
"Il club dei mestieri stravaganti" è la prima raccolta di racconti di Chesterton, scritta nel 1905, quando lo scrittore, allora trentaduenne, era ancora incerto sul suo futuro artistico, diviso tra la carriera di illustratore e quella di scrittore, e molto lontano dai travagli interiori che lo avrebbero portato, nel 1922, alla conversione al cattolicesimo. Nelle sei storie che lo compongono, Chesterton tentò per la prima volta la strada del «giallo filosofico», il genere letterario per cui ancora oggi è amato, come dimostra il successo senza tempo di Padre Brown. Qui il protagonista è Basil Grant, un detective improbabile, un ex giudice sornione e vagamente mistico, allontanato dalla carica per manifesta follia e segregatosi felicemente in una soffitta che non abbandona quasi mai. Insieme a lui opera il fratello Rupert, il suo contraltare, una sorta di parodia di Sherlock Holmes e del suo famigerato metodo deduttivo. Sullo sfondo di ogni vicenda c'è il club «fuori dagli schemi» in cui ciascun membro è tenuto, bizzarramente, a guadagnarsi da vivere attraverso attività inedite, mai praticate da nessuno in precedenza. E, più oltre, c'è Londra, descritta, a giudizio di molti critici, come poche altre volte nella storia della letteratura, un reticolo sordido di strette vie e angoli bui che lo scrittore amava profondamente. Chesterton costruisce in queste pagine alcune delle storie meglio congegnate della sua intera produzione, nelle quali la riflessione filosofica si intreccia alla trama senza appesantirla e la freschezza dell'immaginazione si combina a una scrittura come sempre densa e stimolante.
Laurie è un giovane perdutamente innamorato di Amy. Quando la ragazza muore in seguito a un incidente, precipita nel più nero sconforto e decide di ricorrere alla negromanzia, in un disperato tentativo di riportarla in vita. Laurie entra così in contatto con un medium che lo induce a rivelare la parte più nascosta della propria personalità e a vincere le costrizioni morali della sua educazione vittoriana. Pubblicato nel 1909 e considerato un classico della letteratura gotica, "Gli stregoni" è l'opera in cui Robert Benson affronta in maniera incisiva alcuni dei temi cardine della sua narrativa: l'eterna lotta tra il bene e il male nell'animo umano e i pericoli insiti nello spiritismo e nelle religioni alternative - fenomeni sociali molto in voga agli inizi del XX secolo tra i membri colti e benestanti dell'aristocrazia e dell'alta borghesia e divenuti popolari ai giorni nostri - contrapposti alla fede salvifica nella regione cattolica (a cui Benson si era convertito). Mescolando generi diversi - romanzo d'avventura, horror ante litteram e giallo, stemperati da accenti romantici e lirici -, lo scrittore mette in luce le insidie che possono derivare da un interesse malsano per l'occultismo e per riti tesi a evocare forze oscure e malvagie. L'unica via, per Benson, è quella di affidarsi alla preghiera, nella quale è possibile trovare rifugio, consolazione e la certezza di poter vedere un giorno, come dice il profeta Samuele, un "mattino senza nubi, che fa scintillare dopo la pioggia i germogli della terra".
Pope Benedict XVI, the only modern-day Pope to retire whilst in office, now finally breaks his silence. Since retiring from the papacy in 2013, the first Pope in over 700 years to do so, Pope Benedict has lived quietly in a convent in the Vatican gardens in Rome. He has devoted himself to a life of prayer and study and has vowed to remain silent, until now. So much controversy still surrounds Pope Benedict's time in office. In this book, written with bestselling German author Peter Seewald, he addresses the issues of his papacy and reveals how, at his late age, governing and reforming the Church was beyond him.Last Testament is also an autobiography, recalling Pope Benedict's childhood in Germany under Nazism, his early development as a priest, and eventually his appointment as Archbishop of Munich. After becoming Pope, his account deals with the controversies that rocked the Catholic world: how he enraged Muslims with his Regensburg speech, what he did and did not do to stamp out the clerical sexual abuse of children, the 'Vatileaks' scandal and how he broke up a gay cabal within the Vatican itself. At all times, we see a man who is shy and retiring and modest being exceptionally open and frank with the outside world. In this Last Testament, a unique book insofar as no other living Pope has had the opportunity to write an account having left office, Benedict gives in his own words an unprecedented view of the difficulties, the achievements and the consequences of his time as head of the Catholic Church worldwide.
