
Sei scrittori sardi hanno pensato di riunirsi, mettere a disposizione quello che sanno fare per offrire il loro contributo riconoscente alla causa degli alluvionati in Sardegna. Chi compra questa antologia aiuterà la comunità di Bitti, un paese letteralmente collassato in più punti, che ha subito gravi danni strutturali. Contributi di Francesco Abate, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia, Paola Soriga.
Quattro scrittori alle prese con un gioco serissimo: passandosi il testimone della nostra tragicomica esistenza nazionale - e intrecciandola al loro privato - danno vita a un impasto unico, un diario a staffetta che racconta gli aspetti più impensati di quello che chiamiamo "presente". Così, domandandosi se sia vero che i bambini amano leccare i pavimenti, scopriamo che nella lingua italiana i tempi verbali sono molti più di quelli che possiamo immaginare. E se qualcuno prova a elencare le infinite sfumature che può avere la mancanza, qualcun altro si interroga sul momento esatto in cui ha smesso di cercare di far bella figura. Intanto, fuori dalla finestra, scorrono le istantanee di un Paese che cerca la propria direzione all'interno di un mondo che cambia. Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori e Giorgio Vasta raccontano il 2011, un anno della loro e della nostra vita. Ciascuno indaga con curiosità ogni fenomeno che vede (o sente) accadere, e ne distilla materiale narrativo incandescente. Attraverso una cronaca quotidiana, appassionata, ironica e sentimentale, un mese dopo l'altro si compone il disegno collettivo di un tempo intimo e civile. Presente diventa cosi un diario pubblico che parla a e per tutti noi.
"Ci sono buchi in Sardegna che sono case di fate, morti che sono colpa di donne vampiro, fumi sacri che curano i cattivi sogni e acque segrete dove la luna specchiandosi rivela il futuro e i suoi inganni. Ci sono statue di antichi guerrieri alti come nessun sardo è stato mai, truci culti di santi che i papi si sono scordati di canonizzare, porte di pietra che si aprono su mondi ormai scomparsi, e mari di grano lontani dal mare, costellati di menhir contro i quali le promesse spose strusciano impudicamente il ventre nel segreto della notte, vegliate da madri e nonne. C'è una Sardegna come questa, o davanti ai camini si racconta che ci sia, che poi è la stessa cosa, perché in una terra dove il silenzio è ancora il dialetto più parlato, le parole sono luoghi più dei luoghi stessi, e generano mondi. Un'isola delle storie che va visitata così: attraverso percorsi di parole che disegnino i profili dei luoghi, diano loro una forma al di là delle pietre lise, li rendano ricordo condiviso e infine aiutino a dimenticarli, perché non corrano il rischio di restare dentro e prenderne il posto. Questa storia è un viaggio in compagnia di dieci parole, dieci concetti alla ricerca di altrettanti luoghi, più uno. Undici mete, perché i numeri tondi si addicono solo alle cose che possono essere capite definitivamente. Non è così la Sardegna, dove ogni spazio apparentemente conquistato nasconde un oltre che non si fa mai cogliere immediatamente, conservando la misteriosa verginità delle cose solo sfiorate."
Questo libro è un viaggio attraverso i casi "satanici" avvenuti in Italia, i numerosi misteri ancora irrisolti e dietro i quali c'è l'ombra delle sette. In queste pagine vi sono quattordici anni di cronache in cui il Maligno è stato il movente di crimini sanguinari.
Dati alla mano, qui si mostra come negli ultimi anni i crimini legati a sette dell'occulto sono più che raddoppiati. Ciò che vediamo non è altro che la punta di un iceberg di una serie infernale di delitti che vengono perpetrati nel nome del Maligno, senza che i colpevoli possano sempre essere assicurati alla giustizia. Criminologi, antropologi, esorcisti, magistrati e forze dell'ordine lanciano l'allarme: occorre una task force anti-demonio, squadre di investigatori formate e preparate a questa tipologia di reati. Servono specialisti da inviare all'Inferno.
Fabio Di Chio, 40 anni, romano, giornalista de “Il Tempo”. Come cronista di nera ha realizzato diverse inchieste sul fenomeno del satanismo, dalla fine degli anni Ottanta a oggi. In particolare, si è interessato a culti e riti esoterici, al cybersatanismo e al fenomeno delle sette pseudo-religiose in Italia. Nel 2003 è stato autore di un’inchiesta in Somalia sulle trasformazioni religiose nel Paese dovute all’attiva presenza del fondamentalismo islamico. Attual mente vive e lavora a Roma, nella redazione cronaca nazionale. Indirizzo di posta elettronica: f.dichio@email.it.
David Murgia, 33 anni, giornalista professionista, è vaticanista e si è occupato per il quotidiano “Il Tempo” di numerose inchieste sul mondo dell’occulto e del satanismo con interviste a esorcisti e demonologi. È autore di reportage sul fenomeno delle sette in tutta Italia. È stato membro del Comitato per il Grande Giubileo del 2000 ed è consulente presso alcune Congregazioni vaticane. Ha partecipato con una conferenza a Sydney all’iniziativa del ministero degli Esteri I vaticanisti italiani raccontano il XXV anno di pontificato di Giovanni Paolo II. È coautore del volume Andate in tutto il Mondo (Dehoniane, 2004) e autore di Carlo d’Asburgo (Segno, 2004). Indirizzo di posta elettronica: m.david@libero.it.

