Don Orione definì Don Gaspare Goggi "primo figlio della Divina Provvidenza" in quanto fu il primo a emettere i voti nella nuova Congregazione, ma soprattutto perché lo riconobbe come figlio primogenito di quel carisma che è il nucleo spirituale generativo della Piccola Opera Divina Provvidenza.
La vita di Don Gaspare Goggi pare fatta per confortare nel buon proposito chi voglia diventare santo, darsi tutto al servizio del Signore e dei fratelli.
La sua storia si sviluppa semplice e umanissima, di quell'umanità che ha per forma il soprannaturale e per materia la vita quotidiana e l'umile sentire di sé.
Una biografia su Padre Riccardo Gil Barcelon e Antonio ArruePeiro. Il libro e frutto di una seria ricerca sulle fonti testimoniali e documentali. P. Riccardo Barcelon e il postulante Antonio Arrue Peiro sono due figure commoventi per la loro fedelta umile e tenace in mezzo ai piu poveri dei sobborghi di Valencia. Aprirono una tenda della carita in Spagna proprio agli inizi dei disordini sociali, negli anni 1931-1936. Quell'ostello, ricavato da due appartamenti contigui in un condominio popolare, avevala porta sempre aperta, a motivo della carita che non serraporte" e della poverta per cui non c'era niente da rubare. Nell'estate del 1936, la furia persecutoria si scateno con particolare ferocia e programmata efficacia. P. Riccardo e Antonio, pur difesi dai popolani che li conoscevano, furono arrestati e diedero la vita gridando "Viva Cristo Re1". Era il 3 agosto 1936. Il libro e frutto di una seria ricerca sulle fonti testimoniali e documentali. "
Il libro
La Polonia soffrì più di ogni altra nazione l'oppressione e distruzione nazista durante la seconda guerra mondiale (1939-1945). La ferita più inumana e desolante di quel periodo è quella delle migliaia di morti nei Lager tedeschi. A Dachau, in particolare, è legata una delle pagine più tragiche e gloriose del Clero polacco: vi furono reclusi ben 1773 ecclesiastici e di essi 868 vi trovarono la morte. Tra gli eroici testimoni della fede e della carità cristiana uccisi a Dachau, brilla la figura di Mons. M. Kozal, vescovo di Wl'ocfawek, e la corona di "socii martyres", sacerdoti, religiosi e chierici. Giovanni Paolo II li ha proclamati beati il 13 giugno 1999. II libro, molto documentato storicamente, ne presenta uno: il n. 22666, don Francesco Drzewiecki. Nato a Zduny (Lowicz) il 26.2.1908, si formò accanto a Don Orione, a Tortona. Divenuto religioso e sacerdote, operò a Zduriska Wola e a Wloclawek. Fu internato a Dachau ed eliminato il 13 settembre 1942, quando aveva solo 34 anni e 6 di sacerdozio. La carità, frutto della abituale unione con Dio, fu il tessuto della sua vita. Dai compagni di Lager fu ricordato come "l'uomo che edificava con la sua cortesia e premura" (Mons. F. Korszynski).