
È il 1327. Il giorno dopo Halloween quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta all'omicidio di due uomini. Una volta adulti, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la peste. Ma su ciascuno di loro resterà l'ombra di quell'inspiegabile omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia. Seguito ideale de "I pilastri della terra" Follett ritorna al Medioevo ambientando "Mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà le arti quanto le scienze in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca.
È il 1327. Il giorno di Ognissanti quattro bambini si allontanano di nascosto dal priorato di Kingsbridge e assistono per caso nella foresta all'omicidio di due uomini. Da allora le vite di questi ragazzi saranno indissolubilmente legate tra loro e, una volta adulti, conosceranno amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Ma su ciascuno resterà l'ombra di quell'inspiegabile delitto di cui furono testimoni in quel fatidico giorno della loro infanzia. Ken Follett ritorna al Medioevo ambientando "Mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà tanto le arti quanto le scienze - in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca.
Lo scienziato Robert Kerans fa parte di una squadra di ricercatori diretta dal colonnello Riggs che ha l'incarico di perlustrare quel che resta di intere città sommerse dalle acque in seguito a una catastrofe naturale di dimensioni straordinarie. Una sessantina di anni prima delle tempeste solari hanno causato un surriscaldamento globale che a sua volta ha prodotto lo scioglimento dei ghiacci polari e quindi un innalzamento delle acque a livello planetario. Ora, con temperature roventi, tropicali anche ai poli, e in mezzo a lagune malsane, ci si trova di fronte a metropoli irriconoscibili, precipitate come sono in un'atmosfera primordiale, e ai sopravvissuti di una civiltà scomparsa, psicopatici, malnutriti, contaminati dalle radiazioni.
Tom e Dorian, due dei quattro figli di Sir Hal Courteney, salgono a bordo dell'East Indiaman, il galeone affidato al comando del padre incaricato dalla Compagnia delle Indie di domare il sanguinario pirata arabo Jangiri, il cui "regno" si estende dal capo di Buonasperanza al Madagascar. Tom si troverà così a dover affrontare, prima con il padre e poi con Sarah, la donna che ha scelto di stare al suo fianco, gli innumerevoli enigmi di un continente che esercita il suo invisibile potere su uomini e animali, mentre Dorian, costretto a una nuova esistenza e a una nuova fede, farà del coraggio la sua arma e scoprirà l'amore.
Per la seconda parte di questo romanzo, in cui Bond tenta di scongiurare l'attacco atomico che il satanico Hugo Dax ha pianificato contro Londra, Fleming aveva fatto ricerche molto accurate, sfruttando la consulenza sia dell'ente spaziale britannico sia del futuro autore di "2001: Odissea nello spazio" Arthur C. Clarke. Per la lunghissima e tormentosa partita a bridge contro Hugo Dax, naturalmente - che lo apre, invece, così come per i molti e preziosi dettagli sulla vita notturna londinese, e per la fisionomia della terza Bond Girl della serie, la temibile Gala Brand, aveva attinto a quella che comunemente si chiama "esperienza personale". Quanto alla routine quotidiana - il libro si intitolava, in origine, I lunedì sono un incubo- e allo stile di vita di Bond a Londra, qui svelati per la prima volta, erano, con pochi ritocchi, gli stessi del suo autore. Il risultato è la storia più complessa e autentica di Fleming, che sulla sua copia personale di Moonraker aveva scritto una riga da considerare, come sempre, la miglior guida possibile alla lettura: "Ispirato al copione di un film cui ho pensato per molto tempo e alla strada di Dover, su cui ho guidato per anni quando abitavo a St. Margaret's Bay".
Londra 1940. Mentre nel cielo incrociano gli aerei tedeschi, il dottor Haggard riceve la visita di James Vaughan, un giovane aviatore che gli si presenta con una frase letale: "Credo che lei conoscesse mia madre". Strappato di colpo alle sue fiale di morfina e al culto feticistico di una donna perduta per sempre, Haggard intraprende una lunga, tormentosa confessione, raccontando per la prima volta la vicenda che tre anni prima ha distrutto la sua vita.
