
Negli ultimi decenni, la psicologia dell'educazione ha visto un interessante sviluppo sia a livello teorico, sia sul piano applicativo. Il volume, partendo da una rivisitazione di temi e approcci tradizionali, offre un resoconto ampio e sistematizzato delle più recenti concettualizzazioni e delle varie interconnessioni con discipline attigue, delineando così anche possibili sviluppi della ricerca nel settore. L'articolazione del testo in tre parti una teorica, una metodologica e una relativa agli sviluppi futuri della disciplina - lo rende adatto sia per corsi di laurea di base e specialistici, sia per chiunque si occupi di processi di apprendimento/insegnamento in contesti scolastici, formativi, professionali ed informali.
La riorganizzazione degli ordinamenti didattici da tempo in atto nelle università italiane suggerisce l'esigenza di realizzare libri di testo diversi da quelli del passato recente. Libri più completi, che anziché condensare in poche pagine le conoscenze sullo sviluppo infantile le amplino, protendendole verso la professione attraverso l'integrazione del sapere con il fare, delle ricerche di base svolte dalla psicologia dello sviluppo con le loro implicazioni operativo-applicative nell'educazione. Questa seconda edizione italiana del testo Child Development di John Santrock offre un testo di base di psicologia dello sviluppo che possiede in pieno questo carattere di approfondimento ed integrazione. L'autore affronta i principali temi dello sviluppo delineandone gli aspetti metodologici e teorici, classici e contemporanei attraverso uno stile semplice ed originale nel metodo di approccio, nel livello di difficoltà, nei contenuti e negli ausili didattici impiegati. L'opera, organizzata per domini psicologici e all'interno di essi per periodo di sviluppo, si snoda attraverso cinque parti che ripercorrono gli argomenti core dell'insegnamento della materia. In questa seconda edizione si è aggiunta una maggiore enfasi ai recenti filoni di ricerca neuropsicologica, con particolare riferimento ai principi teorici delle neuroscienze cognitive e sociali dello sviluppo e alle importanti implicazioni applicative, approfondendo le ipotesi esplicative all'origine di diversi disturbi.
Gli autori, docenti ed esaminatori di Formatica (uno dei maggiori Test Center ECDL italiani) hanno raccolto in questo manuale la loro lunga esperienza didattica, realizzando uno strumento unico e di sicura efficacia. Il volume è aggiornato al sistema operativo Windows 7 ed è dedicato a chi utilizza la versione 2010 degli applicativi Office (Word, Excel, PowerPoint, Access) oltre a Explorer e Gmail. Il libro si contraddistingue per la completezza, la chiarezza e la cura nell'esporre i concetti teorici dell'informatica e il dettaglio e la precisione nel presentare le parti operative e d'uso dei software applicativi. L'esposizione si sofferma sui punti in cui i candidati trovano generalmente le maggiori difficoltà. Una piattaforma web dedicata permette di eseguire una nutrita serie di esercitazioni, di tipo teorico ed operativo, relative ai sette moduli, e corredate dalle soluzioni. Inoltre, è possibile svolgere prove in un ambiente di simulazione che riproduce le modalità dell'esame reale ECDL, sia in termini di numero di domande, sia nel tipo di domande (a risposta chiusa e pratiche/operative) e nella durata complessiva. Si possono eseguire un massimo di 70 prove, 10 prove per ciascun modulo; il sistema tiene traccia dei test svolti consentendo di verificare la propria preparazione. Libro ed esercitazioni sono aggiornati al Syllabus 5.0 (Windows 7, Office 2010) e all'ultima versione del software automatico di test ATLAS.
A cosa serve la comunicazione organizzativa? È fondamentale per l'organizzazione? Che cosa comunica? Come l'hanno cambiata le innovazioni tecnologiche? Si può essere contro la comunicazione organizzativa? Nel rispondere a questi interrogativi, il testo illustra con ricerche empiriche, film e romanzi come non si possa lavorare senza comunicare e invita a una comprensione critica dei suoi innumerevoli volti.
Che cosa si intende esattamente con il termine "intertestualità", da tempo al centro del dibattito degli studi di teoria della letteratura e delle letterature comparate? Come avviene il richiamo da un testo all'altro? Perché e in che modo gli autori si citano, più o meno esplicitamente? Può da una singola opera nascere un genere letterario? Attraverso una serie di esemplificazioni testuali, il libro chiarisce tale concetto e alcuni dei suoi principali sviluppi e delle sue elaborazioni teoriche.
Un breve compendio di teologia e cristologia.
