
Atti del Secondo Corso Internazionale, Roma 12-13 ottobre 2007.
La ricerca parte dal concetto di "delicta graviora", approfondendone il significato e l'origine storica. Le Normae del motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela hanno finalmente disciplinato in maniera più organica e sistematica l'argomento, anche sotto il profilo procedurale. Il presente lavoro si sofferma, in particolare, sui cinque reati più gravi contro l'Eucaristia. La ricerca si propone di scrutare la ratio sottesa alle disposizioni, la loro storia, il loro contesto, i pregi ed i limiti.
Il volume, che si inserisce nella collana degli "Studi giuridici", prende in esame il diritto amministrativo canonico e in particolare quella specifica l'attività che il Vescovo diocesano svolge ricorrendo allo strumento del decreto della Chiesa particolare, nell'esercizio della potestà amministrativa. Nella trattazione l'autore traccia dapprima un excursus sull'evoluzione, nel corso dei secoli, del diritto amministrativo canonico e dei decreti singolari; si sofferma poi sulla questione dell'esistenza di un'autonoma potestà amministrativa distinta dalla funzione giudiziaria e conclude infine il suo studio con il confronto tra il diritto amministrativo civile e quello ecclesiale. Il lavoro, completo anche di tavole con i principali atti amministrativi singolari della diocesi, risulta di particolare interesse oltre che per gli studiosi di diritto canonico, anche e soprattutto per le Curie diocesane e per gli operatori della pubblica amministrazione nella Chiesa.
Il volume - frutto del IV corso intensivo sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede organizzato dalla Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Urbaniana - approfondisce, sotto il profilo storico, teologico e canonistico il tema dei delitti contro il sacramento dell'Eucaristia. I contributi, affidati a studiosi di riconosciuta competenza nel tema, ricostruiscono il background storico-teologico dell'attuale disciplina ed approfondiscono singole fattispecie delittuose disciplinate nell'art. 3 del m.p. Sacramentorum sanctitatis tutela.
Nell'opera viene analizzata la materia, assolutamente attuale, dei delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede, alla luce delle recenti modifiche ad essa apportate da Benedetto XVI, il 21 maggio 2010. In particolare vengono esaminati gli aspetti sostanziali e i profili procedurali della normativa afferente la predetta tipologia delittuale, in modo tale da fornire al lettore un quadro il più possibile esaustivo delle implicanze.Il volume si caratterizza per il taglio pratico. Infatti, i vari contributi si propongono non solo di procedere ad una esposizione dei principi generali e ad una rassegna particolareggiata degli orientamenti dottrinali in materia, ma anche di segnalare gli aspetti applicativi concreti della normativa.
Il volume approfondisce tematiche relative alla tutela dei minori alla luce delle innovazioni recentemente introdotte da papa Francesco nel campo del diritto e della procedura penale. Tra i temi oggetto di approfondimento si segnalano: la tutela che il diritto ecclesiale offre nei riguardi del minore di età e dei soggetti ad esso equiparati (Matteo Visioli); il caso di accuse mosse nei confronti di un Ordinario alla luce del M.P. Vos estis lux mundi e del M.P. Sacramentorum sanctitatis tutela (Robert Geisinger); le Linee guida della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori circa la tutela dei minori (Luigi Sabbarese); il testo del nuovo regolamento del Collegio per l’esame dei ricorsi in materia di delitti riservati e i pronunciamenti emessi in tema di delictum contra sextum cum minore dal Supremo Tribunale della CDF (John Paul Kimes); l’esame di casi concreti, in materia di delitti di competenza della CDF (Claudio Papale).
