"Ho potuto verificare quanto dice san Paolo, ossia che lo Spirito di Dio non tiene prigionieri nella paura, ma è spirito di amore, di confidenza e di mutua fiducia." Voce a servizio della Parola, Carlo Maria Martini ha voluto nel suo lungo episcopato risvegliare la fede e renderla sempre più "personale e matura". Perché se il patrimonio della fede non è ancora spento, corre però il rischio di estinguersi nell'affidarsi soltanto alla tradizione di gesti e di pratiche, in una vita che perde ogni giorno il proprio ultimo scopo. Riprendendo le parole di san Carlo, ribadisce che va risvegliata l'"assopita pietà" nella civiltà contemporanea, stanca di cristianesimo, in cui va ridestato lo stupore della fede cristiana. Compito della Chiesa è quindi oggi più che mai mettere i cristiani in condizione di vivere l'incontro salvifico. Il cammino compiuto da Martini nella sua personale esperienza e nell'incontro continuo con credenti e non credenti è ripercorso in questo volume attraverso i più significativi passaggi tratti dalle sue opere: da "La scuola della Parola" a "Conversazioni notturne a Gerusalemme", dalla meditazione sul "Discorso della montagna" a "Le età della vita", ad altri testi che testimoniano la grandezza di una personalità costantemente in ascolto della Parola di Dio e in dialogo con le ragioni umane. A un anno dal suo spegnersi, la voce di Martini, che risuona in queste pagine, diventa sempre più nitida e profonda, un forte richiamo per tutte le coscienze.
Carlo Maria Martini non nascose mai il cruccio di non essere riuscito a vedere completamente realizzato lo spirito di rinnovamento, di comunione e di collegialità del Concilio Vaticano II. In queste riflessioni rilegge alcune delle pagine più rivoluzionarie dei testi conciliari, invitando fedeli e laici, popolo di Dio e gerarchia ecclesiastica, a tornare a quella dimensione di ascolto del mondo, di modernità, di profezia che fu tipica dell'assise conciliare. Sono pagine dense ma, nello stesso tempo, molto concrete. Da un lato, lasciano intravedere l'immagine di un "Concilio incompiuto", dall'altro, spingono affinché la "nuova primavera" della Chiesa annunciata dal Vaticano II diventi realtà. Queste esortazioni fanno sentire ancora viva la voce di uno dei cardinali più amati e ascoltati da credenti e non credenti, mentre la svolta di papa Francesco rende più prossima la realizzazione del "sogno" di "una nuova primavera", che Martini - insieme a molti nella Chiesa - ha sempre accarezzato. Prefazione di Bartolomeo Sorge.
Las bellas oraciones de Carlo Maria Martini que conforman Invocar al Padre están inspiradas en la fe cristiana y además expresan, con gran amplitud de miras, el camino del hombre con sus dificultades y sus esperanzas.Estas plegarias, de temática muy diversa, tienen su origen en las numerosísimas celebraciones del cardenal Martini ante asambleas atentas que, al tiempo que lo escuchaban, inspiraban a su autor.Sin duda, estas oraciones son un fiel reflejo de la enorme sensibilidad humana y espiritual del cardenal Martini.
Una antologia di interventi che il Card. Carlo Maria Martini ha dedicato ai Consacrati e alle Consacrate nel corso del suo lungo ministero pastorale. Nessuno può prevedere ciò che Dio sta facendo nascere attraverso le doglie della nostra travagliata storia contemporanea, tuttavia i religiosi sanno bene che cosa è chiesto loro di essere, come suggerisce il titolo del volume: Per amore, per voi, per sempre. Essere vite donate per il servizio dell’uomo, fraternamente radicate nell’amore di Cristo e capaci di una fede risplendente come lampada in una società talora confusa e dimentica dei valori essenziali.
La salvezza viene a volte in maniera inaspettata, in situazioni complesse sa trovare strade semplici e non troppo programmabili, si insinua nelle istituzioni e nei contesti di oggi ed entra in ogni casa che sappia accogliere davvero. Ci sono dei luoghi che sembrano impenetrabili, perduti, rovinati per sempre, inaccessibili
al Vangelo: abbiate fiducia, andate incontro al mondo contemporaneo, ha bisogno di voi e vi aspetta. Il figlio dell’uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto, non c’è niente di perduto che non possa essere salvato. Dunque con il coraggio e la fiducia di Gesù attraversate la città, non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio.
L'autore
Carlo Maria Martini (15 febbraio 1927 – 31 agosto 2012), gesuita e biblista, è stato vescovo di Milano dal 1979 al 2002. Unanimemente considerato voce tra le più ascoltate e seguite da cattolici e laici, nel 2002, dimessosi da ogni incarico, decide di ritirarsi a Gerusalemme per riprendere gli amati studi biblici, ma anche dall’antica capitale delle religioni ha fatto sentire con forza la sua voce. Ritornato in Italia per ragioni di salute, anche nella malattia non rinunciò mai a scuotere le coscienze con lucidità e intelligenza. Uomo del dialogo tra le religioni, autore di libri apprezzati in tutto il mondo, la sua cultura e i suoi studi non furono mai un pretesto per allontanarsi dal mondo ma gli permisero anzi di parlare alle folle e attirare moltissimi giovani. Protagonista della storia
della Chiesa e d’Italia, fu a lui che le Brigate Rosse consegnarono l’arsenale in segno di resa nel 1984. Alla sua morte oltre 150mila persone gli hanno reso omaggio in due giorni alla camera ardente allestita nel Duomo di Milano. Con Edizioni San Paolo nel 2012 ha pubblicato: Famiglie in esilio. Ferite, ritrovate, riconciliate; Incontro al Signore risorto. Il cuore dello spirito cristiano; Credo la vita eterna; Vi porto nel cuore.
