
A partire dai secoli quarto e quinto si verificò, negli immensi spazi compresi fra l'Asia e l'Europa, un vasto processo di spostamenti a catena di popolazioni eterogenee che, dopo un vario e lungo peregrinare, finirono per stabilirsi in sedi diverse da quelle d'origine, trasformando in profondità gli assetti del mondo allora noto, in concomitanza con il collasso dell'impero romano d'occidente. L'epoca delle grandi migrazioni dei popoli o, come si usa dire adottando il punto di vista dei romani, delle invasioni barbariche ha sempre esercitato una fortissima suggestione ed èattualmente oggetto di una particolare attenzione storiografica. Il profilo di Azzara ripercorre le complesse vicende che portarono alla sostituzione dell'impero d'occidente con una pluralità di regni barbarici assai eterogenei e di disuguale durata, fino agh estremi fenomeni migratori che investirono lo spazio europeo nei secoli decimo e undicesimo. La sua esposizione non solo fa il punto sulle singole questioni, ma indica le ulteriori linee di sviluppo dell'indagine storica su avvenimenti alla radice della nostra civiltà.
Quale ruolo ha svolto l'istituzione monarchica nella storia politica dell'Italia unita e quale contributo ha dato al formarsi della coscienza nazionale del Paese? La Casa Savoia si assunse il compito peculiare di rappresentare la continuità nel cambiamento, costituito dall'esperienza risorgimentale. Ad unificazione compiuta, il rapporto tra la monarchia sabauda e le istituzioni diventò quanto mai complesso e per certi versi anche ambiguo: mentre esercitava spregiudicatamente la propria influenza nella scelta e nell'attività dei governi il Re cercava di rappresentare simbolicamente un potere 'popolare' alternativo a quello incarnato dalle istituzioni.
Il manuale ricostruisce il lungo percorso della pedagogia in Occidente, prendendo in esame le forme assunte nelle varie epoche con una particolare attenzione per quelle che ne contrassegnano l'identità più attuale, sia dal punto di vista scientifico sia da quello ideologico, ma anche critico-filosofico. Emerge così la dinamicità del sapere pedagogico, disciplina in costante evoluzione.
XAVIER ZUBIRI (1898-1983) ha dedicato la sua vita alla ricerca in solitudine avendo rinunciato giovanissimo alla cattedra per motivi politici in connessione alla tragica vicenda franchista. Ha elaborato in dialogo con Ortega, Husserl ed Heidegger, un vero e proprio sistema filosofico riproponendo un ritorno alla metafisica sulla base di un’originale teoria dell’intelligenza senziente espressa in una celebre trilogia. Dello stesso autore Marietti ha pubblicato L’uomo e Dio (2003).
Il volume è il contributo italiano alla geopolitica, la scienza che analizza i rapporti tra fattori geografici e scelte politiche, in continua evoluzione teorica e applicativa. Tra gli argomenti trattati: le principali teorie geopolitiche; geopolitica, organizzazione sociale, cultura e tecnologia; la geoinformazione; la geopolitica dalla fine della guerra fredda agli attentati dell'11 settembre 2001; interessi nazionali, opzioni e prospettive geopolitiche per l'Italia in Europa e nel mondo all'inizio del XXI secolo.
Chiarendo i rapporti tra storia, lingua, religione e cultura dell'area medio-orientale, Bernard Lewis analizza in questo saggio il tema del nazionalismo arabo, del fondamentalismo islamico e il modo in cui il Medio Oriente ha reagito a secoli di influenza occidentale. Testo caratterizzato dall'equità e onestà intellettuale dell'autore, questo volume è stato fatto tradurre in ebraico dal ministero della Difesa d'Israele e in arabo dalla Fratellanza Musulmana.
Famiglia e società tengono insieme generi e generazioni diverse. Ciò che avviene nelle famiglie è nel contempo frutto di vicende plurigenerazionali specifiche (la storia familiare) e di uno scambio tra generazioni sociali. Il volume prende le mosse da due questioni fondamentali: quella dell'identità e quella del mutamento. Nella prima parte questi problemi sono discussi a livello storico-teorico; nella seconda parte si affrontano le tappe critiche che caratterizzano il percorso familiare; la terza parte è dedicata agli aspetti più applicativi.
L'autore analizza il valore strategico che ha la comunicazione interna nelle organizzazioni non governative. Si parte da un'ipotesi teoricamente abbastanza diffusa ma poco applicata al terzo settore: la presenza di volontari e la scarsità di risorse rende la comunicazione interna uno degli elementi attivi più importanti che moltiplica le potenzialità dell'organizzazione e permette di affrontare con creatività le occasioni che si presentano nella sua attività.
Perciò la comunicazione interna è un elemento strategico della gestione quando l'organizzazione assume grandi dimensioni o il numero dei benefattori o dei volontari aumenta. Ma è ugualmente fondamentale nelle ong con un numero minimo di collaboratori o cooperanti perché il flusso di informazione non sempre produce una autentica comunicazione. Rinunciare alla gestione della comunicazione interna significa rinunciare alla gestione di una delle risorse più importanti dell'organizzazione, sia essa estesa nei cinque continenti o in un solo quartiere.
Il libro analizza l'identità delle istituzioni senza fini di lucro per coglierne gli elementi essenziali, cerca di individuare i problemi reali che affrontano e le carenze nello sviluppo della loro attività. Perché non avvalersi dell'esperienza del mondo imprenditoriale per sviluppare le potenzialità e le risorse umane delle istituzioni senza fini di lucro attraverso la comunicazione interna?
Quest'opera studia le proposte di comunicazione che hanno avuto successo nelle imprese commerciali e cerca di applicarle al terzo settore, adeguando elementi del marketing e delle relazioni pubbliche alle prestazioni di un servizio sociale, come l'assistenza ad handicappati, la formazione per immigrati o la ricerca di donatori di sangue.
In fondo, sostiene l'autore, la sfida di un ente senza fini di lucro è, dal punto di vista della comunicazione, una sola: trasmettere agli impiegati, ai volontari e ai benefattori l'attrattiva della sua mission sociale.
Gli autori presentano una sintesi delle ricerche sulla psicologia dell'orientamento verso lo studio, la formazione e le professioni, dei giovani ancora studenti e degli adulti. Vengono analizzate le principali tendenze dell'educazione all'orientamento e le possibilità che offrono oggi le nuove tecnologie dell'informazione. Il volume è rivolto sia agli studenti di psicologia sia ai professionisti dell'orientamento e a quanti si trovano ad affrontare questo tema nel corso della loro attività (insegnanti, formatori).

