
WordPress è utilizzato in tutto il mondo per creare un numero sempre più vasto di siti e blog di ogni genere, grazie alla semplicità di installazione e utilizzo, alla sua flessibilità e alla particolarità di essere facilmente indicizzato dai motori di ricerca. Questa guida completa, aggiornata alla quarta versione del CMS, fornisce tutte le informazioni per installare, configurare e utilizzare al meglio WordPress, illustrandone poi ogni aspetto fondamentale con step graduali, immagini ed esempi pratici. Tutte le funzionalità del CMS sono descritte nella loro forma originale e in seguito ampliate con l'uso di plugin che estendono e potenziano ogni aspetto importante del programma. Particolare risalto viene dato all'argomento design, con una serie di capitoli dedicati alla scelta, all'utilizzo e alla modifica dei temi gratuiti e commerciali, e agli strumenti che permettono di creare da zero la grafica dei siti. Oltre alla promozione del sito sui motori di ricerca e sui social media, ampio spazio è dedicato alla manutenzione e alla sicurezza di WordPress, aspetti fondamentali per conservare l'integrità e l'efficienza di ogni sito nel tempo. Sul sito del libro, wpaz.it, sono disponibili approfondimenti, aggiornamenti e contenuti esclusivi destinati ai lettori di questo volume.
Il Manuale, scritto nel Meridione della Francia tra l’841 e l’843, ha due aspetti di sicura originalità. Primo, non è scritto da un chierico, ma da una donna, non da una religiosa, ma da una laica, una madre di famiglia. Secondo, si tratta di una madre che indirizza un libro di educazione e autobiografico a suo figlio. Questi due aspetti conferiscono al Manuale un posto del tutto singolare nella letteratura mondiale.
Il Manuale è di capitale importanza anche per ricostruire la vita sociale e i modelli di istruzione e di educazione del periodo carolingio.
Il testo lascia trasparire la personalità di Dhuoda, madre affettuosa e forte, intraprendente e audace che ha messo tutte le sue energie e le sue ricchezze familiari a servizio del capofamiglia, cioè suo marito Bernardo. Numerosi sono i riferimenti al periodo storico turbolento e di crisi, alla famiglia carolingia alla quale Dhuoda e Bernardo erano legati da rapporti di parentela e di governo. In questo contesto, per molti aspetti violento e buio, Dhuoda ha cura di trasmettere al suo figlio primogenito, Guglielmo, che le è stato sottratto per essere affidato al re Carlo il Calvo, ciò che lei ritiene essenziale: la fede in Dio, l’amore e la venerazione verso il padre e il rispetto e il servizio verso il re e la Chiesa.
La presente edizione è la prima, in assoluto, edizione italiana con testo critico latino e traduzione a fronte.
Dhuoda ci è nota proprio grazie al suo Manuale. È una donna aristocratica, imparentata con la famiglia carolingia, tanto che sposa suo Bernardo nella cappella del palazzo imperiale di Aquisgrana, il 29 giugno 824. Due anni dopo, il 29 novembre 826, dà alla luce Guglielmo; e quindici anni dopo, il 22 marzo 841, le nasce il secondo figlio, Bernardo. Finì di scrivere il suo Manuale il 2 febbraio 843, e dopo tale data non abbiamo più notizie di lei.
Esattamente nell’anno in cui io sono nato venne pubblicata la prima e unica traduzione in italiano dell’opera di John Dewey The sources of a science of education, la cui edizione originale, in lingua inglese, risale al 1929. Il lettore che mi conoscesse di persona potrebbe sapere, o facilmente intuire, quanto “datata” possa apparire oggi quella traduzione.
Vuoi sperando, forse, in qualche magico effetto collaterale di rivitalizzazione su di me, vuoi per altre ragioni, più serie per la loro connotazione storico-culturale, ho ritenuto che valesse la pena dare alle stampe una nuova traduzione di questa operetta di Dewey il cui numero di pagine è inversamente proporzionale al valore e all’influenza che ha avuto per il mondo dell’educazione per decine e decine di anni. Ho utilizzato come fonte l’edizione della Southern Illinois University Press (The Later Works, 1925-1953, Volume 5: 1929-1930) confrontandola anche con il testo della prima edizione dell’opera, quella di Horace Liverghit del 1929.
Esistono due tipi di matematica: quella facile e quella difficile. Quella facile, che adoperano anche gli uccelli, le formiche e i castori, è innata. La maggior parte delle persone se la cava benissimo quando ogni giorno è costretta ad affrontare compiti matematici. Se però ci si trova di fronte allo stesso compito ma lo si chiama "matematica", la propria precisione spesso diminuisce. Esistono trucchi o strategie che tutti possono utilizzare per migliorare le proprie performance matematiche? E si può imparare dai cani, dai gatti e dagli altri animali che "fanno matematica"? Secondo il divulgatore Keith Devlin, la risposta è un autorevole "sì". Gli esempi davvero coinvolgenti di matematica animale insegnano ai lettori come tirar fuori il meglio da quello che già sanno, per imparare a considerare i numeri come vecchi amici.
Il testo si compone di tre parti. La prima parte si focalizza sulle origini del Servizio sociale: dove è arrivato e quale storia ha attraversato. Tutto ciò per capirne l'attuale collocazione e ipotizzare scenari futuri. La storia aiuta a relativizzare, contestualizzando, gli avveni-menti dentro a un quadro più complesso, ed è ciò che il Servizio sociale sviluppa nella sua prassi. La seconda e la terza parte vogliono presentare le conoscenze di base per l'esercizio della professione e gli strumenti operativi più importanti. In particolare il testo vuole fornire un riferimento teorico, applicabile a tutti gli strumenti e azioni professionali, rappresentato dal modello psico-sociale, dove il dispositivo mentale del setting aiuta a mettere ordine nelle molteplici variabili che caratterizzano la prassi del Servizio sociale. Il libro è rivolto a studenti, giovani laureati e assistenti sociali che desiderano avvicinarsi, conoscere o approfondire il modello psico-sociale proposto. Le considerazioni affrontate nella parte storica, spesso richiamate in altri capitoli del testo, vogliono stimolare un ruolo attivo del Servizio sociale nelle organizzazioni e nelle scelte di gestione dei servizi.
