
Esercizi Spirituali predicati a Sua Santità BENEDETTO XVI dal 17 al 24 febbraio 2013 - La guida per il credere genuino è la via della preghiera in tutte le sue molteplici iridescenze. Pregare, però, è anche un'arte, un esercizio di bellezza, di canto, di liberazione interiore.
Dalla comparsa del celebre saggio di Darwin sull'Origine della specie (1859) il falso dilemma tra la teoria scientifica dell'evoluzione e la dottrina filosofica e teologica della creazione continua ad accendere gli animi e i dibattiti. Nel quadro di un confronto spesso sospettoso, su cui ancora si allunga l'ombra del "caso Galileo", la scienza tende a confinare la teologia nel deposito dei relitti di un "paleolitico intellettuale", mentre la teologia è tentata di perimetrare i campi della ricerca o di piegarne i risultati in chiave apologetica. Spesso ci si dimentica che la prima disciplina si dedica ai fatti, ai dati, alla "scena" e al "come", mentre la seconda si consacra ai valori, ai significati ultimi, al "fondamento", al "perché". Si tratta di due livelli metodologici, epistemologici e linguistici che appartengono a piani differenti ma che hanno pari dignità, perché ogni ricerca sulla vita umana e sul rapporto con l'universo esige una pluralità armonica di itinerari e di esiti.Assieme al testo di Luciano Lotti, Vita affettiva di Padre Pio. Mondo interiore e cura d'anime nei diari delle figlie spirituali, il volume dà avvio a una collana di brevi saggi di tema teologico, filosofico, storico, archeologico o di spiritualità, affrontati da specialisti di grande competenza, noti e meno noti, che offrono uno sguardo inedito sull'aspetto preso in considerazione. Si tratta di argomenti di interesse culturale che spesso intersecano l'attualità.
I testi qui raccolti affrontano la nuova evangelizzazione da uno speciale punto di vista, quello delle modalità della comunicazione della fede, in riferimento all'emergenza educativa del momento presente e all'urgente necessità di formare i formatori". "
Il tema trattato in questo fascicolo delle "Lanterne" si inserisce nella cornice feconda dell'Anno della fede, indetto dal Santo Padre Benedetto XVI (2012-2013), e nel tempo di grazia della XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dedicata alla "Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana" (7-28 ottobre 2012). I due testi raccolti affrontano tali tematiche da uno speciale punto di vista, quello delle modalità della comunicazione della fede, in riferimento all'emergenza educativa del momento presente e all'urgente necessità di "formare i formatori". Del resto, la comunicazione della fede è il tema scelto per l'anno accademico 2012-2013 dalla Pontificia Università Lateranense, detta a titolo speciale "l'Università del Papa". All'insegna di questo tema si vorrebbero rilanciare con rinnovato entusiasmo non solo l'attività pastorale a favore degli studenti, ma anzitutto il loro studio e la loro ricerca accademica ordinaria. I due testi, però, sono rivolti a tutti, proprio per l'universalità della fede e lo speciale osservatorio dei due autori. Il primo contributo rappresenta la Lectio Magistralis del Cardinale Gianfranco Ravasi - presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra -, tenuta in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Sacra Teologia (Pontificia Università Lateranense, 9 novembre 2012); il secondo testo è di Mons. Enrico dal Covolo, Vescovo titolare di Eraclea.
“Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita. Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori. Posso, però, ascoltarli e dividerli con te. Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro; però, quando serve sarò vicino a te. Non posso cancellare la tua sofferenza; posso, però, piangere con te. Non sono gran cosa, però sono tutto quello che posso essere.” Questo è lo spirito, umile, semplice, umano,
che anima monsignor Ravasi nel rivolgersi ai lettori. In questo libro egli raccoglie 365 citazioni (una per ogni giorno dell’anno) di filosofi, scrittori, mistici, artisti di tutti i tempi e di tutte le culture, e le commenta brevemente: un invito alla meditazione quotidiana per sfuggire all’indifferenza e all’indebolimento morale che caratterizzano la nostra società, dimentica dei veri valori e del messaggio cristiano.
