
Accanto a una panoramica informativa sulle principali politiche sociali, questo volume presenta alcuni fondamentali strumenti analitici e chiavi interpretative per il loro studio. A un'introduzione storico-comparativa segue una serie di capitoli dedicati a singole politiche, ciascuno costruito secondo una griglia comune: obiettivi generale della politica, cenni storici, quadro comparato (principalmente europeo), modello italiano (destinatari e accesso, prestazioni, organizzazione e gestione), finanziamento, impatto economico, sociale e politico.
Alla luce delle riforme più recenti il manuale fornisce gli strumenti più aggiornati per lo studio delle politiche sociali e del welfare state. Vengono ricostruite l'evoluzione e le dinamiche di funzionamento delle politiche più rilevanti (pensioni, lavoro, sanità, assistenza) e sono illustrate alcune chiavi teoriche e interpretative per spiegare i percorsi di sviluppo del welfare italiano messo a confronto con altri modelli europei.
Il libro offre gli strumenti più aggiornati per uno studio efficace delle politiche pubbliche nel nostro paese. Nella loro analisi empiricamente fondata, e sulla base di specifici riferimenti teorico-interpretativi, gli autori - tutti qualificati esperti della materia - illustrano le caratteristiche e la portata del policy change (in termini di cambiamenti dei processi e della performance) avvenuto nei 25 anni della cosiddetta «seconda repubblica».
Una trattazione mirata sulle Politiche dell'Unione europea: mercato interno; spazio di libertà, sicurezza e giustizia; politica agricola e della pesca; politica economica e monetaria; politica della concorrenza; politica regionale; politica commerciale; politica estera e di sicurezza comune; politica sociale e dell'occupazione; politica dei trasporti etc. La settima edizione, che tiene conto delle più recenti e numerose novità normative, riporta in particolare i seguenti provvedimenti: la decisione (UE) 2015/772 del Consiglio dell'11 maggio 2015 che istituisce un nuovo Comitato per l'occupazione, ponendosi l'obiettivo di una maggiore flessibilità delle attività di detto Comitato, soprattutto nell'ambito del ciclo del semestre europeo; la decisione (UE) 2015/773 del Consiglio dell'11 maggio 2015 istitutiva di un nuovo Comitato per la protezione sociale, al fine di rafforzare la dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria e di monitorare più adeguatamente la situazione sociale e del mercato del lavoro; la Comunicazione della Commissione adottata il 13 gennaio 2015 per sfruttare al meglio la flessibilità consentita dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita; la decisione del Consiglio 2014/509/UE del 23 luglio 2014 che stabilisce l'adozione dell'euro da parte della Lituania, dal 1° gennaio 2015; il percorso diretto alla costruzione di un'unione bancaria, con la direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014.
Il volume offre un quadro aggiornato delle politiche per il mercato del lavoro, approfondendo la situazione italiana nel contesto internazionale. Sono presentate le politiche del lavoro (dalla genesi storica alle misure più recenti) e sono identificati i fattori politici, economici e sociali delle tendenze in atto. Infine sono discussi i nodi problematici del modello italiano e le possibile direzioni di riforma, considerando opportunità e indirizzi europeo-comunitari.
Nonostante le molte trasformazioni nei rapporti tra i sessi e nonostante gli sforzi operati sul piano della repressione e della sensibilizzazione, la violenza contro le donne continua ad assumere proporzioni inquietanti. Si tratta di un fenomeno ampio e trasversale, che conosce molteplici fisionomie ed incrocia dimensioni eterogenee: contesto culturale e ruoli sociali, rappresentazioni simboliche e potere, vissuti individuali e tratti psicologici. Il volume si interroga su quali siano e quali possano essere oggi - in una fase di ridisegno profondo del welfare - le politiche di contrasto e prevenzione. L'ipotesi che guida il lavoro è che quelle contro la violenza proprio perché operanti in un ambito sui generis - siano politiche ad alto contenuto di innovazione: esse richiedono, congiuntamente, un lavoro sul sistema e sulla persona; favoriscono interventi flessibili e integrati; promuovono azioni di tipo preventivo e non meramente riparative. Il volume ripercorre gli esiti di una ricerca nazionale Prin (Lumsa, Università di Milano-Bicocca, Università di Pavia, Università della Calabria, Università di Palermo) e descrive lo stato in Italia delle politiche e dei servizi in argomento. Nel sottolineare le specificità e le buone prassi dei contesti considerati, evidenzia le criticità comuni e individua alcune raccomandazioni per l'azione politica.
