
Se la rivoluzione dei big data ha un genio che la presiede, questi è certamente Alex Pentland. In anni di esperimenti innovativi ha distillato scoperte che oggi spalancano le porte di un campo scientifico completamente nuovo: la fisica sociale. La fisica sociale si occupa del flusso delle idee e di come le reti sociali le diffondano e le trasformino in comportamenti. Finora le ricerche dei sociologi sono dipese da set di dati limitati e da indagini che ci dicono ciò che le persone dichiarano circa i propri pensieri e comportamenti, piuttosto che ciò che veramente pensano e fanno. Siamo rimasti ancorati all'uso di categorie quali le classi sociali o il mercato. In realtà, gli esseri umani rispondono in modo molto più potente a stimoli sociali che implichino la gratificazione degli altri e rafforzino i legami, invece che a stimoli che implichino solo il loro proprio interesse economico. Pentland conduce i lettori oltre la soglia della più importante rivoluzione nello studio del comportamento sociale, verso un modo completamente nuovo di guardare alla vita stessa. Prefazione di Filippo Barbera, postfazione di Cosimo Accoto.
Quando il tempo è poco, è meglio utilizzarlo bene. Con gli esercizi pratici ed a difficoltà crescente di questo libro imparerai a gestire la conversazione con i tuoi pazienti in modo da arrivare a cogliere i sintomi importanti in poco tempo. Quante volte ti è capitato di parlare con i pazienti per molto tempo e poi, prima di andar via, farti dire per caso il sintomo rilevante? Oppure, ti è mai capitato di assistere dei pazienti che alla visita successiva ti dicono quella cosa importantissima (non detta al primo incontro) aggiungendo "non gliel'ho detto perché credevo non fosse importante". Con il Metamodello della PNL puoi guidare le conversazioni in modo efficace. E dopo aver fatto tutti gli esercizi potrai notare com'è migliorata la tua gestione dei colloqui, del tuo tempo e la soddisfazione dei tuoi pazienti.
La rilevanza del fenomeno dell'organizzazione internazionale nell'odierna comunità degli Stati è un dato ampiamente percepito e riconosciuto, anche in conseguenza dell'ampia diffusione quantitativa e qualitativa di forme istituzionalizzate di cooperazione internazionale che si riscontra sia in ambito universale sia, soprattutto, regionale.
L'autore affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo "alunni" si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli "sfaticati", dei "fannulloni", degli "scavezzacollo", dei "marioli", dei "cattivi soggetti", insomma di quelli che vanno male a scuola. Pennac, ex scaldabanco lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d'angoscia e di dolore che gli appartiene. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell'istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei. E da questo rovistare nel "mal di scuola" che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d'imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima i giovani di oggi come quelli di ieri. Con la solita verve, l'autore della saga dei Malaussène movimenta riflessioni e affondi teorici con episodi buffi o toccanti, e colloca la nozione di amore, così ferocemente avversata, al centro della relazione pedagogica.
È proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libertà dunque nell'approccio individuale alla lettura perché "le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere".
Se si vuole conoscere il cristianesimo, bisogna anzitutto conoscere Gesù Cristo. Per tutti resta dunque valido l'interrogativo di fondo: "Chi è Cristo per noi oggi?". La cristologia che qui viene presentata è mossa dalla convinzione che, se non si parte dal Gesù terreno, la cristologia della Chiesa sarebbe priva del suo fondamento storico e contenutistico. L'opera è strutturata in due volumi (di cui il secondo di prossima pubblicazione). Il titolo vuole esprimere la molteplicità dei modi di approccio alla figura del Cristo: esso evidenzia il dato di una personale e costante unità di fondo che, però, viene percepita e interpretata in modo diverso da coloro che ne hanno scritto.
L’Italia come ideale a cui sacrificare la libertà e la gioventù: il bestseller europeo che costò all’Austria “più di una guerra perduta”.