Per molti di noi le prime parole del mattino sono quelle dei giornali, importanti perché, come diceva Hegel, permettono all'uomo moderno di situarsi quotidianamente nel mondo. D'altra parte, dai mezzi d'informazione apprendiamo per lo più cattive notizie: guerre, delitti, crisi economica e politica sono i tratti che più sembrano caratterizzare la nostra società. Gianfranco Ravasi ci propone di distaccarci per un attimo da questa atmosfera malsana per respirare invece l'aria cristallina del mattino generata da quelle parole, antiche o recenti, che ci permettono di iniziare la giornata con anima purificata e limpidezza interiore. E, nello spirito del precedente "Le parole e i giorni", seleziona 366 citazioni letterarie, poetiche, filosofiche, musicali da cui prende spunto per brevi e illuminanti commenti, uno per ogni giorno dell'anno, uno per ogni mattino. Goethe, Molière, Maria Montessori, Enzo Biagi, Oscar Wilde, Gianni Rodari, Pascal, Don Milani. Uomini e donne intelligenti ma soprattutto "sapienti", ci spiega il cardinal Ravasi, a cui accostarsi con umiltà: "Non saprò dare soluzioni o risposte decisive; non potrò incidere nell'esistenza di chi mi leggerà; non riuscirò ad asciugare lacrime e a riportare sorrisi. Potrò essere solo - per i pochi minuti di lettura di queste righe - un compagno di viaggio che condivide le stesse domande, che partecipa alle stesse esperienze di dolore e di gioia, che dubita, teme, spera e talora forse dispera".
GIANFRANCO RAVASI, consacrato arcivescovo da papa Benedetto XVI nel 2007, è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni culturali della Chiesa e di Archeologia sacra. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui, da Mondadori, Antico Testamento (1993), Il racconto del cielo (1995), La Buona Novella (1996), Il Dio vicino (1997), Preghiere (2000), Breve storia dell’anima (2003), Ritorno alle virtù (2005), Breviario laico (2006), Le porte del peccato (2007), Le parole e i giorni (2008), 500 curiosità della fede (2009) e Questioni di fede (2010). Collabora con “Il Sole-24 ore”, “L’Avvenire”, “L’Osservatore Romano”, e Canale 5.
Un grande autore come Ravasi ha selezionato i testi più significativi e celebri tra i 150 Salmi, nella traduzione poetica di David Maria Turoldo.
L’accurata scelta antologica dei salmi è arricchita dall’introduzione di Ravasi e impreziosita dalle miniature tratte dal Codice Barberini-Greco 372, risalenti all’anno 1000. Il volume è confezionato in modo pregiato, con un astuccio in vellutino bianco, pur mantenendo un prezzo contenuto.
Un prezioso libro regalo ma anche un valido sussidio per la preghiera personale.
L'Autore
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e ordinato sacerdote nel 1966, è stato per molti anni Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Nel settembre 2007, dopo essere stato nominato da Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. A lungo docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese, è membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre che autore di diversi volumi. Il 20 novembre 2010 è entrato a far parte del Collegio cardinalizio. Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo la “trilogia” Che cos’è l’uomo? (2011), Chi sei Signore? (2011) e Dove sei, Signore? (2012), come pure il commento ai Salmi (2007) e quello al Qohelet (2008). Per il Gruppo San Paolo ha diretto opere di prestigio come la Bibbia Via, Verità e Vita (2009), i diversi volumi della Nuova Bibbia per la Famiglia (2009) e il Dizionario Temi Teologici della Bibbia (2010).
Este libro pretende hablar de la verdad del dolor, pero no como podría hacerlo un filósofo, sino más bien un creyente cristiano. En efecto, la referencia continua que mantendremos entre nuestras manos, la estrella polar en que se fijarán nuestros ojos será siempre la Palabra de Dios. Esta Palabra no nos revela de manera integral el misterio del dolor, no hace desaparecer por completo las tinieblas ni cancela el drama, pero si abre resquicios luminosos y, sobre todo, confía el sufrimiento y el mal a Otro que está con nosotros, pero que está también por encima de nosotros.
«Quello di Tommaso è un vero umanesimo "simbolico e integrale che permette di concludere che "il modo di esistere che comporta la persona umana è più degno di tutti»
Gianfranco Ravasi
Prefazione di Massimo Cacciari e postfazione di Inos Biffi.
Navigare è da sempre sinonimo di vivere e conoscere. Un'immagine che l'era informatica ha reso ancora più familiare e ricca di significati.
Più che mai incerta, tuttavia, si è fatta la rotta per un'umanità spaesata che «naviga nel mare di Internet come un Ulisse che non ha, però, alle spalle nessuna Itaca e, quindi, non sa dove volgere la prua della nave per puntare a una meta». Ha ancora senso, allora, inseguire un approdo o bisogna rassegnarsi a procedere a vista?
Gianfranco Ravasi ci propone un percorso di ricerca in cui una sapienza antica si confronta criticamente con i dubbi dell'uomo contemporaneo.
Il tragitto si snoda, in un crescendo emotivo e spirituale, lungo la direttrice che collega tre grandi porti: la «città secolare», la moderna metropoli, vorticosa e disincantata, che ha relegato il sacro fuori dai suoi confini e nella quale anche Dio, se dovesse presentarsi sulla sua piazza principale, «al massimo verrebbe fermato come un estraneo a cui chiedere di esibire i documenti d'identità»; la «città dell'uomo», «affascinante e scintillante di luci» ma spesso «devastata dalle sue scelte storiche», un luogo dal forte valore simbolico, che può diventare segno e anticipazione dell'incontro col divino o inaridirsi nell'illusione di bastare a se stessa; e infine «la città di Dio», il traguardo ultimo della nostra peregrinazione, che si può abbracciare solo con lo sguardo della fede.
