
Il libro si propone come continuazione di "Mappe per capire. Capire per mappe" (Carocci, 2004), nel quale veniva trattato il rapporto tra rappresentazioni della conoscenza e apprendimento. Il nuovo volume costituisce una rassegna di differenti metodi di schematizzazione e approfondisce con estremo rigore concettuale i modelli logico-operativi. Il lettore viene guidato a distinguere con precisione diversi strumenti di rappresentazione grafica, dalle mappe mentali a quelle concettuali, a capire come utilizzare i vari modelli logico-operativi nelle situazioni didattiche e di apprendimento e ad approfondire le funzioni dei principali software utili per rappresentare conoscenze e comprenderne i valori aggiunti operativi, cognitivi, formativi.
"Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore": L'invocazione del Salmo 90 è la migliore introduzione a queste nitide pagine di Romano Guardini. Autentico gioiello di sapienza cristiana, esse aiutano a chiarificare un'esperienza attraversata da tutti e disegnano la parabola di una vita riuscita, dove ogni fase ha senso e valore insostituibili, sue crisi di crescita, equilibri e dinamismi peculiari. Guardini pubblica "Le età della vita" agli inizi degli anni Cinquanta e si rivolge quindi a un secolo che sta uscendo dalla stagione dei totalitarismi, tutti concordi nel celebrare il culto acritico della 'giovinezza', e sta inquadrando i suoi teenagers nel sistema dei consumi. Ma le sue riflessioni si adattano con straordinaria lucidità anche al nostro tempo, nel quale le differenti 'età della vita' sono cancellate a beneficio di un artificioso 'vivere senza età'. Una sorta di bengodi dell'inesperienza si configura come la fissazione postmoderna, che non solo preclude alla saggezza della vecchiaia, ma impedisce di essere davvero giovani e davvero adulti in un mondo inchiodato su se stesso. Ogni età, ci ricorda Guardini, ha la sua bellezza singolare, che va colta e realizzata: è il segreto di una vita eticamente compiuta, affrancata dall'ansia per il tempo che scorre. Prefazione di Alessandro Zaccuri.
Il volume offre un quadro aggiornato delle politiche per il mercato del lavoro, approfondendo la situazione italiana nel contesto internazionale. Sono presentate le politiche del lavoro (dalla genesi storica alle misure più recenti) e sono identificati i fattori politici, economici e sociali delle tendenze in atto. Infine sono discussi i nodi problematici del modello italiano e le possibile direzioni di riforma, considerando opportunità e indirizzi europeo-comunitari.
Le riforme amministrative degli ultimi decenni hanno profondamente modificato la struttura e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni, ma il cammino verso l'amministrazione-azienda risulta tutt'altro che lineare. Il volume propone un confronto tra i sistemi amministrativi delle più importanti democrazie europee e degli Stati Uniti, incentrato sulle dimensioni costitutive delle burocrazie centrali: gli assetti strutturali, l'organizzazione del personale e le modalità dell'azione amministrativa.
Negli ultimi cinquant'anni è fortemente aumentato il prestigio sociale e linguistico delle varietà specialistiche e tecnico-scientifiche dell'italiano, che ha contribuito in misura significativa anche all'evoluzione della lingua corrente e dei tradizionali modelli letterari. La continuità storica, l'impulso al costante aggiornamento insieme alla grande apertura alla società contemporanea globale che tipicamente connota i linguaggi scientifici e professionali sono qui illustrati attraverso le principali componenti del lessico, della sintassi e delle differenti testualità, con particolare attenzione alle scienze esatte e naturali, alla medicina, all'economia e al diritto. Nell'era digitale, i canali di comunicazione e le diverse tipologie testuali e linguistiche attraverso cui l'italiano specialistico si diffonde tra i parlanti di ogni livello sono molteplici, e danno luogo a forme di comunicazione divulgativa e didattica che, grazie alla circolarità e agli scambi tra i media, rendono queste varietà di lingua particolarmente vivaci e attraenti.
I quotidiani sono ancora un modello di lingua scritta? Com'è fatta e come sta cambiando la lingua dei giornali in Italia? Come vengono letti e come funzionano i testi al loro interno? La storia linguistica della scrittura dei quotidiani negli ultimi anni permette di rispondere a queste domande e di capire meglio, con strumenti adeguati, come leggere il giornale e come scrivere per il giornale in modo chiaro, responsabile e corretto. Il volume offre ai lettori non specialisti una guida semplice, con esempi di analisi di testi, alla scrittura giornalistica e alle sue forme più caratteristiche.
I quotidiani sono ancora un modello di lingua scritta per gli italiani di oggi? Come è cambiata la scrittura dei giornali negli ultimi vent'anni? Come sono scritti e come vanno letti gli articoli di un giornale? Il volume risponde a queste domande ripercorrendo la storia linguistica dei giornali italiani dall'Ottocento a oggi, e offre ai lettori non specialisti un'agile guida alle tecniche della scrittura giornalistica, con esempi di analisi di testi. La nuova edizione aggiorna ampiamente i capitoli dedicati ai giornali in rete e presenta inoltre una riflessione sull'etica dell'italiano giornalistico al tempo della cosiddetta post-verità.
Nel panorama dei libri dedicati ai metodi e alle tecniche di ricerca sociale mancava un volume capace di presentare in maniera approfondita gli strumenti tipici dell’indagine empirica sullo sfondo di un più ampio orizzonte. Il nuovo manuale di Chito Guala si propone di colmare questa lacuna prestando attenzione alla storia e allo sviluppo delle tecniche di ricerca delle varie discipline che hanno affiancato il sorgere della sociologia. I metodi utilizzati in antropologia, storia, linguistica e psicologia hanno contribuito decisamente a migliorare gli stessi strumenti di ricerca in sociologia, diversificandone le tecniche di raccolta, codifica e trattamento delle informazioni, raffinandone le strategie di campionamento, migliorandone la logica sperimentale e l’analisi comparata. La ricerca sociale diventa così un processo molto articolato, ove le strategie del ricercatore si misurano con diverse opzioni epistemologiche, con il peso delle tradizioni accademiche, con molteplici concezioni della metodologia e del ruolo della ricerca. L’ampio ventaglio delle tecniche trattate è arricchito da specifici capitoli su codifica dei dati, operazioni essenziali di trattamento statistico delle informazioni, tipologie di campionamento. Un’ampia sezione su indicatori sociali e qualità della vita chiude il volume che si propone così di costituire un riferimento aggiornato e completo sugli strumenti della ricerca sociale empirica.
NNA (Network Non Autosufficienza) è nato - da un'idea di Cristiano Gori, che lo coordina - per promuovere riflessioni scientifiche sull'assistenza agli anziani non autosufficienti che siano utili all'operatività. Lo compongono anche Anna Banchero, Enrico Brizioli, Antonio Guaita, Franco Pesaresi e Marco Trabucchi. Un volume sulle demenze all'interno della collana dedicata alla non autosufficienza indica l'importanza che i disturbi della sfera cognitiva hanno rispetto alla vita della persona anziana. I vari capitoli - opera dei più autorevoli esperti - hanno lo scopo di presentare gli aspetti più rilevanti della patologia, in rapporto alla possibilità di organizzare cure adeguate in servizi in grado di rispondere ai bisogni, diversi e spesso molto gravi, delle persone con demenza.