
Un economista deve essere "in una certa misura, matematico, storico, uomo di Stato e filosofo; solitario e incorruttibile come un artista, ma a volte con i piedi per terra come un politico": così affermava John Maynard Keynes, l'economista britannico generalmente considerato il padre della moderna macroeconomia. Come suggerisce l'affermazione di Keynes, chi desideri apprendere l'economia deve fare appello alle doti più disparate. Gli autori, per parte loro, hanno approntato uno strumento di lavoro che: offre una visione equilibrata della dialettica fra breve e lungo periodo, integra le interpretazioni keynesiane con le teorie classiche, presenta la macroeconomia ricorrendo a una molteplicità di modelli semplici, sottolinea come la macroeconomia sia una disciplina empirica, motivata da un ampio spettro di esperienze, affronta importanti aspetti dell'economia globale senza rinunciare a un marcato accento europeo.
Il manuale, qui presentato in una nuova edizione aggiornata, raccoglie i frutti di una lunga esperienza di ricerca teorica ed empirica. Blanchard vi persegue due obiettivi: da un lato inquadrare alcuni dei più importanti problemi economici odierni, dall'altro trasmettere l'idea secondo cui la macroeconomia è una scienza che deve mantenere, al tempo stesso, una rilevanza esterna e una coerenza interna. Un modello di base (che studia l'economia nel breve, nel medio e nel lungo periodo) viene di volta in volta integrato da estensioni concernenti, per esempio, le aspettative, l'apertura dei mercati e le patologie del sistema economico.
La promessa di Facebook è renderci lettori e autori delle nostre stesse storie, ma in realtà il social network di Mark Zuckerberg costruisce una catena di montaggio della "narrazione narrabile" che imprigiona vite, biografie e racconti possibili. Processando i metadati, i comportamenti e le interazioni di miliardi di utenti all'interno del giardino chiuso della piattaforma, l'algoritmo si impone come un narratore onnisciente e totalitario, una macchina di storytelling predittivo a beneficio degli unici lettori che contano davvero: gli inserzionisti pubblicitari. Il potere di narrazione di Facebook e del suo autore è il potere di un'ideologia della tecnologia e del mercato funzionale alla monetizzazione, all'espropriazione e all'ingabbiamento dell'organizzazione sociale, del lavoro e della vita delle persone: come direbbe Michel Foucault, è un processo di oggettivazione e assoggettamento, la comparsa di una nuova modalità di controllo nella quale ogni individuo riceve una gratificazione costante che lo imprigiona nel suo status così come configurato dalla piattaforma algoritmica.
Quasi tutto quello che sappiamo sulle persone è sbagliato. Perché? Il motivo è semplice: le persone mentono. Lo fanno sempre e comunque, con amici, parenti, partner e datori di lavoro, mentono alle ricerche di mercato, ai sondaggi elettorali e al medico, sono pronte a mentire perfino a loro stesse. C'è solo un luogo dove tutti si sentono completamente liberi, dove possono esprimere tutti i loro desideri, dove è possibile soddisfare ogni più strana e perversa curiosità: questo posto è Internet e il loro più fedele confidente sí chiama Google. Nell'era degli algoritmi ogni nostra azione in rete viene tracciata, registrata e analizzata. Google e i social network potrebbero, in qualunque momento, dirci chi siamo veramente. Illuminante, divertente, a volte scioccante, "La macchina della verità" di Seth Stephens-Davidowitz mostra che non c'è niente al mondo che possa farci scoprire in maniera così profonda ogni sfumatura dell'animo umano come la piccola barra rettangolare che abbiamo come confidente. Premessa di Steven Pionker, prefazione di Gianni Riotta.
Nell'ambito dell'attuale panorama nazionale e internazionale, si configura un quadro in cui le modalità di "fare ricerca" e di "fare intervento" proprie di differenti tipologie di professioni si caratterizzano per l'utilizzo della raccolta di dati testuali come strategia elettiva. Il testo intende dunque costituire un'occasione di approfondimento della Metodologia dell'Analisi dei Dati Informatizzati Testuali (M.A.D.I.T.) e di condivisione dei fondamenti scientifici della metodologia di analisi proposta. Hanno collaborato alla realizzazione del testo: Dalila Barbanera, Eleonora Braga, Sara Checchin, Cristina Landi, Tiziana Maiuro, Eleonora Pinto, Luisa Orrù, Enrica Vitali.
