
La Bibbia è "un arcobaleno di testi, di parole, di frasi, di idee, di simboli, di figure, di temi che nascono dall'opera di una folla di autori appartenenti a un arco di tempo di un millennio. Eppure, dietro a questo spettro multicolore, la teologia intravede una voce unica, profonda, misteriosa, costante, quella del Dio che rompe il silenzio della sua trascendenza e del suo mistero". Da questa fondamentale unità dell'universo biblico prende le mosse la coinvolgente sfida del cardinale Gianfranco Ravasi: acquisire una visione d'insieme di tutte le Scritture leggendo una selezione di passi, rigorosamente collegati al loro contesto. Dalla Genesi all'Apocalisse, dai Libri storici ai Vangeli e alle Lettere Apostoliche, il racconto biblico è restituito da Ravasi in tutta la sua forza espressiva, nelle innumerevoli iridescenze di significato e di bellezza. Si potranno rivivere e approfondire così alcuni degli episodi più conosciuti e amati delle Scritture. Ma sarà possibile anche scoprire autentiche gemme nascoste tra le pieghe delle pagine bibliche. Il commento di Ravasi è anche una riflessione corale grazie alle citazioni di scrittori, artisti, filosofi che contribuiscono a illuminare e attualizzare il senso più profondo della Parola. In ogni passo l'autore ci aiuta a cogliere l'impareggiabile intreccio di umano e divino, di storia e di eternità, che fa della Bibbia un tesoro inestimabile della cultura mondiale.
"Abele e Caino si incontrarono dopo la morte di Abele. Camminavano nel deserto e si riconobbero da lontano. Sedettero in terra, accesero il fuoco e mangiarono. Tacevano, come fa la gente stanca, quando declina il giorno? Alla luce delle fiamme, Caino notò sulla fronte di Abele il segno della pietra e, lasciando cadere il pane che stava per portare alla bocca, chiese che gli fosse perdonato il suo delitto. Abele rispose: Sei tu che mi hai ucciso o io ho ucciso te? Non ricordo più" (Jorge Luis Borges). La consapevolezza che il perdono è una realtà complessa e delicata, non riducibile a una codificazione giuridico-sociale, appare già in un curioso dato statistico: nell'ebraico biblico, che è una lingua di soli 5750 vocaboli, sono ben otto i verbi a disposizione per coprire semanticamente un'esperienza dallo spettro tematico variegato e carico di sfumature, iridescenze e sfaccettature. Perdonare fa parte di quella particolare "economia" dell'amore che non calcola ma dona e spezza la catena rigida del dare-avere, creando un nuovo regime nei rapporti umani.
Nel 1958 il teologo ortodosso Pavel Evdokimov affermò - in modo paradossale ma indiscutibile - che "un mondo fondamentalmente maschile nel quale la donna non ha alcuna funzione è sempre più un mondo senza Dio, poiché, senza madre, Dio non può nascervi". È appunto alla madre di Dio, in greco Theotókos, come la celebrerà la tradizione cristiana a partire dal concilio di Efeso (431), che è dedicato questo volume. Un ritratto abbozzato tra le sponde contigue del racconto evangelico e delle riflessioni teologico-simboliche che nei secoli cristiani - a partire dalle stesse allusioni presenti nelle sacre Scritture hanno accompagnato la madre di Cristo.
Il Cantico dei Cantici, cantico degli sposi e inno d'amore, in un'edizione regalo di grande pregio e valore, con la traduzione e il commento di Gianfranco Ravasi. Un regalo per accompagnare le nozze o un anniversario. Edizione con scatola e fregi in oro.
Esclusione e accoglienza, particolarismo e universalismo, elezione e universalità della salvezza rappresentano due prospettive, entrambe presenti nella Bibbia e non di rado in reciproca tensione. Il tema è di grande attualità, osserva il cardinale Ravasi nel testo, "visto che sempre di più si è convinti che le religioni siano fonte di particolarismi, di settorialità, di tensioni. Le siepi che esse costruiscono tra loro diventano con il tempo spinose e alla fine si trasformano in veri e propri muri invalicabili". Il libro prende in esame l'altro, il diverso e lo straniero nella Bibbia soffermandosi su Adamo, Noè e Abramo, riflette sull'universalismo e il particolarismo nell'Antico Testamento a partire dalle parole dei profeti e si conclude con una riflessione sul Nuovo Testamento e, in particolare, sulle lettere di Paolo, cui si deve l'affermazione "Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù".
En un tiempo tan fluido, superficial e indiferente como el que estamos viviendo, estos «fragmentos», recompuestos sobre la trama de los 73 libros bíblicos, podrán ser también una luz que brilla en la tiniebla.
La Biblia es «un arcoíris de textos, palabras, frases, ideas, símbolos, figuras y temas, obra de una multitud de autores que vivieron en el transcurso de un milenio. Sin embargo, detrás de ese espectro multicolor la teología vislumbra una voz única, profunda, misteriosa, constante: la voz de Dios, que rompe el silencio de su trascendencia y de su misterio».