Inghilterra, 1955. Sidney Chambers, l'affascinante reverendo con la passione dell'investigazione, è tornato. Nella cornice dell'incantevole cittadina di Grantchester, in compagnia del suo fedele labrador Dickens e dell'irascibile ispettore Keating, Sidney si trova ad affrontare una nuova serie di casi misteriosi: la caduta di un professore di Cambridge dal tetto del college, un incendio doloso, un sospetto avvelenamento e una vicenda di plagio dalle drammatiche conseguenze. Durante le indagini, però, dovrà affrontare anche altri problemi di carattere più personale, come scegliere tra la sua amica Amanda e una seducente vedova tedesca. E non troverà requie neppure quando si recherà all'estero, finendo invischiato in una rete di spionaggio internazionale proprio mentre a Berlino si comincia a costruire il Muro... In questo secondo libro della serie Grantchester James Runcie disegna nuovi intrecci che non mancheranno di intrattenere i fan del reverendo detective, giovane e attraente ex soldato, amante del jazz e con un debole per il whisky.
La tradizione letteraria nigeriana, appropriatasi della lingua del colonizzatore, travalica i confini nazionali, percorrendo temi che vanno dalla cosmogonia mitologica all'impatto coloniale, dall'indipendenza alle migrazioni contemporanee. Nonostante sia ampiamente tradotta, in Italia non esiste ancora un libro di testo che la sistematizzi, la contestualizzi storicamente e culturalmente, illustrandone la complessità, la ricchezza e l'importanza nel mondo delle lettere in modo chiaro e ordinato. In questo volume se ne approfondiscono temi e correnti e si presentano i tre autori di maggiore spicco, ormai assurti a classici nel panorama letterario internazionale: Amos Tutuola, considerato uno dei precursori della letteratura moderna africana, le cui opere segnano il passaggio dalla tradizione orale degli yoruba alla letteratura scritta; Wole Soyinka, primo autore africano a essere insignito del premio Nobel per la letteratura (nel 1986); e Chinua Achebe, autore di opere celebri tra cuiIl crollo (Things Fall Apart, 1958), il romanzo africano più letto nei curricula scolastici e universitari di tutto il mondo.
"Oggi un film che ritraesse fedelmente il lavoro della maggior parte dei cronisti li mostrerebbe seduti in permanenza davanti a un computer, in quello che assomiglierebbe a un call center. Lo spazio per osservare la vita da vicino, per incontrare persone, per gli amori, per le bevute, per le sciocchezze, per le baraonde, per le avventure e per mettersi nei guai, è oggi molto ridotto. Com'è tutto diverso, molto, molto diverso dalla vita dei grandi cronisti." Tredici storie brillanti, curiose, argute di grandi reporters. Uno scoppiettante antidoto a uso di lettori e giornalisti sedentari.
Il romanzo inglese, con la sua varietà di forme, linguaggi, generi e sottogeneri, costituisce una delle principali ricchezze del patrimonio letterario europeo. Questo libro aiuta il lettore a orientarsi con sicurezza all'interno di questa amplissima produzione letteraria, dai 'fondatori' del Settecento agli scrittori contemporanei. Un efficace invito alla lettura delle opere di Defoe e Fielding, di Dickens e George Eliot, delle sorelle Brontë e Hardy, di Joyce, Woolf, le Carré e molti altri.