Scritto e pensato soprattutto (ma non solo) per quanti si accostano come "principianti" allo studio della teologia, il volume è diviso in tre parti. La prima è una ricognizione sul senso della teologia cristiana e gli aspetti costitutivi del teologare (la rivelazione, la fede e la ragione). Nella seconda e più ampia parte si riflette sulla realtà e il mistero di Gesù di Nazaret; vengono ripercorse le questioni legate alla storicità di Gesù, i tratti caratteristici della sua personalità, il mistero centrale della sua vita, ovvero la morte e la risurrezione, quindi la riflessione della Chiesa dei primi secoli che prende forma normativa nei concili da Nicea a Calcedonia. Infine la terza parte affronta due questioni "sensibili": il problema del male, che costituisce una permanente provocazione e sfida all'esperienza cristiana basata sulla fede in un Dio creatore e provvidente e il rapporto tra fede e ragione alla luce del percorso storico e di alcune suggestioni che provengono dal contesto contemporaneo postmoderno.
"Il Dizionario delle Scienze psicologiche" è un'opera di consultazione che risponde in modo efficace alla crescente complessità e varietà della ricerca e della professione nel campo delle scienze psicologiche. L'ampia terminologia illustrata nel volume, caratterizzata da un notevole arricchimento rispetto al tradizionale lessico filosofico-psicologico, riflette l'attuale impostazione multidisciplinare della psicologia, sotto l'influenza in particolare delle neuroscienze. Per i lemmi presenti nella letteratura e nella ricerca psicologica in tutte le sue ramificazioni, oltre alla loro traduzione inglese, è offerta una trattazione concisa, priva di interpretazioni personali, rilievi critici o specifici modelli teorici. Sono registrate numerose voci biografiche di studiosi noti e meno noti, anche queste sintetiche, ma sufficienti per un primo orientamento. Il volume è corredato da un'appendice con glossari in lingua inglese, francese, russa, spagnola e tedesca. 1456 pagine, oltre 18.000 voci, 65 rappresentazione grafiche di illusioni ottiche.
La collaborazione è una qualità innata dell'uomo, che fin da neonato è in grado di cooperare con la madre. La collaborazione è essenzialmente un'arte, un'abilità sociale, e richiede un suo rituale, che va dal semplice dire grazie alle più sofisticate forme di diplomazia. È necessaria per operare con persone che non ci somigliano, non conosciamo, magari non ci piacciono e possono avere interessi in conflitto con i nostri. È quindi un'abilità fondamentale per affrontare la più urgente delle sfide dell'oggi, ossia vivere con gente differente nel mondo globalizzato. Nonostante ciò è poco considerata nella società occidentale che le preferisce il modello della competizione individualistica o quello della chiusura di tipo tribale. Richard Sennett discute del perché ciò accada e che cosa si possa fare per porvi rimedio, visto che per prosperare le società hanno bisogno di quello scambio da cui si può trarre beneficio reciproco e mutuo soccorso. In un'indagine di ampio respiro, insieme antropologica, sociologica, storica e politica, mostra che cosa si intenda per collaborazione, spaziando dalle gilde medioevali al social networking; quali fattori ne abbiano determinato la crisi, nell'educazione e sul lavoro, con le conseguenti ricadute sul piano psicologico; in che modo la si possa ristabilire, a partire dalla pratica, dall'abilità di fare e riparare le cose, e dalle motivazioni che spingono l'uomo a cooperare con i propri simili, traendone soddisfazione e piacere.
Il manuale raccoglie i contributi di alcuni fra i più illustri studiosi della scienza politica internazionale. L'intento è offrire un'introduzione aggiornata e sistematica alla disciplina, la cui portata si estende a un gran numero di paesi, offrendo così una vasta panoramica riguardo ai vari sistemi politici nazionali. La qualità dei contenuti e l'estensione dell'analisi mettono a disposizione degli studenti uno strumento prezioso per avviarsi allo studio dei fenomeni politici in una prospettiva di ampio respiro, in grado di stimolare le capacità interpretative rispetto alla complessità dell'oggetto di studio. Il volume agevola una lettura della politica nel mondo globale in grado di apprezzare analogie e differenze tra paesi, non perdendo mai di vista la complessità della politica stessa. Il testo è corredato da un'ampia gamma di dati e materiali, alcuni dei quali disponibili online, che consentono agli studenti di seguire percorsi di approfondimento mirati.
La capacità di affrontare il conflitto come confronto, gestione di forti contrasti e risoluzione di problemi in maniera efficace è un fattore determinante del successo o del fallimento di un’organizzazione. Il conflitto è motore e propulsore delle relazioni per la sopravvivenza e l’evoluzione dei sistemi organizzativi, un potente strumento di cambiamento organizzativo di cui vanno comprese origini, dinamiche e funzioni per una sua corretta gestione. L’obiettivo di questo lavoro è quello di fornire un contributo allo studio del conflitto nelle scienze organizzative, analizzando e rielaborando la letteratura sul tema relativa a un orizzonte temporale di circa cinquant’anni, al fine di attuare un processo di schematizzazione e giungere a una possibile chiarificazione terminologica e a un approccio del fenomeno per livelli organizzativi. Il tentativo è di dare una “visione schematica” del fenomeno senza avere la pretesa di essere completi ed esaustivi, data la moltitudine dei contributi presenti a riguardo.

