
Considerato un maestro dell'erotismo del Novecento, il filosofo-scrittore francese con il saggio qui pubblicato, intende esplorare l'origine della mercificazione del corpo. Secondo Klossowski il corpo può essere sottratto alla convenzionale logica procreativa unicamente se accede a una trasgressiva economia commerciale che si realizza nella perversione erotica. Solo la "moneta vivente" riesce a inaugurare un differente rapporto di scambio nel quale l'erotismo, a partire dall'esperienza di Sade, diventa un enigma pulsionale e fantasmatico che introduce al sentire eccessivo ed estremo. Per tale motivo la "moneta vivente" è anche una "moneta estetica".
Qui pubblicato per la prima volta in anteprima internazionale, il Diario raccoglie appunti e annotazioni del giovane Kojève a partire dal 1917 sino al 1923. Pensieri, progetti di scritti futuri, riflessioni a venire, ma anche momenti di vita vissuta, consegnati a quattro taccuini manoscritti, redatti in russo, poi ritrovati fra le carte del filosofo e rimasti finora inediti.
L AUTORE REINTERPRETA LIBERAMENTE CON ARGUZIA E DIALETTICA 17 STORIE TRATTE DALL ANTICO TESTAMENTO TRATTANDO CON SOTTILI ALLUSIONI IL TEMA DEL DIFFICILE RAPPORTO TRA ETICA E POLITICA DEMONIACA". EDIZIONE DEL 1982. "
In una lettera a un ragazzino della foresta che non ha mai visto nulla del progresso, le scomode verità della regina ashanti Nana Konadu Yiadom che, dopo aver vissuto a lungo in Italia (18 anni come colf, a Schio), è tornata per sempre al villaggio di Besoro, il suo villaggio, immerso nella giungla subtropicale del Ghana. La regina spiega a Kofi cosa sono le macchine, i palazzi, le strade, gli uomini che vivono di progetti, di costruzioni e di corsa. Racconta del suo incanto ma anche di un vuoto di serenità e di infinito. Racconta del suo desiderio di tornare alla semplicità del villaggio e di portare con sé solo un pezzetto del nostro mondo: una piccola scuola, un piccolo ospedale, un pozzo. Voleva a Besoro più istruzione e meno malattie. Li ha avuti con l'aiuto di un gruppo di amici italiani. In quella foresta ora la gente si ammala di meno, vive più a lungo e conosce un po' il mondo. Tutte cose indispensabili, ha pensato anche lei ragionando con la testa dell'uomo bianco. Ma si è trovata di fronte a una triste realtà: il piccolo pezzo di mondo occidentale si è rivelato il germe di una grande malattia. Una malattia che iniziava a spegnere la luce della sua terra, legata da millenni ai ritmi della natura. La malattia delle città. Prefazione di Massimo Fini.
Il fulgido e rassicurante benessere dell'Occidente convive da sempre, ignorandola colpevolmente, con la sua metà oscura, fatta di inquinamento ambientale, spaventosi squilibri sociali ed economici, povertà inaccettabile. Il sistema, però, dice Philippe Kourilsky, così non può reggere: i cedimenti strutturali che si avvertono ovunque denunciano la necessità di un cambiamento radicale. Ma non si tratta di sostituire un sistema economico o politico con un altro, o di generici appelli alla moralizzazione e alla generosità per i più svantaggiati. Il cambiamento deve essere più profondo, e investire l'individuo prima ancora che la società. "mi sembra che sia giunto il tempo di dare all'altruismo il posto che gli spetta" scrive Kourilsky. Un libro forte come un pugno allo stomaco; un richiamo potente alla responsabilità, personale e collettiva, che nel torpore generale della nostra epoca è una rigenerante doccia fredda. Prefazione di Amartya Sen.
Questo libro che porta alla luce le teorie di Thoma S. Kuhn, spiega in cosa consistono un paradigma scientifico e una rivoluzione scientifica. L'espressione "cambiamento di paradigma", proprio a partire da Kuhn, è stata applicata a ogni aspetto della scienza e ha visto contrapporsi fautori ed avversari, gli uni schierati sugli opposti versanti dell'anarchismo epistemologico e del razionalismo critico. Di qui la necessità di un approccio diverso, che indaga se la teoria complessiva di Kuhn sia traducibile in un contesto altamente formalizzato.