
La professionalità educativa, in quanto tensione verso la messa a punto di strategie finalizzate al consolidamento di un'identità e di un ruolo professionali assunti con competenza, si costruisce avvalendosi di strumenti riflessivi e dialogici, (auto)valutativi e trasformativi sia sul piano dell'operatività che della teorizzazione. La supervisione pedagogica è uno strumento metariflessivo che attiva circoli ricorsivi tra le competenze acquisite sul campo e le teorie sottese alle prassi, ma soprattutto che stimola e sostiene la rilettura delle pratiche educative nei termini dell'intenzionalità e della progettualità. È uno strumento professionalizzante, dunque, a cui però non è ancora stato assegnato uno spazio adeguato all'interno di un dibattito pedagogico teso al riconoscimento degli elementi fondanti la cultura e la professionalità educativa. Questo libro si inserisce in tale dibattito con l'intenzione di fornire un contributo alla conoscenza delle funzioni, delle specificità e del significato culturale e strategico della supervisione pedagogica. Essa permette, infatti, di sviluppare competenze comunicative, riflessive e rielaborative nonché di gestire un ampio repertorio di strumenti operativi a partire dalla comprensione dei contesti educativi e delle modalità di funzionamento delle équipe.
La novità di questo volume consiste nell'applicazione dell'approccio basato sulle attività aziendali a tutti i problemi di strategia, siano essi quelli di individuazione delle relazioni tra strategia e risultati, di analisi e valutazione del posizionamento strategico, di gestione del cambiamento strategico, di valutazione della strategia. Le attività aziendali sono presentate partendo dalla contrapposizione tra attività correnti, che sono la determinante principale dei risultati attuali, e attività di set up, che invece contribuiscono al rinnovamento delle attività correnti e pongono le basi per i risultati futuri. I risultati che le aziende producono oggi dipendono più da quello che è stato fatto ieri che da quello che rimane possibile fare oggi intervenendo sulle attività correnti attuali. I miglioramenti più importanti richiedono tempo perché dipendono soprattutto dalle attività di set up attuali, che incidono sulle attività correnti e sui risultati futuri. Il frutto del lavoro di oggi si raccoglie soprattutto domani.
La televisione, sin dalla sua nascita, ha offerto materiale originale e unico nel suo genere alla ricostruzione degli avvenimenti storici, fissando immagini, parole, emozioni e atmosfere nella nostra memoria. La TV, allo stesso tempo, costituisce anche uno straordinario strumento di divulgazione storica e di interpretazione di eventi in grado di raggiungere un universo di individui estremamente ampio e variegato e di rappresentare una storia "altra", a più voci, rivolta a tutti e in particolar modo a quelle generazioni che di quegli accadimenti non hanno avuto testimonianza diretta. Il volume esplora le modalità e i limiti attraverso i quali la storia, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, è entrata a far parte della programmazione televisiva a tutti gli effetti, decretando il successo di un nuovo genere, acquisendo la narrazione, la grammatica e le forme proprie del mezzo e affermandosi come luogo di coagulo per una memoria condivisa.
Per farsi un'idea dell'immenso mondo della Bibbia è possibile seguire strade diverse. Il filo conduttore proposto da questo libro è la storia della nostra salvezza. Perché? Semplicemente perché la Bibbia perla di noi, delle nostre vicende quotidiane, segnate - consapevolmente o meno - dalla presenza di Dio.
L'Onnipotente Creatore del cielo e della terra si è lasciato coinvolgere nelle vicissitudini dell'umanità - sante o scabrose, encomiabili o condannabili - e ha condotto la storia perché potessimo riceverlo non solo come presenza invisibile e misteriosa, ma persino come fratello e compagno di viaggio nel suo Figlio, Gesù Cristo.
Quindi, la Sacra Scrittura è il messo privilegiato per incontrare non una verità astratta, ma una Persona, il Gesù delle profezie, della storia ed ora della gloria, per conoscerlo e amarlo.
In questa ricerca tra le pieghe della storia sacra, la Bibbia è guida degna di fede, sicura, vera nel senso più profondo del termine. Racconta vite di uomini e donne che hanno inciso nell'amicizia tra Dio e i suoi figli.
Perciò, abbiamo individuato in questi personaggi le "pietre miliari" del cammino, soffermandoci talvolta su qualche rapido excursus per offrire una prospettiva completa in temi specifici.
Affiancato dalla fruizione diretta della Bibbia, questo libro potrà aiutare il lettore ad aprirsi con cuore sincero alle meraviglie compiute d Dio per l'umanità.
