
Eccentrico, taciturno, pensatore di paradossi, amante del whisky e delle belle donne, ma anche di T.S. Eliot e di Camus: è Jack Laidlaw, ispettore della polizia di Glasgow. Animato da un rigoroso ideale di giustizia che lo porta ad agire secondo un codice morale tutto suo, Laidlaw è un battitore libero: si muove nelle squallide periferie di Glasgow, intrattiene rapporti fin troppo stretti con i gangster locali e si sente a casa là dove nessun poliziotto osa mettere piede. Quando la diciottenne Jennifer Lawson viene assassinata, Laidlaw è senz'altro il più adatto a intervenire. Aiutato dal volonteroso ma acerbo Harkness, dovrà indagare tra pub fumosi e squallidi club, fare domande scomode, scavare negli angoli più bui della città, alla caccia di un uomo che sono in molti - anzi, decisamente in troppi - a cercare. Sulle sue tracce, infatti, ci sono anche il padre di Jennifer, deciso a farsi giustizia da sé, bande di vigilantes del quartiere e criminali disposti a tutto pur di proteggere i loro traffici. Uomini duri, persino più pericolosi e colpevoli del vero assassino. Primo di una trilogia pubblicata originariamente nel 1977, il giallo scozzese che ha ispirato un'intera generazione di scrittori, da Ian Rankin a Irvine Welsh.
Nell'assolato deserto del Sudovest americano, il maggiore Reacher si imbatte in una bellissima donna di origini messicane, Carmen Greer. Sposata a un uomo violento, in carcere per problemi con il fisco, Carmen è sola, senza mezzi e con una bambina. Quando incontra Reacher decide di chiedergli aiuto, proponendogli di uccidere il marito quando uscirà dal carcere. Reacher non è un assassino, ma non può voltare le spalle a una donna disperata...
IL LIBRO
È sempre stato l’uomo giusto al momento giusto. A soli trentasette anni, Mike Mackenzie, un collezionista di opere d’arte che ha fatto soldi a palate vendendo software, ha ottenuto tutto dalla vita, ma i panni dell’uomo che non ha più nulla da chiedere gli stanno stretti: ha bisogno di una sfida, di qualcosa che gli faccia provare nuove emozioni. E così, insieme ai suoi amici di sempre, un alto funzionario di banca col pallino della pittura e un burbero docente, preside dell’Accademia di Belle Arti, decide di tentare il colpo del secolo alla National Gallery di Edimburgo.
L’idea è semplice ma geniale: penetrare nel magazzino in cui sono conservate le opere delle pinacoteche e dei musei di Edimburgo che non trovano spazio nelle sale, sostituire alcuni dipinti originali con le loro copie perfette e quindi trafugare il bottino senza che nessuno possa accorgersi dell’inganno. All’inizio tutto sembra filare liscio, ma le cose si complicano quando entra in gioco un quarto uomo: Chib Calloway, astuto e rozzo malvivente pronto a tutto pur di saldare un pesante debito d’affari con la mala norvegese. E improvvisamente la vita dei protagonisti entra in una crudele spirale di violenza e ricatti incrociati.
I GIUDIZI
"Uno scrittore che gioca con grande maestria le proprie carte: giusto ritmo e un perfetto susseguirsi di colpi di scena."
Corriere della Sera
UN BRANO
"A pochi metri di distanza c’era la porta aperta, e varcata quella il mondo esterno, misteriosamente estraneo a qualsiasi cosa accadesse nella sala da snooker abbandonata. Due uomini corpulenti stavano accasciati a terra nel sangue; altre quattro persone erano immobilizzate con le mani legate dietro la schiena e i piedi alle sedie. Un uomo si trascinava verso l’uscita, teso per lo sforzo: la sua ragazza gli lanciò urla di incoraggiamento finché il tizio di nome Hate non fece un passo avanti e, sbattuta di schianto la porta in faccia a tutte le loro speranze, riportò la sedia e il suo occupante in fila con le altre.
«Ora vi ammazzo tutti», latrò poi, il viso striato dal suo stesso sangue. Mike Mackenzie lo prese subito in parola: che altro mai poteva fare, uno che portava il nome dell’odio? Poi seguitò a fissare la porta, rammentandosi che quella catena di eventi era iniziata, in tutta innocenza, a una festa. Tra amici."
L'AUTORE
Ian Rankin
Nato a Cardenden in Scozia nel 1960, Ian Rankin dopo essersi laureato all’Università di Edimburgo ha lavorato come vendemmiatore, porcaro, ispettore del fisco, ricercatore sull’alcolismo, giornalista musicale e musicista punk. Il suo primo romanzo che vede come protagonista l’ispettore John Rebus, Cerchi e croci, è stato pubblicato nel 1987, e i diversi episodi della serie sono stati tradotti in ventidue lingue. Jan e sua moglie hanno abitato per sei anni in Francia durante gli anni Ottanta, e vi tornano tuttora regolarmente. Insignito dell’OBE (Ordine dell’Impero britannico) nel 2002, Rankin è stato scelto come Hawthornden Fellow e ha vinto in passato il prestigioso Chandler-Fulbright Award, oltre a due Dagger in the Library Award della Crime Writers’ Association, per due suoi racconti. Nel 1997 ha ricevuto dalla stessa associazione il Macallan Gold Dagger of Fiction per Morte grezza, selezionato anche per il premio «Edgar» della Mystery Writers of America, destinato al miglior romanzo. Nel settembre del 2005 è stato nominato «scrittore dell’anno» dalla rivista GQ. Abita a Edimburgo con la moglie e i due figli.
