
La ricerca sul campo in educazione è oggetto di discussione metodologica ed epistemologica. Quali sono le possibilità e i limiti della ricerca empirico-sperimentale nell'affrontare la descrizione e la classificazione di eventi educativi nella scuola e in altre situazioni di vita quotidiana significative dal punto di vista psicopedagogico? Quali rapporti esistono tra l'analisi di tali situazioni e la definizione e il controllo dell'intervento educativo? Il volume dà conto del dibattito in corso e analizza i metodi qualitativi di indagine e di intervento: l'intervista, l'osservazione, le procedure di ricerca-azione. Un testo che si rivolge a docenti e studenti, unendo alla trattazione teorica dell'argomento un'ampia rassegna degli strumenti e dei metodi sperimentali di questo nuovo campo di ricerca della pedagogia.
Il volume intende studiare in prospettiva geografica beni e valori culturali e ambientali. Anche se i primi - monumenti, edifici, paesaggi naturali - hanno quasi sempre una consistenza materiale e i secondi - filosofie e costumi di vita - una preponderante valenza spirituale, entrambi si connettono a una capacità umana di trasformare, utilizzare e godere molte componenti del pianeta Terra: vivendovi, costruendovi gli strumenti delta propria vita, tutelandone le bellezze e aggiungendovi la ricchezza della propria creatività. Le ricerche e i modelli di studio dei beni e dei valori culturali e ambientali presentati nel libro si intrecciano con molte altre discipline, ma la peculiarità dell'approccio resta di natura geografica.
Si può comprendere (o cominciare a farlo) qualcosa di più del linguaggio musicale attraverso Pinocchio, Proust, Roger Rabbit o addirittura un moderno eroe letterario come l’apprendista mago Harry Potter? E soprattutto, si può comprendere meglio come l’esperienza musicale possa essere considerata una “necessità” del percorso educativo, studiandone anzitutto con cura e applicazione le proprietà specifiche? Ancora oggi, quando parliamo di armonia, di accordo tra le parti, di sintonie, di ritmi ... utilizziamo immagini e metafore che provengono direttamente dal “musicale” e che soltanto attraverso una migliore comprensione della musica e del suono ce ne possono interamente restituire i significati più profondi e “vibranti”, unita mente a preziose e “umane” tracce di riflessione e ricerca. Attualmente è (purtroppo) facilmente constatabile che se si vuole rendere l’essere umano cieco, fanatico o intollerante e condizionarne la capacità di giudizio ... (a tutti i livelli), la prima cosa da fare (deliberatamente o inconsciamente) è quella di ostacolare, stordire o inquinare fortemente la sua percezione uditiva e la sua “musicalità” (anziché educarla e formarla). Da qui l’urgenza, mai abbastanza sottolineata, di riportare lo studio musicale alla sua funzione e dignità primaria.
Rivista di problemi pedagogici, educativi e didattici
Il volume, pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1972, raccoglie tre saggi, rispettivamente dello storico dell'arte Ernst H. Gombrich, dello psicologo Julian Hochberg e del filosofo Max Blach. I tre studiosi affrontano il tema dei diversi modi di percepire le immagini, pittoriche e fotografiche in particolare: un interrogarsi sui problemi riguardanti la natura della rappresentazione nell'arte che diventa occasione di un dibattito interdisciplinare.