- Diritti degli azionisti di società quotate, valore delle azioni e ambito di applicazione della relativa disciplina (N. Ciocca)
- La convocazione dell’assemblea (L. Marchegiani)
- L’informazione dei soci in occasione dell’assemblea (N. Ciocca)
- La definizione dei temi della riunione assembleare (F. Martino)
- L’informazione postassembleare (F. Martino)
- La legittimazione all’esercizio del voto in assemblea (L. Furgiuele)
- Nuove modalità di intervento e di voto in assemblea (M. Nicolai)
- La maggiorazione del dividendo (di E. Marchisio)
- La “maggiorazione del voto” (E. Marchisio e Maras)
- Le deleghe di voto (F. Accettella)
- Bibliografia
- Giurisprudenza
La seconda edizione inglese è stata pubblicata nel 2011, e subito è stato accolto dai movimenti ecologisti e dai più eminenti pensatori e intellettuali come il libro-manifesto di un nuovo e rivoluzionario modo di rapportarsi alla natura e agli ecosistemi, finalmente riconosciuti - ecco il cambio di prospettiva - come persone legali aventi diritti e bisognose di tutele. "I diritti della natura" nasce dal senso di frustrazione davanti ai disastri ambientali e dalla constatazione che trattati, leggi, vertici e summit politici sono incapaci di rallentare la distruzione del nostro unico habitat. "I diritti della natura" coniuga la più stretta attualità politica alla filosofia, alla giurisprudenza e alla saggezza popolare, dando vita a un libro di alta leggibilità e capace di ispirare e stimolare le persone al dibattito. "I diritti della natura" è il frutto di cinque anni di conferenze e congressi in tutto il mondo, che lo hanno portato in breve tempo a diventare uno dei temi più attuali e nuovi per il movimento ambientalista mondiale.
Questo è un libro sull’anti-relativismo. È un libro per tutti coloro che non si rassegnano alla mentalità oggi dominante, secondo cui è impossibile cercare qualcosa di vero e di significativo per ciascun essere umano. Non è forse vero che oggi bisogna accettare qualunque scelta di vita altrui – o di non vita – come meritevole di tutela, altrimenti si è prevaricatori e irrispettosi? Che appaiono come nuove frontiere di conquista il diritto all’eutanasia e all’eugenetica? Che alla famiglia si vuole equiparare il matrimonio gay? Che è un tabù nominare la legge 194 e dire che l’aborto è la soppressione di una vita nascente (ormai neppure i cattolici arrischiano più tanto)? Che ha più attenzione la festa di Halloween del Natale? Che si giustificano la poligamia o la sottomissione della donna e l’incesto quali espressioni di una diversa cultura? Che nell’evoluta Europa si vogliono eliminare i crocefissi, per un malinteso rispetto delle coscienze, in nome di un’astratta fratellanza universale, mentre nel mondo muoiono – dimenticati da tutti – i nuovi martiri cristiani? È in atto una “rincorsa a trasformare in diritto qualunque nuovo desiderio. Questo libro è dedicato a chi non vuole veder atrofizzato il desiderio di verità, di giustizia, di felicità, che risiede nel cuore più profondo di ogni uomo.
Sono trascorsi settant'anni anni dalla proclamazione della "Dichiarazione universale dei diritti umani" eppure attorno a essi è ancora molto acceso un dibattito in cui più voci continuano a esprimere scetticismo e a metterne in dubbio l'esistenza. I diritti umani, infatti, non sono leggi, né sono stati pensati per doverlo diventare: talvolta hanno ispirato le norme giuridiche, ma la loro validità si estende al di là di esse. Inoltre, spesso non sembra chiaro a chi spettino i doveri implicati dai diritti umani né quale sia l'estensione di tali doveri, e anche questa forma di indeterminatezza ha suscitato accese critiche. Il volume prende avvio da un'analisi storico-filosofica della "Dichiarazione" e del modo in cui essa venne concepita e scritta, analizzando le radici profondamente morali dei diritti umani stessi. Nel seguito si afferma l'esistenza dei diritti umani come nonne in primo luogo morali, e se ne mostra l'efficacia; si indagano i doveri da essi generati per determinare a chi spettino e con quali limiti. Infine, passando dalla teoria alla prassi, si analizza il caso delle migrazioni, un fenomeno di portata globale che riguarda la protezione dei diritti umani di chi è costretto ad abbandonare il proprio paese di origine alla ricerca di quella ospitalità che con sempre crescente fatica viene concessa dagli altri Stati.
Cosa sono i diritti umani? A che punto siamo con la loro tutela? Cosa possiamo fare noi, semplici cittadini, se non vogliamo restare sordi alle istanze di chi ne è privato? La problematica dei diritti umani, così importante sul piano politico, su quello delle ideologie e soprattutto del progresso civile degli Stati moderni, ha appassionato non solo uomini politici e organizzazioni intergovernative, ma anche associazioni religiose o sindacali, privati e organismi non governativi che si adoperano perché i governi si conformino sempre più alle norme internazionali a difesa di quei diritti.