
Negli ultimi anni le ricerche sulle prime fasi di sviluppo e sulle relazioni bambino e "caregiver" hanno prodotto un'ampia messe di dati e hanno consentito un significativo avanzamento delle conoscenze. Allo stesso tempo, mai come oggi la relazione tra ricerca e psicologia clinica risulta essere forte, tanto che sempre più quest'ultima appare utilizzare nel proprio esercizio strumenti e costrutti tratti dalla recente ricerca evolutiva. Questo volume rappresenta una sintesi di entrambe queste anime. A partire infatti dagli studi e dalle recenti scoperte, viene fornita un'ampia e ben organizzata panoramica della relazione genitore-bambino alla luce della teoria dell'attaccamento. Vengono inoltre presentati strumenti e progetti per valutare e sostenere una efficace genitorialità, al fine di favorire uno sviluppo adeguato.
È comune rilevare una diffusa insoddisfazione tra gli educatori che fanno i conti con gli incerti e scarsi esiti del loro impegno. Attraverso un'ampia selezione di testi e un articolato saggio d'apertura, il libro offre uno strumento agile per focalizzare ciò che è essenziale nella pratica educativa, cioè il suo costituirsi come azione volta alla conquista della libertà. Le schede didattiche conclusive permettono di trattare in modo laboratoriale - in contesti sia formali sia informali - i contenuti del testo che sono espressi in un linguaggio accessibile anche a chi non abbia alle spalle studi specifici.
L'ipotesi che fa da guida al volume è che le modalità di insegnamento, per essere efficaci e significative, debbano strutturarsi a partire dai modi e dalle forme dell'apprendimento e che l'azione didattica, lungi dall'essere lineare e unidirezionale, vada costruita nella relazione.
Termini come aiuto, solidarietà, intervento - a proposito di singoli individui o di intere popolazioni - sono sempre più diffusi e impiegati, anche se spesso non si tiene nel debito conto quanto l'intervento di aiuto sia un'operazione delicata e complessa che, se non adeguatamente eseguita, può comportare problemi maggiori di quelli chiamata a risolvere. Questo libro vuole offrire un contributo alla creazione di una nuova cultura e di una nuova mentalità a tale riguardo. Esso affronterà il tema del sostegno portato a un altro essere umano in termini di relazione d'aiuto: ad esempio, all'interno della coppia e dello specifico legame affettivo tra l'uomo e la donna; tra il medico e il proprio paziente, entrambi impegnati in un nuovo rapporto di gestione della malattia in vista della guarigione; o, ancora, nella relazione tra l'insegnante e il proprio scolaro, non più concepita in termini di un mero squilibrio gerarchico e culturale, riduttivo per il primo e penalizzante per il secondo. Un contributo anche alla relazione di aiuto tra popoli, tra culture, tra religioni. A questo aiuto siamo ormai obbligati, e ad esso forse ci troviamo particolarmente impreparati.
Il volume presenta le linee teoriche e le prospettive applicative di un nuovo approccio integrato alla relazione bambino-insegnante, inquadrata all'interno del più ampio contesto delle relazioni bambino-adulto. Le finalità dell'approccio, ispirato alla teoria dei sistemi evolutivi, sono sia preventive sia di recupero. Tali finalità sono perseguite attraverso un lavoro specificamente centrato sulla relazione che si instaura - e si trasforma nel tempo - nei contesti scolastici tra il bambino e l'insegnante. Questi è visto come adulto significativo di riferimento, investito dal compito di prendersi cura degli alunni dal punto di vista della crescita tanto cognitiva quanto socio-affettiva. L'opera offre interessanti spunti di riflessione e strumenti operativi a insegnanti, direttori di istituto, consulenti in psicologia, operatori che a vario titolo si occupano del disagio infantile, nonché a genitori di alunni della scuola dell'obbligo.
Il volume presenta le linee teoriche e le prospettive applicative di un nuovo approccio integrato alla relazione bambino-insegnante, inquadrata all'interno del più ampio contesto delle relazioni bambino-adulto. Le finalità dell'approccio, ispirato alla teoria dei sistemi evolutivi, sono sia preventive sia di recupero. Tali finalità sono perseguite attraverso un lavoro specificamente centrato sulla relazione che si instaura - e si trasforma nel tempo - nei contesti scolastici tra il bambino e l'insegnante. Questi è visto come adulto significativo di riferimento, investito dal compito di prendersi cura degli alunni dal punto di vista della crescita tanto cognitiva quanto socio-affettiva. L'opera offre interessanti spunti di riflessione e strumenti operativi a insegnanti, direttori di istituto, consulenti in psicologia, operatori che a vario titolo si occupano del disagio infantile, nonché a genitori di alunni della scuola dell'obbligo.
