrath nei labirinti dell’animo umano.