Di Charlie Mortdecai - mercante d'arte e bon vivant dai molteplici vizi e dalle discutibili abitudini - è piuttosto difficile sbarazzarsi: lo sanno bene i servizi segreti di un certo numero di paesi, e lo sapeva il suo ex compagno delle elementari Martland, il poliziotto passato a miglior vita nel tentativo di acchiapparlo e di ritrovare il prezioso quadro di Goya che Charlie aveva "preso in prestito" dal Prado di Madrid. Ma tutto ciò è acqua passata: trattosi in salvo in qualche modo che non vogliamo sapere, Charlie può tornare indisturbato alla cara vecchia vita - il canarino che lo sveglia delicatamente intonando un allegro motivetto, il brandy a colazione, la gioia di comandare a bacchetta il suo tirapiedi Jock e quella di rifilare un falso smaccato a qualche ignaro collezionista. Ma la ritrovata libertà ha un prezzo: perché i servizi segreti americani lo lascino vivo, Charlie dovrà sposare Johanna, la vedova ninfomane di uno dei suoi migliori clienti - il fu miliardario texano Krampf. Johanna, a quanto pare, è a capo di diverse organizzazioni criminali, tra cui quella dei camerieri cinesi - dicono, potentissima - e quella delle amazzoni fissate col regicidio. In cambio della vita, Charlie dovrà fingersi suo complice, e fare la spia ai servizi segreti che da tempo stanno alle costole di Johanna, in un doppio, triplo, quadruplo gioco... Ci riuscirà? Per fortuna c'è Jock col suo tirapugni ad aiutarlo quando si mette proprio male.
Come spesso accade ai gentiluomini invisi al potere (ad esempio, perché devono allo stato una ingente quantità di quattrini) o ai mercanti d'arte che hanno avuto qualche incidente di percorso (ad esempio, hanno rubato un Goya dal Prado), anche Charlie Mortdecai ha scelto l'esilio. In questo caso, in un luogo remoto come l'isola di Jersey, al largo della costa inglese, dove "l'unico mammifero di stazza oltre alla donna locale è la mucca Jersey", i creditori non arrivano e si beve dell'ottimo whisky a prezzi stracciati sempre se si riesce a sopportare la rozzezza infinita dei nativi. A Jersey, insieme alla moglie Johanna e all'amato valletto Jock, Charlie sembra trovare finalmente riposo; finché una serie di aggressioni fa pensare che anche l'isola di Jersey pulluli di malviventi, non meno dei cari vecchi quartieri malfamati di Londra. Malviventi al cui richiamo Charlie non può restare indifferente... Dopo essersi fatto beffe dei romanzi di spionaggio nei primi due capitoli della saga di Mortdecai, Kyril Bonfiglioli gioca qui con il mystery gotico, e con formidabile arguzia mette in scena un Mortdecai detective, alle prese con streghe dai tre capezzoli, vacche dagli occhi di cerbiatta, e - ogni tanto - qualche bicchierino per riposarsi.
Omicidio, suicidio, o incidente? Quando una morte violenta colpisce una delle famiglie più antiche della città, l'unica versione accettabile è l'incidente. Il maresciallo Guarnaccia non crede né all'incidente né al suicidio, ma, non potendo mettersi contro la versione ufficiale, non può palesare apertamente i suoi dubbi. Ma i dubbi persistono, e dunque, invece di condurre le indagini in maniera ufficiale, deve affidarsi totalmente ai suoi personalissimi metodi. Dovrà, quindi, entrare in profondità nel mondo in cui il fatto è avvenuto. E si tratta di un mondo assai singolare: una nobildonna - la moglie del defunto - autoritaria e fascinosa; un antico palazzo abitato, oltre che dalla vedova, da un figlio invalido e inquietante e dai loro servitori.
Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.
Quando in un pomeriggio d'estate la moglie Laetitia muore in un incidente stradale, Thaddeus Davenant si ritrova improvvisamente vedovo e con una figlia da crescere. Decide di assumere una bambinaia, ma non trovandone nessuna che gli sembri adatta accetta l'offerta della suocera, che si trasferisce così a vivere da lui. Una ragazza che si era proposta come baby sitter comincia però a nutrire pericolose fantasie romantiche nei confronti di Thaddeus, e dopo la mancata assunzione organizza un piano per rapirne la figlia. La vicenda prende a questo punto le tinte del giallo e, alla fine, altre due morti segneranno quella tragica estate.
Per chiedere a Claire di sposarlo, l'ingegnere Nicholas Marlow non avrebbe dovuto scegliere il giorno in cui la sua ditta gli comunica il licenziamento. E prima di accettare un nuovo posto sul Continente avrebbe dovuto chiarire alcuni punti. Di quale lavoro si trattasse. Perché il suo predecessore fosse stato ucciso, se fossero da considerare parte del misterioso incarico le telefonate intercettate, la posta aperta, i movimenti controllati. Ma Nicholas è giovane e innocente, e decide comunque di partire. Nonostante sia il 1938, e l'Europa si trovi sull'orlo di una guerra. E nonostante la città grigia, fumosa e deserta in cui si addentri abbia un nome così strano e inquietante: Milano.