La ricerca di Giovanni Emidio Palaia ricostruisce la personalità ricca (e grandemente fascinosa) di Giorgio La Pira, componendo diverse prospettive e realizzando un'articolata e complessa indagine del pensiero, della concezione giuridica espressa nella sua "maestria", della testimonianza cristiana e dell'impegno sociale ed istituzionale profusi dal Sindaco Santo. Tratto essenziale del suo pensiero filosofico-politico, la cui visione si sostanzia nell'ispirato personalismo sociale che muove da Tommaso d'Aquino fino ad autori quali, fra gli altri, Mounier, Maritain e Guardini, è la concezione secondo la quale ogni elaborazione intellettuale si incardina sulla centralità della persona umana e della praxis (in termini aristotelico-tomisti). La relazione tra vocazione alla santità e concreta azione storico-politica non esaurisce il profilo dell'alta personalità di La Pira. Emerge, qui, soprattutto nei capitoli ove viene tratteggiato il contributo offerto alla cultura giuridica italiana, meno indagato tra i biografi e gli analisti della sua figura, un La Pira del tutto nuovo e originale.
La ricerca di Giovanni Emidio Palaia ricostruisce la personalità ricca (e grandemente fascinosa) di Giorgio La Pira, componendo diverse prospettive e realizzando un'articolata e complessa indagine del pensiero, della concezione giuridica espressa nella sua "maestria", della testimonianza cristiana e dell'impegno sociale ed istituzionale profusi dal Sindaco Santo. Tratto essenziale del suo pensiero filosofico-politico, la cui visione si sostanzia nell'ispirato personalismo che muove da Tommaso d'Aquino fino ad autori quali, fra gli altri, Mounier, Maritain e Guardini, è la concezione secondo la quale ogni elaborazione intellettuale si incardina sulla centralità della persona umana e della praxis (in termini aristotelico-tomisti). La relazione tra vocazione alla santità e concreta azione storico-politica non esaurisce il profilo dell'alta personalità di La Pira. Emerge, qui, soprattutto nei capitoli ove viene tratteggiato il contributo offerto alla cultura giuridica italiana, meno indagato tra i biografi e gli analisti della sua figura, un La Pira del tutto nuovo e originale.
L’attuale ricerca di sempre nuove opportunità di comunicazione da parte delle imprese e la crescente richiesta di sponsorizzazione da parte delle organizzazioni sponsee rendono necessarie procedure che permettano all’impresa di comparare efficacemente le molteplici alternative e di formulare scelte razionali, economicamente e tecnicamente fondate, nonché condivisibili dai più alti livelli del management aziendale.
Solo così possono essere correttamente giustificati a priori i crescenti investimenti destinati alla sponsorizzazione, e puntualmente valutati a posteriori i risultati ottenuti, con riferimento agli stessi criteri che hanno orientato la selezione tra le alternative disponibili.
Questa monografia, dopo aver descritto i modelli di funzionamento della sponsorizzazione e di risposta da parte del consumatore presenti nella letteratura internazionale, affronta nello specifico le problematiche di pianificazione della sponsorizzazione, con riguardo sia all’ottica dello sponsee sia a quella dello sponsor.
In particolare, applicando alla sponsorizzazione i metodi decisionali già impiegati in altri ambiti aziendali, vengono approfondite le problematiche relative al processo di scelta delle proposte di sponsorizzazione: l’identificazione dei criteri di selezione economici e tecnici, l’attribuzione a ciascuno di essi di un livello di importanza relativa, e infine l’individuazione dei più opportuni metodi di comparazione delle alternative.
Roberto Paolo Nelli è docente di Marketing presso l’Università Cattolica di Piacenza. È autore di numerose pubblicazioni in tema di marketing e di comunicazione d’impresa, tra le quali: La comunicazione interna nell’economia dell’azienda. Evoluzione, teoria, tecnica (Vita e Pensiero, Milano 1994); L’esigenza di riposizionamento del servizio cinematografico in Europa. Evidenza empirica e ruolo della comunicazione (Vita e Pensiero, Milano 1996); La teoria della comunicazione aziendale e la sua evoluzione: la scuola anglosassone (Milano 1999); La gestione della sponsorizzazione nell’esperienza italiana. Le problematiche di programmazione e di controllo (Vita e Pensiero, Milano 2000); Le strategie internet-based delle imprese italiane. Caratteri fondamentali e modalità evolutive (Vita e Pensiero, Milano 2004).
Paola Bensi è docente di Marketing presso l’Università Cattolica di Cremona. Ha pubblicato: L’efficacia delle relazioni pubbliche: criteri di misurazione del perseguimento degli obiettivi («Comunicazioni Sociali», 3/4, 1996); La sponsorizzazione nelle strategie dell’azienda: caratteristiche, gestione, efficacia (Milano 1998); Il mercato del film per ragazzi in Europa: dalle iniziative a favore dell’offerta alle ricerche per la segmentazione della domanda («Problemi di gestione dell’impresa», 31, 2002); Gli effetti della pubblicità sul processo di decisione d’acquisto del consumatore («Problemi di gestione dell’impresa», 32, 2002); L’impresa e la sua reputazione. La media coverage analysis (Vita e Pensiero, Milano 2003).