In una calda giornata del luglio del 1967, Odelle Bastien sale i gradini di pietra della Skelton Gallery di Londra, ma non sa che molto presto la sua vita cambierà per sempre. Ora è pronta a cominciare un nuovo lavoro come dattilografa, sotto la guida dell'enigmatica e fascinosa Marjorie Quick. Un giorno alla galleria arriva un misterioso quadro portato da un ragazzo invaghitosi di Odelle: il dipinto, di cui si erano perdute le tracce per anni, getta la signora Quick in una strana inquietudine. Riaffiorano in lei i fantasmi del suo passato che, ora, investono anche Odelle e la sua storia d'amore. In effetti, la verità che il quadro nasconde risale al momento della sua creazione, nel 1936, in una grande casa di campagna in Spagna, dove Olive Schloss, la figlia di un famoso commerciante d'arte, fantastica sul suo futuro come pittrice. Nel suo fragile e rassicurante paradiso, piomba Isaac Robles, affascinante artista e rivoluzionario, che accenderà in Olive una passione capace di sbaragliare ogni sua timida previsione sul destino che l'aspetta, legando inestricabilmente la sua sorte a quella di un quadro e ai potenti segreti che nasconde. Sarà proprio quel quadro, a decenni di distanza, a unire le vite delle due straordinarie protagoniste, Odelle e Olive.
Londra, gennaio 1947. La guerra è finita da due anni e la città è in macerie. In uno degli inverni più freddi da che se ne ha memoria, anche trovare qualcosa da mettere in tavola è molto difficile. Ad abbattere ancor di più gli animi, arriva la perdita inaspettata e scioccante di uno dei più amati attori teatrali del momento: Charlie Grice muore in circostanze poco chiare, gettando la moglie Joan, donna bellissima e innamorata, che lavora come guardarobiera del teatro, in un dolore sordo e senza limiti. Controvoglia, Joan assiste con la figlia Vera alla prima replica dello spettacolo che era di suo marito, sottoponendosi al trauma di vedere un altro uomo interpretarne il ruolo. L'idea la terrorizza, ma quando l'attore appare sul palco, la vedova è sconvolta nel rendersi conto che dietro agli occhi dell'uomo brucia ardente lo spirito di Charlie. Più tardi, nel backstage, incontrando il sostituto, il suo cuore, stordito dalla gioia, ha la conferma che il suo grande amore vive nel giovane attore Daniel Francis. Ne diventa amica, lo invita a casa e comincia a donargli gli abiti del marito, sottratti al suo guardaroba. Nasce così una relazione che oscilla tra l'attrazione e l'assedio del fantasma di Charlie, che trascina Joan in un gorgo. Chiamata da una voce amata e spaventosa al tempo stesso, la donna scoprirà il terribile segreto che avvolge anche la morte di suo marito Charlie Grice: la guerra, dopotutto, non è ancora finita.
John Henry Newman è stato uno dei maggiori saggisti, polemisti, pensatori e poeti della grande stagione romantica vittoriana inglese. I suoi numerosi scritti, permeati da una finissima sensibilità, da tensione etica e religiosa ineguagliabile e soprattutto da una totale sincerità e trasparenza, non seguono mai una sterile ricerca di stile ma rispondono sempre a precise, e spesso sofferte, «chiamate». Tutto ciò è presente in modo emblematico in questo «romanzo d'anima», che accoglie, come uno specchio dalle molte facce, un vasto scenario insieme interiore e storico: la società, le idee e la cultura della prima metà del xix secolo sono viste dall'angolatura specifica della vita universitaria di Oxford, che l'autore ben conosceva. Nella figura principale di Charles Reding si concentrano le tensioni spirituali di quel mondo, che via via si allentano, sciogliendosi infine al fuoco vivo di una instancabile ricerca di sincerità e verità, premiata dalla conquista di certezze ultime, di pace, di gioia. Le vicende umane del protagonista si intrecciano così con la biografia di Newman stesso, sottoponendosi a un superiore principio di verità che ne permea l'intera Opera.
Dopo il successo delle "Lettere di Berlicche", C.S. Lewis aveva ricevuto pressanti richieste per realizzare un'opera che, invece di calarsi nella realtà demoniaca, si immedesimasse in una visione angelica e paradisiaca. Egli tuttavia rifiutò il compito, sentendosi inadeguato, ma è pur vero che "Il grande divorzio", benché attraverso un sogno, tratta dell'inferno e del paradiso. Da un lato approfondisce l'affresco che l'apprendista tentatore Berlicche, in seguito fattosi più "professionale", traccia della sua logica e del suo mondo, dall'altro evoca in immagini folgoranti e in colloqui drammatici una sorta di avvicinamento alla logica del cielo. Avvicinamento che i personaggi del romanzo tendono in maggioranza a interpretare come rifiuto di un'alterità intravista.