Nick, pittore di mezz'età, e Amy, sua moglie, sono a Istanbul per una breve vacanza che dovrebbe ricompensare le sofferenze patite da entrambi per una grave malattia di cui Nick è stato vittima. Ma la sua morte improvvisa interrompe bruscamente il viaggio e precipita Amy nella più assoluta inerzia, dalla quale prova a soccorrerla Martha, una giovane scrittrice americana appena conosciuta. Accudita da Martha, Amy rientra a Londra, dove ritrova ad accoglierla il figlio James con la moglie e le figliolette, il maggiordomo Ernie e il dottor Lloyd, un amico di famiglia. Dapprima riluttante, Amy accetta senza entusiasmo la presenza esuberante di Martha, non fosse altro perché con lei il tempo immobile della vedovanza sembra scorrere almeno un po'. Come Amy, anche gli altri personaggi che le ruotano intorno sono stati avari nella vita. Tutti, tranne la stravagante Martha, l'unica capace di gesti tanto impulsivi e gratuiti, quanto sinceri e generosi, e forse per questo giudicata un'intrusa, un'inopportuna: sentimento prevalente in Amy insieme a un fastidioso e insistente senso di colpa, che si troverà a condividere con Simon, il marito di Martha, quando un nuovo, tragico evento li metterà di fronte alla loro desolata e funesta inadeguatezza.
In un'afosa estate, gli abitanti di Dendale erano stati costretti a spostarsi in un nuovo insediamento per permettere la costruzione di un lago artificiale che avrebbe sommerso completamente il vecchio paese. Si erano portati dietro anche i loro morti, disseppelliti e inumati in un nuovo cimitero. Ma quattro dei vecchi abitanti non si erano trasferiti: tre bambine, scomparse, e Benny Lightfoot, il maggior sospettato della loro sparizione. Quindici anni dopo, in una nuova estate afosa, un'altra bambina scompare, proprio mentre, a causa della siccità, riaffiorano nel lago le macerie del vecchio paese sommerso, facendo riemergere, assieme a loro, antichi odi e mai sopiti sospetti.
Alison Willets giace in un letto d'ospedale. Può vedere, sentire, persino comunicare con un lieve sbattere di palpebre, ma la sua vita dipende dalle macchine a cui è attaccata. Chi l'ha ridotta così è un killer spietato, che uccide le sue vittime con un'abile pressione delle dita sull'arteria vertebrale. Tre ragazze sono già morte e, per l'ispettore Tom Thorne, se Alison è viva significa che nella procedura del killer qualcosa è andato storto. Finché non scopre l'agghiacciante verità: non è lei l'errore, ma le tre vittime precedenti.
Alison Willets giace in un letto d'ospedale. Può vedere, sentire, persino comunicare con un lieve sbattere di palpebre, ma la sua vita dipende dalle macchine a cui è attaccata. Chi l'ha ridotta così è un killer spietato, che uccide le sue vittime con un'abile pressione delle dita sull'arteria vertebrale. Tre ragazze sono già morte e, per l'ispettore Tom Thorne, se Alison è viva significa che nella procedura del killer qualcosa è andato storto. Finché non scopre l'agghiacciante verità: non è lei l'errore, ma le tre vittime precedenti.
A Cambridge, in una fredda mattina di pioggia, un corpo viene ritrovato nel fiume limaccioso che scorre intorno all’università. Galleggia tra i giunchi avvolto in un cappotto rosso; stretto in mano, un antico prisma di vetro.
Si tratta di Elizabeth Vogelsang, storica inglese ossessionata dal xvii secolo e dall’alchimia, che stava scrivendo una biografia su Newton e sui suoi possibili legami con le reti alchimistiche dell’epoca. Negli anni in cui il giovane Isaac iniziava a frequentare il Trinity College, a Cambridge si erano verificate una serie di morti misteriose, sulle quali Elizabeth stava indagando. Ora però il suo libro, "L’alchimista", resta incompiuto, le sue scoperte sepolte sotto la polvere e i mille oggetti stravaganti – antichi manoscritti, teschi di animali e conchiglie – che affollano gli scaffali del suo Studio.
Quando Lydia Brooke, giovane amica di Elizabeth, acconsente a terminare l’opera in qualità di ghost-writer, strani episodi iniziano a tormentarla. Improvvisi lampi di luce che danzano sui muri, documenti che spariscono e ricompaiono altrove e la sagoma di una figura umana che la segue di continuo e poi fugge via, avvolta in una pesante cappa. Rossa come le toghe che indossavano i professori emeriti nel Seicento.
Intanto Cambridge è colpita da una serie di episodi di violenza sempre più efferati. E quando la catena degli eventi precipita trasformandosi in una scia di sangue, Lydia si renderà conto che tra le morti di oggi e quelle di quattro secoli prima esiste uno stretto legame, e che alcuni fantasmi non possono essere messi a tacere.
Gennaio 1958. Un uomo si sveglia nella toilette della stazione di Washington. E' lacero, sporco, vestito come un barbone, e non ricorda nulla del passato. Come è finito lì? Chi è veramente? E perché qualcuno lo sta seguendo? A poco a poco dalla memoria affiorano immagini, nomi, volti, ed eventi. E la vicenda di Luke, questo è il nome dell'uomo misterioso, si intreccia a una storia di missili spaziali, scienziati, spionaggio e tradimenti.