Il volume, in questa nuova edizione riveduta, aggiornata e aumentata, tratta tutti gli aspetti che è necessario conoscere per affrontare il problema della sordità in ambito familiare o professionale e si propone quale valido aiuto agli udenti per avvicinarsi senza filtri e preconcetti al mondo dei sordi. L'opera offre una chiave di lettura continuativa senza segmentare i singoli momenti della sordità, partendo da una visione globale del bambino nelle sue diverse fasi evolutive sino all'adulto. Viene consigliato un modello di educazione bilingue: si ritiene importante che il bambino sordo sia precocemente esposto sia alla lingua dei segni sia all'italiano parlato. Si analizza inoltre l'inserimento nella società e nel mondo del lavoro e l'attuale situazione legislativa in materia.Il volume è arricchito da un approfondimento e da un'ampia bibliografia per ogni capitolo.
Siamo sempre più vulnerabili perché soggetti a una doppia fonte di incertezza: l'incertezza che ci viene dalla precarietà del mercato e l'incertezza che ci viene dalla politica per la sicurezza. In un saggio breve, una riflessione inedita e chiarificatrice sul rapporto tra individuo e potere. A essere in gioco è infatti la libertà perché il potere risiede oggi tanto nella possibilità di decidere la flessibilità altrui, quanto nella possibilità di decidere i modi con cui rendere sicuri gli individui. Questo doppio registro del potere attiva due logiche contraddittorie che mettono a repentaglio sia la globalizzazione che la democrazia. Paolo Ceri è professore ordinario di Sociologia all'Università di Firenze.
Questo studio è la prosecuzione di un altro lavoro sulle società aperte relativo al periodo antico e medioevale, già pubblicato in questa collana. Partendo da quell'itinerario si analizza il difficile rapporto, spesso conflittuale e drammatico, tra i teorici delle società aperte e coloro che hanno inseguito utopie e chimere di vario genere. Il filo conduttore tra i due saggi passa attraverso le istituzioni politiche della repubblica romana e del parlamentarismo inglese, pilastri delle società anticamente libere, sebbene imperfette e per questo sempre soggette al miglioramento. Certo non è un caso che a questi due modelli si rifanno tutti quei grandi pensatori, come Vico, Montesquieu, Hume ed altri, che costituiscono i punti di partenza del moderno liberalismo.Il testo, analizzando il non facile cammino dell'affermazione dei diritti, ripercorre il pensiero politico moderno e l'approccio a quello contemporaneo cercando di criticare non pochi luoghi comuni e mettendo in evidenza come, anche nei secoli più recenti e per mezzo di pensatori ritenuti per tanto tempo tra i più illuminati, si è operata la negazione completa della società aperta. Tutto ciò è avvenuto non solo in modo esplicito, tramite quelli che vengono definiti i nemici della libertà, ma anche in modo più o meno larvato tramite pensatori utopisti di vario genere. Non meno pericolosa è l'analisi di quelli che vengono definiti i paradossi della modernità che, dietro apparenti idee innovatrici, hanno poi esaltato metodi e principi che con la libertà e la sua storia non avevano niente a che fare.Queste pagine, oltre al profilo storico del problema, intendono mettere in guardia ciascuno di noi sulla delicatezza degli equilibri delle società aperte che, al pari della libertà, vanno difesi con la massima lucidità e determinazione.
Un'analisi storica alla ricerca delle basi di una societa' democratica e liberale.
A livello internazionale, l'atteggiamento è unanime: non possono lavorare i soggetti che non abbiano ancora raggiunto almeno i 14 anni, come stabilito dalla Convenzione ILO n.138. Non esiste però un accordo per quanto riguarda il lavoro degli adolescenti. Nei paesi ad economia avanzata prevale un approccio di tipo abolizionista, secondo cui gli unici lavori ammessi per un adolescente dovrebbero essere quelli leggeri, non retribuiti, come la partecipazione nelle faccende domestiche o nelle attività economiche della famiglia; viceversa, il lavoro svolto nel mercato del lavoro è considerato un'attività da limitare o addirittura da bandire. Tuttavia un approccio drasticamente abolizionista rischierebbe di eliminare la possibilità per un adolescente di svolgere un'attività formativa, di vivere un'occasione di socializzazione economica, di acquisire maggiore autonomia. Viceversa, l'adozione di un approccio possibilista dovrebbe prevedere le condizioni e i criteri per definire con una chiarezza la soglia di accettabilità dei lavori consentiti per legge ad un adolescente. Questo testo intende offrire un contributo in questa direzione, presentando appunto un gruppo di ricerche sulla socializzazione al lavoro e degli adolescenti.