Docente di Filosofia dell'educazione e Storia della pedagogia nell'Università di Firenze, Franco Cambi analizza la storia, le teorie, le correnti, gli autori, i modelli e le opere-chiave della scienza pedagogica del Novecento. Il secolo scorso è stato un secolo di crescita e di svolta, ha inaugurato un nuovo percorso, una nuova storia dell'uomo, proiettandolo in una dimensione di sperimentazione complessiva e radicale. E anche la pedagogia ha intrapreso questo cammino di evoluzione e ripensamento del proprio passato.
Lo studio della grammatica nella scuola primaria risulta al centro di un dibattito diventato, in questi ultimi tempi, più che mai vivace ed attuale. A fare da sfondo a questo lavoro è una grammatica intesa come studio riflesso della lingua, che diventa un vero gioco di intelligenza quando l'insegnante sa valorizzare le ipotesi e stimolare le domande ingenue che ciascun allievo si pone sulla lingua. I percorsi didattici presentati sono caratterizzati da un forte legame con l'esperienza, le conoscenze e le abilità già acquisite, il vissuto individuale e collettivo, e la dimensione ludica. Il volume si rivolge a tutti gli insegnanti che si occupano di educazione linguistica nelle prime classi della scuola primaria.
Le parole del lessico italiano sono tessere di un grande mosaico che rappresenta la comunità di coloro che da più di mille anni parlano la stessa lingua e condividono la medesima cultura. Il lessico è il complesso unitario e vivo che ripropone momenti della storia comune, dai lasciti della latinità ai giorni nostri, arricchendosi e integrandosi con le tracce di altre lingue e civiltà. Questa nuova edizione, corredata di più esempi esplicativi e aggiornata con gli studi condotti negli ultimi anni, si propone di guidare il lettore a orientarsi nella comprensione, nello studio e nel dominio delle parole italiane.
Presentati insieme, e in una prospettiva comparatistica, gli sviluppi di tutte le letterature romanze medievali: dalla Penisola iberica all'Italia, dalle origini ai tempi di Boccaccio.
Questo volume descrive in modo avvincente, entro un ampio e rigoroso quadro culturale, il percorso che ha portato da tentativi aurorali di scrittura volgare a testi di autonoma e suggestiva significazione.
La psicologia italiana affonda le sue radici nello sviluppo scientifico positivista dell'Italia appena unita. Il volume ripercorre le origini di questa disciplina a partire dai filosofi Francesco De Sarlo e Roberto Ardigò fino a coloro che possiamo considerare i pilastri della nascente disciplina psicologica: Gabriele Buccola, Angelo Mosso, Federico Kiesow, Sante De Sanctis, Giulio Cesare Ferrari e Vittorio Benussi. Attraverso queste figure e il loro operato vengono quindi identificate le origini di una nuova disciplina, la "psicologia scientifica", autonoma e staccata dalla Filosofia, dalla Antropologia e dalla Freniatria. Un testo importante per comprendere le basi della Psicologia che trova la sua collocazione e il suo utilizzo sia nei corsi di Storia della Psicologia e Storia della Scienza, sia nei corsi introduttivi di Psicologia generale nelle lauree triennali di Psicologia, dove uno spazio viene sì dedicato alla storia e ai metodi, ma dove lo sguardo all'Italia è meno presente proprio per mancanza di strumenti come questo.