Luna veloce: sette haiku da cantare (a voce sola o in coro), accompagnare al pianoforte, interpretare attraverso la musica e le immagini o... da 'meditare' in silenzio, facendosi guidare dall'immaginazione sonora del nostro orecchio interiore. In particolare, la scrittura musicale utilizzata si adatta molto bene alle sonorità dei cori di voci bianche di bambini e ragazzi, le illustrazioni possono diventare un ottimo e stimolante 'preludio' alla realizzazione di un laboratorio che coniughi le arti figurative con il linguaggio musicale. Tullio Visioli e Chloé Roquefeuil.
Il volume è un contributo alla comprensione dei possibili interventi da svolgere in campo preventivo e terapeutico durante il periodo perinatale. In un'ottica psicodinamica e multidisciplinare, le autrici analizzano esperienze cliniche significative per comprendere il difficile processo di acquisizione della genitorialità. Le difficoltà che si incontrano in questo passaggio evolutivo sono, non di rado, culturali e intrapsichiche e il ritiro nell'infanzia è strettamente correlato alla depressione post-partum, spesso mascherata, della madre. La psicologia perinatale ha, quindi, il compito di formare gli operatori a cogliere la sofferenza della diade madre-bambino, e metterla in condizioni di contenerla ed elaborarla. I due strumenti diagnostici che, data la loro praticità, flessibilità ed efficacia, dovrebbero diventare d'uso routinario a questo fine sono l'EPDS (Edinburgh Postnatal Depression Scale) - test per la valutazione della depressione in perinatalità - e l'ADBB (Alarm Distress Baby Scale) - scala di valutazione del ritiro. Uno degli aspetti più innovativi del volume, all'interno dell'analisi degli interventi clinici, è rappresentato proprio dalla validazione italiana dell'ADBB.
Il volume presenta un corso iniziale di logica che è rivolto agli studenti universitari e a tutti coloro che desiderano leggere un’introduzione alla logica, senza particolari prerequisiti.
Questo corso di logica – frutto di una lunga esperienza didattica nei corsi di laurea di Filosofia e di Scienze della Comunicazione – è strutturato in lezioni di primo livello su:
i principali temi della logica;
le proposizioni, le dimostrazioni, i connettivi, i quantificatori, entro la logica classica;
i principali teoremi sulla logica (in primo luogo, il teorema di incompletezza di Gödel);
la concezione delle classi e degli insiemi, e le operazioni sugli insiemi, in logica classica;
i metodi e i risultati della logica che hanno influenzato la nascita dell’informatica (in particolare, la Macchina di Turing);
l’assiomatizzazione e la formalizzazione della logica del primo ordine;
alcune fra le principali relazioni della logica con le altre discipline.
Quali effetti produce l'applicazione della logica manageriale alle professioni che operano nel settore dei servizi sociali? Il tema è stato finora oggetto di numerose analisi teoriche, ma di pochissimi studi empirici. Questo volume colma perciò una lacuna importante. Esso dà conto di una ricerca in cui si integrano le basi teoriche, che attingono alla sociologia delle professioni e al dibattito sulle trasformazioni del lavoro nella pubblica amministrazione, con fonti documentali e 60 interviste ad assistenti sociali, educatori, operatori sociosanitari, impiegati amministrativi e dirigenti dei servizi sociali in due contesti urbani dell'Italia settentrionale. All'interno del volume, un'attenzione particolare è stata dedicata alla professione dell'assistente sociale. L'analisi che ne emerge evidenzia come le spinte neoliberiste, che tendono a ridurre la componente pubblica nel settore e a introdurre con forza una logica economico manageriale che punta a una maggiore efficienza, comportano il rischio di deprofessionalizzazione e generano disagi e tensioni. Infatti, se la dirigenza ha promosso un managerialismo di vecchio stampo, fondato più sul controllo gerarchico che sull'attenzione alla logica professionale, le professioni coinvolte non hanno finora manifestato quei comportamenti proattivi e propositivi che altre professioni, in condizioni analoghe, hanno saputo sviluppare.
Ci sono libri che propongono piacevoli escursioni turistiche nel territorio della logica, ma non consentono di impadronirsi davvero della disciplina. E ci sono manuali di logica scientificamente validi, ma difficili e faticosi. Questo volume propone una via intermedia e si rivolge a chi non sa nulla di logica, proponendosi di condurlo a padroneggiare la morfologia, la sintassi e la semantica della logica elementare. Introduce inoltre alcuni dei nodi logico-filosofici più interessanti del pensiero contemporaneo, dalla contraddizione scoperta da Bertrand Russell nella teoria "ingenua" degli insiemi ai teoremi di incompletezza di Gödel, passando per Wittgenstein, la teoria della verità di Tarski e il "problema del paradosso del mentitore".