Il computer, la rete, l'ebook, gli sms, l'email sono tutti nuove forme di comunicazione che richiedono un nuovo approccio alla lettura. Questo libro è un pratico manuale che aiuterà genitori, educatori, animatori e insegnanti ad affiancare bambini e adolescenti, per aiutarli a scoprire il gusto della lettura. In queste pagine l'autore analizza le nuove forme della letteratura, fornisce agli adulti consigli per imparare a riconoscere, all'interno dell'enorme scelta di libri per l'infanzia e per ragazzi,i prodotti di qualità e indicazioni sui migliori libri per ragazzi oggi in commercio.
L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili In modo autonomo o per assegnazione del docente. La piattaforma MyLab - accessibile per diciotto mesi - integra e monitora l'attività individuale di studio con risorse multimediali: strumenti per l'autovalutazione e per il ripasso dei concetti chiave, esercitazioni interattive, gruppi di studio e aule virtuali animate da strumenti per l'apprendimento collaborativo (chat, forum, wiki, blog). Le risorse multimediali sono costruite per rispondere a un preciso obiettivo formativo e sono organizzate attorno all'Indice del manuale. All'interno della piattaforma è possibile accedere all'edizione digitale del libro (eText), arricchita da funzionalità che permettono di personalizzarne la lettura, inserire segnalibri, studiare e condividere note anche su tablet.
Pagine Facebook di ambasciate con migliaia di like, summit internazionali in diretta su YouTube, blog scritti da diplomatici, profili Twitter di ministri degli esteri e capi di stato. Negli ultimi anni, numerosi governi stanno utilizzando gli strumenti del Web partecipativo per promuovere i propri interessi strategici all'estero. L'uso dei social media per comunicare e interagire con l'opinione pubblica sta rivoluzionando una delle professioni più tradizionali: il diplomatico, in passato pronto a trincerarsi dietro il consueto "no comment", ora si avvale sempre più attivamente di internet per instaurare un rapporto diretto con i cittadini che, grazie alle nuove tecnologie, riescono ad avere un peso maggiore nei processi decisionali e che possono diventare dunque un ottimo alleato, o un insuperabile ostacolo, anche nella gestione dei rapporti tra le nazioni. Attraverso l'approfondimento di numerosi esempi e tecniche di comunicazione, il volume illustra l'innovativo uso dei social media in diplomazia per influenzare l'opinione pubblica, promuovere l'immagine degli Stati e perseguire gli obiettivi strategici nel panorama della nuova geopolitica digitale.
Pagine Facebook di ambasciate con migliaia di like, summit internazionali in diretta su YouTube, blog scritti da diplomatici, profili Twitter di ministri degli esteri e capi di stato. Negli ultimi anni, numerosi governi stanno utilizzando gli strumenti del Web partecipativo per promuovere i propri interessi strategici all'estero. L'uso dei social media per comunicare e interagire con l'opinione pubblica sta rivoluzionando una delle professioni più tradizionali: il diplomatico, in passato pronto a trincerarsi dietro il consueto "no comment", ora si avvale sempre più attivamente di internet per instaurare un rapporto diretto con i cittadini che, grazie alle nuove tecnologie, riescono ad avere un peso maggiore nei processi decisionali e che possono diventare dunque un ottimo alleato, o un insuperabile ostacolo, anche nella gestione dei rapporti tra le nazioni. Attraverso l'approfondimento di numerosi esempi e tecniche di comunicazione, il volume illustra l'innovativo uso dei social media in diplomazia per influenzare l'opinione pubblica, promuovere l'immagine degli Stati e perseguire gli obiettivi strategici nel panorama della nuova geopolitica digitale.
E' il lavoro più recente di Derrida, dedicato a uno dei grandi temi della filosofia morale: l'amicizia. Tutto gira attorno all'interpretazione e allo smontaggio di una frase che Montaigne riprende da Aristotele: "Oh miei amici, non c'è nessun amico". Questa che appare una manifesta contraddizione si rivela invece come il motore paradossale delle nostre idee principali riguardo al conflitto, alla politica, al dialogo. Derrida ricava così da una frase un'intera tradizione di pensiero, da Aristotele, attraverso Nietzsche, fino a Blanchot e ne indica lo sfondo implicito e l'alone di interdetto che la accompagna e la lascia aperta per noi.
Molte persone, ogni giorno e a vari livelli, si pongono domande che hanno a che fare con il funzionamento delle organizzazioni. È possibile migliorare il funzionamento di un ufficio, di un reparto ospedaliero, di una squadra di montaggio? Può una determinata procedura burocratica essere più efficace? Come si ottengono migliori prestazioni da una unità di lavoro? Questa introduzione alla psicologia delle organizzazioni fornisce una risposta a tali quesiti, a partire dall'assunto che non si deve tanto studiare la singola organizzazione come entità, quanto analizzare i comportamenti che al suo interno hanno luogo. Individui e gruppi hanno infatti un'esistenza reale, fatta di interessi, preferenze, valori, scopi: dai loro rapporti si costruiscono i processi organizzativi concreti e quegli strani artefatti umani e tecnologici che chiamiamo appunto "organizzazioni".