La nave con cui l'autore ci invita a solcare l'oceano tempestoso della storia, infatti, «batte bandiera cristiana» e la sua bussola è la Bibbia, ma lungo l'itinerario si possono incrociare, anche solo per un attimo, compagni di viaggio provenienti dalle più svariate esperienze: scrittori e drammaturghi come Borges, Pirandello e Ionesco, filosofi come Pascal, Kierkegaard e Nietzsche, artisti come Gauguin e Chagall, cantautori come Guccini e De André, e altre grandi personalità che, in ogni epoca, hanno dato voce alle domande fondamentali sul nostro destino.
Con la consueta profondità intellettuale e la propensione al dialogo che la stessa cultura laica gli riconosce, Ravasi affronta anche gli scogli più insidiosi dell'attualità, come quello dei rapporti tra Chiesa e Stato o tra ricerca scientifica e religione, e immergendosi nell'inquietudine e nelle lacerazioni del nostro tempo disegna le coordinate per un viaggio ricco di suggestione, che coinvolgerà credenti e non credenti accomunati dal desiderio di continuare a interrogarsi.
“Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole? Un immenso vuoto, tutto è vuoto!”. La straordinaria e sconcertante riflessione di Qohelet, sapiente di Israele che spinge l’uomo moderno, con incredibile attualità, a porsi domande radicali senza compromessi circa il senso della vita e della morte, dell’amore e del dolore, della ricchezza e del piacere.
Il libro più sconvolgente, capolavoro letterario dell’Antico Testamento che ancora oggi affascina la riflessione degli uomini liberi, viene qui riproposto nella traduzione originale di Gianfranco Ravasi e col suo ineguagliabile commento. Nell’ultimo capitolo, i Mille Qohelet, Ravasi ripercorre i millenni di storia alla ricerca di tutti coloro che si sono specchiati in questo sapiente del III sec. a.C.
Un libro adatto a tutti, laici e credenti, capace di stimolare la riflessione e di accendere la curiosità per l’immenso patrimonio culturale che la Bibbia rappresenta per l’intera umanità.
L'autore
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e ordinato sacerdote nel 1966, è stato per molti anni Prefetto della BibliotecaPinacotecaAmbrosiana di Milano.Nel settembre 2007, dopo essere stato nominato da Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. A lungo docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese, è membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre che autore di diversi volumi.Il 20 novembre 2010 è entrato a far parte del Collegio cardinalizio.Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo la “trilogia” Che cos’è l’uomo? (2011), Chi sei Signore? (2011) e Dove sei, Signore? (2012), come pure il commento ai Salmi (20072) e quello al Qohelet (20085). Per il Gruppo San Paolo ha diretto opere di prestigio come la Bibbia Via, Verità e Vita (2009), i diversi volumi della Nuova Bibbia per la Famiglia (2009) e il Dizionario Temi Teologici della Bibbia (2010).
Molteplici sono le icone mariane che hanno affollato i secoli; tutte, però, risalgono alle icone, non “dipinte” ma “descritte”, distribuite nelle pagine bibliche. Il volume ne riprende trentuno, tante quanti sono i giorni di un mese. Nei primi quadri il lettore è introdotto alla scuola dei Padri, della liturgia, della devozione popolare e colta, che per secoli ha intravisto nei volti femminili dell’Antico Testamento i tratti “anticipati” della Madre del Signore.Alla base di quest’operazione cosiddetta “allegorica” c’è da sempre una profonda intuizione: le Scritture ebraiche e quelle cristiane, l’Antico e il Nuovo Testamento sono in intima connessione, la Parola del Cristo è in continuità piena e gloriosa con la Parola di Yhwh. Le icone successive sono le più dirette e somiglianti perché nelle pagine neotestamentarie è Maria stessa ad essere di scena, con contorni e fisionomia precisi.
L'autore
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e ordinato sacerdote nel 1966, è stato per molti anni Prefetto della BibliotecaPinacotecaAmbrosiana di Milano.Nel settembre 2007, dopo essere stato nominato da Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. A lungo docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese, è membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre che autore di diversi volumi.Il 20 novembre 2010 è entrato a far parte del Collegio cardinalizio.Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo la trilogia Che cos’è l’uomo? (2011), Chi sei Signore? (2011) e Dove sei, Signore? (2012), come pure il commento ai Salmi (20072) e al Qohelet (20085). Per il Gruppo San Paolo ha diretto opere di prestigio come la Bibbia Via,Verità e Vita (2009), i diversi volumi della Nuova Bibbia per la Famiglia (2009) e il Dizionario Temi Teologici della Bibbia (2010).