
Antonio Rosmini (Rovereto 1797 - Stresa 1855), condannato dalla chiesa due volte, poi riabilitato come esempio di filosofo cristiano dall'enciclica Fides et Ratio (1998) e infine beatificato (2007), è stato un autore enciclopedico che ha affrontato i principali rami della filosofia (metafisica, logica, etica, diritto, pedagogia, linguaggio, religione). Questo volume fornisce - in spirito di rosminiana "carità intellettuale" - le coordinate fondamentali per introdursi nella vasta ed impegnativa speculazione di uno fra i più grandi pensatori di ogni tempo.
Il volume illustra le caratteristiche della procreazione assistita evidenziandone soprattutto le problematiche bioetiche e psico-morali, anche alla luce dell'evoluzione biogiuridica in Italia e al confronto con le posizioni della Chiesa Cattolica. Fra i temi trattati, l'identità e lo statuto dell'embrione umano, la questione delle cellule staminali e la clonazione, l'etica della ricerca scientifica, gli effetti della fecondazione artificiale eterologa sull'istituzione famigliare, la salute e le aspirazioni delle donne fra maternità e sterilità, le implicazioni eugenetiche della selezione embrionale. Con un approccio scientificamente rigoroso, il libro analizza i nodi centrali di un tema che, a dispetto del suo processo di "normalizzazione" in ambito sociale, conserva un'indiscussa rilevanza morale, e anzi si pone come passaggio ineludibile in ogni opera di difesa del valore della vita umana.
Sono i giovani laureati, molto preparati, a svolgere un lavoro che non dà loro lo stipendio sufficiente per vivere. La generazione mille euro è esplosa nella rabbia, nell'indignazione. Ma è un caso che il nome, come il primo movimento, venga da un paese latino? Il filosofo argentino Enrique Dussel non lo crede. Non è un caso, perché il pensiero latino, con le sue radici nell'America del sud, ha sempre saputo incarnare l'alterità radicale alla ragione del capitalismo. In questo libro inedito Dussel approfondisce le radici filosofiche e storiche di un'indignazione che oggi è fenomeno d'attualità, ma che viene da una cultura millenaria. Allenata a stare ai margini, sopravvivendo, la cultura latino-americana ha oggi la sua chance di rappresentare la vera alternativa al capitalismo che non sa più produrre benessere, ricchezza e sapere.
Lamentiamo spesso che nei paesi poveri, e tra i poveri dei paesi ricchi, sia tanto elevato il numero di cittadini che non godono di pari diritti per il fatto di non saper leggere né scrivere. Più deplorevole però è che molti cittadini non siano educati all'Estetica o non godano dell'arte. È questo un genere di analfabetismo ugualmente grave, se non peggiore: essere esteticamente ciechi, muti e sordi riduce individui potenzialmente creatori alla condizione di meri spettatori. La "castrazione" estetica rende i cittadini vulnerabili e più facilmente plasmabili dai messaggi imperiosi dei media. Questo libro, che possiamo considerare l'eredità di Augusto Boal, ci consegna un'idea forte: il pensiero sensibile, che produce arte e cultura, è essenziale alla liberazione degli oppressi, poiché accresce e approfondisce le capacità cognitive. Soltanto da cittadini che, con tutti i mezzi simbolici (parola) e sensibili (suoni e immagini), si rendono coscienti della realtà in cui vivono e delle sue possibili trasformazioni, potrà sorgere, un giorno, una democrazia reale. Come conclude lo stesso Boal: "In passato ho scritto che essere umano è essere teatro. Vorrei ora ampliare il concetto: essere umano è essere artista! Arte ed Estetica sono strumenti di libertà".
La teoria antropologica cassireriana, sviluppata ampiamente durante il soggiorno svedese e americano, come attestano lettere, libri e conferenze del periodo, ha senza dubbio subito le maggiori influenze durante gli anni amburghesi (1919-1933) e non soltanto da parte della comunità di lavoro nota come Warburg Schule ma anche ad opera di personaggi apparentemente lontani dalle tematiche più strettamente filosofiche. A partire dalle ricerche del biologo Jakob von Uexküll e del neuropsicopatologo Kurt Goldstein sull'organismo e sul suo rapporto con l'ambiente, Cassirer giunse a definire in modo filosoficamente pregnante l'unicità dell'essere umano e della sua struttura simbolica. Il volume ricostruisce alcuni aspetti rilevanti del pensiero di Ernst Cassirer, soffermandosi sull'articolata riflessione antropologica cassireriana, trattata non soltanto nei suoi risvolti culturali ma anche in quelli biologici ed etici, non senza una particolare attenzione all'evoluzione delle vicende esistenziali del filosofo tedesco.