L'autore, già nel titolo, racchiude l'obiettivo della pubblicazione: richiamare, anche attraverso la sintesi dell'aforisma, le conoscenze minime che un bravo manager deve avere, per rendere efficace il suo impegno in azienda. Egli, manager dall'esperienza pluridecennale, e con competenze accademiche ed imprenditoriali, raccoglie, e racconta, i problemi, le difficoltà, le contraddizioni e le possibilità della società lavorativa, dando vita ad un connubio originale di generi di scrittura in cui dialogano forme tradizionali di arte e scienza, quali la musica leggera, i film, la tradizione aforistica, e la più classica delle discipline: l'economia. Il testo si compone di tre parti: la prima raccoglie numerosi aforismi di celebri scrittori, brillanti personaggi o anonimi, rapportati alle più tipiche caratteristiche del bravo manager; la seconda propone una serie di canzoni, da Modugno ad altre più recenti, in cui i testi vengono tradotti in realtà aziendalistiche, creando un efficace accostamento esistenziale, tra parole e realtà; la terza compendia termini chiave, dall'uso più o meno comune, dell'economia e della finanza, ma di cui è necessario che il manager abbia conoscenza.
Gli Autori considerano la Pedagogia come una scienza pratico-progettuale, cioè una “scienza” direttamente riferita alla pratica, all’azione educativa; non prescrittiva, nel senso di indicare in maniera determinante quali modalità di intervento si devono assumere per raggiungere i risultati desiderati, bensì orientativa, al fine di dare senso e sostegno operativo all’azione educativa. Una scienza relativamente autonoma, in quanto essa tende a valorizzare tutto ciò che le varie scienze dell’educazione possono offrire al fine di comprendere più in profondità le differenti situazioni educative e poter intervenire in esse con incisività e validità.
L’aggettivo che la qualifica come scienza «pratico-progettuale» indica non solo che l’oggetto di studio è la pratica educativa, ma anche che i risultati che si ottengono non hanno valenza solo descrittiva, rappresentativa, esplicativa, bensì anche di guida all’elaborazione di progetti di intervento, di sostegno alla operatività dell’educatore, e di verifica della loro qualità. Di qui la necessità di un’analisi attenta dell’azione umana, e di quella pedagogica in particolare, da un molteplice punto di vista, in particolare filosofico e psicologico. Il processo decisionale che ne deriva conduce alla progettazione di uno schema d’azione, che comprende obiettivi, itinerari, contesti umani e relazionali, che risultino più coerenti e più chiaramente contestualizzati e finalizzati. La pratica educativa che ne segue può essere riletta in tale quadro come una conversazione che si protrae nel tempo e un dialogo interpersonale tra due interlocutori che si incontrano nel loro reciproco impegno; conversazione e dialogo che caratterizzano gli anni del passaggio alla vita adulta.
Per farsi un'idea dell'immenso mondo della Bibbia è possibile seguire strade diverse. Il filo conduttore proposto da questo libro è la storia della nostra salvezza. Perché? Semplicemente perché la Bibbia perla di noi, delle nostre vicende quotidiane, segnate - consapevolmente o meno - dalla presenza di Dio.
L'Onnipotente Creatore del cielo e della terra si è lasciato coinvolgere nelle vicissitudini dell'umanità - sante o scabrose, encomiabili o condannabili - e ha condotto la storia perché potessimo riceverlo non solo come presenza invisibile e misteriosa, ma persino come fratello e compagno di viaggio nel suo Figlio, Gesù Cristo.
Quindi, la Sacra Scrittura è il messo privilegiato per incontrare non una verità astratta, ma una Persona, il Gesù delle profezie, della storia ed ora della gloria, per conoscerlo e amarlo.
In questa ricerca tra le pieghe della storia sacra, la Bibbia è guida degna di fede, sicura, vera nel senso più profondo del termine. Racconta vite di uomini e donne che hanno inciso nell'amicizia tra Dio e i suoi figli.
Perciò, abbiamo individuato in questi personaggi le "pietre miliari" del cammino, soffermandoci talvolta su qualche rapido excursus per offrire una prospettiva completa in temi specifici.
Affiancato dalla fruizione diretta della Bibbia, questo libro potrà aiutare il lettore ad aprirsi con cuore sincero alle meraviglie compiute d Dio per l'umanità.
Le annotazioni e il commento alle Lettere a Timoteo sono scanditi secondo due livelli:
Il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell’influsso del contesto su di essi.
Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblico. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, là dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità.
Destinatari
Biblisti, studenti, ricercatori, religiosi, gruppi di lettura biblica.
Punti forti
La nuova versione della Bibbia a cura della Redazione biblica delle Edizioni San Paolo.
Un team di giovani biblisti italiani.