
Il volume pubblica le sentenze del Tribunale della Rota inerenti all'anno 1969: un servizio" utilissimo per guiristi e cultori di Diritto canonico. "
Il volume pubblica le sentenze del Tribunale della Rota inerenti all'anno 1971: un servizio" utilissimo per guiristi e cultori di Diritto canonico. "
Il volume pubblica le sentenze del Tribunale della Rota inerenti all'anno 1972: un servizio" utilissimo per guiristi e cultori di Diritto canonico. "
Il volume pubblica le sentenze del Tribunale della Rota inerenti all'anno 1973: un servizio" utilissimo per guiristi e cultori di Diritto canonico. "
Il volume pubblica le sentenze del Tribunale della Rota inerenti all'anno 1974: un servizio" utilissimo per guiristi e cultori di Diritto canonico. "
Il volume tratta della sacramentalita e validita del martimonio con saggi di carattere storico-giuridico, teologico-pastorale e canonistico, proponendo la giurisprudenza rotale sul punto.
Sono pochissimi i testi recenti che affrontano in maniera organica il tema del sacramento della penitenza da una prospettiva canonica. Questo volume, nato dalla collaborazione di diversi autori, presenta un discorso compiuto sul quarto sacramento dal punto di vista giuridico e pastorale.
«I contributi qui raccolti sono stati pensati principalmente in vista della formazione del giovane prete o, meglio, del giovane confessore; ma potranno senza dubbio servire anche a coloro che ormai ricchi di esperienza, vorranno darle più solido fondamento di magistero e di dottrina» (dalla Presentazione).
Il "nichilismo giuridico" é il prodotto di una caduta del senso normativo, si genera dallo "spazio vuoto" dovuto alla distruzione della forma statale e della sovranità come principio di unità politica e giuridica. Questo tema, sollevato da Natalino Irti nel suo precedente volume, torna in questo con maggiore radicalità. Quanto più i contenuti declinano, o appaiono l'uno con l'altro sostituibili, tanto più si esalta la purezza della forma (ad esempio, delle procedure parlamentari). La forma si delinea come l'estremo rifugio, l'ultimo punto d'appoggio di uno smarrimento dei contenuti. Non ne è esente il diritto e lo testimonia la lotta politica che si esercita come esclusiva contesa per il dominio di procedure e di meccanismi in cui riversare tutto e il suo contrario.
Un motivo conduttore percorre l'origine e l'evoluzione dell'ordinamento giuridico della Chiesa, fino a contribuire a comporne il profilo identitario, quello del sangue: il sangue versato nel sacrificio che fonda il cristianesimo; che si fa tabù e divieto nell'antropologia occidentale e nel diritto; che tornerà a pulsare in ogni uomo, secondo la profezia, nella gloria dell'ultimo giorno. Questi passaggi vengono riproposti nella loro coerenza normativa millenaria dalle pagine di questo libro. Sangue e diritto, dunque, ma non solo: qui la prospettiva giuridica si salda direttamente al retroterra storico e sociologico, ma soprattutto a quello liturgico e teologico che reggono le norme e le dotano di senso, conferendo ad esse quell'organicità tipica di ogni ordinamento a base religiosa, segnatamente di quello canonico. L'attenzione per questo tema non si attenua - come pure ci si potrebbe aspettare - in un tempo, il nostro, così segnato dalla secolarizzazione e, su altro versante, dalla virtualità: anzi proprio la tenuta della sua centralità, sottolineano gli autori, testimonia di quanto il sangue, con i suoi significati simbolici e le sue proiezioni giuridiche, significhi nell'economia del sacro, che ancora incide, e non secondariamente, sulla vicenda umana.