
Vida novelada de María Magdalena, testimonio de amor a Dios y testigo privilegiado de Jesús al ser la elegida para anunciar a los Apóstoles la Resurrección del Señor.
El autor emprende la reconstrucción de la vida de María Magdalena de la que se poseen muy pocos datos históricos: solamente conocemos las breves noticias que los evangelistas nos transmiten de ella, y aún así, estos relatos nos dejan en la duda de si en realidad nos hablan de una sola persona o de dos. Dobracznski se adhiere a la teoría de que esta María es la hermana de Lázaro y de Marta, la familia de Betania que tuvo el extraordinario privilegio de disfrutar de la amistad humana y del amor divino de Jesús. Esta novela es históricamente cierta en lo que se refiere a la relación de Magdalena y su familia de Betania con Jesucristo. Dando de lado a una serie de leyendas de dudosa credibilidad, el autor construye las peripecias de la vida de María Magdalena partiendo de la frase de Lucas, que afirma que Jesús había arrojado de ella siete demonios. En su empeño, maravillosamente conseguido, el autor nos presenta las consecuencias de la posesión diabólica, la purificación y la santificación del ser humano. María amó mucho porque se le había perdonado mucho y fue la elegida para anunciar a los Apóstoles la Resurrección del Señor y un mensaje suyo.
J. Dobraczynski, il più noto scrittore cattolico polacco del '900, si è cimentato nell'impresa di ricostruire la "storia di Giuseppe" in forma romanzata, giovandosi delle fonti scritturistiche e del vasto materiale letterario di origine apocrifa o tradizionale. Giuseppe vi emerge come il "tipo" dell'uomo credente, posto improvvisamente di fronte ad una imprevedibile chiamata di Dio. Incarnazione ideale del "resto" d'Israele, è combattuto lungo tutto il corso della sua vita fra le sue giuste esigenze umane e la richiesta improrogabile di Dio. In questa tensione continua egli si macera e matura la propria fede. Un cammino faticoso nella fede, percorso in situazioni straordinarie e sullo sfondo di un ambiente socio-politico-religioso complesso e ambivalente. Giuseppe è il modello del credente che non si lascia irretire dalle tentazioni, dalle manovre oscure del potere, dalla faziosità delle sette. Giuseppe è l'incarnazione del povero di Jahvé, ricco solo della fiducia nella sua promessa.
Il panorama completo di un’epoca di grande trasformazione che ha segnato la storia dei nostri giorni.
In questo romanzo Jan Dobraczynski ci offre una narrazione dei fatti evangelici riflessa nella coscienza di un contemporaneo di Cristo, Nicodemo, citato solo tre volte nel Vangelo. Nella finzione letteraria, egli scrive lettere a un amico, Giusto, nelle quali alle vicende familiari - l'amore per la moglie Ruth, gravemente ammalata, destinata alla morte dopo una terribile agonia - si intreccia la storia dei suo incontro con Gesù. Nicodemo è l'espressione della nostra coscienza di moderni, ed in realtà il Cristo è presente e contemporaneo ad ogni generazione. Nostri si dimostrano i suoi dubbi, la sua simpatia per il Redentore frenata da riserve e da piccole viltà, il suo timore di un'adesione ai Maestro che metta in pericolo l'autonomia intellettuale. La parola conclusiva è all'amore del Redentore, veicolo di luce e di pace per l'anima di Nicodemo, indicazione ed esplicito invito al lettore.Il quadro di questa corrispondenza è storicamente e geograficamente attendibile. L'ambiente religioso e sociale, nelle discrete notazioni, è vivo e psicologicamente vero.
DESCRIZIONE: J. Dobrazynski, con sensibilità profondamente attuale e profondità di credente, si accosta in questo colorito romanzo storico alla personalità ingannevolmente semplice di Giovanna d'Arco la "Pulzella", collocandola sullo sfondo della torbida età, che si è designata come "autunno del Medioevo", nella Francia del nord, ferrigna e irta di munite fortezze, percorsa da eserciti e masnade impegnate nelle crudeli battaglie tra le due fazioni degli Armagnacchi e degli Inglesi e Borgognoni, tra le vicende intricate d'una guerra secolare. L'Autore, valendosi dell'artificio dei flash-back, attraverso le narrazioni di alcuni testimoni, dipinge un affresco dalle accensioni epiche, sotto un cielo religioso turbato, tempestoso: agli assalti e alle conquiste delle città - Orléans, Reims,... - tra il crosciare delle frecce e il rimbombo delle prime colubrine, alle visite alla corte dell'inetto "Reuccio di Bourges" Carlo VI, si intercalano gli atti di culto, le grandi Eucarestie celebrate per i soldati tutti, e succede il dramma, anzi la tragedia oscura del processo interminabile, con i tormenti della coscienza tra il rispetto di Giovanna per la "Chiesa militante", il Papa, i cardinali, i vescovi e l'appello alla "Chiesa trionfante"; infine l'atroce rogo.
Pubblicato in Polonia pochi giorni prima della morte dell'autore, il romanzo narra le vicende tratte dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli da un punto di vista particolare: quello della Madre di Gesù. Miriam - così nel suo testo Dobraczynski chiama Maria - accompagna fedelmente il Figlio nel suo peregrinare attraverso le regioni di Israele. Rivediamo le persone che furono accanto a Gesù, rivisitiamo molti aspetti della quotidianità che, nello stile di Dobraczynski, rendono naturale e accessibile a tutti la sacralità, anche la più alta. Il libro è il seguito di "L'ombra del padre" (Morcelliana) dello scrittore polacco.