
Il volume offre approfondimenti di diritto romano.
Questa raccolta di miniracconti è una traduzione parziale del volume "La glorieta de los fugitivos" che include l'intera produzione di racconti brevissimi di José María Merino fino al 2007, con alcuni inediti. Le sue pagine offrono un vasto panorama della mininarrativa di Merino, e permettono di godere della grande varietà tematica e stilistica che li caratterizza, e di apprezzare la singolare mescolanza di letteratura fantastica e di tematiche legate all'attualità. Particolarmente interessanti sono i testi di carattere metaletterario, incentrati sul genere del miniracconto stesso, che costituiscono un blocco compatto costruito intorno alla vasta metafora del "giardino letterario", con la sua "rotonda della mininarrazione".
Questa Storia della letteratura italiana in quattro volumi (ora in veste rinnovata e corretta, aggiornata fino al 2012) attraversa tutta la tradizione della letteratura del nostro paese, fornendo tutti i necessari dati informativi e tenendo conto dei risultati degli studi degli ultimi decenni: affollato e ricchissimo panorama delle esperienze e dei testi che hanno costruito nei secoli il senso dell'essere italiano, che hanno proposto modelli di esistenza di portata universale, in drammatico rapporto con le diverse situazioni storiche e con l'orizzonte europeo e mondiale. Questo di Ferroni è il manuale "classico", di fine e di inizio millennio, sostenuto da una cura appassionata per la condizione attuale della letteratura; ed è anche un racconto, non costruito su schemi storici astratti, ma in continuo ascolto del valore delle opere, della vitalità delle esperienze a cui esse danno voce.
La montagna italiana ha necessità di cure sollecite e premurose; e non perché sia malata in modo grave, almeno non più di quanto non possa essere malato e malandato tutto il territorio del nostro Paese, troppo spesso sottoposto a stress tali da essere assorbiti difficilmente senza danni. Ha bisogno di cure, ma in primo luogo di grande attenzione, perché presenta un'altissima sensibilità antropofisica. Quali sono stati i provvedimenti per la montagna, dopo l'Unità d'Italia, fino agli anni della tumultuosa espansione economica e ai giorni d'oggi? Come viene affrontato il rapporto tra montagna e pianura? Quali interpretazioni geografiche di questo inscindibile rapporto sono oggi possibili? A questi interrogativi si propongono risposte articolate, attraverso un preciso excursus, necessario per comprendere meglio la situazione geografica attuale, che è il risultato di tanti fattori in gioco, primo fra tutti quello prodotto dagli esiti della legislazione italiana per la montagna, oltre che da eventi, nazionali e internazionali.
Il lavoro e le teorizzazioni di Jean Ayres hanno avuto notevoli influenze in diversi ambiti della ricerca clinica. Il testo di Jean Ayres qui tradotto è costantemente presente nelle bibliografie di tali lavori di ricerca anche di quelli più recenti. Una prima influenza del lavoro di Jean Ayres è quella sul sistema di classificazione CD:0-3 e sulla sua forma più recente CD:0-3R. I disturbi di regolazione, nuova categoria diagnostica introdotta da questo sistema di classificazione del bambino piccolo, fanno chiaramente riferimento alle anomalie della processazione e integrazione sensoriale... Il secondo ambito di influenza è relativo alla presenza e natura dei disturbi delle percezioni sensoriali nei disturbi dello spettro autistico... In terzo luogo il lavoro di Jean Ayres ha avuto notevole influenza sullo sviluppo di uno dei metodi di trattamento dei bambini "con bisogni speciali" noto come modello DIR. Infine ricordiamo l'influenza che ha avuto il concetto di disfunzione dell'integrazione sensoriale nel trattamento dei bambini e in particolare nello sviluppo di uno specifico trattamento chiamato Sensory-Integration Therapy.