Il volume ha un taglio di primo inquadramento sistemico e dogmatico, con l’intento di fornire agli studenti una visione d’insieme, e alcune chiavi di lettura, dello scenario in mutamento.
E’ volutamente incentrato sulla delineazione della logica e della dinamica dei regimi e degli istituti regolatori, più che sulla minuziosa descrizione delle tante novità normative che si affastellano tumultuosamente.
Il sistema regolatorio delle banche ha subito e sta subendo, infatti, una sostanziale mutazione – indotta dalla lunga crisi finanziaria – la quale appare caratterizzata, schematizzando al massimo, da tre tendenze dominanti: la stretta analogia tra le discipline del mercato bancario e finanziario e, con più lento moto di avvicinamento, assicurativo; la sempre più pervasiva immanenza della regolamentazione, e della supervisione diretta, delle istituzioni europee; la crescente pervasività delle regolazioni pubblicistiche.
L’affermarsi delle accennate tendenze impone la ricerca di nuovi paradigmi interpretativi, ciascuno dei quali è oggetto di uno o più capitoli di questo libro, con l’obiettivo di individuare alcuni “snodi” essenziali della mutazione in corso e delinearne un quadro complessivo.
Sono raccolti nel volume gli scritti più significativi di Edward Tronick, considerato uno dei maggiori studiosi a livello internazionale nell’ambito della psicologia evolutiva. Vengono esaminate le prime fasi dello sviluppo socio-emotivo, attraverso l’introduzione di un paradigma sperimentale, quello del volto immobile della madre, che costituisce un punto di svolta per la psicologia dello sviluppo. L’autore introduce quindi il modello della mutua regolazione, un modello innovativo secondo il quale, nel rapporto con la madre, il bambino mostra precoci capacità di sintonizzazione emotiva.
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Chi ascolta la radio? Come è cambiato il suo pubblico? Perché tutte le emittenti trasmettono Adele? Che cosa significa fare la radio ai tempi di Facebook? Nel rispondere a queste domande, il volume disegna una mappa del paesaggio radiofonico italiano nell'epoca della società in rete, avvalendosi di 1146 ore di radio analizzate nel dettaglio, dai formati dell'informazione a quelli dell'intrattenimento musicale pop e classico. Viene così offerta una panoramica del presente e del futuro prossimo della radiofonia italiana che prende in esame i generi attuali, lo stato di salute del mercato pubblico e privato, la radiofonia comunitaria e quella delle università, il cambiamento del valore dell'audience, l'incrocio con i social media, le nuove tecnologie digitali all'orizzonte, il futuro degli archivi sonori storici, i nuovi servizi di distribuzione della musica che stanno scalzando il primato della radio come medium musicale. Gli autori, studiosi e professionisti della radio, ci restituiscono l'immagine di un mezzo nel guado tra l'epoca del broadcasting e quella del networking.
Una nuova traduzione italiana del testo che segna l'apice e l'origine del pensiero sociale della Chiesa. L'opera affronta le questioni del giusto salario, dell'ingordigia della borghesia, dell'erosione della morale causata dal trionfo dell'egoismo rapace, con straordinarie capacità di analisi. In essa non si ferma sul terreno morale ma polemizza con il pensiero liberale e con quello socialista, misurando le insufficienze e le ingiustizie propugnate dai loro programmi politici. La stessa "Rerum novarum", l'enciclica che inaugura la dottrina sociale della Chiesa, attingerà molte delle sue argomentazioni da tale scritto. Tradotto nelle principali lingue, pubblicato in italiano nel 1870, è ora edito in una nuova traduzione, emendata da fraintendimenti linguistici, più disinvolta nei riferimenti ideologici.
Chi siamo e che tipo di relazioni stabiliamo gli uni con gli altri? Luciano Floridi sostiene che gli sviluppi nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione stiano modificando le risposte a domande così fondamentali. I confini tra la vita online e quella offline tendono a sparire e siamo ormai connessi gli uni con gli altri senza soluzione di continuità, diventando progressivamente parte integrante di un'"infosfera" globale. Questo passaggio epocale rappresenta niente meno che una quarta rivoluzione, dopo quelle di Copernico, Darwin e Freud. L'espressione "onlife" definisce sempre di più le nostre attività quotidiane: come facciamo acquisti, lavoriamo, ci divertiamo, coltiviamo le nostre relazioni. In ogni campo della vita, le tecnologie della comunicazione sono diventate forze che strutturano l'ambiente in cui viviamo, creando e trasformando la realtà. Saremo in grado di raccoglierne i frutti? Quali, invece, i rischi impliciti? Floridi suggerisce che dovremmo sviluppare un approccio in grado di rendere conto sia delle realtà naturali sia di quelle artificiali, in modo da affrontare con successo le sfide poste dalle tecnologie correnti e dalle attuali società dell'informazione.