De esta unidad fundamental del universo bíblico parte el atrayente reto, lanzado a los lectores poco habituados a los textos religiosos, del cardenal Gianfranco Ravasi: adquirir una visión de conjunto de todas las Escrituras leyendo una selección de pasajes rigurosamente relacionados con su contexto.
Del Génesis al Apocalipsis, el relato bíblico es propuesto por Ravasi con toda su fuerza expresiva, en sus innumerables iridiscencias de significado y de belleza.
El comentario de Ravasi es también una reflexión coral, gracias a las citas de escritores, artistas y filósofos que contribuyen a iluminar y actualizar el sentido más profundo de la Palabra. El autor nos ayuda a captar en cada pasaje el incomparable entrelazamiento entre lo humano y lo divino, la historia y la eternidad, el contenido religioso y la poesía, que hacen de la Biblia un tesoro inestimable de la cultura mundial.
GIANFRANCO RAVASI (Merate, 1942), ordenado sacerdote en 1966, fue nombrado, en 2007, Presidente del Pontificio Consejo de la Cultura y de la Pontificia Comisión para los Bienes Culturales de la Iglesia. Ha sido durante años profesor de exégesis del Antiguo Testamento en la Facultad Teológica de Italia septentrional, y de hebreo en el seminario de Milán. En 2010 fue creado Cardenal. Es miembro de distintas academias e instituciones culturales de todo el mundo. De entre sus libros publicados por la Editorial Sal Terrae, destacamos: Vivir desde el corazón. Relaciones y sentimientos en la Biblia.
Nelle pagine di questa vivace e straordinaria autobiografia il Card. Coppa ricompone il mosaico della sua vita, adottando come trama narrativa lo scorrere di una giornata nelle sue scansioni cronologiche.
In una piccola ma ricchissima "grammatica delle emozioni di Dio", Gianfranco Ravasi compie un viaggio all'interno delle Scritture e dell'animo umano: un vero e proprio album di emozioni spesso tra loro opposte. Si tratta di uno spettro cromatico emotivo che procede dal violetto gelido dell'angoscia o paura e approda al rosso caloroso della gioia o della tenerezza. Testimonianza di come la Bibbia non abbia paura di scandagliare il mondo dei desideri senza separare il conoscere intellettivo da quello affettivo. Un "ritratto" di Dio che spazia dalla sua "gelosa tenerezza" all'angoscia di Gesù. Un testo e capace di sorprendere il lettore che si troverà specchiato nei mille fili emotivi che attraversano la Scrittura.
Nel luglio del 1969, papa Paolo VI aveva affidato agli astronauti Armstrong e Aldrin il testo del Salmo 8 affinché fosse consegnato agli spazi siderali, alle sabbie lunari che di lì a poco i due uomini avrebbero calpestato. Proprio a partire da quella raffinata opera dell'Antico Testamento inizia la riflessione del libro dedicato all'antropologia biblica, al ritratto della figura umana illuminata dalla rivelazione. Il Salmo 8 è un canto entusiastico nei confronti dell'uomo: creatura microscopica se comparata alle strutture celesti, vera e propria "canna fragile", secondo la celebre espressione di Pascal, eppure coronato come un sovrano da Dio, che lo ha reso di poco inferiore a se stesso. Un'esclamazione simile si trova anche nel primo coro dell'Antigone di Sofocle e riflette l'ammirazione del mondo greco per la capacità dell'uomo che vive l'esperienza del pensiero: "Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell'uomo".
"Una vera e propria oasi di bellezza e di luce che emoziona tutti coloro che vi si accostano provenendo da ogni regione della terra": sono i Musei Vaticani, uno scrigno di inestimabili tesori artistici nello Stato più piccolo del mondo. A condurci in questa ideale visita tra le sterminate collezioni e gli splendidi edifici che le ospitano, frutto del mecenatismo di vari pontefici, è un accompagnatore d'eccezione: il cardinale Gianfranco Ravasi. La sua non vuole essere una guida minuziosa e sistematica o una trattazione storico-critica, ma la condivisione di "un itinerario narrativo personale" animato dallo stupore, arricchito di affascinanti suggestioni culturali e curiosi aneddoti. In queste sale, dove si incontrano "bellezza e verità, estetica e trascendenza, immagine e mistero, realtà e simbolo", confluiscono come in un immenso oceano innumerevoli fiumi. Dalle lontananze misteriose dell'arte egizia alle grandi sculture dell'antichità classica, come il Laocoonte, dai sarcofagi etruschi a quelli romani e paleocristiani, alle originali testimonianze di terre e civiltà remote, come un insolito crocifisso eschimese, una singolare statua precolombiana del "serpente piumato", il dio Quetzalcóatl, o una piroga cerimoniale di un'isola delle Salomone. Si arriva così al cuore delle raccolte, rappresentato dalla Pinacoteca Vaticana e da quella "sequenza di vere e proprie epifanie di arte e fede" che sono gli appartamenti papali e le cappelle.