Un'analisi attenta e lucida di un tema sempre attuale e incandescente, quello dei mali della politica e della sua necessaria "conversione" perché sia sempre più al servizio dell'uomo e della società del futuro. Corruzione, malaffare, immoralità: Carlo Maria Martini si accosta a ciascuna problematica con i criteri di giudizio che si convengono alla spada affilata della Parola di Dio: chiarezza, fermezza e verità. Uno sguardo, il suo, che cerca di cogliere le criticità aperte senza mezze misure, di indagarne gli oscuri percorsi, sforzandosi al contempo di intravedere possibili vie d'uscita e motivi di speranza per la sua città ma anche per l'intera comunità civile. Il volume raccoglie sette interventi che l'Arcivescovo emerito di Milano ha tenuto negli anni centrali del suo magistero alla guida della diocesi ambrosiana e che dimostrano come, ancora una volta, Carlo Maria Martini continui a essere un imprescindibile punto di riferimento spirituale e culturale per la Chiesa post conciliare e per la società civile.
Il volume rappresenta l'ultima tavola di un trittico di pubblicazioni che il Seminario di Milano ha realizzato per cominciare a raccogliere preziosi frammenti della consistente eredità spirituale del card. Martini, scomparso il 31 agosto 2012. Il "filo rosso" che collega i tre volumi è costituito dal tema del discernimento. Il presente volume prende in esame gli atteggiamenti umani e spirituali previi a qualsiasi scelta vocazionalmente determinata: quella "disponibilità a 360 gradi", che il card. Martini ha spesso richiamato particolarmente di fronte ai cammini giovanili. Questo volume mette a disposizione di un più vasto pubblico gli interventi - in buona parte inediti rivolti ai partecipanti alle varie edizioni del "Gruppo Samuele". L'itinerario del gruppo assume valore esemplare per ogni autentico percorso spirituale secondo la volontà di Dio. Ogni vero cammino spirituale, cioè, non può che condividere l'obiettivo dell'itinerario qui delineato (discernere la volontà di Dio sulla propria vita) e dunque non può non riprodurne in qualche modo le caratteristiche salienti. Tra gli altri aspetti, va evidenziata la necessità di bandire l'improvvisazione, per assumere un metodo e uno stile di vita all'insegna della perseveranza. Il Cardinale insiste qui nell'offrire indicazioni pratiche e di metodo, che rappresentano condizioni necessarie per ogni giovane in vista di un fruttuoso discernimento.
I quattro CD contenuti in questo elegante cofanetto raccolgono le riflessioni di Carlo Maria Martini sul Salmo 50, registrate durante le sue meditazioni di «Scuola della Parola», nel Duomo di Milano, nell’anno pastorale 1983-84.
Il suo modo di spiegare la Bibbia, frutto non solo di una profonda cultura biblica, ma anche della sua esperienza personale, rivela una straordinaria capacità comunicativa e un rapporto vivo con la Parola, da cui nascono le domande che pone e che ciascuno può riconoscere come proprie.
Sono riflessioni attente e profonde, sempre attuali, da ascoltare dalla viva voce di questa importante figura della Chiesa, il cui contributo di cultura, fede e umanità resta un prezioso punto di riferimento non solo per il mondo cattolico, ma per tutta la società civile.
Particolarmente indicata per il periodo quaresimale, ma apprezzabile in ogni momento dell’anno e consigliabile anche per un regalo, Cammino di riconciliazione è un’opera che valorizza il percorso di approfondimento biblico e umano di Carlo Maria Martini, e rappresenta anche un omaggio alla sua memoria.
Contenuti del Cofanetto
• 4 CD
elenCo Cd
• CD 1: Pietà di me o Dio Riconosco la mia colpa
• CD 2: Sei giusto quando parli Crea in me un cuore puro
• CD 3: Quello che è male ai tuoi occhi Rendimi la gioia
• CD 4:Allora gradirai Insegnerò agli erranti
autore Carlo Maria Martini. Già rettore del Pontificio Istituto Biblico e della Pontificia Università Gregoriana a Roma, è stato eletto alla cattedra episcopale di Milano nel 1979, creato cardinale nel 1983, nominato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee nel 1986. Vescovo emerito dal 2002, continua l’attività di divulgazione della lettura orante della parola di Dio. Dopo aver vissuto alcuni anni a Gerusalemme, è ritornato in Italia e si è dedicato alla preghiera e allo studio. Si è spento a Gallarate (MI) il 31 agosto 2012.
“Gesù non ha inventato la croce, l’ha trovata anch’Egli sul proprio cammino come ogni uomo. La novità che Egli ha inventato è stata quella di mettere nella croce un germe di amore. Così la croce è diventata la strada che porta alla vita. La croce è messaggio di amore, sorgente di calore trasformante per l’uomo. È la croce di Gesù, quella croce che oggi noi adoreremo e baceremo, quella croce che però prima ancora abbraccia ciascuno di noi e ci affida un incarico:... ci invita a seminare anche in esse, come Egli ha fatto per primo, il germe dell’amore e della speranza”.
“Gesù non ha inventato la croce, l’ha trovata anch’Egli sul proprio cammino come ogni uomo. La novità che Egli ha inventato è stata quella di mettere nella croce un germe di amore. Così la croce è diventata la strada che porta alla vita. La croce è messaggio di amore, sorgente di calore trasformante per l’uomo. È la croce di Gesù, quella croce che oggi noi adoreremo e baceremo, quella croce che però pri- ma ancora abbraccia ciascuno di noi e ci affida un incarico:... ci invita a seminare anche in esse, come Egli ha fatto per primo, il germe dell’amore e della speranza”.